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Cavalier
Ciao a tutti,espongo questo mio dubbio nella speranza che qualcuno mi possa aiutare,indicandomi magari come opera.

Vengo al dunque.

Ho un monitor Nec Spectraview 2690 calibrato con sonda Xrite.

Solitamente in NX apro il mio file raw (spazio colore adobe 1998) e faccio tutte le correzioni del caso (Wb,livelli,curve per il massimo contrasto,maschera di contrasto etc).

Quando poi voglio mandare il mio file in stampa ( posseggo una Epson 2880) converto lo spazio Adobe 1998 nel profilo colore della mia carta da stampa (ad es Epson photo glossy) con intento percettivo e compensazione del punto nero.

Aggiungo che sistematicamente disattivo la gestione colore della stampante e lascio fare tutto a Nx per non avere interferenze.

In nx ho settato l'impostazione usa profilo sorgente.

Nel momento in cui converto nel profilo di stampa,l'immagine a monitor al 98 % delle volte non cambia mai,e fin quì tutto bene.

Il mio problema è che non capisco come mai la campana nell'istogramma RGB non tocca più gli estremi come faceva prima della conversione profilo ma ora è alquanto più stretta,suggerendomi di agire nuovamente sui livelli alla ricerca del max contrasto.

Ora,che fare?Lascio tutto così non badando all'istogramma o voi solitamente usate fare ulteriori affinamenti?

Spero chiarirete questo dubbio..Attendo i Vs preziosi suggerimenti..

Ciao e grazie a tutti.
Massimo.Novi
QUOTE(Cavalier @ Feb 3 2009, 06:44 PM) *
....con intento percettivo e compensazione del punto nero.
....Il mio problema è che non capisco come mai la campana nell'istogramma RGB non tocca più gli estremi come faceva prima della conversione profilo ma ora è alquanto più stretta,suggerendomi di agire nuovamente sui livelli alla ricerca del max contrasto.
....


Ciao

Se converti in un nuovo spazio colore/profilo è ovvio che l'istogramma varia. A video vedi solo i colori che il monitor consente e che passano per il profilo di calibrazione. L'istogramma è molto più preciso.

Se imposti il percettivo come intento stai comprimendo l'intero gamut colore in base ai fuori gamut. Usando la compensazione di punto di nero stai allineando il nero dell'immagine a quello effettivamente riproducibile dalla periferica a cui il profilo si riferisce. Inoltre anche il motore di conversione colore CMM del software influisce ma suppongo che quello di NX sia valido come quello Adobe (qualsiasi cosa è comunque meglio di quello di Windows Vista).

Ossia: cambia Intento (Colorimetrico Relativo) e togli il punto di nero compensato (ma poi rimettilo per stampare! E' solo una prova!) e vedrai che l'istogramma cambia.

Tieni presente che non ha senso compensare il numero di livelli (in realtà non c'entra con il contrasto) se la tua periferica può riprodurne solo una parte. E' meglio verificare se nel range di riproduzione puoi agire sull'Intento (Colorimetrico Relativo è meno intrusivo) oppure sul tipo di carta (le lucide hanno un gamut differente). Se compensi troppo o ti affidi solo al monitor rischi una cattiva riproduzione in stampa. Solo in pochi casi si può eseguire una reale compensazione ma bisogna essere BRAVI e avere una profonda conoscenza della macchina da stampa. E di solito si fa per stampe tipografiche che hanno gamut davvero ridotti a volte.

Spero di averti chiarito abbastanza la faccenda.

Saluti
Cavalier
QUOTE(manovi @ Feb 4 2009, 10:46 AM) *
Ciao

Se converti in un nuovo spazio colore/profilo è ovvio che l'istogramma varia. A video vedi solo i colori che il monitor consente e che passano per il profilo di calibrazione. L'istogramma è molto più preciso.

Se imposti il percettivo come intento stai comprimendo l'intero gamut colore in base ai fuori gamut. Usando la compensazione di punto di nero stai allineando il nero dell'immagine a quello effettivamente riproducibile dalla periferica a cui il profilo si riferisce. Inoltre anche il motore di conversione colore CMM del software influisce ma suppongo che quello di NX sia valido come quello Adobe (qualsiasi cosa è comunque meglio di quello di Windows Vista).

Ossia: cambia Intento (Colorimetrico Relativo) e togli il punto di nero compensato (ma poi rimettilo per stampare! E' solo una prova!) e vedrai che l'istogramma cambia.

Tieni presente che non ha senso compensare il numero di livelli (in realtà non c'entra con il contrasto) se la tua periferica può riprodurne solo una parte. E' meglio verificare se nel range di riproduzione puoi agire sull'Intento (Colorimetrico Relativo è meno intrusivo) oppure sul tipo di carta (le lucide hanno un gamut differente). Se compensi troppo o ti affidi solo al monitor rischi una cattiva riproduzione in stampa. Solo in pochi casi si può eseguire una reale compensazione ma bisogna essere BRAVI e avere una profonda conoscenza della macchina da stampa. E di solito si fa per stampe tipografiche che hanno gamut davvero ridotti a volte.

Spero di averti chiarito abbastanza la faccenda.

Saluti

Grazie per la risposta Massimo,ho fatto la prova come suggerito ed in effetti cambia.
Alla fine allora mi sembra di capire che è meglio il colorimetrico relativo (il quale contrariamente al percettivo non cambia i colori dentro il gamma riproducibile ma lo fà solo per gli esterni),per la stampa metto la compensazione del punto nero e non faccio nessun ritocco ai livelli o curve unavolta convertito..GIUSTO?
Grazie 1000
Massimo.Novi
QUOTE(Cavalier @ Feb 4 2009, 11:19 AM) *
....è meglio il colorimetrico relativo ....per la stampa metto la compensazione del punto nero e non faccio nessun ritocco ai livelli o curve unavolta convertito..GIUSTO?
...


Ciao

Giusto.

Saluti
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