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raffaelefoto
Salve sono un nuovo iscritto ma fotografo da tempo e di professione, sono il fotografo di un quootidiano.
detto questo, ho notato che con il passaggio al digitale si ten tende piu' a scattare con la consapaevolezza che software di foto ritocco sistemeranno il lavoro, pero' secondo me usufruendo in eccesso di queste possibilita' si perde un po' l'anima della fotografia tradizionale.
Esempio stare ad aspettare la luce giusta, avere realmente in testa la giusta espoosizione da utilizzare in quel dato momento, la ricerca personale di cio' che si vuole ottenere.
Il digitale che io uso quotidianamene e che apprezzo moltissimo, ci toglie un po' di magia e di creativita' e ci spinge ad essere piu' veloci a dedicare sempre meno tempo ai luoghi dove andiamo, facendoci cosi perdere una delle cose fondamentali per un fotografo amatoriale o non, l' attenzione la ricerca del dettaglio del momento giusto in cui effettuare lo scatto.
dovremmo senco me imparare ad ussare al massimo le stupende nokon digitale per poi ridurre al minimo l'ausilio di software, una bella foto non ha bisogno di ritocchi anche se un po' mossa ho non propiamente esposta in modo corretto.
usoamo le nostre splendide digitali e tornia piu' pazienti e creativi sul posto dove fotografiamo non davanti al pc
Saluto con affetto tutta la community
a presto
alessandro pischedda
concordo sul fatto che quando lo scatto e' comunicativo di per se sostituisce ogni possibile miglioria.
Ma mi chiedo che soggeto apparte, a livello di resa estetica, non trovandoci in possesso di una digitale di alto livello se senza post produzione posso far arrivare alla persona quello che ho realmente visto io..parlo di limiti oggettivi di mezzo e condizioni estreme.
Per quanto riguarda la creativita' non credo di essere concorde in quanto anzi forse il digitale consente al fotografo anzi di essere piu' ardito e di non limitarsi pensando al limite di scatti rimasti.
A volte, voi pro mi insegnate, si notano cose a posteriori che sul campo magari erano sfuggite e che magari, a fortuna, si ha catturato..e credo che il monitor sia di ausilio!
In conclusione se invece di uno faccio dieci scatti non e' meglio?......a meno che non si e' abilissimi e si ha un occhio sopra la media non e' meglio avere piu' "cartucce" al proprio fucile?...il momento che credi magico puo' essere che sia inferiore a un altro magari non scattato un secondo dopo per limitazione di pellicola?

concordo pero' sul discorso che senza lo scatto di partenza anche con capriole in pp se ne caccia fuori molto poco.

freax
il digitale semplifica e dimezza i tempi una volta , un'altra volta , e un'altra volta ancora ...
prima dallo scatto alla stampa e sviluppo dei negativi , in tutto il processo , era essenziale conoscere la tecnica fotografica , oggi scatti e se viene male lo vedi dal display la cancelli e ne fai un'altra , magari hai pure il live view e risparmi pure questa fatica direttamente .

nel negozio dove sono andato a comprare la mia D60 ho trovato un tizio che sceglieva tra una D80 e una D90 , ha preso una D90 solo perché faceva anche i video , è uscito fuori a fare una foto di prova , ne è uscita una roba mezza slavata , ha fotografato un'auto parcheggiata che in foto sembrava più una macchia di colore , per lui andava bene così e ne era entusiasta , neanche si poneva il problema degli obiettivi , neanche a considerare che con una bridge da 250€ avrebbe fatto le stesse identiche cose con anche un bel risparmio netto , niente il feticcio tecnologico ci vuole , non fa niente se poi non ne tiri fuori neanche l'1% di potenziale .

Idem per il resto del mondo tecnologico , oramai chi compra bada sempre meno alla qualità , c'è o non c'è non fa tanta differenza , se io andassi a dire ad uno che ha appena speso 300€ per un Ipod che ha in mano il lettore più mediocre che ci sia in giro lui di certo direbbe che mi sbaglio e cose perfettamente misurabili e quantificabili oggettivamente , come l'uscita in potenza e la distorsione , diventerebbero pura fantasia perché il tizio ha il suo feticcio comprato con tanti risparmi e se ne vuole convincere ...

la fotografia è entrata in questo tunnel , vortice , del consumismo misto ad una accessibilità anche troppo marcata del settore , personalmente faccio anche fatica a trovare un buon corso di fotografia che non faccia cadere le scatole a terra , che insegni qualcosa , oramai noto che la gente si accontenta veramente di poco e di niente .

conscio della mia miopia di 5-6 gradi almeno per occhio più un altro paio di gradi di astigmatismo , cose che portano il mio occhio a stancarsi relativamente presto soprattutto di notte , comunque mi sento meglio se sulla mia D60 è montata ottica manuale e ho meno automatismi possibili a disposizione , addirittura tante persone se un'ottica non è af-s non la considerano neanche per una D60-D40 , a me basta che abbia un attacco a baionetta F , ma in tutto questo noto che addirittura ultimamente c'è gente che prende corpi full-frame come primo approccio e neanche sa niente di fotografia , non c'è neanche una cultura generale , neanche tecnica per dire , certe convinzioni assurde del tipo che il DX è inferiore a priori in tutti i sensi rispetto l'FX , quando il DX è stato il top per la fotografia professionale digitale per tanto tempo ed inoltre ha i suoi ambiti di uso dove l'FX sarebbe troppo laborioso e sconveniente , mi riferisco ad esempio al fatto che in DX hai praticamente un teleconverter da 1.5x e questo a tanti fa comodo e non poco visto che un 300mm diventa un 450mm di colpo senza spenderci nient'altro ...
ilnovi
QUOTE(raffaelefoto @ Aug 4 2009, 10:59 AM) *
Salve sono un nuovo iscritto ma fotografo da tempo e di professione, sono il fotografo di un quootidiano.
detto questo, ho notato che con il passaggio al digitale si ten tende piu' a scattare con la consapaevolezza che software di foto ritocco sistemeranno il lavoro, pero' secondo me usufruendo in eccesso di queste possibilita' si perde un po' l'anima della fotografia tradizionale.
Esempio stare ad aspettare la luce giusta, avere realmente in testa la giusta espoosizione da utilizzare in quel dato momento, la ricerca personale di cio' che si vuole ottenere.
Il digitale che io uso quotidianamene e che apprezzo moltissimo, ci toglie un po' di magia e di creativita' e ci spinge ad essere piu' veloci a dedicare sempre meno tempo ai luoghi dove andiamo, facendoci cosi perdere una delle cose fondamentali per un fotografo amatoriale o non, l' attenzione la ricerca del dettaglio del momento giusto in cui effettuare lo scatto.
dovremmo senco me imparare ad ussare al massimo le stupende nokon digitale per poi ridurre al minimo l'ausilio di software, una bella foto non ha bisogno di ritocchi anche se un po' mossa ho non propiamente esposta in modo corretto.
usoamo le nostre splendide digitali e tornia piu' pazienti e creativi sul posto dove fotografiamo non davanti al pc
Saluto con affetto tutta la community
a presto


Mah non sono d'accordo. Il digitale è un mezzo, così come lo era la fotografia argentica. E tanti forum come questo ne sono la dimostrazione: ogni giorno vedi passare centinaia di scatti sbagliati o insignificanti che vengono "pompati" con la post produzione con il risultato di ottenere scatti ancora più orridi.
La bella foto è bella di partenza (con la PP si migliora non si "cambia"), e questo richiede studio, dedizione, attenzione per i dettagli e per la luce. E' così e sarà sempre così. Il problema è sempre di chi sta dietro la macchina.
gidi_34
sono poco d'accordo con tutti...

il digitale ha aperto un mondo fatto di qualità, di controllo totale dello scatto e del risultato (vedi camera chiara)..si possono scattare foto che con la pellicola semplicemente non si scattavano...parlo di file puliti ad iso 4000...

per chi come me ha scattato una vita a pellicola ma non ha mai avuto l'approccio giusto alla camera oscura, ritrovarsi al ritorno da un viaggio foto slavate e con cromatismi sballati solo perchè il fotolab aveva cannato lo sviluppo era dura da digerire.

i costi si sono ridotti di molto, visto che si stampa solo quello che è venuto veramente bene.

per quanto riguarda la disputa su dx e fx credo che avere un sensore che accoppiato ad una lente veloce possa farti fotografare quasi al buio non sia una cosa da sottovalutare...la tecnologia serve a questo, bisogna avvicinarci sempre più a cosa e come vede il nostro occhio.

so, infine, che ai pro questa cosa del digitale possa dar fastidio, visto che un buon fotoamatore riesce, spesso, a tirar fuori scatti degni di nota...anche prima era così..ora lo è di più
GP82
QUOTE(ilnovi @ Aug 4 2009, 12:06 PM) *
Mah non sono d'accordo. Il digitale è un mezzo, così come lo era la fotografia argentica. E tanti forum come questo ne sono la dimostrazione: ogni giorno vedi passare centinaia di scatti sbagliati o insignificanti che vengono "pompati" con la post produzione con il risultato di ottenere scatti ancora più orridi.
La bella foto è bella di partenza (con la PP si migliora non si "cambia"), e questo richiede studio, dedizione, attenzione per i dettagli e per la luce. E' così e sarà sempre così. Il problema è sempre di chi sta dietro la macchina.


E' un problema che mi sono posto da subito, quando ho acquistato la prima DSRL. Penso che ognuno debba trovare la propria strada, ma chi affida una parte consistente del proprio operato alla PP più che allo scatto e a tutto quello che c'è dietro dovrebbe riconsiderare la propria posizione, più un grafico che un fotografo. Sicuramente il digitale ci consente di scattare molto di più e pertanto di apprendere più in fretta dai nostri errori.
Personalmente (nonostante una forte passione anche per l'informatica) ho deciso di restare un ignorante quasi completo nell'uso di photoshop e per il lavoro al computer mi affido ad un solo programma (Aperture) più 3 o 4 plugin, tra cui Silver Efex che è l'unico da cui non potrei proprio separarmi. Un aspetto nel quale ho deciso di investire molto, invece, è la lettura di testi sulla fotografia. Nell'arco di 2 anni credo di aver organizzato una piccola biblioteca abbastanza fornita, con manuali tecnici, alcuni libri di autori che mi servano da ispirazione e tanto tanto materiale del national geographic, la miglior rivista di fotografia in Italia.

My 2 cents.
Umbi54
Il digitale ha portato indubbiamente grossi vantaggi, anche ecologici, eliminando lo "sporco" causato dai rocchetti, pellicole, bagni di sviluppo delle pellicole. Io ho lavorato 4 anni in un centro di microfilmatura e mi sono fatto una certa esperienza in merito, oltre a sviluppare e stampare in proprio dalle dias al B&W.
Ho usato tantissimo il Kodachrome 25 che non ti permetteva errori.
Passando al digitale l'approccio iniziale é stato di diffidenza però con l'indubbio vantaggio di vedere subito il risultato sia pure sul piccolo monitor, e se una foto fa schifo la cancello subito.
E' vero anche che proprio per questo può "impigrire" portando a fare tantissimi scatti inutili o quasi perché si ossono correggere oppure cancellare tranquillamente.
Morale, il digitale NON sostituisce la testa del fotografo.
Un saluto
Umberto
g_max
QUOTE(freax @ Aug 4 2009, 11:33 AM) *
il digitale semplifica e dimezza i tempi una volta , un'altra volta , e un'altra volta ancora ...
prima dallo scatto alla stampa e sviluppo dei negativi , in tutto il processo , era essenziale conoscere la tecnica fotografica , oggi scatti e se viene male lo vedi dal display la cancelli e ne fai un'altra , magari hai pure il live view e risparmi pure questa fatica direttamente .


Il digitale ha cambiato anche il modo di "vita": prima, una volta finito in studio di scattare, si faceva una bevuta collettiva insieme a tutti quelli che avevano collaborato e spesso si finiva per ordinare una pizza e mangiare tutti insieme.
Oggi, scatti terminati, sei già ad analizzarli, selezionarli ed anche iniziare i ritocchi.

Al di là di tutto non scordiamo mai che la macchina fotografica, digitale o analogica che sia, è il mezzo e non il fine per ottenere ottime foto (e non file rolleyes.gif )!

Ciao!!!
.Eli.
Digitale? Analogico? rolleyes.gif

Una delle migliori lezioni sull'argomento me l'ha data un paio di anni fa Lanfranco Colombo.

Mentre stava guardando alcune mie stampe, ho ingenuamente iniziato a raccontagli che una era stata scattata a pellicola, l'altra era digitale, ecc....
La sua risposta secca è stata: "Cosa me ne frega della macchina con cui le hai fatte!!! Io guardo le fotografie!" texano.gif

ciao,
Eli

luigimita
QUOTE(g_max @ Aug 4 2009, 01:13 PM) *
Il digitale ha cambiato anche il modo di "vita": prima, una volta finito in studio di scattare, si faceva una bevuta collettiva insieme a tutti quelli che avevano collaborato e spesso si finiva per ordinare una pizza e mangiare tutti insieme.
Oggi, scatti terminati, sei già ad analizzarli, selezionarli ed anche iniziare i ritocchi.

Al di là di tutto non scordiamo mai che la macchina fotografica, digitale o analogica che sia, è il mezzo e non il fine per ottenere ottime foto (e non file rolleyes.gif )!

Ciao!!!



E non bisogna tralasciare nemmeno la questione "mercato". Chiunque fabbrichi questi oggetti cerca di offrire un prodotto che accontenti il neofita e il professionista. L'avvento del digitale ha sicuramente portato, oltre a tutte le cose giustamente da voi scritte, anche un maggior guadagno a chi la macchina fotografica la progetta e costruisce e che vede quindi,nelle chicche tecnologiche di automazione estrema dello scatto fotografico, ulteriore fonte di introiti.

Nonostante cò, come da voi più volte sottolineato, la foto (e l'interpretazione della fotografia) sta a chi è dietro l'obbiettivo e non al marchio o all'elettronica e prescinde dal fatto che si usi il "processore Expeed" piuttosto che il proprio cervello rolleyes.gif
ilnovi
QUOTE(GP82 @ Aug 4 2009, 12:51 PM) *
Un aspetto nel quale ho deciso di investire molto, invece, è la lettura di testi sulla fotografia. Nell'arco di 2 anni credo di aver organizzato una piccola biblioteca abbastanza fornita, con manuali tecnici, alcuni libri di autori che mi servano da ispirazione e tanto tanto materiale del national geographic, la miglior rivista di fotografia in Italia.


Bravo, quello dei libri è un aspetto che sottovalutano molti, tantissimi. Anche io ho una mini-libreria, fatta da una 30ina di volumi, alcuni comprati in USA. Spesso i miei amici mi dicono "compri sempre gli stessi libri", per il fatto che alcuni trattano lo stesso tema. Invece è importante studiare dagli altri, così come è importante studiare quelle foto che ci piacciono molto di altri utenti: studiarle, non limitarsi a guardarle. Quale luce avrà sfruttato? Quale diaframma? E il tempo? Che angolazione ha sfruttato? Ecc, ecc, ecc.
g_max
QUOTE(ilnovi @ Aug 4 2009, 01:39 PM) *
Bravo, quello dei libri è un aspetto che sottovalutano molti, tantissimi. Anche io ho una mini-libreria, fatta da una 30ina di volumi, alcuni comprati in USA. Spesso i miei amici mi dicono "compri sempre gli stessi libri", per il fatto che alcuni trattano lo stesso tema. Invece è importante studiare dagli altri, così come è importante studiare quelle foto che ci piacciono molto di altri utenti: studiarle, non limitarsi a guardarle. Quale luce avrà sfruttato? Quale diaframma? E il tempo? Che angolazione ha sfruttato? Ecc, ecc, ecc.


Scusate questo mio OT: conosci per caso uno o più libri dove parlano delle tecniche di illuminazione in studio e a luce ambiente, dove ti spieghino con tutti i dati necessari per capire, per esempio, con che accoppiata diaframma tempo, o la distanza dei flash, o la potenza e tutto il resto che occorre sapere per "studiare" una foto in questione?

Scusate ancora e grazie.gif
scimmiaz
Quoto al cento per cento la necessità di una buona biblioteca specifica per studiare le immagini dei maestri e, parallelamente, di una cultura di tecnica fotografica che spazia dalla fisica (conoscere la luce) alla conoscenza degli apparecchi che utilizziamo.
In questo forum ho imparato tantissimo da illustri partecipanti come Gianni Zadra e il mitico Giuseppe Maio o da molti altri amici con i quali condividiamo una antica passione e/o professione.
La macchina, è vero, è un mezzo che permette di esprimere più o meno al meglio (a seconda della qualità della macchina stessa) l'immagine che la mente ha colto e che desidera condividere con altri.

Buoni scatti a tutti!
bart1972
mah !

Mi verrebbe dire.. "ancora con sta storia " ! biggrin.gif


Io credo sia solo una questione di mezzi, i mezzi, oggigiorno sono questi, e si sono evoluti in tal senso anche per una loro potenziale e poi raggiunta efficacia, se non così non fosse saremmo ancora al dagherrotipo e alle lastre coi sali d'argento.

Lo dico essendo un neofita del digitale, usavo pellicola, quasi solo negativa, fino a pochi mesi fa, ed ero convinto anche io che analogico equivalesse a una maggiore creatività.
Forse è superfluo, se sono qui, dire che un po' ho cambiato idea, e ora come ora non tornerei mai indietro, quando facevo i miei rullini quello di cui soffrivo di più era di concludere il lavoro allo scatto, e poi affidarmi al lab per sviluppo e stampa con la sola possibilità di fare qualche blanda raccomandazione all'omino del lab, ora come ora credo che il mio modo di fotografare sia molto più creativo di qualche mese fa.
Sulla presunta maggiore creatività, sull'essere , per forza di cosa, più artisti nel lavorare in analogico nutro qualche dubbio, nel senso che credo possa essere vero in qualche caso ma non vero in molti altri, quindi, tale assunto non puo' essere considerato assoluto e nemmeno di valenza generale.
Una volta si aveva a che fare con emulsioni, una parte di chimica e di manualità, che, specie nella stampa a colori non erano alla portata di tutti, ma essere bravi a maneggiare con sviluppatori e fissatori non vuol dire necessariamente essere "artisti", ma a volte può voler dire essere dei bravi "artigiani" e in questo senso c'è la differenza, e anche il fatto che ottenere l'esperienza e la manualità nel lavoro in camera oscura invece che su photoshop o nx2 non cambia di tanto la questione.
Anzi, ciò toglieva dal campo del risultato fotografico persone che magari erano degli "imbranati" tra acidi e vaschette e che invece magari erano bravi in ripresa e avevano le idee in testa.
QUINDI.. i poco creativi, ci sono sempre stati, a pellicola come ora a digitale, certo, ildigitale permette certe "scorciatoie" di carattere operativo che si prestano maggiormente a viziare i pigri e a fare raggiungere a molti un risultato in termini di immagine tecnicamente apprezzabile, ciò non toglie che, imho, se uno non ha l'idea e il senso estetico, puo' correre per anni, sia che usi una Hasselblad, una Leica caricata a pellicola, una D3X o il Telescopio Hubble, ma rimarrà sempre, al massimo, un "artigiano" o un "mestierante", perchè è l'idea creativa che conta, e la capacità di realizzarla, con i mezzi che si ritengano più propri.

Personalmente, dico questo anche in luce del fatto che vengo da una formazione, per indole personale e per formazione scolastica, di tipo artistico, e di storie nel genere sono pieni i manuali in tema di arti figurative... in tal senso val la pena ricordare che quando il fotografo Nadar e i suoi amici si ritrovavano insieme ai loro amici pittori nei loro studi, o stanzacce dimenticate da dio, di quegli altri, pittori, si, ma reietti di Monet e gli altri impressionisti (si, anche loro, i cui quadri ora sono comprati a miliardate da ricchi cialtroni, erano considerati mica tanto bene !) , la critica e l ' Arte ufficiale sparavano a zero su questi "fotografi" che secondo loro non erano artisti.
Cent'anni dopo le foto di quei "non artisti" erano su tutti i testi di storia dell'arte, e nel frattempo i mezzi per essere "non artisti" erano cambiati parecchio.

Ma forse a me piace essere un po' troppo ... "relativista" wink.gif

ciao e buona luce.


Andrea
Umbi54
QUOTE(bart1972 @ Aug 4 2009, 02:41 PM) *
mah !

QUINDI.. i poco creativi, ci sono sempre stati, a pellicola come ora a digitale, certo, ildigitale permette certe "scorciatoie" di carattere operativo che si prestano maggiormente a viziare i pigri e a fare raggiungere a molti un risultato in termini di immagine tecnicamente apprezzabile, ciò non toglie che, imho, se uno non ha l'idea e il senso estetico, puo' correre per anni, sia che usi una Hasselblad, una Leica caricata a pellicola, una D3X o il Telescopio Hubble, ma rimarrà sempre, al massimo, un "artigiano" o un "mestierante", perchè è l'idea creativa che conta, e la capacità di realizzarla, con i mezzi che si ritengano più propri.

ciao e buona luce.
Andrea

Andrea sono d'accordo al 100%.
Infatti molti bravi fotografi avevano (in parte anche oggi) lo stampatore / sviluppatore di fiducia, entrambi ottimi ma ognuno per le competenze. Quello che conta é avere le idee in testa.
Alla fine il più utile libro di fotografia che ho mai letto e che consiglierei a tutti é stato "Principi di com posizione dell'immagine" del grande Andreas Feininger, mi ha insegnato più di qualsiasi manuale tecnico.
Saluti
Umberto
ilnovi
QUOTE(g_max @ Aug 4 2009, 01:50 PM) *
Scusate questo mio OT: conosci per caso uno o più libri dove parlano delle tecniche di illuminazione in studio e a luce ambiente, dove ti spieghino con tutti i dati necessari per capire, per esempio, con che accoppiata diaframma tempo, o la distanza dei flash, o la potenza e tutto il resto che occorre sapere per "studiare" una foto in questione?

Scusate ancora e grazie.gif


Un libro che a me ha dato tanto sulla foto in luce ambiente è questo:

IPB Immagine

Altro libro pure molto utile è:

IPB Immagine

Per l'uso misto flash/ambiente, eccellente libro è:

IPB Immagine

Poi c'è ne sarebbero altri, ma comunque questi qui io li ho trovati fondamentali. Li trovi qui:

http://www.fotografia-reflex.it/bibliotecadelfotografo.aspx
g_max
QUOTE(ilnovi @ Aug 4 2009, 02:51 PM) *
Un libro che a me ha dato tanto sulla foto in luce ambiente è questo:

IPB Immagine

Altro libro pure molto utile è:

IPB Immagine

Per l'uso misto flash/ambiente, eccellente libro è:

IPB Immagine

Poi c'è ne sarebbero altri, ma comunque questi qui io li ho trovati fondamentali. Li trovi qui:

http://www.fotografia-reflex.it/bibliotecadelfotografo.aspx


Grazie mille ilnovi, veramente molto gentile!

grazie.gif

Ciao!!!
Giacomo.B
Discussione interessante, ma non Tecnica...parliamone al Bar wink.gif

Saluti

Giacomo
photogb
per ovviare al problema, digitale affiancata ad analogica, così vivo entrambe le emozioni.
maxd90
QUOTE(raffaelefoto @ Aug 4 2009, 10:59 AM) *
ho notato che con il passaggio al digitale si ten tende piu' a scattare con la consapaevolezza che software di foto ritocco sistemeranno il lavoro, pero' secondo me usufruendo in eccesso di queste possibilita' si perde un po' l'anima della fotografia tradizionale.


sono perfettamente d'accordo con te.
ma c'è un però.. cioè che qualcuno potrebbe invece affrontare nuove strade, nuove intuizioni, dar sfogo alla propria creatività fregandosene dei fotoritocchi (o perlomeno tenendoli in considerazione per quello che valgono nell'ambito prettamente artistico).
non so.. forse tutta questa tecnologia da un lato impoverisce le menti della massa, dall'altro favorisce invece in una sparuta cerchia di persone una ricerca ancora più profonda ed inesplorata..
gli impressionisti nacquero sui vagiti dell'allora tecnologicamente avanzatissima macchina per fotografare...






daniele.arconti
Proprio come diceva bart1972, chi non aveva niente da "dire" prima con la pellicola, continua a non aver niente da dire, fotograficamente parlando, neanche con il digitale. Nel senso che chi ha il talento lo dimostra, a prescindere dal mezzo che usa.
Il digitale ha tolto molto lavoro ai PRO, perché oggi tanti si improvvisano fotografi, facendo risparmiare parecchi soldi ai clienti; questo può essere un bene per il cliente, ma un male per la fotografia, che vive un momento di decamdimento qualitativo molto profondo.
E' un pò come la musica, quando cominciarono i vari Sex Pistols a far scendere la qualità della musica prodotta.
E' vero che tanti si avvicinarono al mondo musicale, dopo quel periodo, ma è pur vero che questo a causato un imbarbarimento della musica.
Il mondo digitale ha poi aumentato di molto la velocità operativa, ed in pochi anni c'è stata una evoluzione non solo tecnologica, ma anche di stile e di idee incredibile. Secondo me non è stato un bene!
Oggi come oggi la musica è finita, nel senso che non c'è più niente di nuovo da inventare, tutto è già stato fatto, tutto è "già sentito"; per la fotografia, nel giro di qualche anno, sarà la stessa cosa e non per essere negitivista, ma è una cosa logica.
Dovremmo tutti riprendere un attimo di fiato, e soprattutto ridare dignità a quelli che il fotografo lo fanno e lo sanno fare veramente.
maxd90
QUOTE(daniele.arconti @ Aug 4 2009, 04:05 PM) *
Oggi come oggi la musica è finita, nel senso che non c'è più niente di nuovo da inventare, tutto è già stato fatto, tutto è "già sentito"; per la fotografia, nel giro di qualche anno, sarà la stessa cosa e non per essere negitivista, ma è una cosa logica.



la creatività (oltre ad essere legata ai mezzi disponibili, per poi poterla esprimere..) è legata al momento in cui si vive, all'epoca, alle mode.. (senza dimenticare che le mode ritornano perché sono disposte una di seguito all'altra su una ruota che gira...).. la creatività non deve necessariamente inventarsi sempre qualcosa di nuovo ma proporre sensazioni da scene ed oggetti del presente (il quale non è mai uguale al passato....).

ecco perché alle volte è sbagliato cancellare con il programmino la macchina in fondo al viale "perché non sta bene nel contesto.."... come se si volesse non far apparire negli scatti la realtà che non ci piace...
dry.gif











stefanocucco
tema più volte trattato, ma sempre attuale....è vero: con il digitale al momento dello scatto si è più portati a dedicare meno tempo a settare precisamente i valori di diaframma e tempo per trovare la giusta esposizione. Magari si fa il classico scatto di prova, si guarda nel monitorino l'istogramma e poi si agisce di conseguenza per eventuali correzzioni...tutta la PP successiva per me non toglie nulla alla creatività che bisogna comunque avere sul campo al momento dello scatto

Sul discorso luce compo etc etc invece non sono assolutamente d'accordo con te: il digitale non ha tolto tutte queste cose. Per raggiungere certi risultati la dedizione deve essere massima!
insomma: il mazzo bisogna farselo tanto come prima! rolleyes.gif
-missing
Il digitale fa perdere tecnica e creatività a chi lo usa malamente.
luigi67
QUOTE(raffaelefoto @ Aug 4 2009, 10:59 AM) *
Il digitale che io uso quotidianamene e che apprezzo moltissimo, ci toglie un po' di magia e di creativita' e ci spinge ad essere piu' veloci a dedicare sempre meno tempo ai luoghi dove andiamo, facendoci cosi perdere una delle cose fondamentali per un fotografo amatoriale o non, l' attenzione la ricerca del dettaglio del momento giusto in cui effettuare lo scatto.



QUOTE(stefanocucco @ Aug 4 2009, 07:25 PM) *


scusate ma leggere quello che ho quotato,e poi andare a vedere un pò di foto del "Dottore messicano.gif " qui sopra,a me viene un pò da ridere biggrin.gif

Saluti,Gigi

P.S. ot Stefano...come mai hai cambiato avatar? rolleyes.gif ....il casco sembra quello del.... dottore biggrin.gif


Francesco Martini
Carissimo Raffaelefoto.....
Io vengo da decenni di pellicola e camera oscura e dico sempre che il buon digitale lo fa chi viene, appunto, dalla pellicola (poi c'e' sempre l'eccezione che conferma la regola... rolleyes.gif )...perche' uno abituato per anni ad avere in machina un rullino da 36 pose...questo li rimane nel suo DNA e anche se ha in mano una macchina dgitale cerca sempre di fare poche foto..ma buone, invece di "scattare" e basta: tanto una buona prima o poi viene.... dry.gif
Poi....riguardo a tecnica e creativita'.....usando e abusando di Photoshop.......: "No Limits".....
messicano.gif
..ma se "fotografi" come tu avessi in mano una reflex a pellicola....di photoschop ne userai davvero poco.....perche' la BELLA foto..si fa sempre al momento dello scatto.....
dopo si puo' solo migliorarla un po'....ma una foto brutta..sempre butta restera'....
Buone foto
Francesco Martini

daniele.arconti
QUOTE(maxd90 @ Aug 4 2009, 05:41 PM) *
la creatività (oltre ad essere legata ai mezzi disponibili, per poi poterla esprimere..) è legata al momento in cui si vive, all'epoca, alle mode.. (senza dimenticare che le mode ritornano perché sono disposte una di seguito all'altra su una ruota che gira...).. la creatività non deve necessariamente inventarsi sempre qualcosa di nuovo ma proporre sensazioni da scene ed oggetti del presente (il quale non è mai uguale al passato....).

ecco perché alle volte è sbagliato cancellare con il programmino la macchina in fondo al viale "perché non sta bene nel contesto.."... come se si volesse non far apparire negli scatti la realtà che non ci piace...
dry.gif


Molto vero quello che dici, cioè che la creatività in fotografia non deve inventarsi qualcosa di nuovo per forza, ci sarà sempre qualcosa da raccontare. Questo è vero ed è una cosa alla quale non avevo pensato.
In molti campi però si farà fatica lo stesso a proporre idee nuove, come la moda o come i matrimoni (che è il mio campo).
Discorso diverso per la musica secondo me, che avevo portato come paragone. Le note sono 12 e tutti i compositori più o meno dicono che le combinazioni sono praticamente finite.

Rimanendo nel mio campo, i matrimonialisti che usavano il 6x6 "facevano" la foto dopo, in camera oscura. La PP c'è sempre stata, gli effetti di solarizzazione o posterizzazione, la maschera di contrasto etc. sono tutti effetti ereditati da tecniche specifiche della camera oscura.
Quindi....
beppe cgp
Beh... pur essendo un fotografo nato con il digitale, condivido parzialmente quello che dice l'autore del post...
Esempio: messicano.gif
Faccio un panorama bellissimo con una analogica...sviluppandola mi accorgo di un rametto che da veramente fastidio... cosa faccio? ritorno sul posto una seconda volta e provo rifarla prestando maggiore attenzione, quindi sono quasi costretto a recarmi alla ricerca di una situazione corretta...
Con il digitale? Timbro clone.
D'altra parte però... bisogna ricordarsi che fotografia digitale e analogica non sono la stessa cosa... La PP fa parte a tutti gli effetti della foto digitale... ed esprime la creatività ed il buon gusto di un fotografo tenendo sempre presente e cancellando una volta per tutte il "falso mito" che la PP fa diventere bella una foto ripresa male...
Ciò cosa comporta... che quando scatto in digitale... penso all'esposizione in base a ciò che voglio ottenere e prestando attenzione a non bruciare le alte-luci (che non sono recuperabili nemmeno in PP), sensibilità iso, dopodichè ho la mente libera per pensare all'inquadratura...
Perchè non è la prima volta che un fotografo pensando a tutti i settaggi finisce per trascurare le cose veramente importanti.
Con ciò voglio dire... che la foto digitale ha rivoluzionato il mondo della fotografia... per molti versi in meglio, e non è vero che limita la creatività... ANZI! facilmente da ancora più sbocchi...
però la foto su perllicola conserva ancora il suo indiscusso fascino.
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