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Fabio Blanco
Voglio ricordare quì, nello spazio riservato ai racconti di vita in compania di una macchina fotografica, chi una vita con la macchina fotografica l'ha vissuta veramente...Helmut Newton.
Infatti ci ha lasciato oggi, vittima di un incidente stradale a Hollywood, il fotografo delle modelle (nude e seducenti).
Certo uno dei più controversi per il suo affascinante erotismo, ma sicuramente un grande interprete del Glamour mondiale.
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mauro.yzf@libero.it
Si Fabio, il grande Maestro ci ha lasciati all'eta' di 83 anni per un banale incidente stradale.........strana ironia della sorte.......uno che come lui è fuggito dalla Germania in tempo di guerra in eta' giovanissima con la famiglia per sopravivere.........
Il mondo della fotografia ha perso uno dei piu' grandi autori e maestri della XX° secolo.
le sue immagini sono sempre state una pura e voluta provocazione, una vera e propria scuola sull'intendere e sfidare con le immagini al posto delle parole.
Provo una profonda tristezza nell'apprendere questa notizia, in questi vent'anni di passione l'ho sempre visto e lo vedo tutt'ora un vero punto di riferimento, tanto da influenzarmi non poco nella scelta di mie certi lavori, non ultimo quello che sto' facendo in questi giorni.........lo vedo come vero e proprio MAESTRO............una grave perdita.........ma le sue provocatorie storie fatte di immagini rimarranno per sempre con noi appassionati, sara' sempre indimenticabile..........!!
Helmut: seistato e rimarrari per sempre il Grande Maestro.
Scusate se ho un po' abusato di questo spazio per questo sfogo........ma lo dovevo assolutamente fare.......!
Ciao Mauro.
nicesmile@virgilio.it
QUOTE (mauro.yzf@libero.it @ Jan 24 2004, 02:06 PM)
Si Fabio, il grande Maestro ci ha lasciati all'eta' di 83 anni per un banale incidente stradale.........strana ironia della sorte.......

A volte il caso: l'incidente è avvenuto a "Sunset Bwd" , (viale del tramonto) huh.gif
Gabriele Lopez
Ho appreso il fattaccio su PhotoNet e in principio pensavo ad una burla....di cattivo gusto..

Un altro grande che ci lascia, anche se non era il mio genere di fotografo, è una bella perdita per la fotografia.....

Claudio Orlando
Rispetto la morte come rispetto la vita. Anzi di più. Penso però al numero spaventoso di reporter morti nelle ultime guerre o in zone altrettanto pericolose e che non sono diventati altro che numeri da aggiungere alle vittime collaterali. Con tutto il rispetto, ripeto, che si deve a chicchessia, penso che nessuno di loro ha meritato le notizie su nessun telegiornale. Mostrando al mondo qualcos'altro, oltre a modelle androgine. Requiescat in pace.
Lambretta S
Dicono sia morto come è vissuto andando al massimo... riposi in pace... sad.gif
daniele.fenoglio@lunanuova.it
Non ho mai trovato particolarmente stimolante il glamur (dal punto di vista fotografico, ovviamente), anzi è un tipo di fotografia che mi lascia perplesso: edonistico, fintamente provocatorio, fine a se stesso. Probabilmente sono io che non lo conosco bene, o facilmente che non lo capisco.
Eppure sentire al tg che Newton era morto mi ha fatto male. Il suo genere (non lui o le sue foto!) non mi diceva nulla, per questo mi incuriosiva. Mi spingeva a chiedermi cosa ci trovassero gli altri (fotografi, critici, lettori) in quel tipo di immagini. Mi spingeva a cercare di capire non il genere, ma chi il genere lo apprezza.
Per questo la ritengo una grave perdita.

La morte di Newton ha fatto notizia perché era un pezzo del mondo patinato, quello del cinema e della tv. Quello dei Vip, molti dei quali potrebbero non esistere affatto ed il mondo non cambierebbe di una virgola. Faceva parte del mondo dell’immagine, con sufficienza e lo snobbismo che spesso contraddistingue noi “intellettuali” potremmo liquidarlo con poche parole di circostanza, perché come dice giustamente Claudio Orlando ci sono fotografi sconosciuti che per mostrarci il mondo, quello vero, ci hanno lasciato la pellaccia. Ma sarebbe sbagliato, perché la superficialità della nostra società (e questo non vuol dire che Newton o le sue opere fossero superficiali), la superficialità della nostra società è parte integrate della società stessa. Immortalarla significa raccontare un pezzo del nostro tempo. Poi potrà non piacerci, potrà non piacerci come viene rappresentata, potrà non piacerci che tolga spazio a cose che reputiamo più importanti. Ma è comunque una testimonianza di come siamo. Nel bene e nel male.

Con rispetto e cordoglio,

Daniele.
mauro.yzf@libero.it
Helmut Newton…..il suo nome è sempre stato legato alle immagini della moda, alla carta pattinata delle riviste piu’ prestigiose, ai ritratti dei personaggi piu’ famosi, quelli che facevano di tutto o quasi pur di farsi ritrarre da lui.
Quello che meno si sa’, forse, ma è il motivo per cui le sue immagini e il suo modo di vedere l’hanno reso famoso: per primo ha saputo ritrarre il corpo femminile in modo autoritario, protagonista e non piu’ sottomesso, ha reso la donna padrona della propria sessualita’, tutto questo ancora quando era un tabu’ e la televisione non si sognava nemmeno proporre certe cose. Ecco cos’è stato: il Maestro per eccellenza, colui che ha osato, quello che ha fatto sognare o ha reso pubblico il sogno proibito, quello che si poteva solo pensare ma non mettere in piazza.
Gia’, molti conoscono solo le sue opere grazie alle rivista di moda o perchè gli hanno dedicato qualche piccolo spazio in televisione, ma quanti sanno il perché della ricerca degli stilisti nelle sue immagini ? Probabilmente era quello che piu’ di tutti sapeva estrarre dal corpo e dalla fisionomia quel particolare che sapeva dar risalto al “contorno”.
Le sue opere non sono semplici da capire, non sono semplici immagini di glamour, sono pure e autentiche provocazioni dove spesso e volentieri esiste un legame tra “corpo ed ambiente”. Le sue immagini offrono anche un ambito incommensurabile ai nostri sogni, come gia’ detto ai nostri piu’ pazzi desideri, alla realizzazione di quello che è sempre stato impensabile o meglio proibito. Nelle sue immagini noi diventiamo delle altre persone, ci sdoppiamo: diventiamo parte del sogno e della poesia evocata dalle sue storie, scritte negli stati di tensione che esistono fra i suoi protagonisti, fra i loro sguardi bramosi e soprattutto tra i loro corpi oggetti del desiderio.
Egli stesso ha dichiarato che molte delle sue storie sono state ispirate da dei fatti realmente accaduti, amava ritagliare articoli dai quotidiani e da questi riprendeva a modo suo le storie………quelle storie. Certo, le sue immagini sembrano delle foto fatte solo per le riviste ma non è cosi’………solo che bisogna conoscere bene il fotografo, quello che egli ha proposto è sempre stato alla fin fine “il sogno proibito”.
Ragazzi, il suo contributo alla fotografia è stato immenso ma per apprezzarlo bisogna conoscerlo bene……….è un genere che non puo’ assolutamente essere preso alla “leggera” altrimenti ci si perde nella banalita’ dei pensieri……!!
Ripeto io personalmente lo ammiro e lo giudico un Grande a tal punto d’avermi anche, in qualche modo, influenzato (fotograficamente parlando).
Ciao Mauro.

Antonio C.
Mi dispiace.

Non sono mai rimasto estasiato dalla celebrazione del vacuo di molte delle sue immagini, ma di sicuro è stato un maestro, paradossalmente anche e soprattutto quando non nel glamour. Immagini formalmente perfette e (a volte, ma solo a volte) coinvolgenti. Una grave perdita, sono gravi tutte le perdite, non solo quelle dei fotoreporter o dei giornalisti, ma quando si tratta di qualcuno che si conosce e, tutto sommato, si ammira, allora si sente di più.
Ci rimarranno le sue opere, ed il ricordo di uno dei tanti modi coraggiosi di intendere la vita e la fotografia.
Massimo rispetto.
daniele.fenoglio@lunanuova.it
L'opinione di Mauro offre (almeno a me) uno spunto di riflessione in più. Rileggerò. Rivedrò. Ci penserò.
Grazie.
Daniele.
dammad
Un grande della fotografia di nudo e glamour!
Artista estroso e mai banale......
Ciao a tutti dammad
matteoganora
Ho appreso qui della triste scomparsa...

Che dire... certe persone dovrebbero essere immortali: maestri, ideologi, sperimentatori, uomini di assoluto coraggio.

Se ognuno di noi riuscisse a lasciare qualcosa di concretamente utile dopo la propria scomparsa, il mondo sarebbe migliore... Lui lo ha fatto!
mauro.yzf@libero.it
QUOTE (Antonio C. @ Jan 25 2004, 07:15 PM)
Mi dispiace.

Non sono mai rimasto estasiato dalla celebrazione del vacuo di molte delle sue immagini, ma di sicuro è stato un maestro, paradossalmente anche e soprattutto quando non nel glamour. Immagini formalmente perfette e (a volte, ma solo a volte) coinvolgenti. Una grave perdita, sono gravi tutte le perdite, non solo quelle dei fotoreporter o dei giornalisti, ma quando si tratta di qualcuno che si conosce e, tutto sommato, si ammira, allora si sente di più.
Ci rimarranno le sue opere, ed il ricordo di uno dei tanti modi coraggiosi di intendere la vita e la fotografia.
Massimo rispetto.

Antonio, per fortuna ogn'uno di noi vede ed interpreta la fotgrafia come meglio pensa, cosi è per la "scelta" dei nostri idoli o maestri che sia, altrimenti sai che tristezza piena di banalita' sarebbe la fotografia?! Se ti dicessi per chi non stravedo penso che ti si arricerebbe il pizzetto (almeno cosi mi hai detto chi era il tuo Maestro preferito...)........per i repoporte sappiamo benessimo tutti che la fotografia fa' piu' male della carta e sopratutto della tv......per certe immagini ed i loro autori è senz'altro meglio il silenzio......purtroppo.......!!
Ciao Mauro
mauro.yzf@libero.it
QUOTE (Antonio C. @ Jan 25 2004, 07:15 PM)
Mi dispiace.

Non sono mai rimasto estasiato dalla celebrazione del vacuo di molte delle sue immagini, ma di sicuro è stato un maestro, paradossalmente anche e soprattutto quando non nel glamour. Immagini formalmente perfette e (a volte, ma solo a volte) coinvolgenti. Una grave perdita, sono gravi tutte le perdite, non solo quelle dei fotoreporter o dei giornalisti, ma quando si tratta di qualcuno che si conosce e, tutto sommato, si ammira, allora si sente di più.
Ci rimarranno le sue opere, ed il ricordo di uno dei tanti modi coraggiosi di intendere la vita e la fotografia.
Massimo rispetto.

Antonio, per fortuna ogn'uno di noi vede ed interpreta la fotgrafia come meglio pensa, cosi è per la "scelta" dei nostri idoli o maestri che sia, altrimenti sai che tristezza piena di banalita' sarebbe la fotografia?! Se ti dicessi per chi non stravedo penso che ti si arricerebbe il pizzetto (almeno cosi mi hai detto chi era il tuo Maestro preferito...)........per i repoporte sappiamo benessimo tutti che la fotografia fa' piu' male della carta e sopratutto della tv......per certe immagini ed i loro autori è senz'altro meglio il silenzio......purtroppo.......!!
Ciao Mauro
Antonio C.
Eh Mauro,

ribadisco che lo considero un maestro, questo tuttavia non cambia il mio giudizio (gran classe, meno sostanza). I fondo, il mondo è bello perchè vario wink.gif
ciao!
Antonio C.
ps: ovviamente il maestro cui ti riferisci è un infinitesimo di Newton, e infatti lo considero alla mia portata (...)
ciaà
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