Io non ho foto degne di nota particolarmente elaborate tali per cui esista un prima ed un dopo.
Personalmente ritengo molto interessante il discorso, io se posso tuttavia evito di intervenire pesantemente sulle foto.
Secondo me ci sono due modi di intendere la foto in generale e la fotografia digitale in particolare.
Come in camera oscura si poteva intervenire con vari effetti, mi ricordo che anni fa avevo provato a fare foto contrastate con la pellicola fotomeccanica, avevo provato a solarizzare (ed il piu' delle volte non era semplice prevedere i risultati), oppure ad esporre selettivamente la carta per correggere eventuali ombre o il contrasto non perfetto, oppure avevo anche provato a fare esperimenti sovrappoendo leggermente sfalsate due fogli di pellicola piani opportunamente elaborati in modo da creare i contorni (immagine bianca con contorni neri) o mi ero cimentato con il fotomontaggio (usando piu' negativi e mascherando l'immagine) ecc...
Ora con le tecniche digitali e' tutto piu' semplice e piu' prevedibile (se non mi piace l'effetto posso fare l'undo e tornare uno o enne step indietro provando e riprovando).
Pero' a me personalmente non piace necessariamente intervenire in modo pesante sulle foto (a meno di voler appunto fare dell'elaborazione grafica pura).
Cioe' per come intendo io la fotografia, ritengo lecito correggere il colore ed il contrasto (lo facevo anche prima con i filtri, scegliendo la carta di opportuna gradazione), mi sta bene correggere le macchioline (anche in camera oscura c'era la possibilita' di fare delle correzione (anche se non in maniera cosi' semplice e veloce come col digitale), pero' stravolgere completamente una foto non mi piace.
Cioe' vedo le elaborazioni digitali come l'equivalente del filtraggio nella stampa a colori, nella scelta del tipo di carta nella foto bianco e nero, come ausilio e semplificazione di tutto quanto si faceva e si fa tuttora nella stampa tradizionale.
Anche Adams otteneva i suoi stupendi panorami in bianco e nero con un'accurata esposizione selettiva e con accurata attenzione ed elaborazione in fase di stampa. Quindi ben venga il digitale per semplificarci la vita, pero' non mi piace spacciare per fotografia una foto in cui sono intervenuto pesantemente in postproduzione con una miriade di plugin.
Non voglio pero' essere frainteso o considerato retrogrado (lavoro in ambito SW per cui sono favorevolissimo alle nuove tecnologie), pero' per me esistono due cose.
1) La fotografia (al limite con l'ausilio delle tecniche di correzione e controllo digitali)
2) Tutto quanto e' grafico, gli effetti speciali, (l'equivalente delle solarizzazioni, della carta colorata, delle doppie esposizioni eccetera eccetera) per ottenere magari immagini bellissime, artistiche, ma che secondo me non possono piu' essere considerati semplicemente fotografia (scrittura con la luce), ma disegni, quasi dipinti... e secondo me devono essere giudicati come tali.
Scusate se ho scritto delle cavolate...