mah !
Mi verrebbe dire.. "ancora con sta storia " !
Io credo sia solo una questione di mezzi, i mezzi, oggigiorno sono questi, e si sono evoluti in tal senso anche per una loro potenziale e poi raggiunta efficacia, se non così non fosse saremmo ancora al dagherrotipo e alle lastre coi sali d'argento.
Lo dico essendo un neofita del digitale, usavo pellicola, quasi solo negativa, fino a pochi mesi fa, ed ero convinto anche io che analogico equivalesse a una maggiore creatività.
Forse è superfluo, se sono qui, dire che un po' ho cambiato idea, e ora come ora non tornerei mai indietro, quando facevo i miei rullini quello di cui soffrivo di più era di concludere il lavoro allo scatto, e poi affidarmi al lab per sviluppo e stampa con la sola possibilità di fare qualche blanda raccomandazione all'omino del lab, ora come ora credo che il mio modo di fotografare sia molto più creativo di qualche mese fa.
Sulla presunta maggiore creatività, sull'essere , per forza di cosa, più artisti nel lavorare in analogico nutro qualche dubbio, nel senso che credo possa essere vero in qualche caso ma non vero in molti altri, quindi, tale assunto non puo' essere considerato assoluto e nemmeno di valenza generale.
Una volta si aveva a che fare con emulsioni, una parte di chimica e di manualità, che, specie nella stampa a colori non erano alla portata di tutti, ma essere bravi a maneggiare con sviluppatori e fissatori non vuol dire necessariamente essere "artisti", ma a volte può voler dire essere dei bravi "artigiani" e in questo senso c'è la differenza, e anche il fatto che ottenere l'esperienza e la manualità nel lavoro in camera oscura invece che su photoshop o nx2 non cambia di tanto la questione.
Anzi, ciò toglieva dal campo del risultato fotografico persone che magari erano degli "imbranati" tra acidi e vaschette e che invece magari erano bravi in ripresa e avevano le idee in testa.
QUINDI.. i poco creativi, ci sono sempre stati, a pellicola come ora a digitale, certo, ildigitale permette certe "scorciatoie" di carattere operativo che si prestano maggiormente a viziare i pigri e a fare raggiungere a molti un risultato in termini di immagine tecnicamente apprezzabile, ciò non toglie che, imho, se uno non ha l'idea e il senso estetico, puo' correre per anni, sia che usi una Hasselblad, una Leica caricata a pellicola, una D3X o il Telescopio Hubble, ma rimarrà sempre, al massimo, un "artigiano" o un "mestierante", perchè è l'idea creativa che conta, e la capacità di realizzarla, con i mezzi che si ritengano più propri.
Personalmente, dico questo anche in luce del fatto che vengo da una formazione, per indole personale e per formazione scolastica, di tipo artistico, e di storie nel genere sono pieni i manuali in tema di arti figurative... in tal senso val la pena ricordare che quando il fotografo Nadar e i suoi amici si ritrovavano insieme ai loro amici pittori nei loro studi, o stanzacce dimenticate da dio, di quegli altri, pittori, si, ma reietti di Monet e gli altri impressionisti (si, anche loro, i cui quadri ora sono comprati a miliardate da ricchi cialtroni, erano considerati mica tanto bene !) , la critica e l ' Arte ufficiale sparavano a zero su questi "fotografi" che secondo loro non erano artisti.
Cent'anni dopo le foto di quei "non artisti" erano su tutti i testi di storia dell'arte, e nel frattempo i mezzi per essere "non artisti" erano cambiati parecchio.
Ma forse a me piace essere un po' troppo ... "relativista"
ciao e buona luce.
Andrea