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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
F.Giuffra
Il pannello di schiarita un tempo era un oggetto indispensabile per schiarire le ombre vedendo subito l'effetto senza dover sviluppare il rullino. Inoltre i primi flash erano certo meno evoluti degli attuali. Ma oggi?

Ne ho comprato uno di pregio ma in pratica non lo ho mai adoperato. I nuovi sb, sopratutto il 900, il più moderno, con la parabola più grande, non lo fanno rimpiangere. Visto che comunque un flash bisogna averlo il pannello sta diventando una spesa e sopratutto un peso e ingombro inutile. A meno di adattarsi ad usare oggetti di emergenza, come giornali o asciugamani con tutte le difficoltà del caso.

Ma il primo problema del pannello è che richiede la presenza di un assistente preparato, non sempre disponibile per (ri)prendere l'attimo fuggente, in teoria quelli con maniglia potrebbero essere tenuti dal fotografo o dai modelli, ma in pratica bisognerebbe essere polipi. Il secondo è che spara la luce del sole negli oggetti dei soggetti ripresi che cominciano ad esibire smorfie e un gran repertorio di occhi strizzati.

Come potete vedere nelle ultime foto che ho postato in una altra sezione del forum con un secondo flash staccato dalla macchina e pilotato dal principale si possono anche creare degli effetti di luce simile a quella del sole anche quando è nuvolo o si è in ombra.

Carlotta a Paraggi

Ma ovviamente potrei essere io troppo innamorato del sistema di illuminazione creativa Nikon per applicarmi con l'uso dei pannelli, mi piacerebbe conoscere come gli altri frequentatori risolvono i problemi suddetti e perché magari preferiscono schiarire con pannelli pieghevoli o oggetti simili.

grazie.gif
Attilio PB
Ciao Fabrizio smile.gif
beh, i motivi sono molti per me:
intanto un pannello di dimensione adeguata schiarisce uniformemente tutto il nostro soggetto senza dover ricorrere ad un flash con un soft box o un ombrellino. Considera che un flash con un ombrellino o un soft box necessita comunque di uno stativo, un supporto, lo stesso che puo' sostenere il pannello.
Dal punto di vista economico un pannello costa molto poco e dura molto, non ha neppure bisogno di batterie e relativo caricatore, comprati una volta durano per un pezzo.
Se hai un aiuto, un pannello puo' essere regolato nell'intensità di intervento con continuità e semplicità uniche (avvicinati, inclina un pelo, appena di piu', ok...) differenziando l'intervento in modo che sia piu' intenso in alcune aree e meno in altre gestendo appunto l'inclinazione rispetto al soggetto.
In esterni il CLS non sempre ha una portata efficace ed utile per ogni tipo di set, in alcune situazioni è necessario ricorrere ai radiocomandi, con ulteriori spese e complicazioni di gestione.
Alcuni pannelli, penso ai California Sunbounce per esempio, hanno finiture superficiali che restituiscono un tipo di luce molto piacevole e non facilmente riproducibile con un flash a cobra, oltre ad intonazioni cromatiche difficilmente ottenibili per filtratura. Discorso analogo per i pannelli in polistirolo, che offrono una luce molto morbida e bella.

Su tutte comunque rimane la considerazione economico/pratica: arrivo sul set dispongo gli elementi e mi rendo conto di aver bisogno di una schiarita, vado in macchina e dal bagagliaio tiro fuori un pannellino prophoto preassemblato da meno di 100 euro, in 30 secondi è montato con già le gambe per stare su da solo, ed è un pannellino da 2 metri per 1 che posiziono facilmente dove voglio senza bisogno di assistente, se c'è un po' di vento zavorro le due gambine e non si muove piu', ma in caso di disastro mi cade in terra un pannellino da meno di 100 euro a cui non succede nulla. Pensa se ogni volta invece devo piazzare un flash con il suo ombrellino (che comunque sarà meno omogeneo come luce del pannello), impostarlo e sperare che il cls funzioni altrimenti vai di radiocomandi ed impostazioni andando ad operare sul flash, tira un filo di vento e devi zavorrare lo stativo altrimenti vola via e se disgraziatamente una raffica piu' robusta lo fa cadere vanno in terra: 450 euro di flash, 50 di radiocomando ed altri 50 di ombrellino (che si piega...).

Come sai, io amo la luce flash e non mi mette certo pensiero lavorare con molti flash, ma a volte un sano pannellino risolve meglio e piu' semplicemente, almeno per il mio modo di lavorare smile.gif anche perché i pannelli che uso sono neri sul secondo lato e li uso come bandiere taglialuce per eliminare i riflessi di luce indesiderati quando ci sono, quindi li porterei comunque biggrin.gif
Ciao
Attilio
F.Giuffra
Grazie, Attilio, molto interessante. Mi mandi il link del modello che usi? Vorrei capire come funziona e dove trovarlo.

grazie.gif
F.Giuffra
E poi in realtà io in esterni i flash li uso senza ombrello, li ho provati una volta ma perdono troppa potenza, e poi per schiarire un sb sul corpo macchina , magari sotto potenziato, ammorbidisce le ombre senza aggiungerne. Invece in controluce non lo trovo indispensabile neppure in sala posa per dare un bordino staccato dallo sfondo o i capelli bruciati.

Quindi il pericolo che cadano per terra senza ombrello è molto ridotto.
Attilio PB
I pannelli sono i Photoflex, li dovresti trovare con relativa facilità. Ti metto un'immagine del pannello completo con lo stativo per capire di che si tratta:

IPB Immagine

in realtà se non si necessita di tutta la versatilità delle regolazioni su stativo, che consentono qualsiasi inclinazione, ci sono disponibili anche due gambe, meno ingombranti, da agganciare direttamente al telaio che tengono su il pannello.
In generale continuo a preferire i pannelli di polistirolo, questi pero' sono terribilmente pratici smile.gif
Ciao
Attilio
Zebra3
QUOTE(Attilio PB @ Aug 15 2009, 01:04 AM) *
Ciao Fabrizio smile.gif
beh, i motivi sono molti per me:
intanto un pannello di dimensione adeguata schiarisce uniformemente tutto il nostro soggetto senza dover ricorrere ad un flash con un soft box o un ombrellino. Considera che un flash con un ombrellino o un soft box necessita comunque di uno stativo, un supporto, lo stesso che puo' sostenere il pannello.
Dal punto di vista economico un pannello costa molto poco e dura molto, non ha neppure bisogno di batterie e relativo caricatore, comprati una volta durano per un pezzo.
Se hai un aiuto, un pannello puo' essere regolato nell'intensità di intervento con continuità e semplicità uniche (avvicinati, inclina un pelo, appena di piu', ok...) differenziando l'intervento in modo che sia piu' intenso in alcune aree e meno in altre gestendo appunto l'inclinazione rispetto al soggetto.
In esterni il CLS non sempre ha una portata efficace ed utile per ogni tipo di set, in alcune situazioni è necessario ricorrere ai radiocomandi, con ulteriori spese e complicazioni di gestione.
Alcuni pannelli, penso ai California Sunbounce per esempio, hanno finiture superficiali che restituiscono un tipo di luce molto piacevole e non facilmente riproducibile con un flash a cobra, oltre ad intonazioni cromatiche difficilmente ottenibili per filtratura. Discorso analogo per i pannelli in polistirolo, che offrono una luce molto morbida e bella.

Su tutte comunque rimane la considerazione economico/pratica: arrivo sul set dispongo gli elementi e mi rendo conto di aver bisogno di una schiarita, vado in macchina e dal bagagliaio tiro fuori un pannellino prophoto preassemblato da meno di 100 euro, in 30 secondi è montato con già le gambe per stare su da solo, ed è un pannellino da 2 metri per 1 che posiziono facilmente dove voglio senza bisogno di assistente, se c'è un po' di vento zavorro le due gambine e non si muove piu', ma in caso di disastro mi cade in terra un pannellino da meno di 100 euro a cui non succede nulla. Pensa se ogni volta invece devo piazzare un flash con il suo ombrellino (che comunque sarà meno omogeneo come luce del pannello), impostarlo e sperare che il cls funzioni altrimenti vai di radiocomandi ed impostazioni andando ad operare sul flash, tira un filo di vento e devi zavorrare lo stativo altrimenti vola via e se disgraziatamente una raffica piu' robusta lo fa cadere vanno in terra: 450 euro di flash, 50 di radiocomando ed altri 50 di ombrellino (che si piega...).

Come sai, io amo la luce flash e non mi mette certo pensiero lavorare con molti flash, ma a volte un sano pannellino risolve meglio e piu' semplicemente, almeno per il mio modo di lavorare smile.gif anche perché i pannelli che uso sono neri sul secondo lato e li uso come bandiere taglialuce per eliminare i riflessi di luce indesiderati quando ci sono, quindi li porterei comunque biggrin.gif
Ciao
Attilio


Si nnu prufissù
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