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Simone 6
Salve a tutti gente, vista la stagione e un pò come tutti noi, si inizia a fare qualche contratto per i matrimoni che si faranno in estate o comunque nella bella stagione, molte spose mi fanno la richiesta per un matrimonio in stile reportage e fin qui nulla da dire, ma quando ti chiedono un matrimonio tutto in reportage come si fà? Si come si fa a garantire un centinaio di scatti perfetti in reportage? Senza contare i moltissimi scatti che uno deve fare per avere la "fortuna" di tirare fuori un bel lavoro, voi colleghi come vi comportate quando vi vengono fatte delle richieste del genere? Sbizzaritevi perchè penso sia un argomento che interessa un pò a tutti i professionisti del settore.... grazie.gif rolleyes.gif
16ale16
Certi fotografi non si adattano alle richieste degli sposi, nel senso: io le foto te le faccio così, se ti piace accetti, altrimenti no.
Non discuto che sia giusto o sbagliato, è una scelta condivisibile o meno.

Altri cercano di venire incontro alle richieste degli sposi.

Di mio ti dico che il più possibile cerco di venire incontro alle loro richieste, ma attenzione sempre a capire se gli sposi hanno le idee chiare.
Uno che ti chiede solo reportage, hai idea di cosa significa?
Sto notando che sempre di più viene fuori la moda della foto non in posa, ma sono sicuri di sapere cosa significa? Secondo me no. Molti sposi sono terrorizzati dal fatto che il loro album venga noioso e allora tutti si buttano su questa parola un po' mitologica che è il reportage.

Come fare un matrimonio in reportage? Semplice, devi scattare senza rivolgerti agli sposi, devi essere trasparente. Tu ti metti ad osservare e scatti su quello che vedi. Prendilo come una manifestazione politica: che fai, chiedi ad uno che sfila se gentilmente guarda in camera o assume una certa posizione?
Da un lato le foto sono sicuramente spontanee, ma d'altra parte potresti ottenere tutti scatti anonimi.
Col reportage è come se tu non ci fossi, loro fanno la loro giornata e tu la tua.
Facciamo un esempio, la sposa esce di casa. Se è tutto reportage la sposa la riprendi mentre cammina e verosimilmente saranno poche le foto in cui guarda in macchina. Piace? Non piace? Ma soprattutto: gli sposi hanno chiare le idee su cosa vedranno nell'album?

D'altro canto se fai foto tutte costruite rischi di fare l'"effetto quadro antico", piuttosto noioso, ma magari le foto sono più ricercate nella composizione.

Attenzione io non giudico se sono foto belle o no o se è una buona tecnica, mi metto solo nei miei panni quando dovessi consegnare un matrimonio e agli sposi poi arriva la sorpresa.

Ti dico qual è la mia scelta: la personalizzazione.
Di foto a sposa e sposo se ne fanno dall'età dei dagherrotipi, ma il bello è fare le foto a Gino e Maria, se sono loro che si sposano. Questo significa personalizzare gli scatti con qualche caratteristica unica, che permetta di individuare non una tizia vestita di bianco e uno vestito di nero, ma loro due.
Esempio? Io mi sposerò il prossimo 01/06 e odio il caffé. Io e la mia dolce metà ci andremo a fare una foto in un bar mentre beviamo il caffè incorciando le braccia, come se fosse lo champagne.
Altro esempio? Lui ama il calcio e passa sempre tempo a vedere le partite, lei odia questa cosa. Bene, lei si farà la foto con un pallone.
Ancora? Lui è pescatore, lei si incavola perchè lui va sempre a pescare? Bene negli esterni se la giornata lo permette lei pescherà lui. Ecc ecc
Queste foto sono banali se le mostri a chi non conosce gli sposi, ma per lo ro sono uniche. Hanno un significato che secondo me nessun reportage ti dà.

Domanda allora che può nascere spontanea: ma come cavolo fai a portarti la canna da pesca o il pallone?
Io di solito faccio così: chiedo agli sposi le loro caratteristiche (passioni, odi, ecc) e chiedo di incontrarci qualche giorno prima per prendere il materiale necessario. Questo materiale resta in macchina mia il giorno della cerimonia (tanto la macchina te la porti sempre dietro) e lo uso negli esterni.
Il luogo degli esterni non ti permette di fare ciò? Lo fai alla villa fuori, tanto lì sicuro parcheggi vicino.

Secondo me gli estremi non vanno mai bene, nè solo reportage, nè solo foto costruite. Bisogna trovare il giusto mix delle cose. Il reportage mi viene spontaneo ad esempio all'uscita dalla chiesa, dove lì è praticamente impossibile chiedere, sempre gentilmente smile.gif , agli sposi di mettersi in una certa posizione.

Altro aspetto da non sottovalutare: gli amici. Hai mai pensato di chiedere agli sposi, sempre se lo vogliono, di far venire amici con loro per fare foto in esterni? Sicuramente verranno spiritose.

Il lavoro poi molto dipende dal prodotto che scelgono. Già un fotolibro ti permette di spezzare la foto con degli accorgimenti grafici che su un album normale non puoi avere. Sulle stampe classiche, hai una foto per pagina (generalmente un 24x30) e in quella foto devi metterci dentro qualcosa che un passepartout nero o bianco non ti danno come nel fotolibro. Quanti effetti grafici possono darti valore aggiunto e rendere l'album più leggero? (ma ahimé anche più pesante).
Ma gli sposi a questo ci pensano mai? O meglio, questa cosa gli sposi la sanno? O meglio ancora, ma gli sposi sanno davvero cos'è un fotolibro? In tanti non sanno nemmeno che cos'è e magari ti vengono a dire: io voglio un reportage (se volete vi dico anche la data di quando è successo laugh.gif ).

Molto chiaramente in fase preliminare cerco di spiegare sempre come verrà il prodotto in base a delle scelte: prodotto, tipo di foto, stagione, meteo, condizioni di luce, ecc.

Ma per chiudere non posso che tirare fuori l'aspetto che maggiormente secondo me influenza la buona riuscita di un matrimonio: la colaborazione degli sposi.
Eh già, se gli sposi stanno al gioco, se ci stanno a mettersi in pose particoalri, non c'è reportage che tenga secondo me. Io sono dell'avviso che più una coppia partecipa, più le foto verranno bene. Più gli sposi ti seguono, più vedrai che il servizio sarà bello!
Certo non devi fare secondo me come un noto studio romano che ti fa rotolare nella sabbia, ma ci sono delle giuste vie di mezzo.
Senza strafare, devi essere bravo a contestualizzare gli sposi nel posto in cui sono.
Ti metto un esempio, la foto allegata. In un castello medievale, lui si mette l'elmo. Banale come cosa, ma non tutti sono disposti a farlo. Ma nel loro album, ci sta bene!

E arrivo poi ad una frase che ahimé tante volte si ripresenta: il matrimonio rischia di essere la morte della creatività fotografica, se hai gli sposi non collaborativi! L'ultimo fatto è stato proprio così e nonostante la foto, tecnicamente parlando, è ben fatta, il risultato è una aurea mediocritas che fa dell'album un album noioso (anche per me da fare!!)
Simone 6
QUOTE(16ale16 @ Dec 5 2008, 05:20 PM) *
Certi fotografi non si adattano alle richieste degli sposi, nel senso: io le foto te le faccio così, se ti piace accetti, altrimenti no.
Non discuto che sia giusto o sbagliato, è una scelta condivisibile o meno.

Altri cercano di venire incontro alle richieste degli sposi.

Di mio ti dico che il più possibile cerco di venire incontro alle loro richieste, ma attenzione sempre a capire se gli sposi hanno le idee chiare.
Uno che ti chiede solo reportage, hai idea di cosa significa?
Sto notando che sempre di più viene fuori la moda della foto non in posa, ma sono sicuri di sapere cosa significa? Secondo me no. Molti sposi sono terrorizzati dal fatto che il loro album venga noioso e allora tutti si buttano su questa parola un po' mitologica che è il reportage.

Come fare un matrimonio in reportage? Semplice, devi scattare senza rivolgerti agli sposi, devi essere trasparente. Tu ti metti ad osservare e scatti su quello che vedi. Prendilo come una manifestazione politica: che fai, chiedi ad uno che sfila se gentilmente guarda in camera o assume una certa posizione?
Da un lato le foto sono sicuramente spontanee, ma d'altra parte potresti ottenere tutti scatti anonimi.
Col reportage è come se tu non ci fossi, loro fanno la loro giornata e tu la tua.
Facciamo un esempio, la sposa esce di casa. Se è tutto reportage la sposa la riprendi mentre cammina e verosimilmente saranno poche le foto in cui guarda in macchina. Piace? Non piace? Ma soprattutto: gli sposi hanno chiare le idee su cosa vedranno nell'album?

D'altro canto se fai foto tutte costruite rischi di fare l'"effetto quadro antico", piuttosto noioso, ma magari le foto sono più ricercate nella composizione.

Attenzione io non giudico se sono foto belle o no o se è una buona tecnica, mi metto solo nei miei panni quando dovessi consegnare un matrimonio e agli sposi poi arriva la sorpresa.

Ti dico qual è la mia scelta: la personalizzazione.
Di foto a sposa e sposo se ne fanno dall'età dei dagherrotipi, ma il bello è fare le foto a Gino e Maria, se sono loro che si sposano. Questo significa personalizzare gli scatti con qualche caratteristica unica, che permetta di individuare non una tizia vestita di bianco e uno vestito di nero, ma loro due.
Esempio? Io mi sposerò il prossimo 01/06 e odio il caffé. Io e la mia dolce metà ci andremo a fare una foto in un bar mentre beviamo il caffè incorciando le braccia, come se fosse lo champagne.
Altro esempio? Lui ama il calcio e passa sempre tempo a vedere le partite, lei odia questa cosa. Bene, lei si farà la foto con un pallone.
Ancora? Lui è pescatore, lei si incavola perchè lui va sempre a pescare? Bene negli esterni se la giornata lo permette lei pescherà lui. Ecc ecc
Queste foto sono banali se le mostri a chi non conosce gli sposi, ma per lo ro sono uniche. Hanno un significato che secondo me nessun reportage ti dà.

Domanda allora che può nascere spontanea: ma come cavolo fai a portarti la canna da pesca o il pallone?
Io di solito faccio così: chiedo agli sposi le loro caratteristiche (passioni, odi, ecc) e chiedo di incontrarci qualche giorno prima per prendere il materiale necessario. Questo materiale resta in macchina mia il giorno della cerimonia (tanto la macchina te la porti sempre dietro) e lo uso negli esterni.
Il luogo degli esterni non ti permette di fare ciò? Lo fai alla villa fuori, tanto lì sicuro parcheggi vicino.

Secondo me gli estremi non vanno mai bene, nè solo reportage, nè solo foto costruite. Bisogna trovare il giusto mix delle cose. Il reportage mi viene spontaneo ad esempio all'uscita dalla chiesa, dove lì è praticamente impossibile chiedere, sempre gentilmente smile.gif , agli sposi di mettersi in una certa posizione.

Altro aspetto da non sottovalutare: gli amici. Hai mai pensato di chiedere agli sposi, sempre se lo vogliono, di far venire amici con loro per fare foto in esterni? Sicuramente verranno spiritose.

Il lavoro poi molto dipende dal prodotto che scelgono. Già un fotolibro ti permette di spezzare la foto con degli accorgimenti grafici che su un album normale non puoi avere. Sulle stampe classiche, hai una foto per pagina (generalmente un 24x30) e in quella foto devi metterci dentro qualcosa che un passepartout nero o bianco non ti danno come nel fotolibro. Quanti effetti grafici possono darti valore aggiunto e rendere l'album più leggero? (ma ahimé anche più pesante).
Ma gli sposi a questo ci pensano mai? O meglio, questa cosa gli sposi la sanno? O meglio ancora, ma gli sposi sanno davvero cos'è un fotolibro? In tanti non sanno nemmeno che cos'è e magari ti vengono a dire: io voglio un reportage (se volete vi dico anche la data di quando è successo laugh.gif ).

Molto chiaramente in fase preliminare cerco di spiegare sempre come verrà il prodotto in base a delle scelte: prodotto, tipo di foto, stagione, meteo, condizioni di luce, ecc.

Ma per chiudere non posso che tirare fuori l'aspetto che maggiormente secondo me influenza la buona riuscita di un matrimonio: la colaborazione degli sposi.
Eh già, se gli sposi stanno al gioco, se ci stanno a mettersi in pose particoalri, non c'è reportage che tenga secondo me. Io sono dell'avviso che più una coppia partecipa, più le foto verranno bene. Più gli sposi ti seguono, più vedrai che il servizio sarà bello!
Certo non devi fare secondo me come un noto studio romano che ti fa rotolare nella sabbia, ma ci sono delle giuste vie di mezzo.
Senza strafare, devi essere bravo a contestualizzare gli sposi nel posto in cui sono.
Ti metto un esempio, la foto allegata. In un castello medievale, lui si mette l'elmo. Banale come cosa, ma non tutti sono disposti a farlo. Ma nel loro album, ci sta bene!

E arrivo poi ad una frase che ahimé tante volte si ripresenta: il matrimonio rischia di essere la morte della creatività fotografica, se hai gli sposi non collaborativi! L'ultimo fatto è stato proprio così e nonostante la foto, tecnicamente parlando, è ben fatta, il risultato è una aurea mediocritas che fa dell'album un album noioso (anche per me da fare!!)



Grazie del tuo punto di vista è stato molto utile e sopratutto la quoto in pieno, molti nostri colleghi aimè promettono un intero servizio fotografico in reportage cosa secondo me impossibile, perchè penso che comunque un certo lavoro di qualità lo devi consegnare per pararti il c..o e come fai a dire che fai tutto in reportage? E se agli sposi fa schifo il reportage perchè come dicevi tu non sanno neanche loro cosa significhi? cerotto.gif
Simone 6
QUOTE(Simone Per @ Dec 5 2008, 05:37 PM) *
Grazie del tuo punto di vista è stato molto utile e sopratutto la quoto in pieno, molti nostri colleghi aimè promettono un intero servizio fotografico in reportage cosa secondo me impossibile, perchè penso che comunque un certo lavoro di qualità lo devi consegnare per pararti il c..o e come fai a dire che fai tutto in reportage? E se agli sposi fa schifo il reportage perchè come dicevi tu non sanno neanche loro cosa significhi? cerotto.gif



Ho visto la tua foto molto simpatica, anche io ho questo stile ,per esempio sabato scorso ho fatto un matrimonio e nnella nostra zona pioveva come Dio la Mandava per fortuna vicino c'era un paesino Greve In Chianti con i portici e molti negozi caratteristici di salumi e cantine con stagionatura di formaggi annessa ci siamo fatti le foto nei negozi e nelle cantine e al mercato foto secondo me riuscitissime, ma non reportage perchè una certa posa c'era, come la foto tua, alla fine della serata gli sposi mi hanno ringraziato perchè non si erano mai divertiti tanto........questo per ribadire che secondo me il reportage è bello ma a in maniera equilibrata se no il servizio può diventare anonimo e persino freddo.........sta a noi far capire alla coppia di sposi cosa vogliono e indirizzarli secondo me nella giusta direzione...
alextouch
Scusate l'intromissione, ma parlo x esperienza diretta "dall'altra parte" dell'obiettivo...

Mi sono sposato qualche mese fa e naturalmente ho cercato di capire quale fosse il servizio fotografico che avrei voluto avere come ricordo...

Per fortuna abbiamo stabilito un buon rapporto con il fotografo per il nostro servizio che ha sicuramente eseguito delle ottime foto (circa 800 scatti), con una Nikon D300, ottimi i dettagli, pose molto classiche ma...

Ma... aggiungo un ma... nonostante avessi chiesto anche foto spontanee. ho trovato pochissimi tentativi di Reportage (e spesso inutilizzabili), foto lasciate all'inventiva nemmeno l'ombra

Risultato: un servizio tecnicamente ottimo (a parte un effetto "piatto" generalizzato che ho risolto con photoshop), classico e standard.

Quindi, secondo me, la soluzione migliore è cercare di fornire agli sposi, sicuramente foto in posa (che nn devono mai mancare) ma cercare anche di utilizzare un pò d'inventiva e fantasia personale, proporre scatti con punti di vista differenti, soluzioni innovative e con un occhio rivolto alla post produzione, che spesso può portare a stupende sorprese se il fotografo sà dove vuole arrivare.... (vedi effetti glamour o b\n, emerge, photomatix ecc)
Meglio qualche scatto in più che un cliente poco soddisfatto che nn porterà nessuna pubblicità...

ALEX
16ale16
Alex, hai perfettamente ragione e questa tua affermazione secondo me si incontra benissimo con la personalizzazione del matrimonio.

Ognuno ha il suo stile è vero, ma se voi gli avevate chiesto delle foto spontanee, da reportage, ha sbagliato lui a non farvele.
nasopazzo
Concordo con i due Alex Pollice.gif
Anche io penso che le foto in posa ci voglio, poi sta al fotografo rendere, come già detto, queste foto "particolari".
Il reportage in un album di matrimonio è un'ottima cosa che personalmente amo molto, ma tutto dipende dagli sposi. Se hai una coppia statica, non partecipativa, compresi parenti e amici che non collaborano, difficilmente si riuscirà ad ottenere qualche scatto decente da reportage. Insomma, tutto dipende sia dagli sposi sia dalle varie situazioni che si vanno presentando quel giorno.
Certo che proporre un intero servizio di reportage mi pare utopia in quanto materialmente non è fattibile... ma ognuno è libero di proporre ciò che crede rolleyes.gif
Bisogna, secondo me, proporre il proprio lavoro senza snaturalizzarlo e cercare di adeguarsi il più possibile agli sposi.
Saluti
Mario
alextouch
Hai perfettamente ragione Mario e come giustamente a detto ale16 si dovrebbe discuterne prima con gli sposi, d'altra parte, quando si trovano dei soggetti "difficili" il fotografo nn può fare miracoli e non è nemmeno uno "schiavo" della coppia, ma è li con loro per lavorare insieme a loro.

Spesso, purtroppo, molti professionisti dimenticano che durante un intera giornata hanno la fortuna di avere a disposizione un infinità di situazioni, mille volti ed espressioni sempre diverse, luci che continuano a variare, differenti location, cambi di stati d'animo (che andrebbero impressi sulla pellicola) e quindi con un pò di improvvisazione, tanta fantasia e un buon tele, si risolvono spesso situazioni difficili.

Alex
franco altobelli
BUONGIORNO SONO DACCORDISSIMO CON 16ALE16 OGGI UN SERVIZIO FOTOFRAFICO E SOLO REPORTAGE
MA DICO "REPORTAGE AL 100X100
IO QUANDO FOTOGRAFAVO CON ASSEBLAD ERANO QUASI SOLO RITRATTI E GLI SPOSI VENIVANO STRESSATI IN POSA ORA CON L'AVVENTO DEL DIGITALE E CON UNA D3 - D300
TI PUOI PERMETTERE DI TUTTO NOI IN MATRIMONIO COMPRESO MIO FIGLIO CACCIAMO SUI 1200 SCATTI PER FINIRE CON 80-100 FINITI E ANDIAMO ALLA GRANDE E DECIDIAMO NOI COME QUANDO FARE GLI SPOSI NON DEVONO INTERFERIRE NEL NOSTRO LAVORO
POI PRIMA DI UN MATRIMONIO NOI FACCIAMO VEDERE I NOSTRI LAVORI SIA DI FOTO CHE VIDEO
O PRENDERE O LASCIARE A PROPOSITO IL VIDEO NON DURA PIU' DI 30 MINUTI
QUINDI SONO ANCORA UNA VOLTA DACCORDO CON 16ALE16
IL PROFESSIONISTA E COSI MA COLUI CHE SI FA COMANDARE DAGLI SPOSI COME FARE E LUI E DACCORDO
PER ME E UN VENDITORE DI CARTA
SALUTI A TUTTI
E BUONE FESTE
mimmo1973
Soprattutto cura dei dettagli,con un filo logico unito a scatti di posa naturali.
nasopazzo
QUOTE(alextouch @ Dec 6 2008, 09:50 AM) *
Hai perfettamente ragione Mario e come giustamente a detto ale16 si dovrebbe discuterne prima con gli sposi, d'altra parte, quando si trovano dei soggetti "difficili" il fotografo nn può fare miracoli e non è nemmeno uno "schiavo" della coppia, ma è li con loro per lavorare insieme a loro.

Spesso, purtroppo, molti professionisti dimenticano che durante un intera giornata hanno la fortuna di avere a disposizione un infinità di situazioni, mille volti ed espressioni sempre diverse, luci che continuano a variare, differenti location, cambi di stati d'animo (che andrebbero impressi sulla pellicola) e quindi con un pò di improvvisazione, tanta fantasia e un buon tele, si risolvono spesso situazioni difficili.

Alex

Concordo in pieno Pollice.gif
L'avvento del digitale tra l'altro permette di affrontare determinati eventi in modo molto diverso da prima. A parte i discorsi sulla post produzione ecc ecc... quello che il digitale in fondo ci ha permesso è di spaziare con la nostra fantasia.
Quello che adesso è importante, a mio modo di vedere, è che si possono offrire prodotti che sono non più classici album, ma racconti di vita.
Ma tutto, si sa, è de gustibus rolleyes.gif
Saluti
Mario
Francesco Portelli
QUOTE(Simone Per @ Dec 5 2008, 01:44 PM) *
molte spose mi fanno la richiesta per un matrimonio in stile reportage e fin qui nulla da dire, ma quando ti chiedono un matrimonio tutto in reportage come si fà?


Come si fa??? Semplice, mandale da me che faccio SOLO reportage!
Scherzi a parte, dipende se, come ti hanno già detto, vuoi scendere a compromessi oppure no.
Se il tuo stile non è il reportage fallo presente agli sposi, non rischiare problemi durante il servizio!
Comunque, se vuoi prendere qualche spunto sul "tutto reportage" dai un'occhiata al mio sito: www.independentpictures.it spero ti possa essere utile.
nuvolarossa
Non lo faccio di mestiere, ma qualche matrimonio mi è capitato di farlo... Per esperienza ho visto che, al di là delle richieste pre-evento da parte degli sposi, le foto che alla fine poi piacciono di più sono (purtroppo) proprio quelle in posa... E più classiche sono più piacciono!
Quindi il mio consiglio è di seguire l'evento, fare scatti in tutte le situazioni, fare il cosiddetto "reportage" della cerimonia, ma non dimenticarsi di fare anche una serie cospicua di foto classiche, magari anche spiritose ed ambientate. Vedrete che alla fine gli sposi andranno a scegliere proprio quelle...
Non bisogna dimenticare soprattutto che il momento delle fotografie deve essere anche di divertimento, quindi creare situazioni spiritose, andare a caccia di "location" e far sentire gli sposi dei modelli per un giorno... Guai se si annoiassero, nelle foto avrebbero facce tristi ed espressioni non proprio adeguate.
Francesco Portelli
QUOTE(nuvolarossa @ Dec 10 2008, 12:51 PM) *
Non lo faccio di mestiere, ma qualche matrimonio mi è capitato di farlo... Per esperienza ho visto che, al di là delle richieste pre-evento da parte degli sposi, le foto che alla fine poi piacciono di più sono (purtroppo) proprio quelle in posa... E più classiche sono più piacciono!
Quindi il mio consiglio è di seguire l'evento, fare scatti in tutte le situazioni, fare il cosiddetto "reportage" della cerimonia, ma non dimenticarsi di fare anche una serie cospicua di foto classiche, magari anche spiritose ed ambientate. Vedrete che alla fine gli sposi andranno a scegliere proprio quelle...
Non bisogna dimenticare soprattutto che il momento delle fotografie deve essere anche di divertimento, quindi creare situazioni spiritose, andare a caccia di "location" e far sentire gli sposi dei modelli per un giorno... Guai se si annoiassero, nelle foto avrebbero facce tristi ed espressioni non proprio adeguate.


Io invece la penso esattamente al contrario.
Ho visto spesso sposi sbuffare alle continue richieste del fotografo. Non dimentichiamoci invece che loro NON sono modelli ed ogni tentativo di farli apparire come tali risulta ridicolo.
Ovviamente questo è il mio modesto parere e spero non infastidisca chi ritiene più utili le foto in posa.
www.murrayphotography.com questa è ARTE nel matrimonio. Raccontare le emozioni e non le finte scenette, perché chi guarda l'album dopo anni vuole rivivere quelle emozioni.
16ale16
QUOTE(yuza @ Dec 10 2008, 02:30 PM) *
...NON sono modelli ed ogni tentativo di farli apparire come tali risulta ridicolo.


No, questo lo vedo un estremismo.
E' vero che non sono modelli, ma dire che addirittura sono ridicoli non è valido sempre. Puoi trovare gente che partecipa e puoi fare delle belle foto.
Devi essere bravo tu a non cercare la foto glamour o troppo in posa, ma mettere in posa la gente non li fa apparire necessariamente ridicoli.
nasopazzo
QUOTE(16ale16 @ Dec 10 2008, 03:18 PM) *
No, questo lo vedo un estremismo.
E' vero che non sono modelli, ma dire che addirittura sono ridicoli non è valido sempre. Puoi trovare gente che partecipa e puoi fare delle belle foto.
Devi essere bravo tu a non cercare la foto glamour o troppo in posa, ma mettere in posa la gente non li fa apparire necessariamente ridicoli.

Quoto in pieno. E poi non dimentichiamoci che nonostante molti dicano subito che non vogliono foto statiche, ecc ecc poi alla fine quasi la chiedono e non penso si sentano ridicoli, anzi rolleyes.gif
Il discorso secondo me è vasto e non c'è una regola rigida da applicare a tutte le coppie.
Saluti
Mario
alextouch
Esatto Mario, la regola corretta è che non devono esserci regole... sarà una frase fatta ma non costa praticamente nulla fare sia scatti in posa che in reportage (al massimo avremo un paio di memory card in più da usare)...

ALEX
nasopazzo
QUOTE(alextouch @ Dec 11 2008, 02:30 PM) *
Esatto Mario, la regola corretta è che non devono esserci regole... sarà una frase fatta ma non costa praticamente nulla fare sia scatti in posa che in reportage (al massimo avremo un paio di memory card in più da usare)...

ALEX

Già già Pollice.gif
Ciao
Mario
nuvolarossa
QUOTE
Esatto Mario, la regola corretta è che non devono esserci regole... sarà una frase fatta ma non costa praticamente nulla fare sia scatti in posa che in reportage (al massimo avremo un paio di memory card in più da usare)...

ALEX


QUOTE(ombres70 @ Dec 11 2008, 08:19 PM) *
Già già Pollice.gif
Ciao
Mario


Troppo comodo!...
Vorrei vedere però se ragionavate così anche quando il digitale non c'era.... texano.gif
rbobo
QUOTE(yuza @ Dec 10 2008, 02:30 PM) *
www.murrayphotography.com questa è ARTE nel matrimonio. Raccontare le emozioni e non le finte scenette, perché chi guarda l'album dopo anni vuole rivivere quelle emozioni.


Se lavorasse in italia sarebbe praticamente disoccupato.Io faccio molti reportage, tutti chiedono e vogliono lo stile reportage. La gente non sa neanche cosa sia, in italia ci sono poche persone che possono capirlo. Quando è ora di scegliere poi scelgono sempre le stesse oppure osano pochissimo.

Ciao
rob
Francesco Portelli
QUOTE(rbobo @ Dec 12 2008, 04:20 PM) *
Se lavorasse in italia sarebbe praticamente disoccupato.Io faccio molti reportage, tutti chiedono e vogliono lo stile reportage. La gente non sa neanche cosa sia, in italia ci sono poche persone che possono capirlo. Quando è ora di scegliere poi scelgono sempre le stesse oppure osano pochissimo.

Ciao
rob



La gente non sa cosa vuol dire reportage perché per prima cosa non lo sanno neanche molti fotografi!
Ormai la parola reportage viene usata da tutti a sproposito. Spesso certi fotografi (e ti assicuro che ne conosco tanti) dicono di fare reportage e poi fanno le classiche foto e gli sposi sono convinti che le foto che guardano sull'album siano davvero reportage.
Francesco Portelli
E' anche nostro compito far conoscere nuovi stili e proporre idee innovative agli sposi.
Possibile che si sia ancora legati così tanto ad uno stile fotografico così passato?
Fare del fotogiornalismo di matrimonio è difficilissimo perché devi davvero saper cogliere i momenti e le situazioni. Però ragazzi mettiamoci un po' in gioco e cerchiamo di rinnovarci e soprattutto facciamo sapere alla gente che si può fare un altro genere di fotografia e che i risultati possono essere strepitosi.

Una delle mie soddisfazioni più grandi è stata vedere una sposa piangere nel riguardare le foto che gli abbiamo fatto.
nasopazzo
QUOTE(yuza @ Dec 12 2008, 05:32 PM) *
E' anche nostro compito far conoscere nuovi stili e proporre idee innovative agli sposi.
Possibile che si sia ancora legati così tanto ad uno stile fotografico così passato?
Fare del fotogiornalismo di matrimonio è difficilissimo perché devi davvero saper cogliere i momenti e le situazioni. Però ragazzi mettiamoci un po' in gioco e cerchiamo di rinnovarci e soprattutto facciamo sapere alla gente che si può fare un altro genere di fotografia e che i risultati possono essere strepitosi.

Una delle mie soddisfazioni più grandi è stata vedere una sposa piangere nel riguardare le foto che gli abbiamo fatto.

Concordo con quanto dici, ma il problema maggiore a mio parere è proprio la gente che già, almeno la maggior parte, diventa poi tradizionalista tutto ad un tratto quando si parla di matrimonio. Inserire delle foto di reportage in un servizio è una cosa bellissima perchè, per come la vedo io, se possibile, il fotografo deve raccontare quel giorno, deve farlo rivivere.
Ma, spesso, sono proprio gli sposi ad essere dubbiosi e, credimi, ce ne vuole per convincerli... ma anche questo forse dipende anche dalle varie zone d'italia.
Però ribadisco, che per come la vedo io, è tutto una variabile, tutto e relativo e dipende da sposi, parenti, amici e varie situazioni che possono o non possono generarsi.
Ciao
Mario
rbobo
Assisto a dei matrimoni che ad un funerale c'è più baccano e sorrisi. Che reportage vuoi fare dove praticamente non succede nulla. Vorrei proprio vedere i migliori fotografi di reportage alle prese con il sole a picco una sposa da 100 kg e visi ixxxxxxi perchè qualche parente ha dato buca.
Che gli anglosassoni si tengano il loro fotogiornalismo e noi ci teniamo il nostro misto, chi ha detto che il loro stile è migliore?Perchè lo fanno loro allora è tendenza.Tra non molto anche quì vedremo le damigelle ed i testimoni dello sposo vestiti tutti uguali, uno spettacolo! Una delle cose che dovremo imparare da loro è il senso civico ed il rispetto per le leggi, invece abbiamo importato l'uso della coca cola, l'uso della coca, e tra un po il fotogiornalismo. smile.gif

ciao
rob
nasopazzo
QUOTE(rbobo @ Dec 13 2008, 05:19 PM) *
Assisto a dei matrimoni che ad un funerale c'è più baccano e sorrisi. Che reportage vuoi fare dove praticamente non succede nulla..................

Già già rolleyes.gif

QUOTE(rbobo @ Dec 13 2008, 05:19 PM) *
......Che gli anglosassoni si tengano il loro fotogiornalismo e noi ci teniamo il nostro misto, chi ha detto che il loro stile è migliore?......

Concordo Pollice.gif
Ciao
Mario
Francesco Portelli
QUOTE(rbobo @ Dec 13 2008, 05:19 PM) *
Assisto a dei matrimoni che ad un funerale c'è più baccano e sorrisi. Che reportage vuoi fare dove praticamente non succede nulla. Vorrei proprio vedere i migliori fotografi di reportage alle prese con il sole a picco una sposa da 100 kg e visi ixxxxxxi perchè qualche parente ha dato buca.
Che gli anglosassoni si tengano il loro fotogiornalismo e noi ci teniamo il nostro misto, chi ha detto che il loro stile è migliore?Perchè lo fanno loro allora è tendenza.Tra non molto anche quì vedremo le damigelle ed i testimoni dello sposo vestiti tutti uguali, uno spettacolo! Una delle cose che dovremo imparare da loro è il senso civico ed il rispetto per le leggi, invece abbiamo importato l'uso della coca cola, l'uso della coca, e tra un po il fotogiornalismo. smile.gif

ciao
rob



E chi ha mai parlato di stile anglosassone???
Il fotogiornalismo è presente in tutto il mondo e FORTUNATAMENTE anche in Italia.
www.luigirota.it
www.ruggerofarina.it
www.sposisenzapose.it


rbobo
quote name='yuza' date='Dec 14 2008, 08:28 PM' post='1414848']
E chi ha mai parlato di stile anglosassone???
Il fotogiornalismo è presente in tutto il mondo e FORTUNATAMENTE anche in Italia.
www.luigirota.it
www.ruggerofarina.it
www.sposisenzapose.it
[/quote]


Io ho parlato di stile anglosassone, loro facevano già reportage quando quì si facevano 80 scatti per metterne 60 nell'album.
Molti fotografi hanno 20 foto di reportage decente da mettere in un sito, pochissimi o quasi nessuno ha 70 foto di alto livello di reportage da mettere in un album.
I siti che mi hai indicato li trovo validi ma non vedo un'arte del reportage sopraffina, hanno molte pose anche loro.

Guarda quì:
http://www.carlocarletti.com/

Io faccio molto reportage ma non pubblico praticamente nulla perchè voglio pubblicare solo quello quello che riesco garantire. Il reportage ha troppe variabili che non dipendono dal fotografo.

Ciao
rob
Simone 6
QUOTE(rbobo @ Dec 15 2008, 10:33 PM) *
quote name='yuza' date='Dec 14 2008, 08:28 PM' post='1414848']
E chi ha mai parlato di stile anglosassone???
Il fotogiornalismo è presente in tutto il mondo e FORTUNATAMENTE anche in Italia.
www.luigirota.it
www.ruggerofarina.it
www.sposisenzapose.it
Io ho parlato di stile anglosassone, loro facevano già reportage quando quì si facevano 80 scatti per metterne 60 nell'album.
Molti fotografi hanno 20 foto di reportage decente da mettere in un sito, pochissimi o quasi nessuno ha 70 foto di alto livello di reportage da mettere in un album.
I siti che mi hai indicato li trovo validi ma non vedo un'arte del reportage sopraffina, hanno molte pose anche loro.

Guarda quì:
http://www.carlocarletti.com/

Io faccio molto reportage ma non pubblico praticamente nulla perchè voglio pubblicare solo quello quello che riesco garantire. Il reportage ha troppe variabili che non dipendono dal fotografo.

Ciao
rob

ti quoto in pieno rbobo in pratica si torna a dire quello che ho detto all'inizio del post, come si fa a garantire un intero servizio nel cosidetto reportage? Police.gif
Andry81
Ho dato uno sguardo al sito di questo Murray e alcune cose sono interessanti, altre inquadrature quì in Italia secondo me fanno un pò fiasco.Quello che c'è da imparare da questo fotografo secondo me è la gestione della luce, davvero eccellente.
sabricol
Io non sono un fotografo professionista quindi esprimo il mio parere solo come amatore. Nei siti che ha consigliato Yuza, quelli che dovrebbero suggerire del reportage italiano, troviamo classici esempi di foto da cerimonia un pò in posa, un pò reportage, proprio come si diceva in tutti gli interventi precedenti. Sono bellissime foto, dove gli sposi vengono invitati ad esempio a passeggiare, sorridere, voltarsi, dove la situazione viene creata e loro diventano un pò modelli per un giorno (non penso che di loro iniziativa alcuni sposi si siano infilati in certe situazioni)
Diverso è lo stile di Murray dove, secondo me, al di là del fatto che le foto sono bellissime e la gestione della luce magistrale, parliamo di foto che probabilmente qui in italia non finirebbero in nessun album (benchè, ripeto, bellissime) anche se gli sposi avevano espressamente richiesto lo stile reportage. Secondo me gli sposi non sono perfettamente consapevoli di che cosa significhi veramente.
Osare si, ma non solo. biggrin.gif
giannicastellana
QUOTE(Simone Per @ Dec 5 2008, 03:37 PM) *
Grazie del tuo punto di vista è stato molto utile e sopratutto la quoto in pieno, molti nostri colleghi aimè promettono un intero servizio fotografico in reportage cosa secondo me impossibile, perchè penso che comunque un certo lavoro di qualità lo devi consegnare per pararti il c..o e come fai a dire che fai tutto in reportage? E se agli sposi fa schifo il reportage perchè come dicevi tu non sanno neanche loro cosa significhi? cerotto.gif


Ciao, io, a prescindere dalla tipologia del lavoro da consegnare, faccio vedere l'impaginazione dell'album al computer prima di stampare, un sorta di album virtuale.
Specialmente quando è un reportage.


giannicastellana
QUOTE(16ale16 @ Dec 5 2008, 04:40 PM) *
Alex, hai perfettamente ragione e questa tua affermazione secondo me si incontra benissimo con la personalizzazione del matrimonio.

Ognuno ha il suo stile è vero, ma se voi gli avevate chiesto delle foto spontanee, da reportage, ha sbagliato lui a non farvele.



Secondo me un servizio ideale dovrebbe contenere posa e reportage in egual misura, anche perchè oggi si ha la possibiltà di scattare tanto ad un basso costo, ricordo il 6x7 che costi!!! un sito da visitare per prendere spunto è www.sarafrancephotography.com/ per me è fantastica
giannicastellana
QUOTE(rbobo @ Dec 15 2008, 08:33 PM) *
quote name='yuza' date='Dec 14 2008, 08:28 PM' post='1414848']
E chi ha mai parlato di stile anglosassone???
Il fotogiornalismo è presente in tutto il mondo e FORTUNATAMENTE anche in Italia.
www.luigirota.it
www.ruggerofarina.it
www.sposisenzapose.it
Io ho parlato di stile anglosassone, loro facevano già reportage quando quì si facevano 80 scatti per metterne 60 nell'album.
Molti fotografi hanno 20 foto di reportage decente da mettere in un sito, pochissimi o quasi nessuno ha 70 foto di alto livello di reportage da mettere in un album.
I siti che mi hai indicato li trovo validi ma non vedo un'arte del reportage sopraffina, hanno molte pose anche loro.

Guarda quì:
http://www.carlocarletti.com/

Io faccio molto reportage ma non pubblico praticamente nulla perchè voglio pubblicare solo quello quello che riesco garantire. Il reportage ha troppe variabili che non dipendono dal fotografo.

Ciao
rob



salve rob, visita questo www.sarafrancephotography.com/ che ne pensi? ciao
alextouch
QUOTE(giannicastellana @ Dec 20 2008, 10:30 PM) *
salve rob, visita questo www.sarafrancephotography.com/ che ne pensi? ciao


Che gallery ragazzi... certo che fà tanto anche la location...

Ultimamente ho visto un portfolio di una coppia italiana sposata alle barbados... con fondali caraibici tutto è sicuramente più semplice e si ha più possibilità di creare sia pose spettacolari che reportage unici, senza contare che i fotografi erano 3 e tutti con obiettivi lunghi come un mio braccio... Con tanto di fotografo che commentava i suoi scatti, la luce, la sua attrezzatura da migliaia di dollari bla bla bla..
Così non vale...
Ma se torniamo nel mondo reale, su questo forum, ho visto tantissime foto postate veramente fantastiche in location normali...

Alex
ZILA
.. ecco queste sono le cose che capitano.. ho scritto un poema.. poi per errore ho cancellato tutto. Cerco di non sbagliare un altra volta ..

Accettate l'opinione di una donnina che si diletta ogni tanto con i matrimoni?
Ho cominciato a fotografare i matrimoni quasi per scherzo. Ho sempre portato con me la mia fedele reflex digitale .. come adesso tutti fanno con le compattine. Mentre i fotografi ufficiali tenevano occupati gli sposi con mille pose e location .. io mi divertivo a fotografare invitati ed amici nelle situazioni più assurde e divertenti. Le foto venivano gradite dagli sposi.. che stufi di vedere primi piani scontati .. si divertivano ricordando questo o quello.. cose che i fotografi ufficiali snobbavano alla grande. Da li sono partite le richieste di amici e parenti a fotografare ufficialmente i loro matrimoni. Da buona incosciente ho detto sempre SI .. senza manco pensarci un attimo. I risultati sono stati ottimi. Chi cerca me.. cerca un fotografo diverso.. stile reportage... non il classico 50 foto come dico io punto e basta. Io di foto ne scatto migliaia.. sempre con l'occhio nel mirino.. pronta a cogliere ogni attimo della festa.. che siano sposi o invitati poco importa. Comincio la mattina presto e finisco il gg dopo.. senza fermarmi.. senza disturbare.. ma sempre presente. Non tutti i fotografi pro sono disposti a queste cose. Più che le foto..contano le ore di lavoro.. e nei matrimoni di reportage le ore sono tante.
Ho pure imparato a mie spese cosa vuol dire aver un album con 120 foto praticamente inutili. Il mio album è così. Pagato 12 anni fa quasi 3 milioni. Un sacco di primi piani.. di foto in posa (io che per la posa sono negata.. una forzatura unica). Ho una micro foto dell'uscita dalla chiesa mentre mi tirano il riso. Ho una micro foto del 1° bacio. Non ho foto di amici e parenti.. a parte quelle classiche con tutti i parenti della sposa .. parenti dello sposo.. ma anche qui.. non tutti erano li mentre il fotografo scattava. Del pranzo nulla.. dei miei genitori nulla a parte una foto in casa durante i preparativi. Con le mie sorelle neanche una foto.. non ricordo neanche come erano vestite.. Idem mio marito. Ecco.. a che servono 120 primi piani?? Avrei preferito mille volte avere un reportage.. avere delle foto con gli amici.. delle foto durante il pranzo o i festeggiamenti dopo la torta. Ho chiesto troppo?? Di certo quel giorno non potevo sapere che da li a poco sarebbero morti molti zii e quella sarebbe state l'ultima occasione per vederli tutti insieme. Nella foto di gruppo non ci sono . Ci sono in qualche foto scattata da amici.. ma ai tempi la pellicola non permetteva chissà quanti scatti. Cosa costava al fotografo girare per il tavoli e fare delle foto agli invitati?
Dopo il mio matrimonio.. ho capito che il reportage ha un valore decisamente superiore.. ma che non tutti fanno.. perchè altamente rischioso.

Adesso arriviamo al dunque: PERCHE' LA MAGGIORPARTE DEI FOTOGRAFI PRO SI RIFIUTA DI SCATTARE MATRIMONI DI REPORTAGE?

Invito amatori e pro a provare a rispondere.

La mia risposta è questa. Mettere in posa una sposa è molto più semplice che fotografarla mentre parla con amici. Con la posa puoi aggiustare la luce.. puoi correggere eventuali imperfezioni.. puoi decidere tu cosa fare. Con il reportage devi essere doppiamente bravo.. e pronto a rischiare il rischiabile cogliendo ogni attimo. Provate a correre dietro ad una sposa che entra ed esce da zone di sole e d'ombra. Magari nel momento clou il classico raggio di sole ti brucia tutto. Che fai?? Continui a scattare.. sempre pronto.. senza mollare mai la presa della macchina fotografica. Dopo un matrimonio io sono distrutta.. ci metto 1/2 gg a recuperare la fatica e lo stress. Nel reportage non devi perdere l'attimo.. ogni momento è buono per tirare fuori uno scatto superiore. Nel matrimonio classico.. si fanno quelle 50 foto stabilite dal fotografo e poi tutti amici come prima. Molti fotografi pro non si fermano per la torta.. il loro tempo è prezioso.

In tutti i matrimoni che ho fatto mi sono messa in gioco dall'inizio alla fine. Il rischio di toppare era sempre dietro l'angolo.. ma sono sempre uscita a testa alta. L'esperienza ha un ruolo sicuramente primario.. ma altrettanto importante è diventare complici degli sposi senza imporre e senza essere invadenti. Una presenza full time molto discreta. Forse noi donne in questo siamo privilegiate..

Una cosa che non sopporto e che ho imparato a gestire .. è l'allontanamento degli sposi dai festeggiamenti.. per andare a scattare foto da soli in posa nelle location più assurde. Non sopporto come invitata di restare li a guardarmi per aria.. e come fotografa se sono costretta a farlo.. cerco che la cosa sia più indolore possibile. Max 30min.. in location dove gli sposi possono muoversi e io scattare in libertà. Il resto delle foto si fanno nella location scelta dagli sposi per il pranzo.. bella o brutta che sia.

L'anno scorso ho avuto la fortuna di poter scattare al matrimonio di un amica. Lei trentina.. lui neozelandese.. con molti amici irlandesi. Una bellissima festa. Ma la festa non erano solo gli sposi.. la vera festa l'hanno fatta gli invitati che hanno ballato.. cantato.. bevuto fiumi di birra dalle spine sparse per tutta la sala. Come potevo non scattare? Mi sono messa in mezzo a loro.. ho ballato con loro con la macchina al collo.. fotografando di tutto e di più. Questo è reportage ..

Avrei un sacco di altre cose da raccontarvi.. ne ho viste di tutti i colori .. ma evito di annoiarvi.. tanto il concetto l'ho espresso.. poi magari con calma vi dirò anche il resto.. in altra sede.. ehhee.

Zila


gattomiro
Permettimi di dirti che la tua è una visione troppo parziale delle cose.

Probabilmente tu hai trovato un tuo stile (anche se sinceramente ne dubito, dato che è un concetto che si forma col tempo...), però mi sembra che stia idealizzando eccessivamente una modalità che avrà i suoi aspetti validi, ma che contiene anche dei limiti. Molti, per la verità. Si fa molto in fretta a distinguere fra bianco e nero (metaforicamente parlando...). Troppo in fretta. E così si creano le categorizzazioni, i compartimenti stagni: foto posata vs. foto spontanea, fotografo pro (statico) vs. fotografo amatore (libero dagli schemi), fotografo che esegue il lavoro come mera esecuzione vs. fotografo che mette l'anima nel lavoro. Tutte categorizzazioni contenenti qualche verità, tuttavia frutto di generalizzazioni.
Io non so quanti servizi tu esegua ogni anno, posso però garantirti che una stagione intera, prevalentemente quella estiva, non è facile da affrontare se sei un fotografo responsabile che cerca di coniugare lo svolgimento del lavoro con l'amore per il medesimo, la disponibilità verso i clienti e la possibilità di approcciare con essi non solo in termini di esecutore/committente ma anche di amico o "partner" di una giornata unica. Tu sei distrutta dopo un matrimonio, ma normalmente, per un fotografo professionista, capita che debba lavorare il sabato, eseguire un buon servizio (metterci l'anima, dare il massimo), terminare tardi ed essere in gioco il giorno dopo magari dalle 8:00 del mattino (e ti assicuro che a seconda del luogo in cui devi recarti potresti dover fare la levataccia alle 5:30 - 6:00). E la settimana seguente devi curare la Post-Produzione, devi andare a provinare il lavoro, devi contattare gli sposi della settimana successiva e così via. Sono ritmi molto sostenuti, per cui spesso si rende necessaria una "standardizzazione" del lavoro. Tieni presente poi che il Nord Italia sotto questo profilo è diverso dal Centro-Sud, quindi non puoi riferire una tua impressione attribuendo determinate caratteristiche in modo così generico. E' sicuramente vero che molti professionisti lavorano secondo un cliché trito e ritrito, ma non tutti e la prova consiste nel vedere i lavori che ti sono stati mostrati ai link di cui sopra. Per capire cosa c'è effettivamente dietro la realtà dei fotografi professionisti dovresti perlomeno avere a che fare le loro specifiche realtà. Allora scopriresti che vista da fuori ha un volto, da dentro un altro. Scopriresti che molti lavorano senza passione, privi forse di vero talento, e che altri si ammazzano di lavoro, studiano continuamente nuove soluzioni, sono persone con limiti ma anche molti pregi. Come in ogni lavoro, del resto...
Infine permettimi di esprimere un parere sulla annosa questione "foto posata vs. foto spontanea". Tu hai descritto una tua giornata tipo sulla base di questo stile che definisci "reportage". Sinceramente, se devi correre come una pazza per cogliere le espressioni spontanee degli sposi dovrai rinunciare alla discrezione che caratterizza un reporter in certe situazioni, ed in quel caso io mi sentirei imbarazzato perché avrei l'impressione di inseguirli a tutti i costi... Questa della foto spontanea è poi un falso mito. Considera che gli sposi idealmente si vestiranno in quel modo una sola volta nella vita. Che quel giorno sono bellissimi e che ogni attenzione si concentra sulle loro persone. Un tempo il ritratto classico era un immagine rappresentativa. Ed ovviamente veniva eseguito in posa, possibilmente in studio. Era, insomma, un immagine consegnata all'eternità. Allo stesso modo, le foto posate in ambito matrimoniale non devono essere valutate negativamente, bensì come una modalità per rendere in termini ideali un momento particolare ed i suoi protagonisti. Certo c'è posa e posa. Un sorriso forzato è sempre una nota stonata. Ma chi l'ha detto che dev'essere per forza così. Ci sono sposi che tengono tantissimo a questo genere di foto. E' sempre stato così da quando esiste la pittura. E' chiaro poi che si può mediare fra questa modalità ed uno stile meno formale, ma la foto posata non dev'essere considerata negativamente. Non sono d'accordo poi con quanto hai sostenuto prima, ovvero che è facile mettere in posa una coppia di sposi. E' molto difficile, semmai, creare venti pose diverse che abbiano il giusto equilibrio fra estetica, spontaneità ed equilibrio. Qui entrano in gioco diverse abilità che il fotografo dovrebbe possedere, ed ora ti spiego perché ho detto che dubito del fatto che tu abbia trovato uno stile: prima che fotografo, un professionista dovrebbe essere un eccellente comunicatore. Deve svolgere il ruolo di regista, conquistando la fiducia degli sposi (ed in generale delle persone ritratte) inducendoli a seguire spontaneamente le sue direttive. Dev'essere in grado di coniugare un'idea precisa di come debbano essere le sue immagini con le esigenze specifiche dei suoi clienti. Dev'essere sempre presente ma discreto. Dev'essere, com'è ovvio, competente sul piano tecnico-artistico. Tutto questo è un bagaglio tecnico e culturale che matura nel tempo (e che non ha mai un termine), dopo aver valutato con costanza ed accuratezza diversi fattori. Un ulteriore passo, peraltro fondamentale, è l'analisi a 360° del proprio modo di operare individuandone i pregi ed i limiti.

Come puoi vedere la situazione è ben diversa da come tu l'hai descritta, e secondo me il tuo modo di considerarla nasce da una conoscenza superficiale.

CIAO.

AUGURI DI BUON ANNO NUOVO!
Alessandro
gattomiro
Dimenticavo: dalle mie parti genericamente si inizia fra le 8:00/9:00 e si termina fra le 20:00 e le 24:00, si scattano fra le 400 e le 800 immagini, si fa il taglio della torta, le foto agli invitati e le foto della festa. Qualcuno termina dopo il taglio della torta, ma la maggior parte segue questi ritmi... l'importante è concordare tutto con gli sposi, perché ogni coppia, ogni servizio è un caso a sé. Il servizio è il loro ed è giusto trovare un buon compromesso fra un canovaccio di idee (il nostro stile, la nostra visione) ed i loro desideri. Una buona opera artistica deriva sempre da almeno due ingredienti: conventio atque inventio, per usare un latinismo, ovvero da una serie di regole codificate sulle quali intervenire creativamente.

Ciao
ZILA
Gattomiro.. per prima cosa auguri di buon anno.
Guarda.. ho scritto il mio post dopo aver partecipato a molti matrimoni e visto l'operato dei cosiddetti fotografi pro. E' capitato pure a me di dover fare 2 matrimoni di seguito.. fatti senza problemi. Il lunedì ero viva e vegeta.. ma stanca.. non lo posso negare e penso lo stesso valga per te.
Non nego neanche di essermi trovata a dirigere un matrimonio. Spostare centinaia di persone per fare una foto di gruppo non è una cosa semplice... se poi nessuno ti aiuta. Non sono una fotografa pro.. ma cerco sempre di fare del mio meglio. E cerco di farlo seguendo lo stile che mi sono creata... e provando a tirare fuori il meglio dagli sposi. Se una sposa non riesce ad essere spontanea nelle pose.. non riesco a trasformarla in statua per fare primi piani da mettere in cornice. Preferisco una foto rubata dove sorride naturalmente. Per fare questo bisogna familiarizzare con gli sposi... dare non il 100 .. il 1000%. Essere sempre pronti.. discreti ma presenti. Comodo far 4 foto e poi andare a casa. Di foto ne scatto anche 3000 se necessario.. senza disturbare.. senza usare flash o pannelli.. amo la luce naturale. Il giorno sarà pure unico.. ma mettere in posa chi in posa non ci vuole stare è davvero un agonia per sposi e fotografo.

Adesso ti racconto delle storielline..

Ultimamente mi sono ritrovata a riparare il brutto lavoro fatto da fotografi amatori che si spacciano per pro..e si credono pro! E sono pure così presuntuosi da rifiutare una collaborazione ..

Spose che mi hanno supplicata di aggiustare quello che doveva essere un servizio matrimoniale da mille e una notte.. e che è diventato da incubo.

Sull'album ufficiale di matrimonio andranno foto scattate da amici con compattine di bassissimo livello.. visto che il fotografo ufficiale si è perso gran parte dei momenti salienti del matrimonio.
Ho visto fotografi ufficiali interrompere la cerimonia per fare foto in posa agli sposi. Il prete era incredulo.. come tutti gli invitati ..

Che altro vuoi che ti dica? Io la penso così..

Zila

P.S. spero di terminare presto il sito dove pubblicherò i miei lavori.. poi lascio a te il giudizio

buzz
L'ergomento è interessante e vedo pareri discordi, come giusto e normale.
Quello che ritengo corretto è che non esiste un matrimonio "tipo" assoluto, così come non esiste il solo bianco o il solo nero.
L'uso di trovate pubblicitare, o alla moda per attirare a sé il maggior numero di clienti è lecito, se poi queste non corrispondono alla definizione che si usa dare, è un alro discorso.
Il fotografo sedicente reporter, non fa alro che far credere agli sposi di non essere invadente nella loro giornata, e spesso ci riesce (sia a farglielo credere che a non essere invadente).
Un album di 100 primi piani posati è stucchevole, così come lo stesso formato da 100 foto dove gli sposi non sorridono mai a chi li guarda.
Non dimentichiamoci che come in un film, il soggetto non sorride al fotografo, ma all'osservatore della foto.
La comunicazoine diretta impone lo sguardo "in camera", il film, ovvero l'osservato da esterno invece lo esclude.
Trovare iol giusto compromesso rende l'album più vivace e ricco di contenuti.
Personalmente alterno le foto "obbligate" (e le comunico preventivamente agli sposi, come fosse qualcosa che "scoccia" fare anche a me, come una specie di tassa obbligatoria) a foto "spontanee" tra le quali inserisco anche i disptti che i paggetti si fanno tra loro, le smorfie degli amici, e tutto ciò che il mio ochio da repoprter mi fa vedere durante il giorno.
Dico sempre che gli sposi non sono due attori al mio servizio, ma sono io al loro, quindi non monopolizzo l'attenzoione della giornata, come invece fanno alcuni colleghi.
Ma la foto con mamma e papà, quella con i testimoni, la foto "da comò" davanti all'altare subito prima dell'uscita, sono pose irrinunciabili per completare il servizio. Difficilmente gli sposi ci rinunciano, ed in ogni caso io le facico, poi si decide se inserirle o meno.

Poi ognuno di noi ha il suo stile (e ci mancherebbe!) ed è quello che risulterà sia durante la giornata che a completamento dell'album.
Del resto gli sposi ti scelgono perchè sei tu, per le foto che fai e per la tua personalità.
Mostrare sempre il proprio portfolio evita delusioni e rafforza le aspettative.
buzz
Ho visto le foto dei siti consigliati, e vorrei fare qualche considerazione.
Premesso che in un album digitale (fotolibro) è possibile coniugare i due sistemi (posa e reportage) e farli convivere benissimo, ho notato che il reportage di quelle foto pubblicate non è certamente spontaneo.
alcuni esempi:
La sposa che indossa le scarpe: non sarà certamente ripresa all'improvviso! Immaginate il fotografo che le sta addosso durante tutta la vestizione (con tutta l'ansia per i ritardi e le cose ancora da preparare) e scatta al volo mentre lei si siede per indossarle? Un po' di credibilità! Devi concordarlo, altrimenti la sposa ti spunta in salotto già vestita di tutto punto.
Capita spesso che dopo aver indossato una scarpa una donna si accarezzi il dorso del piede? O lo ha chiesto il fotografo?
E gli sposi sono davvero così teneri quando entrano in auto da guardarsi langiuidamente e baciarsi, o piuttosto sono presi di fretta e salutano ancora i parenti dando loro le ultime infdicazioni per raggiungerli al ricevimento?
Immaginatevi un album fatto solo da questi particolari. A me lo avrebbero sbattuto in faccia! Questi si possono inserire, magari in piccolo formato, a completamento del racconto fotografico, ma non certo come foto principali.

E ancora, gli sposi che passeggiano per il vialetto della villa? Vorreste dirmi che il fotografo stava appostato dietro l'albero aspettando che casualmente questi (e da soli, senza tutti gli immancabili parenti al seguito) passassero di là, inconsapevoli che ci fosse lui appostato? Anche questo è uno scatto prepararo e concordato, e magari provato più volte (dipende dall'abilità del fotografo)
e di esempi ce ne possono essere moltissimi altri, ma tralasciamo, perchè sono davanti agli occhi di tutti.
Tutto questo per richiamare alla realtà che chi fa questo lavoro conosce bene.

Non tutte le cerimonie sono uguali e non tutte le coppie, ma la nostra bravura sta proprio nel saper dirigere la coppia in quello che è di nostra competenza: l'immagine.

PS chi nonc nonosce lo stress che c'è dietro un matrimonio, vada a riascoltare il monologo simpaticissimo di Enrico Brignano fatto a Zelig. C'è molto di vero in quello che racconta!
gattomiro
QUOTE(ZILA @ Jan 1 2009, 02:25 PM) *
Gattomiro.. per prima cosa auguri di buon anno.
Guarda.. ho scritto il mio post dopo aver partecipato a molti matrimoni e visto l'operato dei cosiddetti fotografi pro. E' capitato pure a me di dover fare 2 matrimoni di seguito.. fatti senza problemi. Il lunedì ero viva e vegeta.. ma stanca.. non lo posso negare e penso lo stesso valga per te.
Non nego neanche di essermi trovata a dirigere un matrimonio. Spostare centinaia di persone per fare una foto di gruppo non è una cosa semplice... se poi nessuno ti aiuta. Non sono una fotografa pro.. ma cerco sempre di fare del mio meglio. E cerco di farlo seguendo lo stile che mi sono creata... e provando a tirare fuori il meglio dagli sposi. Se una sposa non riesce ad essere spontanea nelle pose.. non riesco a trasformarla in statua per fare primi piani da mettere in cornice. Preferisco una foto rubata dove sorride naturalmente. Per fare questo bisogna familiarizzare con gli sposi... dare non il 100 .. il 1000%. Essere sempre pronti.. discreti ma presenti. Comodo far 4 foto e poi andare a casa. Di foto ne scatto anche 3000 se necessario.. senza disturbare.. senza usare flash o pannelli.. amo la luce naturale. Il giorno sarà pure unico.. ma mettere in posa chi in posa non ci vuole stare è davvero un agonia per sposi e fotografo.

Adesso ti racconto delle storielline..

Ultimamente mi sono ritrovata a riparare il brutto lavoro fatto da fotografi amatori che si spacciano per pro..e si credono pro! E sono pure così presuntuosi da rifiutare una collaborazione ..

Spose che mi hanno supplicata di aggiustare quello che doveva essere un servizio matrimoniale da mille e una notte.. e che è diventato da incubo.

Sull'album ufficiale di matrimonio andranno foto scattate da amici con compattine di bassissimo livello.. visto che il fotografo ufficiale si è perso gran parte dei momenti salienti del matrimonio.
Ho visto fotografi ufficiali interrompere la cerimonia per fare foto in posa agli sposi. Il prete era incredulo.. come tutti gli invitati ..

Che altro vuoi che ti dica? Io la penso così..

Zila

P.S. spero di terminare presto il sito dove pubblicherò i miei lavori.. poi lascio a te il giudizio


Ciao Laura!
Di nuovo BUON ANNO anche a te.

Guarda... io non dubito delle tue capacità. Qualche tua foto l'ho vista qui sul forum ed ho visto anche che hai vinto dei premi. Delle tue opere non posso che apprezzarne la bontà! Io stesso, come sai, ti ho incoraggiata più volte ad intraprendere questa strada. Ben inteso: non mi considero un professionista in senso stretto, anche se questo lavoro è l'unica mia fonte di sopravvivenza da almeno dieci anni e, di fatto, lo svolgo (o perlomeno cerco di farlo) in termini professionali. Piuttosto, e credimi senza la pretesa di poter o voler insegnare alcunché a nessuno, in tanti anni ho potuto assaporare davvero tante pietanze, e per quel che riguarda la mia realtà locale (ma non solo, se estendiamo il discorso a livello regionalistico) molte volte mi son fatto la bocca amara, avendo avuto a che fare con fotografi di ogni tipo. Con qualcuno ho perfino rifiutato di lavorare per via della cafonaggine, della mancanza di savoir faire verso gli sposi, rinunciando comunque ad un possibile guadagno per me stesso... Il mio disappunto era rivolto ad una generalizzazione che non può basarsi esclusivamente sulla tua esperienza personale. Poi, io sono d'accordo sul fatto che una sposa incapace a posare con spontaneità non dev'essere forzata imponendo una nostra idea, tuttavia ritengo che la professionalità (a prescindere dall'essere veri pro o amatori) consista proprio nel saper persuadere i soggetti ritratti ad essere se stessi, così che l'immagine "costruita" intorno a loro, ma diretta da noi, sia un tutt'uno con la loro persona. Per questo ti ho detto che il difficile, semmai, è saper creare diverse immagini (evito appositamente il termine pose) che siano equilibrate sotto il profilo estetico e della spontaneità. Se poi proprio non è possibile, data a volte la scarsa inclinazione degli sposi, allora è giusto cambiare registro. A mio parere un fotografo dovrebbe essere, in certo modo, "camaleontico". Deve saper adattare il proprio stile alle situazioni ed alle esigenze specifiche. Ovvio però che tutto dev'essere ben calibrato e basato su uno schema efficace, altrimenti ci si affida al caso e... è la fine. Tu hai trovato questo stile senza flash, pannelli, etc. consono al tuo modo d'intendere la fotografia matrimoniale, e se riesci a perseguire i risultati che ti prefiggi fai bene a farne il motivo portante del tuo estro, non trovo però che altre modalità siano criticabili. Flash, pannelli e fari non servono solo a fare luce, ma a concretizzare un'idea. Io in casa uso flash, faro da 500/1000W e pannello. Luce ne ho tanta, ma è dosata e piegata alle mie esigenze. Uso tutto questo perché desidero modellarla sul volto della sposa, e mi piace la resa cromatica che viene prodotta da questa miscela. Sabato scorso ho fatto dei ritratti alla sposa con questa tecnica. L'umore schizzava alle stelle come vedevo sul monitor ciò che veniva fuori. Mi sentivo esteticamente appagato, e la sposa era coinvolta dal mio entusiasmo. I miei sposi sanno come lavoro e ne sono felici. Prima di accettare vedono i miei lavori precedenti e gli "spiego" il mio stile. Uso parecchi strumenti ma sempre con tatto, educazione e cortesia. Alcuni mi hanno fatto i complimenti per la grande discrezione. Una volta persino il prete!

A proposito dei fotoamatori che mi hai citato, sono figure spesso create (purtroppo) anche da studi di fotografi poco responsabili che accolgono come collaboratori individui senza competenze e senza sensibilità. Sei tu che non dovresti mai cercare la loro collaborazione!!!

Io dico sempre che il servizio matrimoniale è un qualcosa di molto delicato. Come fotografo dovrai essere preparato, attento, discreto, efficace nella comunicazione, amabile, sensibile e... e tutto questo non è facile. Alcuni ci riescono, altri proprio no. Ma la cosa riguarda fattori caratteriali, più che professionali, ed allora queste persone farebbero meglio ad evitare la fotografia di matrimonio. Permettimi di salutarti col proposito di visitare il tuo sito, quando sarà pronto, e con uno scatto che allego e tengo solo il tempo di fartelo vedere qui, per farti capire cosa intendo (poi lo cancello per una questione di privacy):

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ZILA
QUOTE(gattomiro @ Jan 1 2009, 04:11 PM) *
Ciao Laura!
Di nuovo BUON ANNO anche a te.

Guarda... io non dubito delle tue capacità. Qualche tua foto l'ho vista qui sul forum ed ho visto anche che hai vinto dei premi. Delle tue opere non posso che apprezzarne la bontà! Io stesso, come sai, ti ho incoraggiata più volte ad intraprendere questa strada. Ben inteso: non mi considero un professionista in senso stretto, anche se questo lavoro è l'unica mia fonte di sopravvivenza da almeno dieci anni e, di fatto, lo svolgo (o perlomeno cerco di farlo) in termini professionali. Piuttosto, e credimi senza la pretesa di poter o voler insegnare alcunché a nessuno, in tanti anni ho potuto assaporare davvero tante pietanze, e per quel che riguarda la mia realtà locale (ma non solo, se estendiamo il discorso a livello regionalistico) molte volte mi son fatto la bocca amara, avendo avuto a che fare con fotografi di ogni tipo. Con qualcuno ho perfino rifiutato di lavorare per via della cafonaggine, della mancanza di savoir faire verso gli sposi, rinunciando comunque ad un possibile guadagno per me stesso... Il mio disappunto era rivolto ad una generalizzazione che non può basarsi esclusivamente sulla tua esperienza personale. Poi, io sono d'accordo sul fatto che una sposa incapace a posare con spontaneità non dev'essere forzata imponendo una nostra idea, tuttavia ritengo che la professionalità (a prescindere dall'essere veri pro o amatori) consista proprio nel saper persuadere i soggetti ritratti ad essere se stessi, così che l'immagine "costruita" intorno a loro, ma diretta da noi, sia un tutt'uno con la loro persona. Per questo ti ho detto che il difficile, semmai, è saper creare diverse immagini (evito appositamente il termine pose) che siano equilibrate sotto il profilo estetico e della spontaneità. Se poi proprio non è possibile, data a volte la scarsa inclinazione degli sposi, allora è giusto cambiare registro. A mio parere un fotografo dovrebbe essere, in certo modo, "camaleontico". Deve saper adattare il proprio stile alle situazioni ed alle esigenze specifiche. Ovvio però che tutto dev'essere ben calibrato e basato su uno schema efficace, altrimenti ci si affida al caso e... è la fine. Tu hai trovato questo stile senza flash, pannelli, etc. consono al tuo modo d'intendere la fotografia matrimoniale, e se riesci a perseguire i risultati che ti prefiggi fai bene a farne il motivo portante del tuo estro, non trovo però che altre modalità siano criticabili. Flash, pannelli e fari non servono solo a fare luce, ma a concretizzare un'idea. Io in casa uso flash, faro da 500/1000W e pannello. Luce ne ho tanta, ma è dosata e piegata alle mie esigenze. Uso tutto questo perché desidero modellarla sul volto della sposa, e mi piace la resa cromatica che viene prodotta da questa miscela. Sabato scorso ho fatto dei ritratti alla sposa con questa tecnica. L'umore schizzava alle stelle come vedevo sul monitor ciò che veniva fuori. Mi sentivo esteticamente appagato, e la sposa era coinvolta dal mio entusiasmo. I miei sposi sanno come lavoro e ne sono felici. Prima di accettare vedono i miei lavori precedenti e gli "spiego" il mio stile. Uso parecchi strumenti ma sempre con tatto, educazione e cortesia. Alcuni mi hanno fatto i complimenti per la grande discrezione. Una volta persino il prete!

A proposito dei fotoamatori che mi hai citato, sono figure spesso create (purtroppo) anche da studi di fotografi poco responsabili che accolgono come collaboratori individui senza competenze e senza sensibilità. Sei tu che non dovresti mai cercare la loro collaborazione!!!

Io dico sempre che il servizio matrimoniale è un qualcosa di molto delicato. Come fotografo dovrai essere preparato, attento, discreto, efficace nella comunicazione, amabile, sensibile e... e tutto questo non è facile. Alcuni ci riescono, altri proprio no. Ma la cosa riguarda fattori caratteriali, più che professionali, ed allora queste persone farebbero meglio ad evitare la fotografia di matrimonio. Permettimi di salutarti col proposito di visitare il tuo sito, quando sarà pronto, e con uno scatto che allego e tengo solo il tempo di fartelo vedere qui, per farti capire cosa intendo (poi lo cancello per una questione di privacy):

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 325.9 KB


Gatto.. la foto che hai postato è bellissima. Devo farti i complimenti.
Penso che il giusto stia nel mezzo. Bisogna saper valutare chi si ha di fronte.. e soprattutto le proprie capacità. Io le luci da studio non le so' usare.. e da qui una preferenza per la luce naturale. Di conseguenza mi viene spontaneo seguire uno stile reportage. Ma se tu sei bravo a gestire le luci.. e se la sposa è felice di essere una modella.. perchè non sfruttare l'occasione.. ehehhe!

Buzz.. ci credi che ho fotografato le scarpe della sposa.. mentre la stavano truccando? Tempi ristrettissimi.. la pioggia che dava i primi segnali.. paura di arrivare in ritardo. Molte foto sono state fatte con vestito non perfettamente a posto.. ma anche questo fa parte dei preparativi.. giusto???


buzz
carto Zila!
Ma io non mi riferivo agli esseri umani, ma a i mostri sacri dei cui siti abbiuamo i link.
Quelle foto secondo me di spontaneo hanno solo il risultato.
Come un film.

Mi raccontava Natasha Stefanenko, che per truccarsi bene le occorreva meno di mezz'ora, mentre per restare acqua e sapone le occorrevano più di due ore!ù
Capito l'accostamento?
gattomiro
QUOTE(ZILA @ Jan 2 2009, 12:34 PM) *
Gatto.. la foto che hai postato è bellissima. Devo farti i complimenti.
Penso che il giusto stia nel mezzo. Bisogna saper valutare chi si ha di fronte.. e soprattutto le proprie capacità. Io le luci da studio non le so' usare.. e da qui una preferenza per la luce naturale. Di conseguenza mi viene spontaneo seguire uno stile reportage. Ma se tu sei bravo a gestire le luci.. e se la sposa è felice di essere una modella.. perchè non sfruttare l'occasione.. ehehhe!


Ti ringrazio infinitamente per il lusinghiero complimento.
Comunque sono d'accordo con te sul concetto del giusto mezzo...
Se ti fa piacere o soltanto volessi provare qualche schema "da studio" sono a tua disposizione per qualsiasi delucidazione in merito. Se vai a fare i servizi con un assistente (io sì) ti ritroveresti con il lavoro parecchio semplificato e penso che poi forse non potresti farne a meno (dopo aver adottato queste soluzioni io non riesco più a tornare indietro)...

Ti ringrazio ancora per il complimento e sono a tua totale disposizione. Se c'è interesse posso postare qualche schema qui per tutti, ed a tale proposito gradirei il parere di buzz.

Grazie e ancora saluti
Francesco Portelli
QUOTE(buzz @ Jan 1 2009, 04:05 PM) *
Ho visto le foto dei siti consigliati, e vorrei fare qualche considerazione.
Premesso che in un album digitale (fotolibro) è possibile coniugare i due sistemi (posa e reportage) e farli convivere benissimo, ho notato che il reportage di quelle foto pubblicate non è certamente spontaneo.
alcuni esempi:
La sposa che indossa le scarpe: non sarà certamente ripresa all'improvviso! Immaginate il fotografo che le sta addosso durante tutta la vestizione (con tutta l'ansia per i ritardi e le cose ancora da preparare) e scatta al volo mentre lei si siede per indossarle? Un po' di credibilità! Devi concordarlo, altrimenti la sposa ti spunta in salotto già vestita di tutto punto.
Capita spesso che dopo aver indossato una scarpa una donna si accarezzi il dorso del piede? O lo ha chiesto il fotografo?
E gli sposi sono davvero così teneri quando entrano in auto da guardarsi langiuidamente e baciarsi, o piuttosto sono presi di fretta e salutano ancora i parenti dando loro le ultime infdicazioni per raggiungerli al ricevimento?
Immaginatevi un album fatto solo da questi particolari. A me lo avrebbero sbattuto in faccia! Questi si possono inserire, magari in piccolo formato, a completamento del racconto fotografico, ma non certo come foto principali.

E ancora, gli sposi che passeggiano per il vialetto della villa? Vorreste dirmi che il fotografo stava appostato dietro l'albero aspettando che casualmente questi (e da soli, senza tutti gli immancabili parenti al seguito) passassero di là, inconsapevoli che ci fosse lui appostato? Anche questo è uno scatto prepararo e concordato, e magari provato più volte (dipende dall'abilità del fotografo)
e di esempi ce ne possono essere moltissimi altri, ma tralasciamo, perchè sono davanti agli occhi di tutti.
Tutto questo per richiamare alla realtà che chi fa questo lavoro conosce bene.

Non tutte le cerimonie sono uguali e non tutte le coppie, ma la nostra bravura sta proprio nel saper dirigere la coppia in quello che è di nostra competenza: l'immagine.


Mi spiace Buzz, ma devo contraddirti ed anche di brutto!
Non volevo più intervenire in questa discussione per non sembrare "integralista", ma devo farlo perché non c'è una cosa giusta in quello che hai detto. Spero che non ti offenderai per questa considerazione.
Credo che tu ti stia riferendo alle foto del mio sito: independentpictures.it
Beh, posso garantirti che non c'è un solo scatto concordato o preparato! Ed anzi, se ti sono venuti dei dubbi, vuol dire che ho fatto davvero molto bene il mio lavoro. Noi lavoriamo in coppia e questo è quasi fondamentale se fai reportage puro. Si ha la possibilità di lavorare da angolazioni diverse e con focali diverse.
Potrei spiegarti ogni scatto di quelli di cui hai dubitato, ma mi limito a dirti il nostro modo di operare.
Per quanto riguarda la vestizione noi diciamo alla sposa di vestirsi solo quel tanto che basta per non essere in imbarazzo con noi. Tutto quello che accade viene ripreso SENZA ALCUNA POSA.
La foto della mano sul collo del piede è stata un colpo di fortuna (ci va anche questa) perché ero coricato a terra scattando mentre si allacciava la scarpa. Si è fermata con la mano un istante per rispondere alla madre.
Per le foto dopo la cerimonia, arrivati alla location, facciamo stare gli sposi da soli, liberi di fare ciò che vogliono (passeggiare, camminare, sedersi, ecc.) noi stiamo molto distanti e fotografiamo prevalentemente con il tele. La foto del vialetto di cui parlavi l'ho fatta esattamente in quel modo con il 70-200.
Poi se mi vuoi credere bene, altrimenti non so che dirti. O meglio, se vuoi ti porto con me ad un servizio, così poi pubblicamente potrai rettificare quello che hai scritto.

Un saluto.
rbobo
QUOTE(yuza @ Jan 2 2009, 04:45 PM) *
Per le foto dopo la cerimonia, arrivati alla location, facciamo stare gli sposi da soli, liberi di fare ciò che vogliono (passeggiare, camminare, sedersi, ecc.) noi stiamo molto distanti e fotografiamo prevalentemente con il tele. La foto del vialetto di cui parlavi l'ho fatta esattamente in quel modo con il 70-200.

Un saluto.


Auguri di buon anno a tutti ...

Già questa descrizione da sola spiega che non hai a mio avviso afferrato che cos'è il vero reportage o vero fotogiornalismo. La differenza tra io che gli dico adesso datevi un bacio e tu che non gli dici niente non è che tu fai reportage ed io no. Facciamo la stessa cosa foto guidata chi al 30% chi al 50% chi al 100% .Nel reportage non si portano gli sposi in nessuna location, ne si dice loro cosa fare compreso :ora fate quello che volete.Ogniuno ha il suo modo per mettere a proprio agio lgli sposi.Io sono bravissimo a farli ridere racconto barzellette e stupidaggini, li metto a loro agio ridono: cosa c'è di più spontaneo di una risata??Io ho fatto serie di matrimoni di puro reportage e ti giuro che quelle foto come le hai fatte tu non esistono, gli sposi in una panchina non si mettono ecc. ecc.
Ho visitato il tuo sito e mi sembra che bene o male, poi i gusti sono personali qualche cosa può piacere di più qualcosa meno ma alla fine fai quello che fanno gli altri.Fotogiornalismo non ne vedo al 100% vedo alcuni scatti presi al volo ma il reportage è un'altra minestra. Puoi benissimo farmi ricredere: posta un matrimonio di 70 pg con 70 scatti di puro reportage.

Il tutto è una semplice mia opinione in un argomento specifico che non vuole toccare la capacità e/o la sensibilità di nessuno.

Auguri a tutti

caio
rob
Fabio 63
Ciao a tutti,
premetto che è la prima volta che prendo parte a una discussione, ma questa mi sembra molto interessante.
Sono un professionista da circa un trentennio e sono figlio d'arte da tre generazioni, ho visto e vissuto il passaggio dalle mitiche Rolley 6x6 alle Mamiya 6x7 alle Hasseblad e ora al digitale, e fuori discussione la praticità che abbiamo oggi a fare un matrimonio rispetto a soli 10/15 anni fa sia dal punto di visto di peso che di ingombri, questo per riallacciarmi al discorso dello stress ma anche della fatica fisica nell'effettuare un matrimonio.
Innanzitutto secondo il mio modesto parere il matrimonio inizia quando la copppia ti entra in negozio e ti chiede quanto spende per il servizio, te devi essere bravo nel saper giudicare le due persone che ti stanno davanti, devi subito saper valutare a quale tipo di lavoro saranno più portati per non snaturali troppo dal loro modo di essere, cioè con loro potrari o non potrai mai fare questo o quello, lui saprà stare a disposizione x 300/400 scatti per un album libro? o invece lo fa x accontentare lei?, lei invece fino a che punto si spingerà per pose un po fuori dagli schemi classici e quel punto forzi la mano + su un tipo di lavoro rispetto ad un altro.
Come consiglio mostra sempre i tuoi lavori con sposi veri e non modelli in modo che possano vedere delle persone normali (anche bruttine) che nel giorno del matrimonio sono al centro della scena.
Io evito sempre di essere il pratogonista della giornata quello che organizza che dice che fa che comanda, ovviamente faccio il mio lavoro con calma,tranquillità, cortesie e non ultima PROFESSIONALITA', che vuol dire durante la cerimonia in chiesa non disturbare con scatti ripetuti nei momentei importanti, non portare via gli sposi in luoghi lontani e stare via delle ore e lasciare tutti gli invitati li ad aspettare, scordare di fare le foto di gruppo ai genitori, fratelli, nonni, zii,amici. Ovviamente ti devi saper adeguare al tipo di matrimonio perchè non tuti i matrimoni sono uguali per noi fotografi anzi ogniuno ha la sua storia e il suo svolgimento, non scordiamoci che noi siamo degli artisti e questo lavoro lo abbiamo scelto per la passione che abbiamo per l'immagine.
Poi se sia meglio il reportage o il classico o il fotolibro fate voi ma ricordatevi che le coppie scelgono te per il tuo modo di lavorare e per quello che hai saputo trasmettere con il tuo lavoro.
Francesco Portelli
QUOTE(rbobo @ Jan 2 2009, 07:32 PM) *
Io ho fatto serie di matrimoni di puro reportage e ti giuro che quelle foto come le hai fatte tu non esistono, gli sposi in una panchina non si mettono ecc. ecc.


Ok, dai, dopo questa credo che sia meglio che io esca dalla discussione.

Buone foto a tutti, in qualunque stile le facciate.
buzz
QUOTE(yuza @ Jan 2 2009, 08:31 PM) *
Ok, dai, dopo questa credo che sia meglio che io esca dalla discussione.

Buone foto a tutti, in qualunque stile le facciate.


Permettimi di non essere daccodo con questo tuo post!
Ho letto quano scritto prima da te, e ne discuteremo dopo.
Intanto ti esorto a rimanere.
Abbiamo opinioni diverse e a quanto pare siamo più o meno tutti interessati realmente a fare quanto meglio possibile per assicurare un bun servizio alle giovani coppie.
Il tuo apporto, contrariamente a quanto credi, è molto utile, nonostante c'è chi non la pensi come te.
Al prossimo post parliamo della tua risposta al mio precedente.
buzz
QUOTE(yuza @ Jan 2 2009, 04:45 PM) *
Mi spiace Buzz, ma devo contraddirti ed anche di brutto!
Non volevo più intervenire in questa discussione per non sembrare "integralista", ma devo farlo perché non c'è una cosa giusta in quello che hai detto. Spero che non ti offenderai per questa considerazione.
Credo che tu ti stia riferendo alle foto del mio sito: independentpictures.it
Beh, posso garantirti che non c'è un solo scatto concordato o preparato! Ed anzi, se ti sono venuti dei dubbi, vuol dire che ho fatto davvero molto bene il mio lavoro. Noi lavoriamo in coppia e questo è quasi fondamentale se fai reportage puro. Si ha la possibilità di lavorare da angolazioni diverse e con focali diverse.
Potrei spiegarti ogni scatto di quelli di cui hai dubitato, ma mi limito a dirti il nostro modo di operare.
Per quanto riguarda la vestizione noi diciamo alla sposa di vestirsi solo quel tanto che basta per non essere in imbarazzo con noi. Tutto quello che accade viene ripreso SENZA ALCUNA POSA.
La foto della mano sul collo del piede è stata un colpo di fortuna (ci va anche questa) perché ero coricato a terra scattando mentre si allacciava la scarpa. Si è fermata con la mano un istante per rispondere alla madre.
Per le foto dopo la cerimonia, arrivati alla location, facciamo stare gli sposi da soli, liberi di fare ciò che vogliono (passeggiare, camminare, sedersi, ecc.) noi stiamo molto distanti e fotografiamo prevalentemente con il tele. La foto del vialetto di cui parlavi l'ho fatta esattamente in quel modo con il 70-200.
Poi se mi vuoi credere bene, altrimenti non so che dirti. O meglio, se vuoi ti porto con me ad un servizio, così poi pubblicamente potrai rettificare quello che hai scritto.

Un saluto.


Il fatto che tu mi contraddica, contrariamente a quanto pensi, mi fa solo piacere.
Vuol dire che sei stato davvero bravo da saper cogliere l'attimo, anche se qualcosa di guidato ovviamente c'è sempre.
Le reaòtà sono sempre diverse da zona a zona. Da noi ad esempio, nonostante la confidenza tu possa avere cn la sposa, molto difficilmente riusciresti a riportarne la vestizione. Io con molta affabilità riesco, quando arrivo in tempo, (e la sposa è in ritardo) a riportare le fasi finali del truco o del parrucco, ma spesso lei è in imbarazzo e non ti fa nemmeno entrare, o se le fai non le vuole nell'album (è ancora brutta.. non è a posto...)
Avere un buon assistente che sappia scattare è importantissimo, ma c'è chi non lo ha, e deve fare tutto da solo, combattendo anche "contro" l'obiettivo del cameraman.

Aprirò un altro thread dove racconterò la giornata "tipo" del matrimonialista dalle nostre parti, giusto per farti conoscere le nostre "brutte abitudini" e poi mi dirai tu stesso se è possibile lavorare in determinati modi.
Pr esempio è difficilissimo lasciare gli sposi "liberi" di fare, perchp non fanno niente, dato che il loro pensiero in quel momento è quello di sapere se i parenti sono arrivati, se la macchina dello zio si è fermnata come al solito, se il cuguno ha ritrovato le chiavi... sembrano accollarsi tutti i guai che possono siuccedere, e l'unico sistema ch hai è quello di obbligarli a seguirti "se no ti consegno un album senza foto".
Ovviamente non sono tutti così, ma l'80% lo sono!
Quindi la passeggiata nel parco la puoi far fare (se il parco è lontano dai centri abitati, altrimenti trovi un nugulo di curiosi che ti si piazzano dacanti, per non contare quelli che ti chiedono quanti megapixel ha la tua macchina e che quella del cuggino ne ha più della tua.

insomma, a secondo delle situazioni è davvero un mestiere difficile, anche se con l'abitudine impari a gestirlo come si deve.

L'idea di postare un reportage intero di matrimonio, con descritti i problemi, mi alletta, e credo che nei prossimi giorni, dato che i postumi dell'influenza mi costringono a stare a casa, ne approfitter per una descrizione illustrata (e romanzata) della giornata tipo.

scambiarci le nostre esperienze, ripeto, può solo far bene alla nostra professione.,
Nessuno si sente arrivato (almeno io mi sento appena cominciato) è solo che i nostri punti di vista sono diversi perchè diverse sono le situazioni.
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