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Serenab.
grazie.gif salve grazie.gif
sono un nuovo arrivato
ho una d60 vari obiettivi un 18 55 vr un 55 200vr ed un macro un tamron90 la mia passione fotografica è su un indirizzo macro
ho una cavalletto manfrotto e tutto il resto
ma ho un piccolissimo problema non ho mai del tempo liberoper scattare foto
ho una bimba piccola di 5 anni e molto spesso sono in un bel parco e mentre lei gioca io colgo l'occasione per scattare qualche foto,,, ma è possibile scattare macro a mano libera??
lo so che occorre un cavaletto flash ecc,,, ,ma io non posso tutti i pomeriggi mentre lei gioca portarmi tutta l'atrezzatura,,,
accetto consigli
su scatti a mano libera.,... grazie.gif
s
decarolisalfredo
Io ho quasi sempre scattato a mano libera e per focheggiare mi sposto avanti e indietro con tutto il corpo e la fotocamera.

Se fotografi insetti (vivi spero) il cavalletto è un po' d'impiccio, scappano.

Se si mette a fuoco con l'AF o con la ghiera di messa a fuoco, si cambia anche il rapporto di riproduzione.

Potresti portarti dietro la reflex e l'obiettivo e provare. Quello che ritengo necessario quasi al 100% è il flash, specie con rapporti di 1:1.
vypera_golosa
Per non aprire un'altra discussione, vorrei fare una domanda qui, visto che si tratta sempre di macro.

Avendo a disposizione D80 e obiettivo 105 2.8 VR come devo fare (fotografando insetti, fiori ecc) per ottere le foto dettagliate con più piccoli particolari? Immagino, il diaframma lo devo chiudere parecchio, anche il cavalletto spesso è utile (non riesco a tenere la macchina fotografica ferma).
Ma poi?.. A quale distanza dovrei posizionarmi? Quali altri parametri dovrei impostare?
Esistono i trucchi?
E che significa esattamente "rapporto 1:1"?

Grazie!

Attilio PB
Rapporto 1:1 significa che le dimensioni reali del tuo soggetto vengono riportate esattamente sul piano sensore. In sostanza se il tuo soggetto è lungo 2 cm la sua immagine sul sensore sarà di due centimetri (attenzione, se hai un sensore DX vuol dire che ci starà appena dentro, se hai un sensore FX invece avanzerà spazio nel fotogramma, in pratica il rapporto indicato prescinde dal formato del sensore essendo una caratteristica tipica dell'ottica, ma all'atto pratico poi il riempimento del fotogramma cambia).

Come ottenere nitidezza è un problema comune a tutte le discipline fotografiche: usare la luce flash sarebbe il consiglio piu' semplice, il lampo congela qualsiasi movimento di qualsiasi elemento, non sempre però è possibile e desiderabile lavorare in luce flash, quindi si deve ricorrere ad una serie di accortezze. Tra le varie sicuramente c'è l'uso di un buon treppiedi, utilizzare sensibilità basse, alzare preventivamente lo specchio se possibile, in generale adottare tutti quegli stratagemmi che tendono a dare stabilità e non generare movimenti indesiderati al complesso macchina/ottica e degradare l'immagine.

Poi ci sono le accortezze "ottiche", usare un diaframma al quale l'ottica lavora meglio è una di queste, tuttavia ci scontriamo con la necessità di avere adeguata profondità di campo, quindi potremmo dover ricorrere a diaframmi non ottimali. Ridurre l'uso dei filtri a quelli indispensabili eliminando eventualmente quello di protezione, non usare il polarizzatore per saturare i colori ma utilizzarlo solo per eliminare eventuali riflessi indesiderati.
Insomma di accortezze ce ne sono diverse, piu' che di trucchi io parlerei di esperienza, esperienza che ti farà scattare adottando alcune precauzioni che avrai sperimentato essere efficaci.
Ciao
Attilio
vypera_golosa
Attilio, grazie per la risposta così dettagliata!
Adotterò sicuramente i tuoi suggerimenti!
Marco DeA
Il flash "congela" perchè permette tempi brevissimi dell'otturatore giusto?
Attilio PB
Il flash congela l'immagine perché il lampo di luce, che espone l'immagine, ha una durata brevissima. Mediamente un lampo flash ha una durata oscillante (a seconda della potenza ed a seconda dei flash) tra 1/800 ed 1/15.000 di secondo, ma si arriva a durante ancor piu' brevi per potenze molto basse, anche 1/50.000 di secondo..., se la luce ambiente è scarsa l'unica luce che espone il soggetto è quella del lampo, quindi il tempo di esposizione sarà brevissimo.
Ciao
Attilio
Marco DeA
Quindi per fotografare ad esempio una goccia che cade nell'acqua si ha un effetto diverso se con chiusura identica del diaframma (ad esempio 1/250sec) aggiungo o meno il flash? Risulta più ferma?
decarolisalfredo
QUOTE(Marco DeA @ Jan 18 2010, 07:07 PM) *
Quindi per fotografare ad esempio una goccia che cade nell'acqua si ha un effetto diverso se con chiusura identica del diaframma (ad esempio 1/250sec) aggiungo o meno il flash? Risulta più ferma?

Certamente questo tipo di foto si fanno con il flash.
Attilio PB
Giusto Marco, non facciamo confusione pero' smile.gif
Il diaframma è quel dispositivo che consente un passaggio minore o maggiore di luce rimanendo aperto al massimo o chiudendosi fino al rapporto impostato, il tempo di scatto (1/250 come indichi tu) invece è relativo all'otturatore, che è un dispositivo posto nelle nostre macchine non dentro l'ottica, come il diaframma, ma proprio davanti al sensore. L'otturatore si apre e lascia passare interamente la luce per tutto il tempo di esposizione, in questo caso 1/250 di secondo. Quindi al momento dello scatto cosa succede? Che nell'obiettivo il diaframma si chiude al valore impostato (f/8 per esempio) e lascia passare la luce solo attraverso il foro centrale rimasto aperto, nel frattempo lo specchio reflex si alza, infatti tu non vedi piu' nulla nel mirino al momento dello scatto, quando il diaframma è alla giusta chiusura e lo specchio è alzato, solo allora l'otturatore si apre e lascia passare la luce per il tempo impostato.
La quantita' di luce, quindi, è determinata in primo luogo dal diaframma che ne lascia passare piu' o meno, poi dall'otturatore che rimane aperto per piu' o meno tempo.
Naturalmente tra di loro c'è la possibilità di variare i parametri mantenendo la medesima quantità di luce: se raddoppio la dimensione del foro del diaframma passerà il doppio della luce, se dimezzo il tempo di apertura dell'otturatore la quantità di luce complessiva che arriverà al sensore tornerà ad essere quella di prima.

Che succede con il flash e la goccia d'acqua? Per scattare ad 1/250 senza flash dovrai avere una certa quantità di luce che illumina la tua goccia ed il diaframma aperto ad un certo valore. Chiudendo molto il diaframma e non allungando il tempo di esposizione avremo che il nostro scatto diventerà molto scuro, buio, in questo modo escludiamo in parte (o del tutto) l'influenza della luce ambiente che potrebbe sporcare la nostra fotografia. A questo punto inseriamo il flash: questo si preoccuperà di illuminare correttamente la nostra goccia in un tempo estremamente rapido, non perché è rapido il tempo di esposizione del sensore, che rimane 1/250, ma perché è rapida la luce che realmente lo impressiona, cioè durante quel 1/250 (equivalente ad 8/2000) di secondo per cui il sensore rimane scoperto, solo per 1/2000 (per esempio) di tempo ci sarà la luce del flash che illumina il soggetto, per gli altri 7/2000 che il sensore rimane esposto comunque sarà tutto buio e non ci sarà luce ad illuminare il soggetto, che sarà libero di muoversi, tanto essendo al buio il suo movimento non sarà registrato.

Spero di essere stato chiaro, non è semplicissimo da spiegare in poche righe smile.gif
Ciao
Attilio
Marco DeA
Cavoli, le ultime righe hanno "fatto luce" su tutto l'argomento. In parole povere non riuscendo ad abbassare la velocità dell'otturatore oltre ad un certo limite facciamo in modo di velocizzare la luce. Quindi l'otturatore potrebbe stare aperto anche 1 secondo tanto se il flash si spegne e c'è buio la goccia che cade viene "gelata" dal flash.


Cavoli, grazie mille, molto gentile, grazie alla tua spiegazione ora ho capito perchè il flash congela il soggetto!!!

P.s.: se non fosse buio abbastanza si vedrebbe la scia giusto? E qua entra in gioco il flash nella seconda tendina per fare altri effetti?


Grazie mille ancora, ciao!!

Marco
Norfolk
QUOTE(Attilio PB @ Jan 18 2010, 06:05 PM) *
A questo punto inseriamo il flash: questo si preoccuperà di illuminare correttamente la nostra goccia in un tempo estremamente rapido, non perché è rapido il tempo di esposizione del sensore, che rimane 1/250, ma perché è rapida la luce che realmente lo impressiona, cioè durante quel 1/250 (equivalente ad 8/2000) di secondo per cui il sensore rimane scoperto, solo per 1/2000 (per esempio) di tempo ci sarà la luce del flash che illumina il soggetto, per gli altri 7/2000 che il sensore rimane esposto comunque sarà tutto buio e non ci sarà luce ad illuminare il soggetto, che sarà libero di muoversi, tanto essendo al buio il suo movimento non sarà registrato.


Davvero, queste parole hanno chiarito tantissime cose anche a me!
Scusate se ho ripreso la discussione ma...UTILISSIMO!!
Marco Senn
C'è solo un modo, secondo il mio parere, per fare bene la macro di insetti: alzarsi prima di loro in un giorno che non c'è vento. La mia esperienza è che se con treppiedi scatto remoto alzo specchio e soggetto immobile ne viene circa 1 buona su 5 a mano libera con o senza flash la percentuale crolla.
Poi naturalmente ci sarà chi è più bravo di me e riesce a fare a meno del treppiedi.
Per quanto ho sperimentato solo la rugiada impedisce agli insetti di volare se ti avvicini a distanza da macro. Per staccarsi un pò si può usare un'ottica lunga, un 180 o un 200, ma con questo tipo di ottiche il treppiedi è d'obbligo. Oppure sei Mandrake messicano.gif
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