Ne avevo sentito parlare, il Carnevale Barbaricino è una delle manifestazioni che seguo con vivido interesse, ed avevo visto alcune foto che avevano stimolato la mia curiosità. Quest'anno non potevo e non volevo assolutamente mancare. Lula: la rappresentazione di " su Battileddu" maschera del carnevale o forse vecchia festa pagana in onore di Dioniso.

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Armato della mia D200 con il mio corredo standard di obbiettivi, un 50/70 un 70/200 ed un 12/24 raggiungo il paese per assistere ad uno dei momenti più intimi della rappresentazione .... la preparazione .. e .. la vestizione


Un omaso pieno di sangue miscelato con acqua perchè non coagulasse: "su chentu puzone"

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Un rumine capovolto d'un caprone: "una'entre ortata"

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"su battileddu" vittima, indossa una pelliccia di caprone nera ed inizia la trasformazione del personaggio ...

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La trasfigurazione è quasi completa con le corna caprine ed il volto tinto di nero

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Il personaggio rappresenta un folle o qualcuno che ha perso la ragione, che viene maltrattato da tutta la popolazione del paese, era legato con delle funi perchè non fuggisse cercando di sottrarsi al suo destino di morte, da alcuni figuranti " sos battileddos issocatores"


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Gli altri figuranti sono "sos battileddos" impersonificano delle vedove e sono vestiti con alcuni pezzi dell'abito femminile sardo, la gonna ed il fazzoletto e portano con sè delle bamboline di pezza.


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Ma la cosa più coinvolgente è la partecipazione di tutto il paese alla rappresentazione, tutti si colorano il viso con la cenere per essere alla fine parte di tutto coinvolgendo i pochi spettatori meravigliati e shoccati


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Il sangue animale è forse la parte più truce e di maggior impatto che ci riporta in una dimensione arcaica e primordiale dove sacro e profano si mischiano ...


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... dove ripugnanza e curiosità ... dove la parte animalesca di noi tutt'oggi attiva viene stimolata ed espressa


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inizia la recita, va in scena il rituale e ci si cala in tempi e modi e mondi diversi, in sensazioni ed emozioni forti coinvolgenti e stravolgenti, si perde il senso della realtà


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Animale o uomo, buono o cattivo, vero o falso...... è un insieme

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Finchè la follia, l'inverno, il periodo buio, il freddo, e la stagione senza messi viene sacrificata ............

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....... e rinasce sano, arriva la primavera ritorna il sole e germinano le messi per un nuovo anno generoso

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bhè, la prima parola che mi viene inmente è: impressionante....
grazie per aver condiviso con noi questo evento sconosciuto alla maggiorparte della gente.
certi passaggi sono effettivamente moto "forti"
alcune foto sono "sopra" le altre, qualcuna poco nitida o sottoesposta, ma il racconto, nel suo insieme, cattura molto.
me lo sono riletto due volte, per entrare meglio nel sentimento... catartico
un saluto

cristina

Grazie Cristina
Si è molto forte ed impressionante, ho evitato alcune foto per mè forse troppo cruente, più che alla qualità ho cercato di selezionare x riflettere il racconto, è la mia prima esperienza come life.

Un abbraccio
MaX

per .... omasi forti!
secondo me potevi anche calcare la mano...
comunque, nulla vieta che con un pò di calma (e se arrivano altri consigli) tu possa mettere a punto una versione corretta. secondo me la storia vale la pena. sono costumi che non travalicano facilmente i confini locali, ed è un vero peccato.

un saluto e apresto

cristina

Un buon lavoro, non conoscevo e grazie a te per avermelo presentato.
Avrei preferito leggere più testo, con un racconto più articolato e documentativo della storia e dei personaggi della rappresentazione. Avrei osato di più anche sulla fotografia, a sapori "forti"!

Un commento abbondantemente positivo, hai seguito ( e non lo fanno in molti, purtroppo) le linee guida dei Life.

Bravo

Salve cristina

tu (ti dò del tu) sai se si può inserire e aggiungere testo anche dopo la pubblicazione delle discussione ? Se così fosse potrei già cambiare alcune cose, e comunque mi fà piacere che certe tradizioni possano essere raccontate e che ci sia un interesse su di loro.

Grazie ancora

MaX

Grazie Max

E' sempre piacevole ricevere dei bei complimenti, pensavo che troppo testo sviasse più sul resoconto della rappresentazione che sull'impatto emotivo, e forse qualche foto un pò più forte non mi sarebbe , col senno di poi, dispiaciuto inserirla.

a presto
MaX

guarda, credo di no. credo che la modifica dell'intervento si possa fare solo entro i primissimi minuti.
ti consiglio di progettartelo prima bene a mente, o comunque fartelo in separata sede, e poi lo ripubblichi per intero, o in coda a questo o nuovo, chiedendo ai moderatori di sezione se ti aiutano a sistemare il tutto. (solo loro possono).



non credo, anzi. quello che si cerca di far capire a chi si muove sui life è che in questo tipo di lavoro e di sezione (ma solo in questo!) il testo non è un "comprimario" delle immagini, ma nasce e si sroltola con esse, per dare maggior forza ad un racconto veramente tridimensionale. immagini e testo sono inscindbili, e l'una prende forza dall'altro, altrimenti incompleto.
se hai dubbi, ti consiglio una ricognizione all'interno di queste pagine. ci sono molti autori che, secondo me, hanno interpretato il life in modo, non solo compositivo, ma anche emotivo, perfetto
inoltre ti ripeto che, data la carica oggettivamente emotiva che il tuo racconto si porta appresso, non solo vale la pena di agguistarlo, ma se lo fai bene ti viene fuori una cosa mooolto originale e forte.

buon lavoro

cristina

E' un life che ho guardato e letto più volte ed è indubbiamente d'impatto,ma se l'evento è forte,come si evince da questi scatti,anche le foto più forti sarebbero state appropriate(ai bambini concederemo la sezione Macro )
Bello il racconto fotografico,anche se io avrei omesso le foto relative al pubblico,che ,anche se partecipante,era spettatore, oppure le avrei messe in coda al life,in ogni caso il tutto risulta pregievole.
Interessante la spiegazione dell'evento che non conoscevo in questi termini,l'Italia è un paese che conserva ancora tradizioni regionali ai più sconosciute e forse per questo,turisticamente poco "inflazionate",curioso sarebbe sapere se veramente, nei decenni precedenti i nostri, c'era veramente un poverino da sacrificare alle messi (le "streghe del medio evo fanno storia purtroppo!).
Un saluto

Ciao
Sono doverosi due commenti a questo tuo lavoro.
Il primo sull’evento: forte e primordiale. Non la solita sagra paesana ammorbidita dal cambiare dei tempi e dei costumi ma una manifestazione che sembra conservare quasi intatto il rapporto ancestrale tra uomo ed una natura ancora misteriosa ed irraggiungibile dalla sua razionalità. Una natura che necessita di personificazione per poterla quasi esorcizzare.
Il secondo è sul tuo racconto, efficace ed esaustivo nello scritto e nella fotografia, lo si metabolizza subito con vero coinvolgimento.
Complimenti e grazie!
Valerio

Anzitutto Grazie
E' una manifestazione che conserva ancora molto di storico ed è stata rispolverata recentemente con studi fatti da un antropologa e memorie di persone ancora viventi, in molte rappresentazioni in sardegna c'era un Ortzu, o con nomi similar,i che veniva malmenato anche molto duramente, tanto che in alcuni paesi non c'è più nessuno disposto al sacrificio. Anche perchè la festa è in onore di Dioniso ma Bacco la fà da padrone.

Un Salutone
MaX

Ciao Valerio

Che dire..... grazie veramente di cuore fà molto piacere sapere che il proprio lavoro colpisce nel segno e che appasiona altre persone.
Il rapporto uomo-natura in sardegna ma soprattutto in barbagia è ancora molto forte ed il carnevale ma per l'esattezza il giorno di Sant'Antonio il 17 gennaio frà falò e festeggiamenti in onore della fine della brutta stagione molto ancora di cosidetto Profano ritorna a galla e molte sono le manifestazioni ancora non del tutto ammorbidite.

Cordialmente
MaX

Solo un commento: impressionante...
Forse la qualità di qualche foto non è al massimo, ma il Life si vive tutto...
Marcello

Grazie Marcello

Si alcune foto peccano molto, ma la confusione e l'eccitazione è molta, ma le trovavo interessanti per il life.

Grazie ancora

MaX