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Andrea Lapi
Come è mia constudine, anche quest'anno voglio fare i miei auguri si Natale agli amici del Forum offrendo una mia foto accompagnata dalle parole di un racconto che la mia mamma, Nicoletta Martiri Lapi, ha scritto recentemente...
Spero che sia di vostro gradimento e che, anche se se siete in disaccordo sul contenuto, vi doni un momento di riflessione...
Un abbraccio forte a tutti e... Buon Natale!

IL PRESEPIO NASCOSTO

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E' una sera piovosa e fredda dell'inverno del 150 N.C.
N.C. significa "Nuovo Corso" ed ha avuto inizio quando – dopo anni di abituali battibecchi e reciproche accuse – i sempre bellicosi Capi degli Stati di questa Terra hanno deciso di comune accordo (caso veramente raro) di cominciare una nuova numerazione degli anni a venire.
In quello storico giorno fu unanimemente convenuto che non si doveva più tener conto dei diversi calendari dei diversi popoli, ma soprattutto, per evitare ogni possibile discriminazione, in una certa parte del mondo si doveva cessare di contare gli anni dalla nascita del figlio di un ipotetico falegname, per giunta ebreo.
Da questa decisione nacquero e fiorirono molti imprevedibili cambiamenti, ma pochi furono quelli che se ne accorsero perché l'attenzione generale era calamitata dall'Economia e dai tanti problemi relativi a quella Scienza Essenziale.
Ma torniamo all'iniziale ed umida serata invernale.

La vecchia signora Camomilla se ne sta nella città per non-più-giovani che ha il consolante nome di "Oasi serena". Che sia più o meno serena, per lei ha poca importanza perché se ne sta chiusa da tempo in una stanzina che divide con due compagne di fine-vita.
Non ricorda più quando è entrata a far parte degli abitanti di Oasi Serena, ma ricordare certi particolari non è poi molto importante alla sua età. Sa soltanto che proprio la sua benedetta età col suo corteo di acciacchi non le consente più di uscire dalla stanza, di decidere lei il vestito da indossare ed il cibo da ingoiare tre volte al giorno.
In compenso tutto è diventato automatico in un modo davvero rassicurante.
Quando nelle lunghe giornate-nottate le ritornano in mente alcuni lampi della sua infanzia, allora soltanto le spunta all'angolo sinistro della bocca un piccolo, segreto sorriso.
Tanto per cominciare non ha dimenticato che si chiamava Maria.
Il Nuovo Corso ha cancellato i nomi dei santi nel Nuovo Calendario Universale consigliando caldamente a tutti coloro che avevano quei nomi, di cambiarli con nomi più significativi come quelli dei fiori e delle piante.
I santi sono spariti anche dalle pareti delle chiese e la stessa sorte è toccata anche ai quadri ed alle statue di Gesù e della xxx che rischiavano di confondere e turbare il Nuovo Corso.
In compenso le chiese, libere da orpelli ed ornamenti superflui, sono diventate ottime sale per concerti e spettacoli di arte varia.
Solo i vecchi come Camomilla si ricordano vagamente di un evento che si chiamava Messa e qualcuno mormora che, in segreto, da qualche parte, questo proibitissimo mistero accade ancora.
E Camomilla è quasi sicura, ma non ci giurerebbe, che la Festa dell'Albero che sta per arrivare, un tempo si chiamava Natale.
"Fa freddo" pensa Maria Camomilla. Ma i giovani non hanno freddo. Ora, nell'inverno, per loro ci sono tante cose eccitanti da fare: c'è la corsa ai regali ed agli acquisti rigidamente imposti dalla pubblicità e poi tante feste divertenti come la Coca-party che dura una settimana…

Fa freddo perché si è aperta la porta.
"Ciao nonna " dice un bambino, entrando velocemente.
"E tu chi sei?" fa Camomilla cercando gli occhiali sul tavolino.
"Non mi riconosci? Per forza, stai sempre al buio! Sono Ontano".
"Ontano lontano" mormora la vecchietta.
"Ma che dici? Non vedi che sono venuto a trovarti? Tra poco è la Festa dell'Albero, te lo ricordi, vero? Mi farai un bel regalino quel giorno? Pensaci. Ciao nonna, ora devo andare perché se no faccio tardi."
Sta ancora parlando e già è fuori, giù per le scale.

Camomilla sospira. E che regalino gli posso dare? Ormai non ho più nulla…
Poi le torna in mente un ricordo che riaccende il sorriso.
Va al suo armadietto e prende in mano una cassettina. Dentro ci sono dei fazzoletti che non si usano più, una lira che non si può più spendere, una boccetta di colonia che è mezza evaporata.
Ma nella cassetta c'è il doppio fondo. Lì sotto, in quello spazio segreto ci sono, avvolte nella carta velina, le statuine del presepio di quando era piccola: due pastori, Giuseppe, Maria, il Bambino, l'asino, il bue ed una xxx.
Le accarezza piano una per una e dice: "Potrei regalarle ad Ontano."
Ma poi scuote la testa: No, è proibito, non voglio procurargli dei guai. Lasciamole lì. Chissà, forse, un giorno…"
Nuccio D
Un grazie di cuore per la bella e aimè attuale novella della tua Mamma.
Buon Natale.
Nuccio
Giacomo Sardi
una storia da mettere da parte e raccontare al mio piccolo Elia...

un salutone!
Andrea Lapi
Grazie a chi ha visitato il post, GRAZIE a chi ha lasciato un commento... wink.gif
PAS
Un appuntamento con il cuore quello che ci offri ogni anno assieme alla tua mamma.
Grazie Andrea ed un abbraccio ad entrambi
Valerio
smile.gif
filo.m
Complimenti alla mamma e al figlio!

Oltre alle bellissime parole credo che l'esempio che ci dadate di unione famigliare sia uno dei valori da riscoprire un questo santo natale

AUGURI

Filippo
Claudio Orlando
Un abbraccio alla tua mamma che ogni anno ci dona questi fiori. Un saluto a te, amico mio e..

un grazie.gif a entrambi.
Andrea Lapi
Grazie, amici! E un rinnovato buon Natale a tutti voi!
antonio briganti
Andrea grazie del tuo semplice e bel pensiero. Le parole che accompagnano la foto sono sempre belle e dense di significato.
Un abbraccio e un augurio a tutta la tua famiglia

antonio
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