..molti di voi avranno già capito di cosa parlo ma sono certo che qualcuno qui sul forum si stara domandando di cosa sto parlando.

Ma per arrampicare non servivano le grandi e verticali pareti dolomitiche?
..chi si stà ponedo questa domanda dovrà sapere che si sbaglia , almeno in parte!

Arrampicare non è solo salire una pericolosa parete, non è solo salire sulle vette + alte, e molte volte un piccolo masso di pochi metri si può trasformare in una scalata di estrema difficoltà.

Questo è solo il resoconto fotografic, di una mattinata sottratta al lavoro per andare a divertirsi senza pensieri in mezzo alla natura!

...Si parte, tranquillamente chiacchierando nel sentierino che ci condurrà in un bosco incantevole, pieno di buffe 'uova' di granito.... il nostro luna Park!

ed eccoci finalemente, i pensieri e le rotture sono tutte dietro di noi , fuori da questo bosco incantato , che il nostro divertimento 'da bambini' abbia inizio.

Si , perchè alle volte mentre passo le giornate a fare boulderig mi sento proprio un bambino, tanto è semplice nostro divertimento....non come i divertimenti degli 'adulti'....

L'adrenalina, e le emozioni chiaramente non mancano neppure qui, e mentre proviamo l'ultimo passo tremolanti, speriamo che il 'Paratore' , ci stia guardando con 'occhio' vigile.

Quei buffi materassoni che si portano sulle spalle, servono , oltre che a farci decollare quando tira vento , anche a far si che nell'atterraggio le nostre caviglie non subiscano danni.
Naturalemente la persona che è dietro serve a controllare che l'arrampicatore non si sbilanci, controllandolo durante la caduta e non a prenderlo in collo !

Sembra facile, ma le prese, molte volte piccole e svasate sono lontane........lontanissime...... e molte volte si ha quasi la sensazione che le notre braccia si allunghino per arrivare alla meta......

.....e poi, una volta raggiunte non è mica tutto, bisogna tenerle queste prese....
e la forza non basta mai.....

....e lo sforzo, mescolato alla paura di cadere si può leggere sul volto....

Comunque sia, l'importante è raggiungere la meta , non importa di cosa, se di una parete che sembra infinita o di un sasso di pochi metri.....
il nostro divertimento 'da bambini' ci piace così, vario, libero, che almeno per un po' ci fa dimenticare di 'essere grandi'....

...e ora, che la pelle nelle dita è finita, la nostra bella giornata è al termine!
Ritorneremo alla civiltà , ma sicuramente con il sorriso sulle labbra.... un sorriso semplice come il nostro giochino!!




....Spero di non avervi annoiato troppo!!

Ciao!

Filippo

Nikon D70 + 12/24 e sb600

Bouldering .....

Aaaah .. ecco come si chiama "aggirarsi" nel ripostiglio di casa mia e "arrampicarsi" sulla impraticabile scaffalatura, alla ricerca di un'appiglio sicuro ... e di qualche oggetto dimenticato ....

Tutto qui ... chissà che mi credevo ....?

Belissime foto e bel racconto ..... grazie Filippo_ok_

Ottimo fotoracconto che rinfresca in me i ricordi di tante ore passate su roccette a....giocare...ormai troppo tempo fa.
Hai reso un'atmosfera molto intensa con scatti belli e significativi che ben riassumono momenti e sensazioni topiche di quegli attimi ! Bravo Filippo

Bel racconto fotografico, reso in un BW essenziale come le "pareti" di arrampicata.

Ciao,
Giorgio.

Davvero un simpatico racconto Filippo. Non conoscevo questa attività che, seppur eseguita (se ho capito) non su pareti scoscese ma su piccole elevazioni molto ripide vuole un impegno fisico terribile, non certo alla portata della mia epa .

Le foto sinceramente le avrei viste meglio a colori ma quelle che mi sono piaciute particolarmente sono: (titoli liberamente dati) "La forza non basta mai" perchè con la zoomata hai perfettamente reso l'idea e "Sforzo e paura" che a me ha strappato un sorriso ma che all'attore improvvisato non credo.

Un interessante reportage sul "Bouldering", che rende bene l'idea delle difficoltà che si devono superare, e della preparazione fisica necessaria per praticare questa attività!!
Saluti

Franco

Grazie a tutti per i commenti,

Claudio, per il discorso del B&W , l'ho scelto per due ragioni:

La prima è che mi piaceva abbianare il bianco e nero a questa disciplina insieme agli strani effetti prospettici del 12/24 (chiaramente cercati anche se magari con scarsi risultati) come per esempio nella foto dove c'è il povero arrampicatore che sembra 'allungare' le sue braccia come Carletto il principe dei mostri per arrivare a una presa lontanissima.

La seconda è che la giornata estremamente grigia non rendeva minimamente i colori che, secondo me, in questo caso dovrebbero essere molto vivaci.

Comunque grazie del commento.

Sono felice che la zoomata ti sia piaciuta, anche perchè era la prima volta che la facevo, come la prima che utilizzavo un super grandangolo, come la prima che facevo foto di bouldering...... disciplina che mi piace molto ma che purtroppo , poco piace ai miei legamenti crociati rotti.

Ciao!

Innanzitutto grazie per aver diminuito il livello della mia ignoranza facendomi conoscere un nuovo termine (l'attività la conoscevo - ho visto dei tuoi "colleghi" + volte - ma non sapevo fosse "formalizzata").

In secondo luogo le tue foto mi sono proprio piaciute e mi hanno anche fatto percepire la sensazione dello sforzo che richiede.
Sarà un caso che quella che mi è piaciuta di più è l'ultima ?!?!? Molto ... "liberatoria" !!!

Condivido poi pienamente la scelta del BN: enfatizza molto la fisicità del luogo e degli atleti: a colori, secondo me, avrebbero reso meno.

Bravo e Grazie

Ciao
Angelo

Grazie Pegaso del tuo commento,

E mi ero dimenticato la chiusura, sempre B&W, sempre 12/24, sempre tutto per gioco, comprese le inquadrature...ecco appunto le mani, le grandi protagoniste!

Ciao e ora ho finito!

Bravo Filippo, davvero interessante e ben realizzato questo tuo piccolo reportage!! Il racconto si adatta perfettamente alle foto, e sono soprattutto queste ultime ad essermi piaciute particolarmente...sebbene in alcuni casi le tue foto abbiano pochi bianchi e neri e troppi grigi, secondo me sei riuscito alla perfezione a sfruttare le capacità del 12-24 e hai tirato fuori delle ottime inquadrature e prospettive. Complimenti ancora!!

Filippo, a me queste foto fanno impazzire, le trovo veramente eccezionali... Ottima la scelta dell'ottica, bellissima la prospettiva che allunga le braccia e perfetta la scelta del bianconero (da migliorare nella realizzazione).
Ti dico "bravo!".... Un gran miglioramento perfettamente tangibile nel giro di pochissimo tempo...

Per quanto riguarda il "bouldering" (non sapevo si chiamasse così) una decina di anni fa un mio amico si è rotto il malleolo "scalando" un muro di pietra senza il materassino sotto

Un bel reportage, Filippo è ormai ben allenato, ha capito quali sono le inquadrature strategiche, sa come e dove mettersi.

Quello che ho sempre sostenuto è che specie in fotografia sportiva, bisogna conoscere bene lo sport che si va a fotografare, magari praticandolo come nel caso di Filippo. Solo questa conoscenza porterà a cogliere il gesto, a trovare il filo conduttore.

Tutte belle, con qualche picco, specie per la zoomata sulla mano, davvero notevole.
A me questo BW carico, contrastato ma con una buona gamma tonale, piace, se la scelta è dovuta a condizioni di tempo non ottimali, mi piace ancor di più perchè vuol dire che ha saputo valorizzare al meglio il reportage.

Sono davvero contento di vedere i progressi di Filippo, la sua creatività è notevole.
Stai diventando un guru del genere climb, e ciò vuol dire che ti stai creando un gusto e uno stile.
OTTIMO, continua su questa strada, che è quella giusta!