Buonasera a tutti ritengo che bisognerebbe spendere ancora qualche parolina sull'argomento se non altro per fare chiarezza...
In alcuni interventi si è sostenuto che indipendentemente dal formato usato FX o DX in alcuni casi i riflessi erano visibili già nel mirino, quindi "ovviamente" prima di interessare il sensore, tutti i manuali di ripresa fotografica a questo punto consigliano di variare l'angolo di ripresa e/o la focale per evitarli, della serie nonostante che il ponte non c'è uno lo vuole attraversare lo stesso casca nel fiume e si lamenta con l'Altissimo...
Una volta accettata la presenza di riflessi il sensore poi c'entra come la fortuna al superenalotto, se fai 6 i riflessi non vengono memorizzati sul supporto fotosensibile sensore/pellicola è la stessa cosa, indipendemente dal formato usato...
Ho scritto indipendentemente dal formato perché qualcuno poco brillantemente ha sostenuto che il 14/24 sul formato pieno va bene mentre sul DX sarebbe incompatibile, portando a sostegno della propria tesi una prova "impropria" effettuata dallo stesso punto di ripresa ancorché sottendendo altrettanto genialmente con le medesime condizioni di scatto...
Ora anch'io so che il DX è il ritaglio interno dell'FX, quindi dalla stessa distanza di ripresa a parità di distribuzione dei pixel a disposizione l'immagine che si ottiene dal DX "sembra" più grande ovvero come se si usasse una focale avente un angolo di campo ridotto oppure per capirci meglio come se fosse stata moltiplicata per il "famigerato" fattore 1,5... giustamente essendo l'immagine apparentemente più grande i riflessi si notano meglio, ma non solo quelli tutti i particolari sono "apparentemente" ingranditi...
Per fare una prova attendibile quindi la fotocamera FX dovrebbe essere spostata in modo di avere lo stesso campo inquadrato... ma anche questo non sarebbe logico perché cambiando la distanza di ripresa, indipendentemente dal fatto che cambia la prospettiva, cambia l'angolo d'incidenza della luce in campo e quindi varia di conseguenza tutto il gioco dei riflessi e stiamo da capo a dodici... sostanzialmente la cosa meno furba da fare è quella di mettersi a fare prove estemporanee di ripresa alternando i parametri come si vuole, alla fine le variabili in gioco sono tali e tante che l'unica cosa che se ne può dedurre è che si è perso tempo e che qualsiasi deduzione che se ne trae lascia il tempo che trova...
Qualcuno postando una foto notturna ha chiesto se era normale la presenza di tutto quel flare, incuriosito sono andato a vedere l'immagine c'erano si dei bei riflessi ma di flare non ce n'era per nulla... ora la domanda sorge spontanea va bene quello che l'ha postata che non sa che cos'è il flare, quello che fa sensazione è che non è il solo, quindi se ne deduce che qualsiasi aberrazione ottica che affligge le riprese in controluce spinto sono considerate da più di qualcuno flare...
Il flare è una conseguenza dei riflessi come lo è il ghosting e come lo è la coma, cioè un obiettivo che non ha un rivestimento antiriflesso/schema ottico adeguato in presenza di riflessi indesiderati genera appunto il ghosting, cioè si formano dei riflessi "fantasma" con la forma del diaframma, si vedono dei poligoni luminosi che hanno tanti lati quante sono le lamelle del diaframma... la coma è una deformazione dei punti luce di maggior intensità a forma allungata su un asse più... il peggiore dei mali è il Flare (questo sconosciuto) cioè i riflessi viaggiando inopinatamente tra le lenti dell'obiettivo e riflessi di nuovo dalle pareti interne dell'obiettivo stesso generano un abbassamento "disastroso" del trasferimento del contrasto che insieme al potere risolvente contribuisce alla nitidezza apparente dell'obiettivo, l'immagine risultante è afflitta da chiazze sfocate posizionate in maniera casuale sul fotogramma, oppure nei casi più gravi come se si fosse fotografato dopo aver spalmato della vasellina sulla lente frontale dell'obiettivo...
Il trattamento antiriflessi ai nano cristalli, ha varie prerogative cioè questi possono essere spalmati molto uniformente e sono caratterizzati da bassi indici di dispersione, in sostanza la luce attraversandoli non viene deviata/diffusa... nell'immaginario popolare si ritiene che il trattamento antiriflessi possa qualcosa contro i punti luce "eccessivi" diretti in macchina, purtroppo non è così, servono solamente a contenere gli effetti dei riflessi che giungono in macchina, sugli obiettivi più recenti, lo strato antiriflessi è stato applicato anche sulle lenti rivolte verso il sensore il famoso SIC Super integrated coating, rivolto solo verso l'esterno, degli obiettivi più anzianotti come il 17/35 e 28/70 etc. progettati all'epoca della pellicola, non può ovviamente tenere a bada i riflessi provenienti a loro volta dalla superficie maggiormente riflettente del sensore, la pellicola era opaca e in confronto al sensore riflette molto meno per non dire quasi niente...
Negare che esistono i riflessi indesiderati è come negare l'esistenza stessa della fotografia, e quindi nessuno li nega... specialmente nei grandangoli è possibilissimo intercettare raggi di luce diretti in camera e che "ovviamente" non vogliamo vengano sulla nostra foto, sui supergrandangolari per non averne bisogna mettere ancora più attenzione e non sempre è possibile riuscire a evitarli, il miglior modo di fotografare in notturno è quindi quello di evitare di usare focali così problematiche, ma trattasi di storia se non preistoria della fotografia, non è "ammissibile" ignorarlo e qualsiasi "rimando" nelle brochure sarebbe visto di cattivo occhio da qualsiasi fotografo... al pari un:- "Ricordarsi di togliere il tappo davanti all'obiettivo prima di scattare!!!"
Quindi è ovvio che in particolari circostanze si può verificare la presenza dei riflessi, che poi piacciano o meno è una questione di gusti, a me per esempio non piacciono... se a uno i riflessi non piacciono non se li deve andare a cercare però, lamentandosi se poi li trova...
Poiché nelle varie immagini notturne a tutt'oggi l'unica cosa che si riesce a vedere ancorché scattate con il 14/24 in abbinamento alla D300, è la presenza di riflessi e non di flare, ghosting o coma... e che la particolare forma oblunga degli stessi riflessi, i famosi missili, è dovuta al blooming causato da lunghi tempi di esposizione, appare chiaro che sapendo interpretare le immagini incriminate, non si può fa altro che apprezzare la qualità del 14/24 che nonostante la presenza a volte di un numero elevato di riflessi, non li ha trasformati in nessuna delle aberrazioni ottiche accennate in precedenza e non ha colpa nemmeno se i pixel di un sensore quando ricevono troppa luce la fanno tracimare sui pixel adiacenti... quindi evitando le luci dirette in camera e tempi eccessivamente lunghi i fenomeni stessi di riflessione e blooming saranno sicuramente molto meno appariscenti...
Se lo scopo era quello di segnalare una presunta incompatibilità tra D300 e 14/24, mi sembra proprio tutto il contrario, esiste più di una motivazione tecnica legata alla fisica/ottica per smentire questo assunto, ed è più giusto dire che chi usa con soddisfazione la D300 può farlo benissimo anche montando il 14/24... ovviamente facendo attenzione a come fotografa specialmente di notte, ripeto se i riflessi non piacciono, non bisogna andarseli a cercare, anche se nonostante tutto il 14/24 in presenza di riflessi rimane ancora nitidissimo, in una foto notturna a 14 mm riuscire a leggere le targhe delle auto parcheggiate a distanza, mi sembra un risultato degno di un'ottica eccezionale altro che incompatibile se non con un modo meno che approssimativo di fotografare...
Scusatemi in anticipo se qualcuno pensa che mi sono dilungato troppo oppure che sono stato troppo approssimativo, non c'è problema a esposizione, ovviamente quanto scritto sopra non vuole essere nulla di "definitivo" sull'argomento, chi vuole può aggiungere, correggere o evidenziare quello che ritiene opportuno...