Beh, è proprio vero, siamo in Italia e vale il principio dello
scherza con i fanti ma non toccare i santi.
Io ho raccontato una esperienza, vista con i miei occhi, nella quale la possibilità di andare a fotografare ad un matrimonio era assolutamente blindata: il fotografo è quello punto e basta.
Per la cronaca
QUOTE
La scelta alternativa c'era, cambiare Parrocchia.
questa strada è stata anche percorsa.
Di fronte ad una prova di irragionevolezza del parroco del paese di residenza il matrimonio si è svolto in altro paese confinante, dove però - guardailcaso - non c'era ugualmente possibilità di scelta perchè il fotografo accettato e permesso era uno e basta e - sempre guardacaso - ero lo stesso di prima.
Però a quel punto erano stufi di peregrinare e di dover discutere e han mandato giù la minestra che passava il convento.
E per carità, so benissimo che questo tipo di pratica non è generalizzata.
Magari tanti di voi che fanno matrimoni non si sono mai scontrati con realtà di questo tipo.
Buon per voi.
Ma sono realtà che esistono, e seppur non maggioritarie non sono nemmeno tanto rare e sporadiche ( di cose simile ne ho lette in rete varie altre scritte anche da professionisti ) e son tutt'altro che piacevoli da vedere.
Io sollevo un dubbio di principio sulla coerenza etica di pratiche quali richiedere il patentino.
Questa non è una cosa ufficiale, perchè se lo fosse servirebbe ovunque.
Invece ci sono tanti posti con parroci ragionevoli dove, purchè ci sia educazione e rispetto per la cerimonia, possono fare il servizio anche i semplici amici fotoamatori e non necessariamente i professionisti. o prefessionisti a libera scelta degli sposi come naturale che sia.
In altri ancora vogliono il patentino, e così in buona parte "scremano all'entrata", in altri ancora - e ripeto son cose visti coi miei occhi e che non ho visto solo io - se non sei il fotografo "amico del prevost" il servizio fotografico non lo fai punto, patentino o non patentino.
Le regole hanno un senso solo se sono uguali per tutti, sempre.
Altrimenti ricadiamo nell'arbitrio del singolo e questo credo non sia mai una cosa positiva.