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Davide Ciardy
apro questa discussione perchè sono preplesso e molto confuso riguardo ad un fatto che mi è capitato da poco.
stasera volevo andare a fare qualche scatto per provare il nuovo cavalletto al Castel Sant'Elmo a Napoli vado a fare il biglietto e mi rispondono che posso fare le foto con la reflex devo lasciare in guardiola il cavalletto in quanto una foto fatta con un treppiedi è "professionale" ,riprendendo le parole che hanno usato, e dovrei pagare una tassa(sui diritti d'autore?) mentre se la foto è realizzata a mano libera non ci sono problemi. Capisco di non poter usare un treppiedi in un museo per il pericolo che sia usata come arma, capisco di non poter fare foto in alcune chiese e musei ma esiste una differenza fra una fato fatta con un treppiedi e non in un luogo dove non vi è alcun divieto scritto a fare foto?
Se esiste una legge in proposito mea culpa anche se la mia opinione è che tale camurria serve a vendere le cartoline cerotto.gif
Photofinisher
Be poi essendo a Napoli.....hehe
Scherzi a parte, loro fanno una differenza abbastanza drastica fra l'amatore e il professionista:
hai amatori che si portano dietro cavalletti per delle compatte o delle bridge, quindi non potrebbero neanche loro entrare con il cavalletto.
Ma comunque devo dirti che più volte io ho riscontrato problemi con il cavalletto, sia per riprese video che per foto, sei senza, nessuno ti dice niente, ce l'hai e cominciano a chiederti autorizzazioni o quant'altro, quando in molti dei casi, non fa nessuna differenza (diverso ovviamente se arrivi con macchina, cavalletto, stativi, flash e quant'altro)
nippokid (was here)
QUOTE(Davide Ciardy @ Oct 14 2009, 06:48 PM) *
...
Se esiste una legge in proposito mea culpa anche se la mia opinione è che tale camurria serve a vendere le cartoline cerotto.gif

Hahaha biggrin.gif ...si, più o meno è così.

Innanzitutto c'è una legge dello stato che riguarda l'occupazione del suolo pubblico (decreto legislativo n. 507 del 1993 art. 38-57) che viene spesso fraintesa (o mal interpretata) ed estesa anche a soggetti/circostanze che non rientrerebbero nelle fattispecie previste.
Tra queste vi è anche l'uso generico di un treppiede ad uso fotografico che di per sé non costituisce occupazione del suolo pubblico soggetto a pagamento della "TOSAP" (in base alla legge), se non quando si "trae un beneficio economico dall'utilizzazione dell'area".
Ovvio che in certi casi la determinazione immediata dell'eventuale ritorno economico non è tanto semplice da parte del pubblico ufficiale che effettua il controllo. Un conto è una troupe di 10 persone con tanto di prodotto e testimonial, altra cosa è un singolo fotografo con fotocamera. Almeno per l'occhio. Il ritorno economico non è necessariamente proporzionale alle apparenze...
Insomma, qualcuno una decisione la deve prendere...

Poi, non so se e quale legge "tuteli" l'immagine dei monumenti (mi pare che recentemente sia stato promulgato "qualcosa"...), ma credo che comunque l'ente (pubblico o privato) che amministra un "bene" aperto al pubblico abbia il diritto di tutelare non tanto il bene in sé, ma lo sfruttamento della sua immagine che si traduce proprio in cartoline, gadgets, poster, magliette etc. etc. che spesso rappresentano l'unica entrata economica utile al mantenimento del bene stesso insieme al biglietto d'ingresso.

La differenza che viene fatta tra professionale ed amatoriale è una forzatura, è evidente, ma lo spirito è quello di tutelarsi da indebito sfruttamento commerciale dell'immagine del bene e non potendo vietare la "riproduzione" generica, limitano le possibilità di realizzare immagini tecnicamente perfette e commercialmente più appetibili.

L'uso del treppiede permette, tra le altre cose, di "eliminare" dagli scatti la presenza dei visitatori con l'utilizzo di tempi di posa lunghi/lunghissimi, replicando in qualche modo le condizioni in cui vengono realizzate le immagini "istituzionali", ovvero a porte chiuse, e potenzialmente pareggiandone l'appeal commerciale. E' solo un esempio..

Non dico che sia giusto, sbagliato, utile o inutile, ma è così. Ovunque nel mondo "civilizzato" è grosso modo lo stesso, da Chichén Itza a Xi'an, ovunque si paghi un biglietto d'ingresso (ma non solo) il treppiede è generalmente proibito.

bye.

Davide Ciardy
QUOTE(npkd @ Oct 14 2009, 08:00 PM) *
Hahaha biggrin.gif ...si, più o meno è così.

Innanzitutto c'è una legge dello stato che riguarda l'occupazione del suolo pubblico (decreto legislativo n. 507 del 1993 art. 38-57) che viene spesso fraintesa (o mal interpretata) ed estesa anche a soggetti/circostanze che non rientrerebbero nelle fattispecie previste.
Tra queste vi è anche l'uso generico di un treppiede ad uso fotografico che di per sé non costituisce occupazione del suolo pubblico soggetto a pagamento della "TOSAP" (in base alla legge), se non quando si "trae un beneficio economico dall'utilizzazione dell'area".
Ovvio che in certi casi la determinazione immediata dell'eventuale ritorno economico non è tanto semplice da parte del pubblico ufficiale che effettua il controllo.


Forse non ho capito bene ma il succo della tua eccellente spiegazione è che in questi casi è meglio rassegnarsi poichè è peggio che ad andar di notte a dimostrare che le mie foto con cavalletto sono amatoriali e senza scopo di lucro ho capito bene?
Davide Ciardy
QUOTE(Photofinisher @ Oct 14 2009, 07:08 PM) *
non fa nessuna differenza (diverso ovviamente se arrivi con macchina, cavalletto, stativi, flash e quant'altro)

sono arrivato con macchina , cavalletto e borsone forse quello faceva impressione non so hmmm.gif
Photofinisher
QUOTE(Davide Ciardy @ Oct 14 2009, 08:48 PM) *
sono arrivato con macchina , cavalletto e borsone forse quello faceva impressione non so hmmm.gif


Può darsi, penso che in questi casi dipenda anche dalla persona che in quel momento ti blocca o ti lascia passare.

Sicuramente hai dato l'idea del fotografo professionista. In un certo modo, è anche un complimento messicano.gif

(poi magari professionista lo sei davvero, allora mi scuso per la gaffe....... cerotto.gif )
nippokid (was here)
QUOTE(Davide Ciardy @ Oct 14 2009, 08:32 PM) *
Forse non ho capito bene ma il succo della tua eccellente spiegazione è che in questi casi è meglio rassegnarsi poichè è peggio che ad andar di notte a dimostrare che le mie foto con cavalletto sono amatoriali e senza scopo di lucro ho capito bene?

biggrin.gif ...diciamo di si. In pratica di fronte ad un treppiede (e "certa" attrezzatura..) c'è sempre "diffidenza". L'uso di qualsiasi mezzo che ti metta/possa mettere nelle condizioni di scattare immagini potenzialmente commerciabili, con ovvie generalizzazioni e banalizzazioni del concetto, sarà osteggiato/vietato.

Poi anche l'apparenza conta, come sempre o quasi..

cool.gif

Davide Ciardy
QUOTE(Photofinisher @ Oct 14 2009, 09:33 PM) *
P

Sicuramente hai dato l'idea del fotografo professionista. In un certo modo, è anche un complimento messicano.gif

(poi magari professionista lo sei davvero, allora mi scuso per la gaffe....... cerotto.gif )

laugh.gif professionista hmmm.gif ?
magari a 18 anni professionista la prossima volta mi mitetizzo turista giapponese con compatta
SkZ
In molti posti artistici dello stato (musei, ...) e' proibito fotografare (non ricordo se in assoluto o con attrezzatura aggiuntiva) e bisogna pagare ben salato il permesso. E a foto mi pare.
Non so se e' una legge dello stato o dipende dalle singole Sovrintendenze ai Beni Culturali.
Ergo non ti lamentare.
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