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IlCatalano
Nella speranza che possa essere di qualche utilità, vi propongo queste semplici riflessioni sull'inquadratura. So che qui è uno spazio riservato alla immagini, ma mi pareva che potesse essere utile a chi inizia e si rivolge proprio a questo spazio. In ogni caso giudicate voi. Grazie per l'attenzione.

IlCatalano

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Prima e Dopo lo scatto: il filtro dell'inquadratura

Avete mai notato, soprattutto voi che siete agli inizi della vostra meravigliosa avventura fotografica,
quanto spesso ciò che vedevamo direttamente con i nostri occhi prima dello scatto, sia diverso dall'immagine che vediamo DOPO lo scatto?

Vi ricordate quel meraviglioso panorama che ci aveva affascinato, con quelle splendide colline, i campi arati …. dove è finito in questi scatti?

E il panorama del mare? Non mi sembrava di aver lasciato così tanta…….. acqua in primo piano…!!

E questo ritratto? Perché ho lasciato tutti questi oggetti inutili?

Quante volte avete avuto questa impressione? Ciò che vediamo non corrisponde a ciò che vedranno coloro che osserveranno la nostra fotografia.

Perché?

Questo accade a causa del fatto che non siamo abituati ad inquadrare, cioè ad utilizzare il più potente strumento compositivo di cui il fotografo dispone.
L'inquadratura è una sorta di filtro, attraverso il quale possiamo decidere che cosa includere e che cosa escludere dalla nostra composizione, perché essa trasmetta nel modo più potente possibile ciò che noi volevamo esprimere. Teniamo presente che di solito gli elementi che non sono utili alla composizione sono….dannosi, cioè sono da escludere. Qualche rara volta possono essere più o meno indifferenti, qualche volta una esclusione può essere una questione di gusto personale, ma il più delle volte vale la regola che più la composizione è semplice e pulita e priva di elementi superflui e più la foto è immediata e autorevole.

Come mai l'utilizzo dell'inquadratura all'inizio (a volte non solo all'inizio) risulta così difficile?

Ciò capita perché quando noi guardiamo la realtà che ci circonda direttamente con i nostri occhi, siamo completamente immersi in essa e la percezione che ne abbiamo è la somma risultante di diversi stimoli: noi vediamo ciò che in questo momento GUARDIAMO, ma vediamo (senza GUARDARLA) anche una notevole parte INTORNO, sentiamo gli odori, udiamo i suoni, vediamo la luce mutare, sentiamo il vento sulla nostra pelle…….

….insomma siamo bersaglio di una SOMMA di stimoli dei nostri 5 sensi che si aggiungono alla semplice "visione di ciò che GUARDIAMO" e ce ne danno una percezione diversa da quella che avremmo se potessimo per un istante "narcotizzare" tutte le altre percezioni.
Naturalmente questo processo è inconscio ed è molto ben mascherato dai processi di compensazione del nostro cervello, in modo che nella normale vita di relazione tutto ci sembri fluido e omogeneo.

Però questi meccanismi compensativi ci penalizzano quando iniziamo a fotografare, poiché non ci permettono di percepire ciò che invece percepirà chi sta DOPO l'inquadratura e osserverà la nostra foto. E' come quando la compensazione del cervello ci fa vedere dal vivo una luce come fosse bianca e poi essa in foto ci appare invece (con nostra sorpresa!) giallastra: è lo stesso identico meccanismo cerebrale.

Che fare allora?

Esercitarsi. Esercitarsi ad inquadrare, farlo sempre, anche senza macchina fotografica, usando ad esempio le mani messe "a cornice" davanti agli occhi, in modo da abituarsi a PRE_VISUALIZZARE l'immagine come verrà DOPO lo scatto.
Vi rendere conto che inquadrare nel mirino o nel display NON è sufficiente, e che la stessa inquadratura che avete composto nel mirino, quando guarderete il display pochi secondi dopo lo scatto…… vi sembrerà diversa !!
Ecco che allora l'unica vera ed efficace medicina è quella suggerita poco sopra: inquadrare, scattare e poi verificare, inquadrare, scattare e poi verificare ……… fino allo sfinimento!!! Fatto anche solo e semplicemente come puro esercizio.

Vedrete che più passerà il tempo e più AUTOMATICAMENTE il vostro cervello vi proporrà una pre-visualizzazione del soggetto VICINA a quella che otterrete dopo lo scatto. Il cervello si lascia educare fortunatamente e progressivamente ci lascia vedere ciò che prima non riuscivamo.

Lasciatemi ripetere ancora una volta che dovete SEMPRE utilizzare al massimo possibile la potenza di "filtro" dell'inquadratura e che non sarete mai fotografi completi se non la dominerete perfettamente. Ricordatevi che essa è lo strumento più potente per far sì che ciò che vi ha colpito in una determinata scena, venga ritrasmesso con precisione a chi osserverà la vostra foto, perché è attraverso l'inquadratura che voi SOTTOLINEATE gli elementi che parlano il linguaggio che volete sia ascoltato, ELIMINANDO gli elementi che parlano un linguaggio estraneo. E che pertanto confondono solo le idee.
Come la Torre di Babele.

Buoni scatti a tutti.

IlCatalano
batmag23
Grazie Catalano, ho trovato il tuo articolo una buona base di partenza per educare la mente allo scatto... grazie.gif
Però se ti posso chiedere un favore, potresti(ma ovviamente l'invito è aperto a tutti coloro che lo desideramo) scriverne qualcuno un pò più tecnico, magari facendo delle casistiche(es:paesaggi, ritratti, macro, etc.). So che queste cose sono già scritte nelle varie sezioni del forum e anche nel sito ci sono dei tutorial, ma sarebbe carino averli qui tutti insieme, come "vademecum del neofita".
Grazie dell'aiuto.
PaoloAnchini
Grazie per la grande disponibilità.
Ciao
Claudio Orlando
Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif
Aryadnex

Grazie per gli ottimi consigli!!!!

Arianna
kandalf1
Grazie ..... c'e' sempre da imparare guru.gif
strega_ccia
direi perfetto: sintetico ma incisivo!!
andbaggio
grazie del consiglio. ora proverò a darci più attenzione a quello che hai detto. grazie mille
gianluigic
grazie veramente, seguirò il consiglio.
grazie gianluigi
m.l.spa.84
grazie mille per i suggerimenti Pollice.gif
ciao
marco
barbarian
Semplice quanto efficace!
Complimenti!
Silvio_64
poche parole, ma una spiegazione molto efficace.
Hai reso perfettamente l'idea.

ciao Silvio
ScattoPazzo
grazie ,a volte basta una piccola spinta per iniziare un lungo cammino,e le tue parole mi hanno dato l input giusto per iniziare con i primi passi ,spero,nella giusta direzione
Vincenzo Ristuccia
Ho letto con molta attenzione i preziosi consigli esposti in maniera chiara ed esaustiva.Concordo pienamente con i desiderata espressi da batmag23,Sarebbe oltremodo efficace per i primi adepti consultare un vademecum che contengano esemplificazioni di carattere pratico.Grazie ancora dei consigli.Enzo 68
casugian
Pollice.gif

Ciao a presto smilinodigitale.gif
casugian
Ops.....mi è partito doppio cerotto.gif

Allora doppio Pollice.gif

Ciao ciao smilinodigitale.gif
agrestip

buoni consigli !!!

grazie.gif Catalano
CLAFROG
Ottimi consigli.
Grazie.


stefanos1
grazie.gif mille
Teslo

Tutto molto giusto. Ottima analisi anche delle compensazioni "neurosensoriali" che il nostro sistema nervoso mette in atto e che non si ritrovano nella foto, quando ci prende quel senso di smarrimento e pensiamo "non rende..."
grazie.gif per i consigli
CarlettoS
grazie.gif adesso vado ad allenare il mio “filtro”
alexmidi
........FANTASTICO!!!!!!!
grazie.gif grazie.gif grazie.gif
Green Woman
grazie Pollice.gif
lexio
Che nervi quando riguardando le foto mi accorgo di aver tagliato a metà un piede o una mano... mad.gif
CARPEDIEM65
Grazie molto gentile, Seguirò sicuramente il consiglio
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