Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON Speedlight
Lutz!
Ciao, chiedo due cose da ignorannte... i flash monotorica professionali... supportano il TTL e il sistema CLS Nikon?

Se no... perchè?

Sempre se no... Per usarli correttamente (con profitto rispetto a quello che costano intendo) è indispensabile l'uso di un esposimetro separato? Come si fa a posizionare l'esposimetro in modo corretto? A logica dovrei sapere a priori quale sarà il punto di massima riflessione per evitare sovra-esposizioni.

Grazie a tutti.
nippokid (was here)
Ciao,

no, i flash da studio (monotorcia o generatore+torcia) non supportano il CLS, nè il TTL, nè altri automatismi.

Perchè? hmmm.gif ...tendenzialmente perchè non serve, data la diversa destinazione d'uso, poi perche non sono costruiti da e per Nikon...sostanzialmente perchè sono attrezzi del tutto diversi, io non saprei che farmene degli "automatismi" in un set fotografico "immobile"...

...è un pò come chiedersi perchè il telecomando del TV di casa non funziona al cinema... blink.gif wacko.gif


Di indispensabile non c'è nulla...è chiaro che dovendo costruire l'illuminazione intervenendo su potenze, distanze, accessori di diffusione o concentrazione della luce, elementi riflettenti, bilanciamento tra ombre e luci sul soggetto, bilanciamento tra soggetto e sfondo (..e relativi "ritorni" di luce), curare l'omogeneità dell'illuminazione, il tutto - in genere - utilizzando diversi punti luce, si capisce come la via di andare a tentativi (tentoni) non sia facilmente praticabile (e tutt'altro che "visivamente professionale" biggrin.gif ).

L'uso di un esposimetro a luce incidente è il minimo per poter controllare che tutto sia come deve essere con pochi click e due passi sul set...

Anche con l'aiuto della luce pilota dei flash da studio (ammesso che sia proporzionale alla potenza del lampo) non è facile "vedere" quantità, bilanciamenti e omogeneità della luce...

Gli esposimetri si utilizzano per la lettura della luce incidente, non è necessaria quindi alcuna valutazione sulla riflettenza del soggetto, basterà leggere (oggettivamente) le varie quantità di luce...

bye.

buzz
La risposta alla prima domanda è semplice: no.
Il motivo è che i monotorcia non hanno l'implementazione CLS incorporata, e il perchè di questo è che non essendo nikon, non la montano.

Per usarli con profitto è necessario saperli usare.Per saperli usare occcorre studiare il loro uso, e conviene saper adoperare anche l'esposimetro per flash.
Spiegartene l'uso in due righe non è tanto semplice. Come spiegare l'uso della macchina fotografica. Quando lo sai fare è facilissimo, ma prma devi leggere qualche libro o corso.
In linea di massima l'esposimetro va posizionato laddove si desidera misurare l'esposizione., Può essere un volto, un oggetto, o un soggetto qualsiasi.
Se poi il sistema flash è composto da più elementi, ecco che le cose si complicano, ma il digitale viene in grande aiuto dato che puoi constatare immediatamente il risultato.
L'esposizione da misurare è sulla luce, non sul soggetto, quidni la definizione di riflettenza non è da tenere in considerazione. Se l'esposizione è corretta, anche l'immagine sarà priva di bruciature.
F.Giuffra
QUOTE(buzz @ Apr 20 2009, 03:15 PM) *
L'esposizione da misurare è sulla luce, non sul soggetto, quidni la definizione di riflettenza non è da tenere in considerazione. Se l'esposizione è corretta, anche l'immagine sarà priva di bruciature.

Non ho capito questo passaggio, grande e pazientissimo Buzz, perdonami, me lo puoi rispiegare meglio?
hmmm.gif

Se fotografo in sala posa un nero vestito di velluto nero e poi una anemica albina con un vestino bianco con lustrini il tuo esposimetro esterno mi darà sempre gli stessi valori, ma tu dici che non ci saranno bruciature... nel senso che tu hai una macchina con latitudine infinita o che tieni un estintore sempre pronto?

grazie.gif
buzz
Come già detto dall'eccellentissimo faraone npkd, gli esposimetri da flash sono usati in modalità di lettura luce incidente e non riflessa, quindi non tengono conto della superficie da fotografare ma della luce che li colpisce.
Dal canto loro gli esposimetri per le pellicole e i sensori sono tarati per fare sì che sulla superficie sensibile cada la "giusta" quantità di luce, che è appunto quella che l'esposimetro deciderà in base alla realtà.
Al contrario, usando un esposimetro per luce riflessa, avremo la tendenza a sovraesporre tutto ciò che è nero, o sottoesporre tutto ciò che è bianco, ma questa è una nozione che sanno tutti, e infatti il consiglio più frequente è quello di sovraesporre per i paesaggi innevati, le spose in bianco e gli albini anemici con i lustrini e sottoesporre in caso di incappucciati neri, con dietro lo sfondo della foresta nera.
Questo perchè l'esposimetro in questo caso segge la luce che questi corpi riflettono, e mentre un bianco rifletterà 10 il nero rifletterà 1, e l'esposimetro riflesso per far lavorare bene la superficie sensibile tenderà a far "diventare" quaeto valore un esatto intermedio (ricordi il famoso grigio medio 18%?)

Quando leggi la lice diretta, avrai un bianco che è bianco e un nero che è nero, corrispondenti alla realtà
La latitudine di posa resterà la stessa, intrinseca della macchina/pellicola, ma la luce che colpirà il sensore è calibrata.
nippokid (was here)
Grrrrr, mi pare la storia del bue che dà del cornut0 all'asino!! Eccellentissimo sarai tu, buzz!! dry.gif biggrin.gif guru.gif


...solo per confermare che un soggetto nero ed uno bianco illuminati dalla stessa intensità di luce non sono un problema per le capacità dinamiche di un sensore "moderno".

...ho trovato questa esemplificazione grafica alla base del sistema zonale che riassume in 11 stop il massimo differenziale possibile tra nero profondo e bianco puro.
IPB Immagine

Le situazioni ad elevato contrasto che possono eccedere la gamma dinamica dei sensori riguardano si "elementi" chiari e scuri (bianchi e neri, al limite..), ma la discriminante importante è la diversa intensità di illuminazione cui sono sottoposti questi "elementi"...

In studio la costruzione della luce sulla scena, anche con diversi punti luce ed ognuno con differente "valenza creativa", sarà tale da non generare contrasti marcati, se non funzionali ad uno specifico, appunto, intento creativo di fondo.

In quel caso la valutazione dell'intensità di emissione di quel particolare punto luce sarà fatta per differenza dall'intensità della luce principale sul soggetto e l'eccesso di contrasto non potrà che essere voluto. Come nel caso di "luci d'effetto" sui capelli o radenti sul lato in "ombra" di un soggetto...

La natura, o le luci artificiali non costruite ad-hoc per riprese fotografiche, invece, ci regalano situazioni di luce imprevista, non controllabile e spesso molto contrastata...in quel caso bianchi e neri (relativi) possono "allontanarsi" parecchio e la lettura della luce incidente non permetterà di evitare la perdita di informazioni da una parte o dall'altra mediante un esposizione di compromesso; salvo (poter) intervenire sull'illuminazione, naturalmente...

bye.

Lutz!
Ok le vostre spiegazioni mi soddisfano... Mi documento il piu possibile allora sull'uso dei monotoricia.

Della scala postata da npkd, mi spieghi per favore cosa rappresenta e come si legge... Ho capito che ogni numero corrisponde a uno stop... ma cosa simboleggi non mi è molto chiaro.
buzz
L'uso del TTL nei monotorcia sarebbe deleterio:
Se lasciamo decidere ai flash quanta luce devono emettere è finita la creatività e la scelta del fotografo di ottenere un determinato effetto.

Quella inserita da npkd (a proposito quando è che cambi questo codice fiscale con un nome? smile.gif ) è la scala del sistema zonale, dove le gradazioni di grigio vengono suddivise, per comodità in 11 zone. Niente che debba far paura. Una pura convenzione tanto per "dare i numeri".
Lutz!
Bene ho capito, ma quindi io usando il TTL in studio sto sbagliando tutto :-| ?

Guardando l'istogramma dei NEF a me risultano esposte correttamente nel senso che nessuna area è sovraesposta o bruciata (su nessuno dei 3 canali) , e ho pensato fosse corretto...
buzz
Dipende con che flash.
Il TTL funziona così: al momento dello scatto il flash emette dei pre-lampi invisibili ad occhio nudo. Il riflesso di questi determina la scelta deldiaframma da parte dell'esposimetro.
I flash da studio POTREBBERO (e in molti caso lo sono) essere sensibili ai prelampi e scattare in quel momento, sommandosi alla luce del prelampo e ingannare l'esposimetro che chiuderà il diaframma di conseguenza.
Quindi la sovraesposizione dioventa davvero difficile, ma è facile sottoesporre.
Inoltre se i flash da studio scattano con i prelampi, la scena sarà illuminata solo dal lampo del flash a slitta messo sulla macchina.
F.Giuffra
In un post precedente nonngg suggeriva come utilizzare flash da studio, pilotati tramite cavi o radio comandi dalla uscita flash della fotocamera o del sb 800 - 900, insieme a flash Nikon TTl.

Comunque io ho notato che quando una persona cambia vestito da uno scuro ad uno bianco c'è il rischio di bruciarlo se non si sotto espone un pochino. Certo, se uso una intensità di luce tale che tutto resti un poco sotto esposto, e magari recupero col software, tutto va bene, ma per ottenere la massima qualità bisognerebbe cercare di esporre a destra nell'istogramma, cioè con le alte luci più ben rappresentate possibili senza andare in saturazione.
maxiclimb
QUOTE(lutzmail @ Apr 21 2009, 01:55 PM) *
Bene ho capito, ma quindi io usando il TTL in studio sto sbagliando tutto :-| ?


Si ! messicano.gif

ma questo non significa che in TTL l'esposizione ti venga necessariamente sbagliata...
E' più che altro una questione di ripetibilità e stabilità dell'illuminazione, senza contare che è molto ma molto più semplice e veloce lavorare in manuale piuttosto che barcamenarsi tra compensazioni incrociate per ottenere la foto che desideriamo.

Se usi un solo flash, non ci sono particolari problemi anche in TTL, se non per il fatto che l'emissione può venire influenzata dalla distanza, dall'abbigliamento e dalle diverse pose della modella. A volte basta cambiare posizione perchè anche la luce in TTL cambi...
Ma i grossi problemi arrivano quando cominci ad aggiungere altri flash.
In questo modo si influenzano uno con l'altro, la luce complessiva sul soggetto aumenta, e di conseguenza il TTL può decidere di diminuire l'emissione del primo flash, cosa che magari non volevi affatto...
E allora vai di compensazioni.... e più aggiungi flash, più si incasinano uno con l'altro.

Fidati, con un minimo di esperienza (ma proprio minimo) con i flash in manuale ti troverai benissimo, indipendentemente che siano SB o monotorcie da studio.

Aggiungo che con la comodità del digitale non è più nemmeno indispensabile usare l'esposimetro esterno: con pochissimi scatti di prova puoi tranquillamente realizzare illuminazioni complesse senza esposimetro esterno e persino senza luci pilota.
Non dico che non servano a niente, anzi! Dico solo che dovendo spendere dei soldini in attrezzature non partirei da un esposimetro esterno... meglio un altro SB. wink.gif

Ti allego una foto fatta con 4 sb800 (con 2 softbox, 1 ombrellino e uno snoot)
La realizzazione del set ha richiesto 5 minuti e ben... 4 scatti di prova prima di trovare la regolazione delle luci.
E se ci sono riuscito io, ti assicuro che non è difficile. smile.gif
IPB Immagine




buzz
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 21 2009, 02:14 PM) *
In un post precedente nonngg suggeriva come utilizzare flash da studio, pilotati tramite cavi o radio comandi dalla uscita flash della fotocamera o del sb 800 - 900, insieme a flash Nikon TTl.

Comunque io ho notato che quando una persona cambia vestito da uno scuro ad uno bianco c'è il rischio di bruciarlo se non si sotto espone un pochino. Certo, se uso una intensità di luce tale che tutto resti un poco sotto esposto, e magari recupero col software, tutto va bene, ma per ottenere la massima qualità bisognerebbe cercare di esporre a destra nell'istogramma, cioè con le alte luci più ben rappresentate possibili senza andare in saturazione.


Fabrizio, se l'esposizione e le luci restano fisse, l'unica cosa che noti è che un vestito bianco ti illumina la scena, e quello nero te la scurisce, per l'ovvio motivo che la riflettenza è diversa.
Ma è proprio la riflettenza che regola la luminosità.
Se intervenisse qualcosa a compensare il nero tenderebbe al grigio e il bianco anche.
Per ottenere la massima qualità si espone per l'istoramma corretto. In studio è raro che si debbano fare ritocchi alla luce, a meno che non si voglia esaltare una parte dell'abito, ma lì si interviene "di fino" con gli u point o con altri ritocchi.
Lutz!
QUOTE(buzz @ Apr 21 2009, 02:02 PM) *
Dipende con che flash.
Il TTL funziona così: al momento dello scatto il flash emette dei pre-lampi invisibili ad occhio nudo. Il riflesso di questi determina la scelta deldiaframma da parte dell'esposimetro.


Scusa in TTL non vengono usati i prelampi per calcolare quanta luce far emettere dal flash?
Lutz!
QUOTE(maxiclimb @ Apr 21 2009, 04:57 PM) *
Se usi un solo flash, non ci sono particolari problemi anche in TTL...

Infatti per ora ho solo un Sb600 e lo usavo in ttl remoto e non sbagliava mai l'esposizione, però in effetti avevo problemi con neri e bianchi che diventavano grigi... Compensavo.

Sicuramente il mio prox acquisto sarà un secondo Sb. Seguendo i suggerimenti metterò l'sb600 in manuale a 1/4 o 1/2 potenza, farò qualche scatto di prova guardando istogramma e alte luci per evitare sovraesposizioni. Se avessi un cartoncino grigio 18% dovrei riprenderlo prima della foto e regolare il diaframma in modo da avere una riga centrale nell'istogramma... giusto?

maxiclimb
QUOTE(lutzmail @ Apr 22 2009, 10:00 AM) *
Se avessi un cartoncino grigio 18% dovrei riprenderlo prima della foto e regolare il diaframma in modo da avere una riga centrale nell'istogramma... giusto?


Si e no...dipende. biggrin.gif
Se il soggetto è relativamente in piano e nessuna sua parte è più vicina alla fonte di luce, va anche bene, altrimenti devi fare delle scelte e posizionarlo nella zona di maggior interesse (generalmente il viso), accettando però di avere l'eventuale braccio più vicino al flash sovraesposto...
La luce decade con il quadrato della distanza, per cui per aver una minor differenza di luminosità tra un lato e l'altro del soggetto bisognerebbe piazzare la luce più distante possibile, ma la morbidezza della luce dipende dalle sue dimesioni relative rispetto al soggetto, per cui più la allontani è più la luce stessa risulta dura....
Bisogna trovare il giusto compromesso.
E comunque basta che il tuo soggetto si sposti un po' e la lettura andrebbe rifatta... (lo stesso vale comunque con qualsiasi tipo di lettura, anche con esposimetro)
Diciamo che il cartoncino grigio di fatto serve solo per una precisa taratura del bianco, ma a questo scopo non va bene il comune cartoncino Kodak, ma ci vogliono quelli appositi che non presentino problemi di metamerismo. Meglio ancora un Colorchecker della Gretag.
A meno di necessità professionali di fedeltà cromatica (cataloghi, riproduzioni) anche quello tutto sommato è un accessorio di importanza secondaria.

L'esposizione con i flash, soprattutto in manuale, non è poi così problematica come la stiamo dipingendo: se con l'istogramma verifichi di non avere luci bruciate (tranne qualche riflesso o bordo in controluce che non pongono problemi) e soprattutto di avere le zone del viso in una zona centrale dell'istogramma, non avrai poi alcun problema a gestire in PP a tuo piacimento lo sviluppo. smile.gif

Operativamente la tua idea è corretta: parti con la luce principale settando il flash ad 1/4 , poi modificalo fino a trovare la giusta intensità.
Dopodichè, aggiungi la seconda luce e ripeti il procedimento... e via così.
Per piccole variazioni complessive puoi anche usare il diaframma, ma a patto di non avere problemi di pdc.

Buone flashate!
Lutz!
Che dire ragazzi... SUPER - GRAZIE... Un giorno se venite a genova vi offro almeno una birra !
buzz
QUOTE(lutzmail @ Apr 22 2009, 09:54 AM) *
Scusa in TTL non vengono usati i prelampi per calcolare quanta luce far emettere dal flash?


Giusta osservazione.
Lavorando a diaframma e tempo fissi sara solo la durata del lampo la variabile.
Il risultato è lo stesso, dato che avrai il solo flash a slitta che emetterà un lampo brevissimo, dato che legge anche la luce dei flash da studio, che però non scatteranno più.
Lutz!
Come diremmo a Genova... Belin se avete ragione! HO fatto qualche flashata in manuale stasera e come previsto tutti gli scatti giusti...il bianco resta bianco, il nero resta nero!! TEstando invece il TTL giustamente lui cerca di esporre tutto al tono medio, e bisogna compensare a mano...

SPero che tutta questa discussione servi a qno altro a me è servita tantissimo.
Vi ringrazio per la vostra professionalità e disponibilità.... davvero. Per me è ok... ho capito tutto anche la teoria dei monotorcia (che per il momento aspetto a comprare, vista la potenza degli sb).

Thanks!!
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.