vite segnate dall'indifferenza...

…binari morti portano verso il nulla…

Seguendo certi binari si arriva ai “non luoghi”, posti ove è padrone il nulla, il vuoto interiore è colmato solo da disperazione e da quanto la nostra “civiltà”offre per riempire, in maniera effimera, falsa, certe carenze…

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Sbarre che dovrebbero proteggere le nostre anime sono attaccate dai segni, non riescono a fermare l’attacco del nulla…


Ed il nulla entra, si vedono i segni, le voci di queste disperazioni si mostrano per come sono, assurde e portatrici solo del nulla…


segni, continui, pesanti, profondi...

le anime ne sono pervase ormai inesorabilmente...


Alla fine sono mostri… mostri che divorano dall’interno, paiono invincibili, facendoci credere che questa invincibilità è in noi ci riducono al nulla, vincono spesso questi mostri…

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eh si, un'aggiunta d'olio, per far girare meglio le "rotelle" di questo mondo...


alla fine, ero solo con zaino e macchina fotografica ed un brivido mi ha percorso la schiena, posto allucinante... improvvisamente un rumore, non ero solo, qualcuna di queste anime perse era li, mi osservava, ho avuto paura, davvero... mostrando indifferenza me ne sono andato alla svelta, ma non sarà questa indifferenza a far si che certi mostri proseguano imperterriti la loro guerra?

sono una "esponente" (e amante disperata) dello stile di scrittura ermetico,
sono un architetto e conosco i non luoghi (parliamo di marc augè*, vero?),
adoro l'atmosfera dei luoghi della deindustrializzazione,
penso che questi relitti risveglino sempre qualcosa nell'animo (del fotografo) umano.
sono una appassionata di fotografia, e li avrei fotografati anche io.

tuttavia, non credo di aver colto completamente lo spirito che ha mosso questa composizione di testo e immagini. forse facevi riferimento all'esistenza di disperati che abitano questi anfratti?

in tal caso non comprendo il "passaggio":
"Alla fine sono mostri… mostri che divorano dall’interno, paiono invincibili, facendoci credere che questa invincibilità è in noi ci riducono al nulla, vincono spesso questi mostri… "

lo espliciti un pò? (ovviamente se lo ritieni opportuno...)

grazie e un saluto.

cristina

*antropologo

ti ringrazio per la visita... ciò che intendo io per mostro in realtà è la droga, questo luogo pullula di tossici di vario genere, purtroppo... uno scatto lo esplicita, "W la roba"...

perbacco!
ora è chiaro... in tal caso, temo che l'immagine-chiave si perda un pò all'interno della sequenza.

comunque bel costrutto.
un saluto, e grazie a te per la risposta

cristina

un bel documento!

Concordo pienamente ocn cristina.
Adoro questi posti, fotograficamente parlando, e suppongo anche io che essendo luoghi abbandonati si prestino come rifugio per i diseredati, i tossici e i delinquenti.
Ma dalle foto, a parte la scritta che può benissimo assare inosservata, non c'è testimonianza di un loro passaggio.
Qualsiasi oggetto che ne richiami la presenza poteva valere molto di più della scritta.