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matteo.favi
Ciao a tutti! Qualche sera fa un mio amico amante della tecnologia mi stava chiedendo informazioni varie sulle reflex digitali in generale, e quando mi ha rivolto la domanda "posto che ci fosse una digitale compatta con obiettivi intercambiabili, avrebbe ancora senso utilizzare il meccanismo reflex?" io mi sono trovato un attimo spiazzato e gli ho risposto di si perchè comunque le prestazioni sono decisamente migliori rispetto ad una compatta, il che mi sembra sensato..ma non mi è del tutto chiaro il perchè..sperando di non essere cacciato dal forum, adesso lo chiedo a voi smile.gif

Grazie!
mko61
Personalmente la vedo così:
La reflex ha un mirino ottico che vede direttamente attraverso l'obbiettivo, e ti consente un miglior controllo dell'inquadratura (ad esempio, per la messa a fuoco) e funziona anche a macchina spenta; il mirino poi è ampio e luminoso. La compatta invece ha un mirino ottico ma parallelo, l'inquadratura di fatto non corrisponde.
La reflex, salvo che non si stia usando la funzione Liveview recentemente introdotta, accende ed espone il sensore solo per il tempo necessario allo scatto. Senza entrare nei dettagli, cosa forse un po' complessa, questo comporta vantaggi in termini di rumore e resa delle alte luci.

cuomonat
Le reflex cnsentono di vedere attraverso il mirino ciò che inquadra realmente l'obiettivo (visione TTL).
Le non reflex hanno il vantaggio di minor ingombro e rumore, mancando lo specchio, ma soffrono dell'errore di parallasse alle brevi distanze, soprattutto in macro.
Anche la maf non è precisa e gestibile in modo efficace e predicibile come sulle reflex.
Inoltre non è possibile previsualizzare in stop down la pdc.

Le moderne compatte a visore elettronico aggirano il problema del mirino ottico ma per ora con una scarsa qualità e velocità di risposta.
Vedremo il micro 4/3 come si comporterà.
danardi
Personalmente gli ostacoli più grossi per una non reflex nella battaglia comemrciale contro le reflex sono (immaginando, come tecnicamente possibile, che venga commercializzato un modello equivalente ad una reflex ma senza specchio, quindi con la sola differenza del "reflex" appunto):
- mirino "analogico" non rispondende al vero (una non reflex non potrà passare per l'obbiettivo montato)
- velocità di messa a fuoco e sensibilità dell'esposimetro ridotti (devono essere fatti tramite il sensore non essendo possibile "reflexare" l'inquadratura verso altri tipi di sensori)
- ritardo di scatto dalla pressione all'effettiva cattura dell'immagine in modalitù "liveview" che sarebbe obbligata per il primo punto (allo scatto il sensore dovrebbe svuotare i buffer dagli ultimi dati caricati, variare le impostazioni di sensibilità in base a quanto impostato per lo scatto, e infine (finalmente) catturare l'immagine)
- analogamente a quanto sopra l'otturatore potrà essere solo virtuale con perdita di qualità e aumento del carico delle mansioni per il povero sensore (alla fiune dovrebbe sobbarcarsi il compito di: liveview, AF, esposimetro, otturatore)

Fra tutti il più inaccettabile (per me) è il ritardo di scatto.

Piccolo particolare: se una compatta fosse come una reflex senza specchio (ottiche intercambiabili, sensore "grande", comandi pratici, ecc..) non sarebbe più.. compatta
Marco Senn
La differenza finale resta il mirino ottico che nella reflex è TTL, nella compatta o pseudotale no. Perchè tutto il resto è gestibile in effetti dal sensore, un pò come durante il live view, spostando i controlli e sensori attualmente presenti nel mirino (esposizione e AF) altrove. In linea di principio mantenendo tiraggio e tutto il resto si potrebbe eliminare specchio e prisma e usare il solo liveview.
Che è un pò quello che ha fatto se non sbaglio Panasonic, ma ha cambiato tiraggio e attacco, con ottiche dedicate. Lo schermo però per la messa a fuoco e composizione è peggio del mirino ottico, non credo abbia molto senso.
mariomc2
Posto che il sensore sia lo stesso, che gli obiettivi mantengano ampie aperture si otterrebbe sicuramente un riduzione di peso e ingombri (assenza del pentaprisma e minor spessore) resta il problema dell'inquadratura, di come guardarci "dentro" senza reflex, restano tre soluzioni
1) mirino ottico di tipo galileiano o meglio, a telemetro, e qui già esiste la splendida Leica M8 (e la Epson), c'è poco da dire splendida e per alcuni versi insostituibile; pro silenziosità, maneggevolezza, altissima qualità delle ottiche, mirino luminosissimo e con messa a fuoco precisa, preciso nella correzione della parallasse soprattutto con le otticche più comuni, contro impossibilità di previsualizzare la PdC, minor rapidità operativa, costo
2) mirino elettronico, in un certo senso simula lil mitrrino reflex ma è scomodo, non consente un'agevole visione, stanca molto;
3) live view, non occorre spiegarne la scomodità
In sintesi: una "compatta" senza reflex e ad ottiche intercambiabili già esiste, anzi due ed entrambe con attacco Leica ed alta qualità.
I due sistemi non sono alternativi ma si integrano perfettamente a seconda dei campi di utilizzo.
Non sempre è vero che la reflex attraverso il mirino TTL consente di vedere tutto quello che inquadra l'obiettivo (questo accade solo nei modelli di punta dove il campo inquadrato corrisponde al 100% dell'immagine) e in maniera chiara e luminosa (basti pensare al mirino della D70!)
matteo.favi
Grazie a tutti per gli esaurienti e precisi chiarimenti!!
Attilio PB
A mio avviso, la vera grande differenza è nell'interpretazione di cio' che vedo.
Tutti i problemi esistenti (dall'esposizione al ritardo alla messa a fuoco) sono o saranno superabili in un prossimo futuro, l'elettronica migliora e miglioreranno le prestazioni, quello che non è superabile da un mirino elettronico è la necessità di elaborare il segnale, cosa che un mirino ottico non deve fare: al tramonto io vedro' attraverso un pentaprisma le dominanti realmente esistenti in scena e regolero' i parametri di esposizione per accentuarle, ridurle, o comunque interpretarle come le desidero. Con un mirino elettronico quelle dominanti saranno processate da un sensore che applicherà un bilanciamento del bianco (giusto o sbagliato che sia non sarà la visione diretta), applicherà un contrasto, una saturazione, applicherà in sostanza tutta una serie di parametri di elaborazione dell'immagine indispensabili alla sua visualizzazione, parametri che non sono la visione diretta che io autore dello scatto voglio vedere ed interpretare. Eseguo uno scatto in un localino jazz, attraverso il pentaprisma vedro' la scena e l'atmosfera cosi' com'è, attraverso un mirino elettronico ci sarà un bilanciamento del bianco tale per cui l'atmosfera prima che da me sarà interpretata dalla macchina, magari eliminando le dominanti dovute alla luce artificiale, in sostanza mi verrà falsata la percezione della luce in scena, e se permetti per un fotografo la cosa peggiore che puo' fare un mirino è falsare la percezione della luce presente...
Ciao
Attilio
SkZ
ovvero coi mirini digitali ci troveremo a fare Pre-produzione: oltre ai tempi e diaframmi si finira' per regolare anche le tonalita' RGB

Cmq, come ha detto mariomc2, una compatta digitale con ottiche intercambiabili non TTL hmmm.gif
Leica M8?
Eppure siamo ancora qui a comprare DSLR.
Quindi si' il sistema reflex ha ancora senso (anche se molto lo deve anche alla gran diffusione in analogico)
giannizadra
QUOTE(mariomc2 @ Feb 2 2009, 09:58 AM) *
1) mirino ottico di tipo galileiano o meglio, a telemetro, e qui già esiste la splendida Leica M8 (e la Epson), c'è poco da dire splendida e per alcuni versi insostituibile; pro silenziosità, maneggevolezza, altissima qualità delle ottiche, mirino luminosissimo e con messa a fuoco precisa, preciso nella correzione della parallasse soprattutto con le otticche più comuni, contro impossibilità di previsualizzare la PdC, minor rapidità operativa, costo


Che la M8 sia "splendida", avendola usata più volte, non mi sentirei proprio di affermarlo.
Anche su alcuni dei vantaggi elencati nutro non pochi dubbi:
1) Non è affatto "silenziosissima": il rumore di scatto è particolarmente fastidioso e in tre tempi.
Se ne sono accorti anche in Leitz, visto che in Photokina ne hanno presentata una versione II modificata proprio sul punto. Con "soli" mille Euro, comunque, in assistenza riducono di un po' anche il frastuono della M8.
2) Che la messa a fuoco sia precisa, chiedi a Giallo che l'ha avuta (e l'ha venduta proprio per questo).
3) Che la correzione della parallasse sia un vantaggio del mirino galileiano, è esattamente il contrario del vero: le SRL, invece, sono esenti dall'errore di parallasse. La M8 è più corretta di altre macchine a telemetro, ma ovviamente meno di una reflex.
4) Fra i "contro", hai dimenticato il fatto che con focali sotto i 28mm e sopra i 90mm è praticamente impossibile inquadrare col mirino ottico.
5) Non parliamo di autonomia (indicatore batteria lampeggiante dopo un'ottantina di scatti) e di ritardo all'accensione (passa qualche secondo prima di poter scattare).

Morale: la Leica "vera" è quella a pellicola. Il digitale non è il suo mondo, e spero che non diventi la sua tomba.
Mi spiacerebbe enormemente, per la strepitosa qualità delle ottiche, per la sua storia gloriosa e per i miei ricordi.
mariomc2
QUOTE(giannizadra @ Feb 2 2009, 03:59 PM) *
3) Che la correzione della parallasse sia un vantaggio del mirino galileiano, è esattamente il contrario del vero: le SRL, invece, sono esenti dall'errore di parallasse. La M8 è più corretta di altre macchine a telemetro, ma ovviamente meno di una reflex.



Scusa ma dove avrei scritto che la correzione della parallasse è un vantaggio del mirino galileiano (so anche o che è il contrario del vero esattamente come sostenere che io abbia affermato ciò)? Piuttosto ho scritto che il mirino in questione è preciso nella correzione della parallasse! Cose molto diverse!
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