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AlessandroS1972
Vorre fare una domanda a chi ne sa più di me (quindi a tutti gli iscritti del forum).
Se io ho un monitor che è in grado di visualizzare il 91% dello spazio AdobeRGB e il 95% dello spazio sRGB, è meglio impostare la macchina fotografica in Modo Colore sRGB o AdobeRGB ?

Grazie

Alessandro
giovanni scaburri
sempre adobe1998
poi sei sempre in tempo a convertire in spazzi colore più ridotti in funzione alla periferica d'uso
ciao

Gufopica
vai con Adobergb Pollice.gif
AlessandroS1972
QUOTE(giovanni scaburri @ Oct 7 2009, 03:53 PM) *
sempre adobe1998
poi sei sempre in tempo a convertire in spazzi colore più ridotti in funzione alla periferica d'uso
ciao



Mi è chiaro che AdobeRGB è più ampio e mi permette di fissare un maggior numero di colori. Colori in più che comunque a video non riuscirei a cogliere.
Il punto è: cosa ci fà il monitor di questi colori che vanno fuori gamut ? Li forza a rientrare nel gamut ? In questo caso non si rischia che tale "conversione" mi produca effetti strani e/o indesiderati ?

A.
capannelle
QUOTE(AlessandroS1972 @ Oct 7 2009, 12:39 PM) *
Vorre fare una domanda a chi ne sa più di me (quindi a tutti gli iscritti del forum).
Se io ho un monitor che è in grado di visualizzare il 91% dello spazio AdobeRGB e il 95% dello spazio sRGB, è meglio impostare la macchina fotografica in Modo Colore sRGB o AdobeRGB ?

Grazie

Alessandro


Se scatti in raw lo spazio colore non lo assegni in macchina ma durante lo sviluppo del raw.
In questa fase conviene utilizzare AdobeRGB in quanto è più ampio e consente una minore perdita di qualità durante la fase di post produzione.

Poi quando convertirai in JPG assegnerai lo spazio colore più adatto alla destinazione finale della foto (di soliito sRGB).
Massimo.Novi
QUOTE(AlessandroS1972 @ Oct 7 2009, 04:11 PM) *
...Il punto è: cosa ci fà il monitor di questi colori che vanno fuori gamut ? Li forza a rientrare nel gamut ? In questo caso non si rischia che tale "conversione" mi produca effetti strani e/o indesiderati ?
...


Ciao

Il monitor visualizza i valori RGB inviati dalla scheda video. Se hai creato un profilo monitor allora il software (Photoshop o Camera Raw) usa quel profilo per far rientrare (in effetti taglia) i colori entro quelli visualizzabili e ottimizza gli altri.

L'immagine comunque rimane nello spazio colore che hai deciso con la conversione RAW. La compensazione monitor è solo visiva e temporanea.

Saluti
AlessandroS1972
QUOTE(capannelle @ Oct 7 2009, 04:28 PM) *
Se scatti in raw lo spazio colore non lo assegni in macchina ma durante lo sviluppo del raw.
In questa fase conviene utilizzare AdobeRGB in quanto è più ampio e consente una minore perdita di qualità durante la fase di post produzione.

Poi quando convertirai in JPG assegnerai lo spazio colore più adatto alla destinazione finale della foto (di soliito sRGB).



Qundi vuoi dire che se scatto in raw l'impostazione del Modo Colore in macchina non è tenuta da conto ????
Quindi il risultato è un'immagine raw senza spazio colore ????

Sto leggendo il libro "Guida completa alla gestione del colore" di Phil Nelson ma fino ad ora mi ha incasinato le idee più di quanto lo fossero prima....

Alessandro
Massimo.Novi
QUOTE(AlessandroS1972 @ Oct 7 2009, 05:57 PM) *
Qundi vuoi dire che se scatto in raw l'impostazione del Modo Colore in macchina non è tenuta da conto ????
Quindi il risultato è un'immagine raw senza spazio colore ????
...


Ciao

Il formato RAW non ha alcuna informazione di colore. Solo i valori dei fotodiodi da ricomporre. E' il software che crea e assegna il colore (ovviamente secondo logica).

Saluti
AlessandroS1972
QUOTE(manovi @ Oct 7 2009, 06:05 PM) *
Ciao

Il formato RAW non ha alcuna informazione di colore. Solo i valori dei fotodiodi da ricomporre. E' il software che crea e assegna il colore (ovviamente secondo logica).

Saluti



Buongiorno,

Scusa ma allora che senso ha impostare in macchina lo spazio colore se poi in fase di creazione del file raw di questa informazione non se ne tiene conto ?

Alessandro
capannelle
QUOTE(AlessandroS1972 @ Oct 8 2009, 09:39 AM) *
Buongiorno,

Scusa ma allora che senso ha impostare in macchina lo spazio colore se poi in fase di creazione del file raw di questa informazione non se ne tiene conto ?

Alessandro


Ha senso perchè se scatti in raw + JPG o in JPG, il file JPG prodotto dalla macchina avrà lo spazio colore che hai impostato.
monteoro
Provo a darti una spiegazione molto elementare, così come l'ho assimilata io.

Scatto in RAW:
Viene prodotto un fotogramma "grezzo" ed una serie di informazioni memorizzate in modo che un programma di elaborazione del RAW possa applicarle (Capture NX2)
Il software apre il file grezzo ed applica man mano tutte le "varianti" (settaggi) da te impostati, ad esempio Bilanciamento del bianco, esposizione, Controllo immagine, nitidezza, saturazione, spazio colore eccetera.
Tutti questi parametri con il software adatto li puoi modificare, eliminare o aggiungere al momento della elaborazione.
Il software memorizzerà ciò che tu hai variato senza alterare il file RAW, quindi potrai tornare in qualsiasi momento a quello che era lo scatto originario.

Scatto in JPG
La fotocamera produce un file già "finito" ovvero pronto all'uso, non potrai eliminare o modificare singolarmente e direttamente le impostazioni che avevi al momento dello scatto (Bilanciamento del bianco, esposizione eccetera) ma potrai solo intervenire con correzioni che alterano il file originale al momento del salvataggio, a meno che tu non salvi in formati tipo il PSD o il TIF che mantengono le correzioni da te apportate come informazioni distinte rispetto a quello che è lo scatto originale.

Spero di esserti stato di aiuto
Franco
spicchi
QUOTE(AlessandroS1972 @ Oct 7 2009, 05:57 PM) *
Qundi vuoi dire che se scatto in raw l'impostazione del Modo Colore in macchina non è tenuta da conto ????
Quindi il risultato è un'immagine raw senza spazio colore ????

Sto leggendo il libro "Guida completa alla gestione del colore" di Phil Nelson ma fino ad ora mi ha incasinato le idee più di quanto lo fossero prima....

Alessandro


Come ti hanno già giustamente risposto, l'impostazione del colore è semplicemente un "appunto" che la macchina fa per essere utilizzato, salvo diversa indicazione, alla produzione dell'immagine vera e propria. Allo stesso modo del bilanciamento del bianco, della nitidezza, del contrasto, etc.

Se vuoi leggere un libro davvero ben fatto e chiaro sull'argomento, ti consiglio "Real World Color Management". Tra gli autori c'è anche il mitico Bruce Fraser, ormai ahimé scomparso. Unico problema è in inglese, ma scorre davvero benissimo.

Un saluto.
AlessandroS1972
Innanzi tutto grazie a tutti per il contributo che state dando !!
Sono un modestissimo fotoamatore (alle prime armi e con modesti risultati) ma mi piace cercare di capire le cose nelle loro più piccole sfumature.

Allora cito il testo "Guida completa alla gestione del colore" di Phil Nelson:

<<...anche se la vostra fotocamera etichetta le proprie immagini RAW con profili sRGB o AdobeRGB, questi profili sono ignorati dal convertitore RAW."

<<Quando si apre un immagine RAW, il convertitore RAW interpreta i dati RAW e fornisce a video un'anteprima RGB dell'immagine..... Un'immagine RAW mostrata a schermo senza interpretazione apparirebbe come scala di grigi molto scura........ Allo scopo di avere un'anteprima molto accurata dell'immagine visualizzata, i colori vengono trattati dal profilo ICC dello schermo.>>

Ed ecco allora che è lo schermo che mi definisce lo spazio colore della fotografia e quello che setto in machina (fotografica) non vale un bel niente...... O sbaglio qualcosa ????

Grazie
A.
Massimo.Novi
QUOTE(AlessandroS1972 @ Oct 8 2009, 11:34 AM) *
...il convertitore RAW interpreta i dati RAW e fornisce a video un'anteprima RGB dell'immagine..... Un'immagine RAW mostrata a schermo senza interpretazione apparirebbe come scala di grigi molto scura........ Allo scopo di avere un'anteprima molto accurata dell'immagine visualizzata, i colori vengono trattati dal profilo ICC dello schermo.

Ed ecco allora che è lo schermo che mi definisce lo spazio colore della fotografia e quello che setto in machina (fotografica) non vale un bel niente...... O sbaglio qualcosa ????
...


Ciao

Il testo (almeno quello estratto fuori contesto) è corretto.

1) Il convertitore RAW interpreta i dati RAW e fornisce un'anteprima in modalità RGB "ricostruendo" in singoli pixel i tre canali dei fotodiodi (demosaicizzazione)

2) Un'immagine RAW senza demosaicizzazione è grigia perchè ciascun fotodiodo riceve solo un canale (R, G o B) a seconda di dove si trova. L'immagine RAW non trattata è scura perchè i sensori sono lineari (quantità di fotoni di luce = luminosità) mentre il nostro occhio ha una risposta logaritmica che consente di vedere oggetti molto scuri o molto luminosi egualmente bene.

3) I convertitori RAW visualizzano i colori ottimizzandoli ANCHE attraverso il profilo del monitor. In questo modo i colori dello spazio colore scelto nel convertitore (ad es. AdobeRGB) che NON possono essere visualizzati dal TUO monitor NON vengono mostrati ed i rimanenti vengono comunque ottimizzati per la migliore visione. Ma tale ottimizzazione NON viene registrata nel file dell'immagine. La realizza il software (ad es. Photoshop) quando visualizza l'immagine.

Per cui hai lo spazio colore dell'immagine (es. AdobeRGB) che rimarrà tale e sarà usato nella creazione del file TIFF/JPEG mentre, SOLO A VIDEO, il software ottimizzerà i colori usando il profilo monitor come guida.

Chiaro no?

Saluti
AlessandroS1972
QUOTE(manovi @ Oct 8 2009, 12:09 PM) *
Ciao

Il testo (almeno quello estratto fuori contesto) è corretto.

1) Il convertitore RAW interpreta i dati RAW e fornisce un'anteprima in modalità RGB "ricostruendo" in singoli pixel i tre canali dei fotodiodi (demosaicizzazione)

2) Un'immagine RAW senza demosaicizzazione è grigia perchè ciascun fotodiodo riceve solo un canale (R, G o cool.gif a seconda di dove si trova. L'immagine RAW non trattata è scura perchè i sensori sono lineari (quantità di fotoni di luce = luminosità) mentre il nostro occhio ha una risposta logaritmica che consente di vedere oggetti molto scuri o molto luminosi egualmente bene.

3) I convertitori RAW visualizzano i colori ottimizzandoli ANCHE attraverso il profilo del monitor. In questo modo i colori dello spazio colore scelto nel convertitore (ad es. AdobeRGB) che NON possono essere visualizzati dal TUO monitor NON vengono mostrati ed i rimanenti vengono comunque ottimizzati per la migliore visione. Ma tale ottimizzazione NON viene registrata nel file dell'immagine. La realizza il software (ad es. Photoshop) quando visualizza l'immagine.

Per cui hai lo spazio colore dell'immagine (es. AdobeRGB) che rimarrà tale e sarà usato nella creazione del file TIFF/JPEG mentre, SOLO A VIDEO, il software ottimizzerà i colori usando il profilo monitor come guida.

Chiaro no?

Saluti



Ok, mi sembra di iniziare a capire.
Quindi, quando apro un Raw, ad es. con Adobe Camera Raw, sono io che gli vado a specificare di collocarmi quella specifica immagine, ad es., in AdobeRGB.
ACR riconosce il profilo ICC specifico per la mia macchina fotografica e applica le conversioni del caso.
Domanda (spero non stupida...): se io ho calibrato e profilato il monitor e quindi ho il mio file ICC specifico per il mio monitor, a che punto questo file entra in gioco ????

Grazie
A.





Massimo.Novi
QUOTE(AlessandroS1972 @ Oct 8 2009, 01:29 PM) *
...ACR riconosce il profilo ICC specifico per la mia macchina fotografica e applica le conversioni del caso.
... se io ho calibrato e profilato il monitor e quindi ho il mio file ICC specifico per il mio monitor, a che punto questo file entra in gioco ????
...


Ciao

Innanzi tutto ACR non usa profili ICC per le fotocamere ma profili colore interni oppure codificati in formato DNG.

Il profilo ICC del monitor ottenuto dal colorimetro viene usato da ACR per visualizzare sullo schermo l'immagine ottimizzata e stop.

Il profilo ICC non fà null'altro che descrivere quali colori il tuo monitor fà vedere. In base ad essi, ACR ottimizza quelli già codificati in AdobeRGB e ricava i valori effettivi RGB che manda alla scheda video e quindi al monitor.

Ma questi valori RGB "ottimizzati" mediante profilo ICC vanno solo al monitor.

L'immagine rimane in AdobeRGB.

Saluti
AlessandroS1972
QUOTE(manovi @ Oct 8 2009, 02:04 PM) *
Ciao

Innanzi tutto ACR non usa profili ICC per le fotocamere ma profili colore interni oppure codificati in formato DNG.

Il profilo ICC del monitor ottenuto dal colorimetro viene usato da ACR per visualizzare sullo schermo l'immagine ottimizzata e stop.

Il profilo ICC non fà null'altro che descrivere quali colori il tuo monitor fà vedere. In base ad essi, ACR ottimizza quelli già codificati in AdobeRGB e ricava i valori effettivi RGB che manda alla scheda video e quindi al monitor.

Ma questi valori RGB "ottimizzati" mediante profilo ICC vanno solo al monitor.

L'immagine rimane in AdobeRGB.

Saluti



Grazie Manovi !!!

Un chiarimento: ok, ACR non usa profili ICC ma in ogni caso l'abbinamento alla fotocamera lo fa in automatico ? Le informazioni su marca e modello sono contenute nel RAW stesso ? Vale la pena fare anche la calibrazione della fotocamera per correggere eventuali dominanti o per un uso amatoriale sarebbe un eccesso di zelo ?

Grazie !!!!!

A.

Massimo.Novi
QUOTE(AlessandroS1972 @ Oct 8 2009, 02:50 PM) *
1)l'abbinamento alla fotocamera lo fa in automatico ?

2) Le informazioni su marca e modello sono contenute nel RAW stesso ?

3) Vale la pena fare anche la calibrazione della fotocamera per correggere eventuali dominanti o per un uso amatoriale sarebbe un eccesso di zelo ?


Ciao

1) Si

2) Si

3) se i profili esistenti (Adobe Standard o quelli Nikon ricreati) non piacciono vale ovviamente la pena. In assoluto ne vale comunque sempre la pena in quanto la fedeltà colore (non esistono dominanti nei profili) migliora. Però ovviamente non si è obbligati e molti vivono felici usando i profili colore standard. Da dire che ovviamente la calibrazione vale solo per il proprio esemplare e che non si applica ad un altro esemplare dello stesso modello.

Saluti
Franco_
Premetto che ho letto anche io il libro "Guida completa alla gestione del colore". In realtà l'ho letto in due puntate distanziate di diversi mesi tra loro. La prima lettura mi aveva confuso tantissimo le idee al punto che avevo lasciato perdere. Nel frattempo, a forza di prove, sono arrivato a costruirmi un flusso di lavoro che mi sembra soddisfacente.

Approfitto dei frequenti passaggi dell'ottimo manovi ( guru.gif ) in questa discussione per avere da lui conferma della correttezza del mio "flusso di lavoro".

Ho una D300 e scatto (solo in NEF) in Adobe RGB, ho calibrato e profilato in monitor con la sonda Spyder2 pro, apro i file con NX in Adobe RGB e prima di stampare su una HP Photosmart 8250 (A4) converto il profilo lasciando all'applicazione la gestione del colore e specificando il profilo della stampante in base alla carta utilizzata...
I risultati mi sembrano molto fedeli...

Pochi giorni fa ho ripreso in mano il libro, mi è sembrato molto più chiaro, anche se non nascondo che in alcuni punti resti oscuro: ho l'impressione che ci sia un pò di confusione sulla "terminologia", non so se imputabili all'autore, al traduttore o a me stesso laugh.gif ...
AlessandroS1972
QUOTE(Franco_ @ Oct 8 2009, 03:23 PM) *
Premetto che ho letto anche io il libro "Guida completa alla gestione del colore". In realtà l'ho letto in due puntate distanziate di diversi mesi tra loro. La prima lettura mi aveva confuso tantissimo le idee al punto che avevo lasciato perdere. Nel frattempo, a forza di prove, sono arrivato a costruirmi un flusso di lavoro che mi sembra soddisfacente.

Approfitto dei frequenti passaggi dell'ottimo manovi ( guru.gif ) in questa discussione per avere da lui conferma della correttezza del mio "flusso di lavoro".

Ho una D300 e scatto (solo in NEF) in Adobe RGB, ho calibrato e profilato in monitor con la sonda Spyder2 pro, apro i file con NX in Adobe RGB e prima di stampare su una HP Photosmart 8250 (A4) converto il profilo lasciando all'applicazione la gestione del colore e specificando il profilo della stampante in base alla carta utilizzata...
I risultati mi sembrano molto fedeli...

Pochi giorni fa ho ripreso in mano il libro, mi è sembrato molto più chiaro, anche se non nascondo che in alcuni punti resti oscuro: ho l'impressione che ci sia un pò di confusione sulla "terminologia", non so se imputabili all'autore, al traduttore o a me stesso laugh.gif ...


Confermo che il libro in diversi punti è "abbastanza" ostico.....


Massimo.Novi
QUOTE(Franco_ @ Oct 8 2009, 03:23 PM) *
...Ho una D300 e scatto (solo in NEF) in Adobe RGB, ho calibrato e profilato in monitor con la sonda Spyder2 pro, apro i file con NX in Adobe RGB e prima di stampare su una HP Photosmart 8250 (A4) converto il profilo lasciando all'applicazione la gestione del colore e specificando il profilo della stampante in base alla carta utilizzata...
I risultati mi sembrano molto fedeli...
....


Ciao

Il tipo di workflow "basico" che descrivi è corretto nella gestione colore.

Però se converti nel profilo di stampante poi risalvi il NEF oppure è una conversione "temporanea" del NEF solo per la stampa?

Saluti
Franco_
Grazie del passaggio, maestro.

Converto solo per la stampa...
AlessandroS1972
Rispolvero questa discussione per non aprirne una nuova, dato che l'argomento è più o meno analogo.

Io ho una D80 e scatto in RAW. Sto provando a smanettare un pò con Adobe Camera Raw ed ho visto che quando apro un file nella parte bassa della finestra mi appare l'informazione sullo spazio colore settato in camera e della relativa profondità colore.
Con i RAW fatti dalla D80 ho l'indicazione 8bit.

Domanda: cosa succede se poi, dopo aver sviluppato il RAW salvo a 16 bit ??

Grazie in anticipo a chi mi risponde !!

Saluti
A.
buzz
il numero di bit corrisponde agli "scalini" di campionamento.
Con 16 bit avrai molte più sfumatore (teoriche) per rappresetare le diverse tonalità di colori.
Tuttavia l'occhio difficilmente di accorge della differenza tra i 16 e gli 8 bit di campionamento in una immagine, e a quanto ne so io i laboratori stampano in spazio clore sRGB e riducono tutto a 8 bit (dato che usando il jpg).
Allora dove tsa il vantaggio?
Quando elabori una foto hai più informazioni da trasformare, quindi una maggior precisione durante i vari processi.
Un po' come quando si fanno dei calcoli matematici: più decimali inserisci e più preciso sarà il risultato finale, anche se poi lo dovrai arrotondare.
Tieni presente che l'aplicazione di parecchi filtri in photoshop funziona solo con file campionati a 8 bit.

Nel'uso corrente, lo svantaggio del 16 bit è quello di ingigantire i files.
AlessandroS1972
QUOTE(buzz @ Oct 19 2009, 11:49 AM) *
il numero di bit corrisponde agli "scalini" di campionamento.
Con 16 bit avrai molte più sfumatore (teoriche) per rappresetare le diverse tonalità di colori.
Tuttavia l'occhio difficilmente di accorge della differenza tra i 16 e gli 8 bit di campionamento in una immagine, e a quanto ne so io i laboratori stampano in spazio clore sRGB e riducono tutto a 8 bit (dato che usando il jpg).
Allora dove tsa il vantaggio?
Quando elabori una foto hai più informazioni da trasformare, quindi una maggior precisione durante i vari processi.
Un po' come quando si fanno dei calcoli matematici: più decimali inserisci e più preciso sarà il risultato finale, anche se poi lo dovrai arrotondare.
Tieni presente che l'aplicazione di parecchi filtri in photoshop funziona solo con file campionati a 8 bit.

Nel'uso corrente, lo svantaggio del 16 bit è quello di ingigantire i files.



Ciao Buzz,

Grazie per la risposta.
Mi sembra di capire quindi di mantenere gli 8 bit con cui esco dalla D80.
A questo punto nuova domanda: ma allora passando da Gimp (che fino ad oggi ho usato) a CS4 (con cui sto iniziando a smanettare) non avrei nessun beneficio tangibile ?

Grazie
A.


buzz
La D80 fornisce files grezzi campionati a 12 bit. Il jpg per sua natura riduce il campionamento a 8 bit, mentre il TIF permette la riroduzione dei 16 bit, interpolando i 12 (a volte 14) che un sensore è in grado di campionare (li spalma).

Usando vari programmi non cambia il risultato del campionamento, ma quello dell'elaborazione.
Non conosco nei dettagli, ma suppongo che quelli che sono luminosità, contrasto, curve e saturazion seguano un algoritmo matematico uguale per tutti (più o meno) e dove si distinguono i programmi è nell'applicazione dei filtri, e nelle caratteristiche dirette.
Dato che l'importante è il risultato finale, spesso l'uso di uno o di un altro programma è del tutto indifferente.
Io uso photoshop per comodità (dato che ce l'ho nello studio dove collaboro) ma se lo dovessi comprare, dal momento che uso solo il 10% e forse meno delle sue potenzialità, ci penserei davvero tanto, e forse imparerei ad usare un programma più economico, ma che mi faccia fare le stesse cose.
Lightroom ad esempio!
AlessandroS1972
Ancora qualche chiarimento (anche se la discussione stà andando fuori tema rispetto al titolo...).

Allora adesso ho CS4 Extended e mi sto studiando un gran bel libro: "Photoshop CS4 per la fotografia digitale" di Scott Kelby.
Vorrei avere conferma che il flusso di gestione colore che imposto sia corretto per mandare le fotografia in stampa al laboratorio.

1) Apro il .NEF con ACR ed imposto come profilo colore AdobeRGB1998 (se lo scatto è stato fatto con tale spazio colore settato, dovrei già ritrovarmi AdobeRGB1998 impostato, vero ?):


Clicca per vedere gli allegati


2) In CS4 avrò preventivamente impostato le seguenti Impostazioni colore:


Clicca per vedere gli allegati


3) Dopo aver fatto tutto quello che va fatto sulla fotografia, ne converto il profilo colore da AdobeRGB1998 a sRGB:


Clicca per vedere gli allegati


4) La salvo in formato .jpg o .tiff:


Clicca per vedere gli allegati


e il gioco è bell'e fatto (salvo ovviamente verificare se al laboratorio va bene lo spazio sRGB).
Il tutto sottintende che il monitor sia stato opportunamente calibrato via HW (sto aspettando sto benedetto Spyder 3Pro).

Attendo vs. gentili conferme !!!!

Un saluto a tutti

Alessandro


buzz
tutto giusto tranne i lpunto 1.
Il programma ACR non sa in che spazio colore tu voglia la foto se non glie lo specifici.
Quello che riconosce tutti i metadati del file è il programma proprietario NX
AlessandroS1972
QUOTE(buzz @ Nov 19 2009, 05:55 PM) *
tutto giusto tranne i lpunto 1.
Il programma ACR non sa in che spazio colore tu voglia la foto se non glie lo specifici.
Quello che riconosce tutti i metadati del file è il programma proprietario NX



Grazie Buzz,

Quindi ACR lascia di default l'ultimo settaggio che era stato fatto nel sw stesso ??
Capture NX è l'unico che legge tutti i settaggi fatti in macchina ??
Tu come lavori ? Sviluppi con NX e poi passi a CS4 per correzioni varie ?

Ti ringrazio in anticipo per la risposta !!

Alessandro
buzz
io sviluppo con capture one, oppure in lightroom che usa camera raw.
Franco_
sRGB si può considerare un profilo di default utilizzato da tutti, anche dai laboratori più "scarsi": se il laboratorio di stampa ti fornisce i suoi profili ICC puoi anche convertire il file nel profilo che preferisci wink.gif
fabryxx
Visto l'interesse, ci spostiamo nella sezione più appropriata
AlessandroS1972
QUOTE(Franco_ @ Nov 20 2009, 03:40 PM) *
sRGB si può considerare un profilo di default utilizzato da tutti, anche dai laboratori più "scarsi": se il laboratorio di stampa ti fornisce i suoi profili ICC puoi anche convertire il file nel profilo che preferisci wink.gif



Ecco, profili ICC del laboratori di stampa: questi sconoscuti....

Mi sembra di aver letto in diversi post che molti sconsigliano di usare i profili ICC che vengono dai laboratori di stampa (fra questi mi sembra ci sia anche in guru Manovi - spero di non sbagliarmi citandolo....), sostenendo che o servono molto a poco o sono addirittura fuorvianti.

Mi piacerebbe sentire un pò di pareri anche su tale argomento.

Grazie.

Alessandro
Massimo.Novi
QUOTE(AlessandroS1972 @ Nov 23 2009, 01:13 PM) *
...Mi sembra di aver letto in diversi post che molti sconsigliano di usare i profili ICC che vengono dai laboratori di stampa ...sostenendo che o servono molto a poco o sono addirittura fuorvianti.
...


Alessando

Il problema dei profili di stampa è che:

1) devono essere fatti BENE.

2) devono essere relativi alla macchina da stampa USATA effettivamente, non solo il modello.

3) devono essere RECENTI.

Usare i profili per la propria stampante pone alcuni problemi ma dai Lab è peggio.

1) Se usi la stampa mediante profilo (ossia mandi l'immagine già convertita nel profilo colore del Lab) allora il Lab non te la ristampa nemmeno se ci appare tuo nonno cambogiano che pare un puffo...ehm. biggrin.gif

2) Se usi il profilo per valutare le "perdite" di colore e magari cerchi di "compensarle" a video, è necessario che tu abbia "conosciuto biblicamente" (chiaro no?) la macchina da stampa del Lab e abbia avuto una relazione "extraconiugale" con Photoshop. Ritoccare a video le stampe per compensare le macchine che hai a 30 cm è quanto di più complesso ci sia. Figurati farlo a distanza...

3) 9 su 10 il profilo di stampa è maledettamente ridotto rispetto allo spazio colore AdobeRGB o ProPhotoRGB e quindi alla fine è talmente simile ad sRGB da essergli fratello.

Per cui:

A che serve?

Serve quando si è bravi, professionisti o entrambi (meglio). Allora si calibra la stampante e si regola al meglio l'immagine. Serve se McCurry viene da te e vuole stampare una foto per il Pulitzer...o poco meno.

Serve quando hai una carta non standard e vuoi usarla a tutti i costi. Allora DEVI avere il profilo (se già fatto dal produttore è meglio) della TUA stampante per QUELLA carta.

Serve quando usi inchiostri non standard (ma eccetto quelli per B/N sarebbe meglio non usarli).

Negli altri casi c'è...il normale "sRGB". Manda ai Lab una buona immagine sRGB e se la "cannano" ti arrabbi e gliela fai ristampare. Alla seconda "cannata" (errare umanum est) cambi Lab.

Spero di essere stato chiaro.

Saluti

Massimo


praticus
QUOTE(manovi @ Nov 23 2009, 02:21 PM) *
Alessando

CUT....per brevità.....
Negli altri casi c'è...il normale "sRGB". Manda ai Lab una buona immagine sRGB e se la "cannano" ti arrabbi e gliela fai ristampare. Alla seconda "cannata" (errare umanum est) cambi Lab.

Spero di essere stato chiaro.

Saluti

Massimo


Tutto assolutamente condivisibile......

per quanto mi riguarda, al Lab presso cui mi servo, tramite il mio "pusher" fotografico, invio il TIF 16bit - AdobeRGB, così come viene fuori da Capture, Aperture, C1 o da PShop per stampe da 30-45 fino a 70-100.....non so se loro convertono in sRGB, non so convertono in Jpg, ma mi riconsegnano delle stampe eccellenti...se vogliamo un pò carucce......ma io non stampo di frequente.


Ciao...... laugh.gif


Massimo.Novi
QUOTE(praticus @ Nov 23 2009, 03:26 PM) *
..non so se loro convertono in sRGB, non so convertono in Jpg, ...


Praticus

Se stampano A4 e superiori direttamente su una inkjet e usano Photoshop singolarmente, allora potrebbero ANCHE usare TIFF + AdobeRGB. Stampano comunque a 8 bit. Macchine con driver e stampa a 16 bit sono recentissime.

Su macchine con carta sensibile per piccolo formato...convertono in sRGB e pure in JPEG, stai certo.

Saluti

Massimo
AlessandroS1972
QUOTE(manovi @ Nov 23 2009, 04:16 PM) *
Praticus

Se stampano A4 e superiori direttamente su una inkjet e usano Photoshop singolarmente, allora potrebbero ANCHE usare TIFF + AdobeRGB. Stampano comunque a 8 bit. Macchine con driver e stampa a 16 bit sono recentissime.

Su macchine con carta sensibile per piccolo formato...convertono in sRGB e pure in JPEG, stai certo.

Saluti

Massimo



Grazie a tutti per il supporto di formazione continua che fate su questo forum !!!
E' bello sapere di non essere lasciati soli in balia degli eventi !!!!

Saluti
Alessandro
praticus
QUOTE(manovi @ Nov 23 2009, 04:16 PM) *
Praticus

Se stampano A4 e superiori direttamente su una inkjet e usano Photoshop singolarmente, allora potrebbero ANCHE usare TIFF + AdobeRGB. Stampano comunque a 8 bit. Macchine con driver e stampa a 16 bit sono recentissime.

Su macchine con carta sensibile per piccolo formato...convertono in sRGB e pure in JPEG, stai certo.

Saluti

Massimo


Ciao Massimo,
Ne ero convinto anch'io...infatti le stampe piccole, le classiche foto da vacanza o comuqnue per i piccoli formati in 12-18 mi arrangio con la vecchia stampante di casa..........una tutt'ora efficace Epson P800.
C
ome ho detto, visto che le stampe sono veramente belle e convicenti non mi sono mai preoccupato di cosa ne facessero dei miei files, e loro non hanno mai avuto niente da dire sui files che gli ho mandato.........so solamente che per il formato da 40-60 mi fu stato proposto, e da quella volta non vi ho più rinunciato, la stampa mediante DURST-Lambda, con risultati veramente eccellenti e carucci dato che mediamente si spende non meno di 20 euro per stampa.

Per gli utenti meno informati, in parole semplici, il metodo di stampa lambda prevede l'utilizzo di tre laser (uno per ciascun colore RGB) che assieme producono un unico fascio che va ad "esporre" sulla carta fotografica ciascun pixel del file digitale; il risultato è un elevato grado di nitidezza ed una eccellente riproduzione di sfumature e tonalità.

Per saperne di più....

Ciao... smile.gif
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