QUOTE(Lambretta_ @ Jul 17 2009, 07:53 PM)
Mi viene di precisare una cosa sola, di tutti i filtri quello che dovrebbe essere usato solo quando "serve" è proprio il polarizzatore... per chi non lo sapesse è composto da due filtri sovrapposti tra le cui superfici interne è presente il "polarizzante" quindi le superfici ulteriori aria vetro sono 3 non una... due appunto di vetro è una di materiale organico...
QUOTE(d80man @ Jul 20 2009, 10:29 AM)
Aggiungo che l'AF mi ha ringraziato da quando ho tolto qualsiasi filtro.
Buongiorno a tutti.
Ho letto variamente gli interventi occorsi in questo thread. La prima cosa che mi sono chiesto è stata: l'autore della discussione nel frattempo è riuscito a svitare il polarizzatore dal suo obiettivo? Scherzi a parte, ho notato che ci sono, nei vari post, alcune affermazioni valide e parimenti alcune inesattezze. Innanzitutto farei notare che il filtro polarizzatore è sì costituito da due lenti, ma sono esse stesse che, ruotate opportunamente ed in coppia (appunto) "selezionano" alcune lunghezze d'onda della luce impedendo il passaggio di altre che altrimenti verrebbero a propagarsi, tipicamente nella forma dei riflessi. Non ci sono quindi sostanze organiche fra le due lenti. Per un approfondimento invito tutti a questa illuminante lettura:
http://it.wikipedia.org/wiki/Polarizzatore.
Relativamente alla questione del "degrado" introdotto dal filtro, bisogna considerare diversi aspetti. Intanto è inequivocabilmente vero che un filtro modifica fisicamente lo schema ottico dell'obiettivo, introducendo ulteriori superfici vetro-aria. Questa modificazione può provocare un decremento della qualità nella trasmissione della luce? La risposta è né affermativa né negativa. Infatti, se il filtro è costruito con elevati standard qualitativi ottici e meccanici, l'entità del "degrado" sarà
visivamente impercettibile. Se però il filtro è di modesta o peggio scarsa qualità tale danneggiamento dell'immagine
potrebbe essere percepito sull'immagine finale. In certi casi la differenza fra un'immagine scattata ad obiettivo "nudo" ed una con obiettivo equipaggiato di filtro è talmente evidente da far pensare ad un obiettivo difettoso (è successo proprio su questo forum). Insomma, se avete un AF-S 24-70/2,8 e ci mettete sopra un filtro di bassa qualità è molto probabile che il vostro nitidissimo obiettivo non sia più tale, perlomeno in determinati casi. E qui intervengono tutte le altre variabili: il filtro può essere di scarsa qualità meccanica con la conseguenza che la montatura provoca un disallineamento delle facce filtro-lente frontale dell'ottica; il filtro possiede un trattamento antiriflesso poco efficace; il filtro può essere sporco o opacizzato, con conseguenza anche sulla precisione dell'AF, e così via...
Si rifletta però su un punto: ci sono case che producono obiettivi e filtri (Tamron, per esempio), e case che progettano e commercializzano filtri costruiti con lo stesso vetro utilizzato per la produzione degli obiettivi. E' il caso di Hoya (Tokina) e B+W (Schneider). Sono aziende che investono in ricerca e realizzano filtri caratterizzati da elevati standard qualitativi. Costano, ma c'è una ragione. Bene, io non penso che l'utilizzo di questi filtri possa degradare l'immagine prodotta dai nostri obiettivi, ed in certi casi, al contrario, ritengo che possano addirittura migliorarle. E' il caso del polarizzatore...
Saluti