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giuapau
Guardate David Klutho come scatta le foto 3D..

Fotografo 3D

Chissà come vengono?
decarolisalfredo
Quello è il sistema per scattare foto in 3D da sempre, io ho un libro che ne parla ed è di durante la 2° guerra mondiale.

Prima degli anni '70 si vendevano apparecchi con due obiettivi e visori particolari.

Negli anni '90 la Vivitar, invece, ha commercializzato uno zoom che era in grado di produrre foto in 3D con un solo scatto.
Max Lucotti
bella la fotografia 3d.
quando facevo diapo, avevo costruito un doppio visore tipo occhiali per vedere le 3d, scattavo spostandomi lateralmente di 1,5 mt
sarà una gamba della fotografia paesaggistica del futuro,con i nuovi monitor 3d, scommettiamo?
ziouga
QUOTE(giuapau @ Mar 2 2010, 10:00 PM) *
Chissà come vengono?

Così, come tutti gli anàglifi (che brutta parola...)

Molto meglio il buon vecchio View-Master, per i miei gusti. biggrin.gif


QUOTE(Max Lucotti @ Mar 3 2010, 10:45 AM) *
quando facevo diapo, avevo costruito un doppio visore tipo occhiali per vedere le 3d, scattavo spostandomi lateralmente di 1,5 mt

Molto interessante!
Hai qualche immagine del visore autocostruito?
Sono curioso...


ciao
Alessandro
buzz
QUOTE(giuapau @ Mar 2 2010, 10:00 PM) *
Chissà come vengono?

in 3D! smile.gif

QUOTE(Max Lucotti @ Mar 3 2010, 10:45 AM) *
quando facevo diapo, avevo costruito un doppio visore tipo occhiali per vedere le 3d, scattavo spostandomi lateralmente di 1,5 mt


In quel modo accentuavi la tridimensionalità portandola ad un livello esagerato.
La distranza tra i due scatti non deve superare la normale distanza interpupillare umana che è compresa tra 60 e 75 mm.

QUOTE(ziouga @ Mar 3 2010, 11:25 AM) *
Così, come tutti gli anàglifi (che brutta parola...)

Molto meglio il buon vecchio View-Master, per i miei gusti. biggrin.gif
Molto interessante!
Hai qualche immagine del visore autocostruito?
Sono curioso...
ciao
Alessandro


non è detto.
Lo scatto di partenza è doppio,
Poi come lo vuoi codificare è un altro discorso.
Non so lui che sistema usi, ma ci sono anche quelli a luce polarizzata.

Comunque sono daccordo: il view master è l'ideale!
banzai85
Per scattare foto 3d (da guardare con gli occhialini) non occorre necessariamente un apparecchio fotografico dotato di doppio obiettivo. Basta un semplice treppiede e una slitta da inserire sulla testa. Si posiziona la macchina sulla slitta e si scatta la foto, poi, possibilmente mantenendo profondità di campo e esposizione, si fa scorrere lateralmente lungo la slitta di circa 7 cm (distanza tra gli occhi umani) e si scatta una seconda foto.
A questo punto si aprono le foto su Photoshop (va bene qualunque altro programma che ha le stesse funzioni). Si va sulla foto di sinistra, si spengono tutti i canali ad eccezione di quello del rosso e lo si copia. Andiamo infine sulla foto di destra, dove eliminiamo il canale del rosso ed incolliamo al suo posto quello precedentemente copiato, proveniente dalla foto di sinistra. Fine delle fatiche, adesso, indossando un paio di occhialini del tipo con una lente rossa ed una verde, spostiamo leggermente il nostro canale dei rossi per ottenere l'effetto di allineamento e di tridimensionalità desiderato (si tratta di micro aggiustamenti, perchè l'effetto di tridimensionalità è già stato ottenuto con il semplice copia-incolla dei canali).
Naturalmente tutto quanto detto va bene per soggetti statici (sculture, edifici, ecc) dato che le due foto vengono scattate in momenti diversi.
In alternativa alla slitta, tanto per fare una prova, si può incollare con del nastro adesivo un righello su una scrivania. Appoggiando la macchina sulla scrivania ed accostando il dorso al righello si scatta la prima foto, dopo di che si trasla lateralmente la macchina lungo il righello e si scatta la seconda, stando sempre molto attenti a far aderire il dorso.
Max Lucotti
@Buzz
Adesso abbiamo internet che ci rende eruditi su qualunque cosa, negli anni 80 era un pò più difficile e così sperimentavo.
Ricordo però che aumentavo la distanza tra i due scatti se non avevo primi piani, mi avvicinavo se invece avevo qualcosa vicino.

@ziouga
Avevo acquistato due visori di quelli che si metteva la diapo e si guardava dentro con l'occhio, li tenevo uniti tramite una cerniera (della LEGO he he) e con degli spessori avevo raggiunto la distanza giusta tra gli occhi.
Li illuminavo guardando una fonte luminosa uniforme, tipo lo schermo della diapo illuminato dal proiettore.
Era divertente, ogni tanto ci ripenso a dedicarmi a questo genere... chissà che non mi venga la voglia, prima o poi.


quadret
quello che ai visto non e 3d
ma semplicemente la fotografia stereoscopica
molto usata all'inizio del 900

invece negli anni 90 la vivitar mise in commercio
uno zoom 3d,
le foto le dovevi guardare con gli occhiali
che venivano dati nella confezione.
saluti alberto
ziouga
QUOTE(Max Lucotti @ Mar 3 2010, 12:30 PM) *
due visori di quelli che si metteva la diapo e si guardava dentro con l'occhio, li tenevo uniti tramite una cerniera (della LEGO he he) e con degli spessori avevo raggiunto la distanza giusta tra gli occhi.

Fantastico, ho sempre ammirato i bricoleurs! smile.gif

ziouga
QUOTE(buzz @ Mar 3 2010, 12:05 PM) *
Poi come lo vuoi codificare è un altro discorso.

È proprio quello il discorso: non guarderei mai una serie di foto (e meno che mai un intero film) ridotte a poltiglia cyan/magenta.
Lo sfasamento dei colori per me è inaccettabile, il disagio sovrasta l'effetto tridimensionale che invece dovrebbe essere il più "naturale" possibile.


QUOTE(buzz @ Mar 3 2010, 12:05 PM) *
Non so lui che sistema usi

Pubblica queste immagini, per esempio.


QUOTE(buzz @ Mar 3 2010, 12:05 PM) *
ma ci sono anche quelli a luce polarizzata.

Infatti, i nuovi sistemi sembrano approdati a un 3D finalmente guardabile.

Non ho ancora visto fotografie (anche perché non saprei dove trovare un monitor o tv 3D), ma al cinema la visione 3D di UP e Avatar è stata un piacere biggrin.gif


ziouga
QUOTE(bnzfba85 @ Mar 3 2010, 12:28 PM) *
Si posiziona la macchina sulla slitta e si scatta la foto, poi, possibilmente mantenendo profondità di campo e esposizione, si fa scorrere lateralmente lungo la slitta di circa 7 cm (distanza tra gli occhi umani) e si scatta una seconda foto.

Vero.
Pensa che è anche la tecnica attualmente più usata per girare i film in stop-motion: per esempio il lungometraggio Coraline è stato girato con queste fotocamere su queste slitte motorizzate.

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