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furio4luglio
Molto spesso leggo sulle pagine di questo forum di persone che hanno subito il furto dell'attrezzatura. Sappiamo purtroppo che è impossibile ritrovare qualcosa, così come accade per la maggior parte dei beni mobili trafugati. Il mercato dei ricettatori è fiorente. Sarebbe allora il caso di cominciare a lavorare su un cambiamento culturale in tutti coloro che producono immagini, che si potrebbe tradurre in una sorta di norma deontologica, del seguente tenore: "Obbligo di non acquistare alcun prodotto sul mercato dell'usato che non presenti lo scontrino originario di acquisto, la fattura o altra ricevuta emessa dal venditore". Personalmente, io rispetto già questa regola e tutte le volte che mi è capitato di visionare un obiettivo o un corpo o qualsiasi altro accessorio il cui proprietario non aveva lo scontrino, ho rifiutato l'acquisto, anche se il prezzo era molto allettante. Un atteggiamento virtuoso da parte dei fotografi consentirebbe una notevole diminuzione dei furti, dato che gli oggetti trafugati troverebbero scarsa domanda sul mercato. So bene che le norme deontologiche, non essendo obbligatorie, in Italia hanno uno scarso impatto sulle persone ma è anche vero che, molto spesso, "minoranze virtuose" hanno contribuito grandemente ad un cambiamento radicale degli stili di vita e dei comportamenti di intere società. Naturalmente vi potrebbero essere alcune deroghe alla regola descritta, nel caso, ad esempio, di materiale molto risalente nel tempo, come i corpi analogici. Ma non credo che questi ultimi siano i più ricercati dai ladri e rappresentano indubbiamente una percentuale trascurabile nella casistica dei reati.
bergat@tiscali.it
Concordo perfettamente. Io faccio anche di più. Non compro merce usata, scontrino o non scontrino. Aiuto così l'economia e le aziende nella produzione. messicano.gif
Alessandro Castagnini
Assolutamente giusto!!!

L'unico problema è che, in genere, pensiamo solo a noi stessi e, tra noi e noi, ci ripetiamo "Se posso risparmiare qualche euro...e perchè no?"

Per ora, io mi stò comportando esattamente come bergat, ma la moglie non gradisce troppo, quindi, prima o poi...ed allora sì che farò esattamente come da te descritto.

Ciao,
Alessandro.
Cosimo Camarda
..giusta osservazione.
oldfox
a volte puo' essere giusto, ma a volte impossibile......

pensa a una vecchia ottica ai.....30 anni....e che ce l'ha lo scontrino???(perche i ladri si schifano a rubarle??)

oppure a un regalo....se poi volessi rivenderlo per prendere qualcosa di meglio dopo due anni....

facciamo le cose coi piedi per terra...la fantasia è bella, ma utopia è troppo....per questo mondo...nella fantasia letteraria va bene...


oppure andremo a finire come i rolex che hanno il certificato di lecita provenienza...questo semmai si potrebbe fare..
gattomiro
Devo essere sincero: la tua proposta è valida in linea di principio, ma l'obbligo di non acquistare alcun prodotto sul mercato dell'usato che non presenti lo scontrino originario di acquisto, la fattura o altra ricevuta emessa dal venditore mi sembra una norma eccessiva oltreché fuorviante. Lo scontrino si può ragionevolmente smarrire, e la sua assenza non implica automaticamente che dietro una vendita di materiale usato ci sia scarsa trasparenza. Anche perché, come recita il detto, "fatta la norma, trovato l'inganno". Infatti, con una elementare conoscenza di Photoshop non dev'essere difficile contraffare un documento d'acquisto e metterci i dati dell'oggetto che stiamo vendendo, così come non dev'essere troppo complesso creare scontrini falsi. Quindi credo che al contrario una cosa del genere sia una manna per i contraffattori ed una disgrazia per chi ci si affidasse. Esistono invece la cautela, il buon senso ed una certa attenzione nell'acquistare e nel vendere che si rivelano armi molto più efficaci rispetto agli "obblighi". I commercianti seri di materiale fotografico usato, ad esempio, ritirano il medesimo, ma la cosa non avviene senza lasciare tracce. Il privato deve infatti rilasciare al negozio una dichiarazione (liberatoria) unitamente ai propri dati anagrafici e fiscali, con la quale certifica la lecita provenienza del materiale. Questo tutela il commerciante (che fra l'altro su quell'usato paga l'IVA), e tutela il futuro acquirente al quale verrà rilasciato un prodotto accompagnato da scontrino e garanzia. Se anche nelle transazioni fra privati ci fosse la buona abitudine di scambiarsi le suddette (verificabili) informazioni, ed unitamente una dichiarazione personale da parte di chi vende, penso che ci sarebbero maggiori garanzie.
Resta comunque il fatto che un margine di insicurezza è sempre presente ed inevitabile...
marce956
Quoto appieno le affermazioni di gattomiro, ed aggiungo che esiste il reato di "incauto acquisto", per cui è dovere, e non solo morale, accertarsi circa la lecita provenienza di quanto si acquista.
Saluti a tutti:
Marcello
davidebaroni
QUOTE(marce956 @ Mar 29 2009, 07:07 PM) *
Quoto appieno le affermazioni di gattomiro, ed aggiungo che esiste il reato di "incauto acquisto", per cui è dovere, e non solo morale, accertarsi circa la lecita provenienza di quanto si acquista.
Saluti a tutti:
Marcello


Anche io sono d'accordo con gattomiro... smile.gif
Riguardo al reato di "incauto acquisto", e all'obbligo di "accertare la lecita provenienza di quanto si acquista", beh, come è già stato fatto notare, sfido chiunque a DIMOSTRARE "oltre ogni ragionevole dubbio" la lecita provenienza di, ad esempio, una Nikon F di quarant'anni fa o più, magari ereditata dallo zio e regalata allo zio stesso dall'amante tramite un pacco anonimo... rolleyes.gif

E garantisco che di questi casi ce ne sono.
Un esempio personale. Io possiedo un 300/4 non af-s... comprato usato da una bravissima persona quando ancora non c'erano tutte queste paranoie. Non lo so nemmeno se ci sia o no lo scontrino nella scatola, ma non mi stupirebbe più di tanto che NON ci fosse... all'epoca, nessuno "partiva dal presupposto" che l'altro lo volesse fregare. smile.gif
E adesso io non lo potrei vendere, per questo?
hmmmmmmm.

A me piace vedere in faccia la persona da cui compro, o a cui vendo, qualsiasi cosa. Ma non sempre è possibile. Se per fare una compravendita di usato devo farmi tutte 'ste pare, mettere insieme tutte 'ste carte, documenti, eccetera, allora mi tengo quello che ho fino a che non incontro de visu qualcuno che vende quello che mi serve al prezzo che sono disposto a pagarlo. smile.gif

Sarò all'antica... rolleyes.gif
Gianluca_GE
La vedo complicata....e perchè poi sullo scontrino c'è il dettaglio del prodotto od il n. di matriocola di quello che stai acquistando???
La maggior parte degli scontrini sono poi rilasciati su carta termica che come ben si sà scoloriscono dopo pochi anni, a volte, mesi.
L'idea è buona, ma quanto mai poco praticabile rolleyes.gif

Gianluca
gambit
Non mi convince, soprattutto quando si parla di “deontologia” in un paese in cui non si sa proprio quale sia il significato di questa parola
.
In Italia la proprietà si presume dal possesso quindi il fatto di nn avere lo scontrino non è sinonimo di furto e penso che non sia compito del cittadino proteggere la propria proprietà privata.

Secondo me quindi l’unica soluzione me è che la polizia o i caramba o la finanza (ma quanti sono???) offrano una banca dati online in cui i cittadini (o meglio i residenti in Italia) possano registrare qualsiasi tipo di bene mobile a cui può essere applicato un seriale. Quindi ok macchine fotografiche obiettivi etc. ma anche ad esempio biciclette con relative foto. Utopia? In Inghilterra – paese in cui un commercialista ha denunciato un avvocato per non aver dichiarato dei fondi in Svizzera, ciò è possibile.
furio4luglio
QUOTE(marce956 @ Mar 29 2009, 07:07 PM) *
Quoto appieno le affermazioni di gattomiro, ed aggiungo che esiste il reato di "incauto acquisto", per cui è dovere, e non solo morale, accertarsi circa la lecita provenienza di quanto si acquista.
Saluti a tutti:
Marcello


Decine di persone sono state indagate dal giudice di Genova per incauto acquisto (art. 712 c.p.) dopo avere acquistato scarpe di Gucci a prezzo stracciato, risultate rubate. La norma, dunque, è senz'altro applicabile al caso di compravendita di macchine fotografiche e altro fra privati. Ma chi vi si appella? Una cosa è uno strumento molto diffuso come le aste on line, altra cosa le vendite fra privati, che avvengono senza alcuna pubblicità e con il coinvolgimento di due soggetti. E' in questo caso che una norma deontologica, seguita da sempre più persone, perché oramai fa parte della cultura comune, potrebbe rinforzare e scoraggiare la circolazione di merce trafugata. Riguardo, poi, alle notazioni fatte da alcuni commentatori del post circa l'inapplicabilità della regola a materiale vecchio, se leggono meglio il post stesso si accorgeranno che avevo appunto ipotizzato una deroga in caso di corpi e obiettivi risalenti nel tempo.
dema
QUOTE(furio4luglio @ Mar 29 2009, 12:53 PM) *
Molto spesso leggo sulle pagine di questo forum di persone che hanno subito il furto dell'attrezzatura. ...."Obbligo di non acquistare alcun prodotto sul mercato dell'usato che non presenti lo scontrino originario di acquisto, la fattura o altra ricevuta emessa dal venditore". ... Naturalmente vi potrebbero essere alcune deroghe alla regola descritta, nel caso, ad esempio, di materiale molto risalente nel tempo, come i corpi analogici. Ma non credo che questi ultimi siano i più ricercati dai ladri e rappresentano indubbiamente una percentuale trascurabile nella casistica dei reati.

Invece che lo scontrino difficilmente conservabile, credo che pretendere la Nital Card oppure l'equivalente sia molto più facile, io di una macchina e obiettivi comprati nel 1998 ho ancora tutte le schede e sono perfettamente leggibili portano il numero di serie e sono verificabili presso l'azienda importatrice (vedi Nital per oggetti Nikon)

Gianluca_GE
QUOTE(dema @ Mar 30 2009, 03:45 PM) *
Invece che lo scontrino difficilmente conservabile, credo che pretendere la Nital Card oppure l'equivalente sia molto più facile, io di una macchina e obiettivi comprati nel 1998 ho ancora tutte le schede e sono perfettamente leggibili portano il numero di serie e sono verificabili presso l'azienda importatrice (vedi Nital per oggetti Nikon)


Si potrebbe essere un idea...ma se consideri che oggi gli acquisti non si fanno solo sotto casa ma, praticamente, in tutto il mondo diventa difficile chiedere al vicino di casa la Nital card per un obiettivo acquistato in germania od a NY etc etc......e se il prezzo è buono l'oggetto anche meglio che fai?...te lo lasci scappare?
Pensate, tanto per dirne uno, all'AFS 80-200...introvabile anche nell'usato messicano.gif

Gianluca
Gianluca_GE
dimenticavo...

Se poi il ladro vi/ci ha rubato l'attrezzatura in Aeroporto o comunque con nella borsa le Nital card/scontrini che ci portiamo dietro per la dogana? ecco fatto il ladro ha tutto l'occorrente per sembrare il più onesto dei fotoamatori biggrin.gif

dema
QUOTE(Gianluca_GE @ Mar 30 2009, 04:02 PM) *
dimenticavo...

Se poi il ladro vi/ci ha rubato l'attrezzatura in Aeroporto o comunque con nella borsa le Nital card/scontrini che ci portiamo dietro per la dogana? ecco fatto il ladro ha tutto l'occorrente per sembrare il più onesto dei fotoamatori biggrin.gif

Intanto sarebbe buona norma non tenere le card assieme alla macchina e agli obiettivi

nel caso è comunque facilmente controllabile telefonando al nominativo sulla card.
Gianluca_GE
QUOTE(dema @ Mar 30 2009, 05:24 PM) *
Intanto sarebbe buona norma non tenere le card assieme alla macchina e agli obiettivi

nel caso è comunque facilmente controllabile telefonando al nominativo sulla card.


non sugli scontrini biggrin.gif

rickyjungle
l'idea è giusta, ma è pura utopia... un sito dove registrare tutto il materiale si ha idea di che mole di dati, lavoro e quant'altro comporta? chi paga? chi gestisce gratis il sito?
chi è che controlla gli inserimenti e la correttezza dei dati?
in teori ci sarebbe già la Nital che per il materiale fotografico fa wuesto lavoro, macchina registrata con utente.. se uno avesse voglia quando acquista usato con nital card fa una telefonata e scopre subito se è registrata, se è rubata (mlti che hanno scritto di aver subit un furto hanno scritto che informavano la nital delle matricole sottratte)...

tutto il resto credo sia solo pura utopia... poi siamo in italia... per ogni legge che deve essere ancora pensata e scritta ci sono già pronti almeno 10 inganni per gabbare la legge...

l'unica cosa che può attenuare il fenomeno è l'attenzione da parte del compratore... che non elimina il problema ma almeno ne diminuisce l'entità...

poi detto sinceramente se fossi un ladro non venderei il materiale via internet o tramite siti tipo nital o altri.. cercherei di fare l'affere al volo in un bel mercato della città... (son di torino e chi lo è conosce porta palazzo... hai voglia di comprare roba di illecita provenienza al baloon... o cadere in incauto acquisto.. e chi becca più il venditore?)
gambit
QUOTE(rickyjungle @ Mar 30 2009, 05:03 PM) *
l'idea è giusta, ma è pura utopia... un sito dove registrare tutto il materiale si ha idea di che mole di dati, lavoro e quant'altro comporta? chi paga? chi gestisce gratis il sito?
chi è che controlla gli inserimenti e la correttezza dei dati?


http://www.immobilise.com/
rickyjungle
QUOTE(gambit @ Mar 30 2009, 11:14 PM) *


si in UK, ripeto qui siamo in italia.... e poi voglio dire una volta che ho registrato la proprietà la polizia ogni volta che trova un qualcosa va a controllare sul sito se è registrato e quindi è di proprietà di qualcuno?

e se per caso risultasse registrato a nome del "ladro" perché il vero proprietario non l'ha registrato?

penso sia una cosa encomiabile, ma poco praticabile e utile ai fini del singolo privato se non in sporadici casi...

qualche anno fa a mio fratello hanno rubato la macchina, nel quartiere dove abitavamo era famoso il "piazzale fiat", ovvero il parcheggio enorme che c'è davanti alla fiat mirafiori. Noi anche da bambini sapevamo che che le auto rubate poi venivano abbandonate sul piazzale perché essendoci 3 turni in fabbrica c'erano sempre auto parcheggiate e di passaggio per cui una macchina abbandonata non dava nell'occhio... lo sapevamo noi quindi le forze dell'ordine ne erano a conoscenza per forza...
comunque rubano l'auto.. fai denuncia.. si ora la cerchiamo... passano 3 gg senza sapere niente... prendiamo e andiamo sul piazzale fiat, chissà perché l'auto era li (una UNO).. chiami i carabinieri e dici che hai trovato l'auto... loro vengono fanno le pratiche e ti porti via la tua macchina...

Questo per dire che se fossero andati subito sul piazzale probabilmente l'avrebbero trovata... ma purtroppo nell'ambito "furto" se non è un museo o una banca a essere rapinata le forze dell'ordine fanno ben poco, ben sapendo, in alcuni casi, dove andare a guardare... chiaramente non è fatto a priori ma avranno delle priorità in quanto i mezzi finanziari e di personale scarseggiano...

Credi che se mai riuscissero a trovare uno con una macchina fotografica al collo gli chiederebbero i documenti per dimostrare la proprietà dell'apparecchio e farebbero i controlli per sapere se è merce rubata o no?

A me piacerebbe perché significherebbe essere arrivati al culmine della giustizia, ovvero che tu abbia subito il furto di un panino o di una automobile per le forze dell'ordine non fa differenza perché sempre di furto è ma credo sia solo utopia... ripeto il modo migliore allo stato attuale credo sia la massima attenzione sia nel comprare materiale sia nel conservare materiale per non comprare materiale ubato nel primo case e non farsi rubare il materiale nel secondo
gambit
QUOTE(rickyjungle @ Mar 31 2009, 08:28 AM) *
si in UK, ripeto qui siamo in italia.... e poi voglio dire una volta che ho registrato la proprietà la polizia ogni volta che trova un qualcosa va a controllare sul sito se è registrato e quindi è di proprietà di qualcuno?


si

QUOTE(rickyjungle @ Mar 31 2009, 08:28 AM) *
e se per caso risultasse registrato a nome del "ladro" perché il vero proprietario non l'ha registrato?


incentivo a registrare il bene il prima possibile – io sono stato anche contattato perché non avevo aggiornato dei dati sulla mia bicicletta...


QUOTE(rickyjungle @ Mar 31 2009, 08:28 AM) *
penso sia una cosa encomiabile, ma poco praticabile e utile ai fini del singolo privato se non in sporadici casi...


Sempre meglio di niente. C’è una statistica che afferma che almeno 250 persone a settimana si vedono restituire il proprio bene.
Sul sito c’è pure video su come funziona.

QUOTE(rickyjungle @ Mar 31 2009, 08:28 AM) *
Questo per dire che se fossero andati subito sul piazzale probabilmente l'avrebbero trovata... ma purtroppo nell'ambito "furto" se non è un museo o una banca a essere rapinata le forze dell'ordine fanno ben poco, ben sapendo, in alcuni casi, dove andare a guardare... chiaramente non è fatto a priori ma avranno delle priorità in quanto i mezzi finanziari e di personale scarseggiano...


Di personale secondo me ce n’è fin troppo. Il problema è che il sistema italia è caratterizzato da “corporazioni” da privilegi etc.
Vedasi un poliziotto che spara ad un ragazzo in autostrada e continua a fare il suo lavoro. In UK sarebbe stato immediatamente sospeso (quel poliziotto da noi lo hanno messo per un periodo alla polfer) e sarebbe partita una inchiesta indipendente. Un esempio quando a Stockwell la polizia ha ucciso un presunto terrorista - che in realtà era solo un elettricista brasiliano. Poliziotti silurati perché non avevano seguito il protocollo e con loro parte dei vertici della polizia londinese.
Basterebbe un po’ di pepe in quel posto...

QUOTE(rickyjungle @ Mar 31 2009, 08:28 AM) *
Credi che se mai riuscissero a trovare uno con una macchina fotografica al collo gli chiederebbero i documenti per dimostrare la proprietà dell'apparecchio e farebbero i controlli per sapere se è merce rubata o no?


In italia il possesso presume la proprietà del bene.

Non pensare che io sia avverso alla “norma deotologica” da voi proposta. Solo che non trovo giusto che sia il cittadino a dover trovare questi “stratagemmi” per poter difendere la propria proprietà. D’altronde però capisco che dai corrotti e corruttori che siedono oggi in parlamento ci si può aspettare solo qualche tetta in più in tv e nulla più.


rickyjungle
QUOTE(gambit @ Mar 31 2009, 12:10 PM) *
---

Non pensare che io sia avverso alla “norma deotologica” da voi proposta. Solo che non trovo giusto che sia il cittadino a dover trovare questi “stratagemmi” per poter difendere la propria proprietà. D’altronde però capisco che dai corrotti e corruttori che siedono oggi in parlamento ci si può aspettare solo qualche tetta in più in tv e nulla più.



ma infatti non credo tu sia contrario... io penso solo che in un paese come il nostro qualsiasi cosa diventa "difficile" tutto qua... vuoi per la burocrazia o vuoi per le cose che hai detto tu (corporazione, poco pepe sul c..lo della gente per far si di fare le cose bene, etc...)

e che appunto siccome dall'alto (istituzioni/forze dell'ordine) non sempre viene dato il buon esempio e non sempre risultano efficienti la miglior cosa è pararsi il c...lo per conto proprio...
Gianluca_GE
QUOTE(rickyjungle @ Mar 31 2009, 12:25 PM) *
ma infatti non credo tu sia contrario... io penso solo che in un paese come il nostro qualsiasi cosa diventa "difficile" tutto qua... vuoi per la burocrazia o vuoi per le cose che hai detto tu (corporazione, poco pepe sul c..lo della gente per far si di fare le cose bene, etc...)

e che appunto siccome dall'alto (istituzioni/forze dell'ordine) non sempre viene dato il buon esempio e non sempre risultano efficienti la miglior cosa è pararsi il c...lo per conto proprio...


Vediamo anche il rovescio della medaglia....se ti fermano in italia e tu hai la tua legittima attrezzatura e devi dimostrare che è tua? ti porti sempre dietro scontrini e nital card anche per un'uscita pomeridiana la domenica "fuori porta"?

Non ci complichiamo la vita messicano.gif
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