QUOTE(Attilio PB @ Jul 31 2009, 06:12 PM)
Ciao Andrea,
comunicare attraverso la fotografia significa appropriarsi del linguaggio fotografico per poi utilizzarlo. E' un processo che puo' avvenire in molti modi, da una scuola all'esperienza, dall'osservazione degli scatti di altri all'apprendimento istintivo, è davvero difficile suggerirti che strada seguire.
Dal mio modestissimo punto di vista una possibile strada è quella di osservare con molta attenzione gli scatti che ti colpiscono e cercare di comprendere quali sono quegli elementi che "fanno la differenza" tra uno scatto qualsiasi e quello in particolare che ti ha colpito; ti abituerai a prestare attenzione a quei dettagli ed a cercarli nei tuoi scatti, imparerai a vedere anche che uno stesso elemento posizionato in un punto o in un altro puo' avere una forza completamente diversa. Davanti ad ogni immagine passa del tempo, molto tempo, guardala in tutti i dettagli, osserva tutto di quell'immagine, cerca di farla tua, non consumarla, come siamo abituati, in pochi minuti, via a correre a guardare la prossima per vedere se ti stupisce di piu', fermati e guarda ogni scatto con attenzione.
Parallelamente cercherei di avere in mente sempre un paio di "compiti per casa", cioè un paio di emozioni o sensazioni da comunicare e da cercare con costanza tra gli scatti, anche quando sei in giro a scattare altro.
Non devono essere temi impegnativi o complessi, va bene qualsiasi cosa, che tuttavia ti stimoli a comunicare, affinando ogni volta il linguaggio.
E' un qualcosa che, coscientemente o meno, hanno fatto un po' tutti coloro che hanno un po' di esperienza, attraversando i periodi in cui fotografavano preferibilmente un soggetto oppure si dedicavano ad un certo tipo di fotografia, per poi magari passare ad altro, esplorando altri strumenti del linguaggio.
Inizia con temi che ti sono ben noti e familiari, piu' facilmente coglierai gli aspetti essenziali della comunicazione fotografica.
Giusto qualche riga per darti qualcosa su cui pensare
Ciao
Attilio
Ciao Attilio, ci tenevo a dirti quanto segue:
ho letto attentamente la tua risposta e ti ringrazio molto, ho cominciato a seguire il tuo consiglio: osservo molto attentamente le fotografie altrui ma, poche al giorno, riguardo i vecchi giornali di fotografia, che tra l’altro mi riportano in dietro di anni, ma non divaghiamo.
Adoro arrampicare e oggi ci sono andato e ho portato la vecchia FM2 (che è quasi indistruttibile e, per non imbrattare di magnesite la D60), ho cercato di cogliere negli scatti la fatica, la gioia nel superare un passaggio difficile, la paura di cadere … i dettagli di una mano sporca e graffiata che si artiglia a una piccola presa, insomma sensazioni mie che ben conosco e che rivivo attraverso la macchina fotografica. Lungi da me nell´affermare che ora so fotografare, ma volevo dirti: hai ragione con temi che amo, l´approccio fotografo-macchina-soggetto è differente e anche ora che scrivo mi sudano le mani per l´emozione. Dovrò aspettare un paio di giorni per vedere le stampe, non voglio farmi illusioni, spero sia un inizio.
Grazie e grazie ancora, a tutti.