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sirbaf79
Ciao ragazzi,magari sarò particolarmente sfortunato,ma sempre più spesso mi capita di vedermi vietare l'utilizzo della macchina fotografica all'interno di chiese,conventi,abbazie...c'è una base legale a tutto questo oppure ho diritto a fare delle foto ricordo? Chiarisco subito che capisco bene la limitazione imposta nell'utilizzo del flash,fortunatamente da quando ho la reflex riesco più facilmente a farne a meno..ma non riesco a capire il divieto sempre più frequente nell'utilizzo della macchina fotografica stessa.Cosa mi sapete dire a proposito?
rickyjungle
QUOTE(sirbaf79 @ Oct 22 2009, 10:51 AM) *
Ciao ragazzi,magari sarò particolarmente sfortunato,ma sempre più spesso mi capita di vedermi vietare l'utilizzo della macchina fotografica all'interno di chiese,conventi,abbazie...c'è una base legale a tutto questo oppure ho diritto a fare delle foto ricordo? Chiarisco subito che capisco bene la limitazione imposta nell'utilizzo del flash,fortunatamente da quando ho la reflex riesco più facilmente a farne a meno..ma non riesco a capire il divieto sempre più frequente nell'utilizzo della macchina fotografica stessa.Cosa mi sapete dire a proposito?


per quanto ho potuto constatare io è una regola che praticamente esiste solo in Italia, in Europa (francia, spagna, portogallo, inghilterra, Germania) non ho mai avuto problemi a fotografare, chiaramente se posso non usare il flash lo faccio, ma nessun problema di sorta...
In italia invece tutto è proibito, generalizzando un pò... secondo me perché vogliono venderti le loro cartoline i loro libri o per il puro gusto di vietare (alle volte credo sia proprio così)... perché comunque se vai al Louvre o al Museo d'orsay a parigi puoi fotografare quello che vuoi nessuno ti dice niente (senza flash, ma tanto è ben illuminato).. vado a siena nella chiesa di s. caterina o di s. domenico e non si può fotografare, perché fuori c'è il negozietto dove vendono le foto e altre ammenicoli che con la chiesa hanno poco a che fare... e non credo che un quadro di parigi sia meno pregiato della chiesetta di s. caterina (dove in queste due chiese non c'è praticamente nulla)
sirbaf79
E la cosa che mi infastidisce è che l'Italia è uno dei paesi più ricchi artisticamente parlando.. su google non riesco a trovare quale sia la normativa alla base di tutti questi divieti..
bergat@tiscali.it
Su quale normativa?
Semplice sulla normativa che dice ..."Io so Io e voi non valete un.....
Davide-S
Personalmente se non vedo divieti scritti, fotografo tranquillamente anche con il flash se necessario...

Se ci sono dei divieti ben visibili, tappo sull'obiettivo e mo godo il tutto.

Cmq, da ignorante, non credo esista una normativa che disciplina la fotografia nelle chiese, abbazie, castelli, ecc...
sergio_s
QUOTE(rickyjungle @ Oct 22 2009, 11:09 AM) *
... secondo me perché vogliono venderti le loro cartoline i loro libri o per il puro gusto di vietare (alle volte credo sia proprio così)...


esatto!
mariomc2
QUOTE(Davide-S @ Oct 24 2009, 10:51 AM) *
Personalmente se non vedo divieti scritti, fotografo tranquillamente anche con il flash se necessario...

Se ci sono dei divieti ben visibili, tappo sull'obiettivo e mo godo il tutto.

Cmq, da ignorante, non credo esista una normativa che disciplina la fotografia nelle chiese, abbazie, castelli, ecc...



Prima di tutto occorre ditinguere se pubbliche o private aperte al pubblico, nel secondo caso ovviamente il proprietario fa come vuole wink.gif nel primo esistono una serie di norme, appena avrò tempo le cercherò, che vanno dal diritto d'autore a norme specifiche sia sulle riprese fotografiche che sulla loro eventuale diffusione o commercializzazione
alcarbo
Interessante. Intervengo solo per tenere traccia della discussione e seguirla.
Per ora non ho opinioni da esprimere; ne riservo in seguito.
alcarbo
Interessantissimo. grazie.gif
mariomc2
QUOTE(alcarbo @ Oct 25 2009, 03:30 PM) *
Interessantissimo. grazie.gif



Caspita detto da te è più che un complimento è un onore! biggrin.gif
sirbaf79
Forse questa normativa dovrei farla leggere a chi mi ha impedito di fare delle foto all'interno di svariate chiese..grazie par averla postata
p.s. A San Vitale a Ravenna è stato il massimo ..io avevo una compattina Nikon con cavalletto cinese da 10 euro e mi dicevano che non potevo usarlo perchè professionale.. altra gente scattava con delle bestie nikon da 4-5000 euro con obiettivi praticamente professionali,ma loro sì che potevano..non usavano il cavallettto cinese! dry.gif
BlueMax
Non sono un esperto di diritto e leggendo le norme riportate nei link postati da mariomc2 mi sono un po' perso, ma mi pare di aver capito che l'orientamento sia piu` per il divieto che per la liberalizzazione della possibilita` di fare foto, anche del "libero panorama".
Peccato, perche` se ci fosse stata qualche norma a cui appellarsi sarebbe stato utile stamparla per portarsela dietro in modo da mostrarla se qualcuno si lamentava delle foto.
Spero di non aver interpretato bene, anche perche` ho letto un po' in fretta.
Mi spiace constatare che mentre in Italia si tande a vietare tutto il vietabile (a volte con guizzi di ingegno che rasentano l'assurdo) all'estero sono piu` permissivi e probabilmente lungimiranti, visto che sono tutte piccole cose che fan venire di andare in vacanza all'estero piuttosto che rimanere nel "bel paese".
mariomc2
QUOTE(sirbaf79 @ Oct 25 2009, 05:56 PM) *
Forse questa normativa dovrei farla leggere a chi mi ha impedito di fare delle foto all'interno di svariate chiese..grazie par averla postata
p.s. A San Vitale a Ravenna è stato il massimo ..io avevo una compattina Nikon con cavalletto cinese da 10 euro e mi dicevano che non potevo usarlo perchè professionale.. altra gente scattava con delle bestie nikon da 4-5000 euro con obiettivi praticamente professionali,ma loro sì che potevano..non usavano il cavallettto cinese! dry.gif



Attento molte chiese, praticamente tutte, non sono pubbliche ma aperte al pubblico in quanto proprietà di Enti (es. ordini religiosi), privati (antiche famiglie nobiliari, fondazioni...) o addirittura di uno Stato estero (Città del Vaticano) con diritto di extraterritorialità.
Quindi: se è privata le regole le detta il propietario o il gestore del bene, se di Stato estero gode di extraterritorialità e le norme sono quelle dello Stato che possiede il bene.
Stesso doscorso anche per molte costruzioni non religiose, esempio palazzi, castelli ecc.
SkZ
Cmq non ci trovo nulla di assurdo che in un luogo di culto non si possano fare foto: e' un luogo dove pregare, punto.
Se poi si tollera chi vuole solo guardare le decorazioni e' un'altra cosa.
Ad es. quello che succede a Notre Dame e' a dir poco blasfemo: non e' una chiesa ma un mercato!
Mi pare che dicessero che anche nei templi in Giappone e' vietato fare foto.
rickyjungle
QUOTE(SkZ @ Oct 26 2009, 04:25 AM) *
Cmq non ci trovo nulla di assurdo che in un luogo di culto non si possano fare foto: e' un luogo dove pregare, punto.
Se poi si tollera chi vuole solo guardare le decorazioni e' un'altra cosa.
Ad es. quello che succede a Notre Dame e' a dir poco blasfemo: non e' una chiesa ma un mercato!
Mi pare che dicessero che anche nei templi in Giappone e' vietato fare foto.



condivido che in luogo di culto (notre dame) quello che succede è "blasfemo", però dovrebbero vietare le foto e togliere tutte le bancarelle e ammenicoli vari che vendono per il pubblico... se chi ha la chiesa la rende un mercato, perché vuole venderti gadget, cartoline libricini, non posso dire alla gente che quello non è un mercato ma una chiesa... poi che la gente si prenda il braccio quando gli porgi il dito è assodato... però non vedo perché io non possa fare una foto nella cappella di santa caterina a siena, che è tutta affrescata e poi ci sia il negozio attaccato, più grande della cappella stessa che vende di tutto e di più, e anche roba che non centra con la cappella, tipo le targhe adesive con i nomi sopra...
laura.b
QUOTE(SkZ @ Oct 26 2009, 03:25 AM) *
Cmq non ci trovo nulla di assurdo che in un luogo di culto non si possano fare foto: e' un luogo dove pregare, punto.
Se poi si tollera chi vuole solo guardare le decorazioni e' un'altra cosa.
Ad es. quello che succede a Notre Dame e' a dir poco blasfemo: non e' una chiesa ma un mercato!
Mi pare che dicessero che anche nei templi in Giappone e' vietato fare foto.


E questo potrebbe andare bene durante le celebrazioni,ovviamente il rispetto delle funzioni ci deve essere,ma nel momento in cui non vi è alcuna funzione religiosa entro per visitare la chiesa come opera d'arte non necesseraiamente devo essere cattolico per entrare e visitare l'arte di secoli fa ...e non perchè non vi entro per pregare devo avere il divieto di portare a casa il ricordo di uno straordinario capolavoro.
Qualche volta è capitato pure a me di fare chilometri per visitare un luogo e di imbattermi in divieti ,poi mi ritrovo a lourdes e tranne portare il cane oltre il cancello tutto è permesso e regolato,puoi fare picnic e vi sono le apposite aree,puoi scattare foto,puoi pregare......e puoi semplicemente ammirare.
mariomc2
QUOTE(laura.b @ Oct 26 2009, 09:25 AM) *
E questo potrebbe andare bene durante le celebrazioni,ovviamente il rispetto delle funzioni ci deve essere,ma nel momento in cui non vi è alcuna funzione religiosa entro per visitare la chiesa come opera d'arte non necesseraiamente devo essere cattolico per entrare e visitare l'arte di secoli fa ...e non perchè non vi entro per pregare devo avere il divieto di portare a casa il ricordo di uno straordinario capolavoro.
Qualche volta è capitato pure a me di fare chilometri per visitare un luogo e di imbattermi in divieti ,poi mi ritrovo a lourdes e tranne portare il cane oltre il cancello tutto è permesso e regolato,puoi fare picnic e vi sono le apposite aree,puoi scattare foto,puoi pregare......e puoi semplicemente ammirare.


Ripeto le chiese sono luoghi privati aperti al pubblico, quindi culto o non culto è il proprietario, o chi per esso, che decide cosa si può fare, ad esempio nei negozi spesso è vietato fotografare eppure sono aperti al pubblico, ma essendo privati è il proprietario, o conduttore, che decide se si può o no, altro esempio i teatri, luoghi aperti al pubblico ma, ad esclusione di pochi, privati ebbene anche lì si deve sottostare alla regola che non si fotografa senza il permesso... potrei continuare per ore ma occorre sempre essere chiari su ciò di cui si parla, una cosa è la libertà di panorama, un'altra sono le chiese e i luoghi di culto, un'altra ancora i teatri. Non sempre i divieti sono riconducibili a leggi e norme dello Stato, addirittura esistono beni di proprietà degli Enti locali, ad esempio i Comuni dove esistono specifiche regolamentazioni emanate dai sindaci.
SkZ
laura, un luogo di culto consacrato e' un luogo di culto consacrato sempre. Nelle moschee non si puo' fotografare mi pare e ce ne sono di bellissime. Se sei al cimitero, se uno arriva e spara foto alla tomba dei tuoi cari perche' gli piace fotografare tombe, ti da fastidio?
Secondo: spesso la gente fotografa con flash anche dove e' vietato (menefreghismo o incapacita') e a volte pure dove e' vietato fotografare come nella Cappella Sistina. Gli affreschi si rovinano col flash: e' molto difficile controllare una marea di turisti idioti che usa la macchina fotografica a caso, ergo comprendo che e' meglio vietare. Perche' distruggere quello che e' durato per secoli per un ricordo che dura un'inezia (quanto tempo cumulativo vedrai quelle foto? non piu' di una ventina di ore).
Ricorda che quelle opere (in teoria) erano fatte per mostrare/esaltare la grandezza di Dio o per narrare ai fedeli alcuni avvenimenti (poi in pratica era per mostrare la potenza economica del committente).
Ma quando siete in una chiesa, state attenti a non camminare sulle tombe che sono sul pavimento? che pensereste se in cimitero vedeste uno attraversare la tomba dei vostri cari per tagliare? Non chiedereste rispetto per i vostri morti?

e non importa se ci sono i baracchini all'interno di un luogo di culto: se gli altri rubano non ti giustifica a rubare.
Il rispetto per i luoghi di culto dovrebbe essere a priori. Non importa se sei credente o no.
Sono luoghi di pace, preghiera e raccoglimento e chi e' li per quello non deve essere infastidito da chi e' in piu'.
Stidy
A prescindere dal rispetto del luogo in cui mi trovo, che ritengo alla base di tutto, sia esso civile o religioso, e al fatto che non uso mai il flash, le mie esperienze hanno visto molte situazioni diverse le une dalle altre.

In Turchia, a meno che qualcosa non sia cambiato di recente, nelle grandi moschee di interesse turistico puoi fotografare senza problemi.

In Marocco idem.

In Messico, i siti archeologici fanno pagare un biglietto aggiuntivo per chi vuole fare foto e lo trovo molto corretto.
In questo modo l'ente percepisce comunque un compenso anche se non vende le cartoline.

In Francia, girata in lungo e in largo ho sempre potuto metter giù il cavalletto e nessuno mi ha mai detto nulla.
A Saint Maximin, una signora che mi ha visto fare foto col cavalletto mi ha chiesto a cosa servivano, ho risposto che erano a scopo turistico senza fini di lucro, al massimo sarebbero andate sul mio sito.
Mi ha detto che occorreva un permesso, mi ha accompagnato in un ufficio del comune, mi hanno fatto un permesso provvisorio e ho continuato a fare le mie foto tranquillo...
ah... senza spendere un euro.
Sempre in Francia, la linea Maginot è fotografabile senza problemi, castelli e residenze idem (per esempio i castelli della Loira).

Nel Duomo di Milano storcono un po' il naso, ma se non metti giù un cavalletto ti lasciano fotografare (giustamente senza flash)...
sirbaf79
Vedo che il dibattito è cresciuto,mi fa piacere,appena posso continuo a cercare la normativa in materia..
Stidy
Aggiungo... nella cattedrale di Albì, ricca di splendidi affreschi ho girato per quasi un'ora a far foto col cavalletto senza che nessuno avesse qualcosa da ridire.
Non uso mai il flash come detto perché a mio avviso snatura la luce originale del luogo.
Sono più dell'idea che da noi sia un sistema puramente commerciale e tipicamente italiano per vendere cartoline, diapositive o CD.
Tra l'altro non è una situazione omogenea in tutta Italia... non si capisce perché in Val d'Aosta non si può fotografare in certi castelli mentre in Trentino si...
Allora ben venga pagare un supplemento al biglietto.

Albì: interno1

Albì: interno2

Albì: interno3
sirbaf79
I misteri tutti italiani..
p.s. complimenti per le foto
miz
QUOTE(SkZ @ Oct 26 2009, 03:25 AM) *
Cmq non ci trovo nulla di assurdo che in un luogo di culto non si possano fare foto: e' un luogo dove pregare, punto.
Se poi si tollera chi vuole solo guardare le decorazioni e' un'altra cosa.
Ad es. quello che succede a Notre Dame e' a dir poco blasfemo: non e' una chiesa ma un mercato!
Mi pare che dicessero che anche nei templi in Giappone e' vietato fare foto.


Mi spiace ma non sono d'accordo. Una chiesa, se parliamo di chiese di un certo livello, è anche un bene culturale e come tale, se aperto al pubblico, deve essere possibile visitarlo indipendentemente dalla propria fede religiosa. Quindi possiamo discutere sul fatto che sia lecito o no fare foto, ma non certo parlare di "tolleranza nei confronti di chi vuole solo guardare".

Sarebbe come dire che un museo è fatto solo per esporre opere, mentre da sempre un museo è anche un'opera culturale essa stessa.

Il problema è bene altro: il Italia non esiste una vera cultura dei beni culturali, che permetta la piena fruizione di questi. In Italia vige una sorta di protezionismo, percui innanzitutto si vieta, per poi trovare il modo di permettere, ma solo a certe condizioni.
Ce lo insegnano le migliaia di invalicabili inferriate che impediscono la libera circolazione nelle nostre città, anche tra le opere d'arte che invece dovrebbero essere visitabili da vicino.
Ma non voglio andare fuori tema...
SkZ
miz, un luogo di culto e' in primis solo un luogo di culto. Se uno e' li' per motivi religiosi e' giusto e inossidabile che non deve assolutamente essere disturbato. Sono aperte a quanti vogliono entrare a pregare.
Un luogo di culto e' costruito per contemplare la magnificenza della dininita', non delle decorazioni dell'edificio; il museo invece per contemplare l'ispirazione delle Muse. Non capisco il tuo esempio blink.gif

Non esiste un diritto a vedere opere d'arte: ci sono milioni di collezioni private in tutto il mondo che non sono liberamente accessibili.

forse il principale problema in Italia e' che ognuno pensa di poter fare quello che vuole, ergo bisogna di partenza vietare tutto e poi autorizzare le singole cose.
mariomc2
QUOTE(miz @ Oct 27 2009, 08:17 PM) *
Mi spiace ma non sono d'accordo. Una chiesa, se parliamo di chiese di un certo livello, è anche un bene culturale e come tale, se aperto al pubblico, deve essere possibile visitarlo indipendentemente dalla propria fede religiosa. Quindi possiamo discutere sul fatto che sia lecito o no fare foto, ma non certo parlare di "tolleranza nei confronti di chi vuole solo guardare".

Sarebbe come dire che un museo è fatto solo per esporre opere, mentre da sempre un museo è anche un'opera culturale essa stessa.

Il problema è bene altro: il Italia non esiste una vera cultura dei beni culturali, che permetta la piena fruizione di questi. In Italia vige una sorta di protezionismo, percui innanzitutto si vieta, per poi trovare il modo di permettere, ma solo a certe condizioni.
Ce lo insegnano le migliaia di invalicabili inferriate che impediscono la libera circolazione nelle nostre città, anche tra le opere d'arte che invece dovrebbero essere visitabili da vicino.
Ma non voglio andare fuori tema...


Si ma è anche vero che le opere d'arte vanno protette e purtroppo in Italia esiste forte la "cultura" di scrivere, graffitare, pennarellare le opere d'arte.
Volendo essere cattivi potremmo anche dire che è una tradizione di millenni, nei locali dei cavalieri di Rodi a Roma, sopra la Cappella, alla salita del Grillo, nei luoghi dello storico marchese, è possibile ammirare due graffiti protetti da vetri e tenuti con cura, gli autori? Il primo è di Virgilo e il secondo di Dante Alighieri wink.gif
sirbaf79
QUOTE(miz @ Oct 27 2009, 08:17 PM) *
Mi spiace ma non sono d'accordo. Una chiesa, se parliamo di chiese di un certo livello, è anche un bene culturale e come tale, se aperto al pubblico, deve essere possibile visitarlo indipendentemente dalla propria fede religiosa. Quindi possiamo discutere sul fatto che sia lecito o no fare foto, ma non certo parlare di "tolleranza nei confronti di chi vuole solo guardare".

Sarebbe come dire che un museo è fatto solo per esporre opere, mentre da sempre un museo è anche un'opera culturale essa stessa.

Il problema è bene altro: il Italia non esiste una vera cultura dei beni culturali, che permetta la piena fruizione di questi. In Italia vige una sorta di protezionismo, percui innanzitutto si vieta, per poi trovare il modo di permettere, ma solo a certe condizioni.
Ce lo insegnano le migliaia di invalicabili inferriate che impediscono la libera circolazione nelle nostre città, anche tra le opere d'arte che invece dovrebbero essere visitabili da vicino.
Ma non voglio andare fuori tema...



Sono perfettamente in accordo con te,mi sembra che il ragionamento non faccia una piega.Fabrizio
SkZ
Il problema e' che un luogo di culto e' aperto al pubblico affinche' chiunque voglia possa entrare a pregare, non perche' chiunque voglia possa visitarla.
Anche la stazione di termini e' aperta al pubblico ma per accedere ad alcune zone in dati orari devi avere un biglietto valido. Perche' non e' aperta alle visite culturali, anche se e' anche un bene culturale.
Il fatto che sia un bene culturale e l'ingresso sia libero non vuol dire che si deve permettere a chiunque di entrare comunque. In una proprieta' privata uno decide che vuole.
E' un bel discorso dato che a voi limita i vostri interessi, ma se aveste un bene artistico nella vostra proprieta' e accordaste la visita, non penso che sareste d'accordo che la gente puo' entrare di conseguenza ovunque e fotografare tutto.
rickyjungle
QUOTE(SkZ @ Nov 1 2009, 07:57 PM) *
Il problema e' che un luogo di culto e' aperto al pubblico affinche' chiunque voglia possa entrare a pregare, non perche' chiunque voglia possa visitarla.
Anche la stazione di termini e' aperta al pubblico ma per accedere ad alcune zone in dati orari devi avere un biglietto valido. Perche' non e' aperta alle visite culturali, anche se e' anche un bene culturale.
Il fatto che sia un bene culturale e l'ingresso sia libero non vuol dire che si deve permettere a chiunque di entrare comunque. In una proprieta' privata uno decide che vuole.
E' un bel discorso dato che a voi limita i vostri interessi, ma se aveste un bene artistico nella vostra proprieta' e accordaste la visita, non penso che sareste d'accordo che la gente puo' entrare di conseguenza ovunque e fotografare tutto.



capisco il tuo discorso, ma parliamo sempre di beni "destinati" alla collettività, per non dire umanità... e se il tuo discorso di base è ineccepibile, in alcuni casi secondo me bisogna fare dei distinguo, oppure essere più aperti di una "collezione privata"....

qui comunque parliamo di chiese, che in alcuni posto fanno fotografare e in altri no, in altri sono permessi alcuni comportamenti e in altre no... eppure fanno parte della stessa "religione", per cui qualcosa già alla base non torna...

se impedisco di accedere ai binari della stazione senza biglietto, questo accadrà in tutte le stazioni (a parte quelle di paesini che hanno la stazione all'aperto in mezzo alla campagna), non in alcune si in altre no, solo nei giorni pari o in quelli dispari
SkZ
A Termini so che c'e' il blocco (visto) a Milano Centrale non mi pare ci sia. Spesso il blocco e' solo la notte. Cmq non c'e' a Udine, Padova, Mestre, ...
Le chiese non sono destinate a chiunque, ma a chi e' fedele. Vari capolavori poi erano destinati a pochi. "L'ultima Cena" di Leonardo da Vinci e' un capolavoro dipinto nella mensa del convento, destinato solo ai domenicani. La Cappella Sistina era una cappella chiusa al pubblico per uso interno. La Cappella dei Principi e il Mose' sono dei sepolcri, ergo non certo pensati per la collettivita'. Quasi tutte le opere pittoriche erano per fini privati.
rickyjungle
QUOTE(SkZ @ Nov 1 2009, 09:56 PM) *
A Termini so che c'e' il blocco (visto) a Milano Centrale non mi pare ci sia. Spesso il blocco e' solo la notte. Cmq non c'e' a Udine, Padova, Mestre, ...
Le chiese non sono destinate a chiunque, ma a chi e' fedele. Vari capolavori poi erano destinati a pochi. "L'ultima Cena" di Leonardo da Vinci e' un capolavoro dipinto nella mensa del convento, destinato solo ai domenicani. La Cappella Sistina era una cappella chiusa al pubblico per uso interno. La Cappella dei Principi e il Mose' sono dei sepolcri, ergo non certo pensati per la collettivita'. Quasi tutte le opere pittoriche erano per fini privati.



va bene hai ragione tu... facevo un esempio con le stazioni... mo facciamo l'elenco di tutte le stazioni che ci sono al mondo per verificare le regole?

io parlo di ADESSO, non di quando le cose sono state fatte anni fa, centinaia di anni fa, millenni fa...la cappella sistina, i sepolcri e via dicendo sono stati fatti ai tempi per dei motivi e non erano pensati per la collettività, non ci vuole molto a capirlo, ma OGGI sono un patrimonio di tutti oppure preferiresti che ti venisse preclusa la visita di tali posti, la visita di musei (o meglio secondo il tuo ragionamento non dovrebbero esistere) e quant'altro.. le statue che ci sono in giro le copriamo così le può vedere solo il proprietario, i palazzi li copriamo perché ai tempi erano stati fatti dal re e quindi sono suoi? i dipinti li teniamo in cantina perché li avevano fatti per qualcuno ai tempi e quindi sono privati?
La cattedrale (come edificio) è destinata ai fedeli, ma una cattedrale è patrimonio della gente, tutta la gente... le opere d'arte sono inizialmente destinate a "privati", ma se poi c'è il louvre che le espone o gli uffizi, quelle opere sono di tutti (anche se la proprietà vera e propria è del proprietario)...

Ripeto, il tuo discorso di fondo lo trovo giusto, ma quello che è stato fatto da quelli che sono venuti prima di noi, ci viene lasciato (se non viene distrutto) e quindi noi dobbiamo solo fare in modo che più gente possibile apprezzi quello che di bello è stato fatto...

Io conosco quello che ha i "diritti" sulle opere, tutte le opere, di Modigliani. Gli è stato dato dalla famiglia e da Modigliani la cura delle sue opere... ma mica le tiene in cassaforte a Parigi (dove le tiene effettivamente) ma le da ai musei, alle mostre quando gli vengono chieste (chiaramente farà le sue valutazioni su chi richiede tali opere).. eppure potrebbero benissimo tenersele in cantina le opere di modigliani (gli eredi ci sono) ma no lo fanno perché sono opere che vanno fatte vedere che sono patrimonio culturale di tutti

spero di essermi riuscito a spiegare... rolleyes.gif
mariomc2
Non confondiamo le cose! Una cosa è la visibilità di un bene culturale un'altra è la possibilità di fotografarlo.
Posso visitare una chiesa (pagando o gratuitamente) in alcune posso entrare e non fotografare (ed è diritto di chi possiede la chiesa decidere se posso fotografare o meno) oppure entrare e fotografare. In ogni caso se il bene è privato non posso fare altro che accettare le regole. Altro discorso è per i beni pubblici (ma anche lì sorgerebbe il discorso della manutenzione e dell'approvvigionamento di fondi per poterla fare) e per la libertà di panorama (che a mio avviso neanche andrebbe messa in discussione)
elechem
QUOTE(SkZ @ Nov 1 2009, 09:56 PM) *
A Termini so che c'e' il blocco (visto) a Milano Centrale non mi pare ci sia. Spesso il blocco e' solo la notte. Cmq non c'e' a Udine, Padova, Mestre, ...
Le chiese non sono destinate a chiunque, ma a chi e' fedele. Vari capolavori poi erano destinati a pochi. "L'ultima Cena" di Leonardo da Vinci e' un capolavoro dipinto nella mensa del convento, destinato solo ai domenicani. La Cappella Sistina era una cappella chiusa al pubblico per uso interno. La Cappella dei Principi e il Mose' sono dei sepolcri, ergo non certo pensati per la collettivita'. Quasi tutte le opere pittoriche erano per fini privati.


Tutto vero quello che dici riguardo ai luoghi di culto, peccato che se non sbaglio, al giorno d'oggi, questi luoghi di culto di interesse artistico stanno in piedi - è proprio il caso di dirlo .... - e sono ben tenuti proprio grazie ai contributi (e che contributi, in alcuni casi) che arrivano sia da privati ma anche dallo Stato - e lo Stato siamo tutti noi, fino a prova contraria.
Il giusto compromesso, secondo me, sarebbe quello di permettere le visite al di fuori degli orari delle funzioni, e di non vietare le riprese. Sempre che, poi, non si pensi prima a lucrare su queste opere d'arte (cartoline, pubblicazioni, diapositive, ecc..) piuttosto che a metterle a disposizione della comunità.
SkZ
La cappella sistina e l'ultima cena non sono obbligatoriamente visitabili, ma e' permesso la visita. Sono tuttora luoghi privati. La cappella dei principi e' invece proprieta' dello Stato.
Una cosa e' il diritto al panorama (io pongo un'opera direttamente alla visione del pubblico), una cosa e' pretendere di poter vedere tutto e fotografare tutto.
Questo non e' possibile nemmeno nei musei statali: ci sono collezioni che sono visitabili solo per motivi di studio, al pubblico e' interdetto l'accesso.
Non tutti i codici leonardeschi mi pare siano liberamente osservabili, eppure li puoi definire patrimonio dell'umanita'
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