Salve amici,
In questi giorni sto sperimentando l'uso di spazi colore "alternativi" in PS, dopo aver leggiucchiato qua e la sul web la presunta inadeguatezza dell'onnipresente Adobe RGB 1998 con i prodotti tecnologicamente avanzati presenti ormai sul mercato(fotocamere digitali, stampanti a getto e per ultimi i monitor di nuova generazione). In particolare, mi sono reso conto come su alcuni tipi di carta i profili della mia EPSON Stylus Photo 2100 superino abbondantemente lo spazio di colore Adobe, specialmente nella gamma dell'estremo blu/violetto(analisi fatta con l'apposita utility di Colorsync per Mac che mostra il rendering tridimensionale dei vari spazi colore). L'unico spazio colore standard capace di contenere tutta la gamma di sfumature prodotte dalla stampante è il ProPhoto RGB di Kodak. Ora, a parte la difficoltà a riadattare il flusso di lavoro su parametri differenti - non ho ancora capito se passare da uno spazio colore che ha la gamma impostata su 2.2 e il punto di bianco a D65(Adobe) a gamma 1.8 e punto di bianco a D50(ProPhoto) imponga di dover rifare la calibrazione del monitor su questi valori - mi chiedo se veramente il formato .NEF od il Raw in generale possa essere tranquillamente "variato" nel tag dello spazio colore senza alcuna perdita di informazioni. Mi spiego meglio: se scatto con la D70 in .NEF Modo I(sRGB), apro il programma in Capture e cambio lo spazio in Modo II(Adobe) ed effettuo le regolazioni generali, poi salvo e riapro lo stesso file in Adobe Camera Raw e imposto il nuovo spazio in ProPhoto(l'unico posto dove si può fare) perdo le informazioni sulle sfumature non comprese in sRGB o in Adobe? Eventualmente, posso a posteriori applicare un profilo custom fatto in proprio con il Gretag Colorchecker come indicato sull'ottimo sito di Mauro Boscarol(http://www.boscarol.com)? Grazie, come sempre a chi vorrà darmi queste delucidazioni...