Salve a tutti, ho un dubbio che credo mi sappiate risolvere...
Quasi sempre io cerco di sfruttare al massimo le potenzialità della mia reflex digitale D3X e opto per il salvataggio dei file in Raw 24x36.
Il mio collega mi ha fatto una osservazione a cui non ho saputo rispondere e che giro a voi:
Tutte le volte che viene fatto uno scatto deve essere poi ridotto per la stampa (anche del 50%).
Cosa conviene fare?

1 - Scattare con le potenzialità massime e poi ridurre come faccio attualmente usando Photoshop o, se mi consigliate utilizzando un altro programma;

2 - Scattare con dimensioni ridotte xché la qualità di stampa resta migliore che non utilizzando il sistema precedente.

Per l'opzione consigliata sarei interessato anche a sapere i vostri pareri sul perché della scelta.
Grazie per la disponibilità

Credo che convenga scattare nel modo con il quale si raccolgono più informazioni possibili, quindi RAW senza perdita.
Meglio non sfruttare informazioni che non averle quando servono!

Raffaele

Senza dubbio continuerei a scattare come attualmente fai, c'è sempre tempo per perdere informazioni e dettagli. La post-produzione poi non porta via molto tempo se devi solo ridimensionarle.
Ciao Gianluca

La prima che hai detto

Il tuo collega ha parlato solo per invidia

Penso che la bisogna fare una distinzione tra due tipi di fotografi quelli che scattano e fanno postproduzione e quelli che scattano e si riguardano le foto. Sicuramente fai parte del primo ramo e quindi ti conviene acquisire immagini in .nef (.raw) così da portarti a casa tutte le informazioni possibili tra quelle che il tuo sensore è stato in grado di prendere e non portarti a casa un immagine che è stata già processata dal processore della tua fotocamera, perchè è questo che avvine quando acquisisci in .jpeg. Anche se la macchina usa le impostazioni di colore, contrasto e luminosità che tu gli hai impostato rimane sempre una macchina.
Ricorda acnhe che i file .nef (almeno della mia D200) sono a 16bit colore e non 8bit.
Poi in Photoshop fai tutte le modifiche del caso anche quelle per preparare il file alla stampa.

Dai un occhiata a questo link per capire come funzionano pixel ppi riduzione qualità e tutto quello da tenere conto per la preparazione alla stampa.

Clicca qui!

ciao spero di essere stato di aiuto

Ciao

Mi permetto di consigliare la revisione di alcune parti della pagina indicata:

1) DPI e PPI non sono concettualmente simili.

2) I DPI non indicano la "risoluzione grafica" ma la densità di stampa o meglio la densità per ricostruire l'immagine. Analogamente agli LPI dei retini tipografici.

3) I monitor si valutano in DPI e NON in PPI. L'indicazione in Pixel della risoluzione viene data per facilitare il collegamento alle risoluzioni delle schede video ma i monitor non hanno pixel "di per se".

4) Nè scanner nè altro si valuta in PPI. Il Pixel per Inch è una misura basata su una lunghezza in pollici che non ha corrispettivo nella dimensione dei sensori. Quindi ha senso definire PPI come valore per la stampa o comunque la riproduzione su scala, ma non altro.

5) Nella tabella che indica i "DPI" consigliati andrebbero indicati come PPI.

Saluti

Ciao

Ovviamente si scatta alla massima risoluzione fornita dalla fotocamera e solo in base alle dimensioni di stampa si ridurranno o aumenteranno (interpolazione) i pixel di origine. Scattare a risoluzioni più basse (possibile con i JPEG) ha poco uso a meno che l'immagine non debba essere usata all'istante e non possa essere ridotta in altro modo, ma è un caso puramente ipotetico.

Ci penserà la stampante (anche in base alla propria tecnologia e modello) a ricreare la risoluzione necessaria.

Saluti

grazie manovi.....