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Antonio Carrus
Theo Keijzers

Eccezionale...
AndreaSalini
Guardando questo portafolio ha avuto reazioni contrapposte.

La serie del bagno pubblico, mi è piaciuta molto, pose spiritose, una situazione originale e scatti ben eseguiti (come del resto tutti gli altri).
Mi sono piaciuti molto anche alcuni ritratti "piano americano" e qualche primissimo piano (tipo il profilo della ragazza di colore).
Anche la serie Ilford FP4 è fantastica.
Mentre quella "digital" non mi piace per niente, sembra un altro fotografo.
Per il resto delle foto trovo che, a parte essere ben fatte tecnicamente, siano abbastanza ripetitive, ad esempio la serie "12 years after" dove il soggetto ripreso non emerge per niente.

Grazie del link
Antonio Carrus
Concordo quasi del tutto Andrea (in particolare sugli scatti in digitale che sono piuttosto scarsi). La cosa che più mi colpisce, specie nei ritratti, è la ripetitività. Stessi schemi stesse luci, se li guardi assieme il risultato è impressionante (per me, almeno).
Ciao intenditore! (ormai sei etichettato wink.gif )
laciodrom
QUOTE (Antonio Carrus @ Dec 22 2004, 03:38 PM)
Concordo quasi del tutto Andrea (in particolare sugli scatti in digitale che sono piuttosto scarsi). La cosa che più mi colpisce, specie nei ritratti, è la ripetitività. Stessi schemi stesse luci, se li guardi assieme il risultato è impressionante (per me, almeno).
Ciao intenditore! (ormai sei etichettato wink.gif )

Non è il genere di ritratti che mi piace o comunica qualche cosa, mi sembra più che altro di assistere ad una galleria di fototessera stampate dalle macchinette che si trovano in stazione unsure.gif tutte uguali........

Ciao wink.gif
Fabio Pianigiani
Forse proprio nella serialità sta la forza di questi ritratti.

Mi spiego; fondi sostanzialmente tutti uguali e schema luci .....idem.

Allora il soggetto si prende tutta l'attenzione senza trucchi o tagli dell'immagine particolari.

Naturalmente e come giustamente detto, viste insieme l'una accanto all'altra tutte quelle iconcine ........ effettivamente sviliscono un po il suo lavoro.
Le immagino stampate ..... 30x40 ..... minimo.
AndreaSalini
QUOTE (Antonio Carrus @ Dec 22 2004, 03:38 PM)
..............
Ciao intenditore! (ormai sei etichettato wink.gif )

biggrin.gif
Dici così perchè sai che mi piacciono le tue foto!!! tongue.gif wink.gif

Ciao
Antonio Carrus
QUOTE
Dici così perchè sai che mi piacciono le tue foto!!! 


Ma nooooooooooooo!!!! messicano.gif messicano.gif messicano.gif

A parte gli scherzi, trovo che spesso e volentieri ci si trova d'accordo nel giudizio su alcune cose che di solito passano per orrorifiche ph34r.gif, nel gruppo dei non-puristi. E c'iscrivo pure il buon Kurtz...
Grazie ad alcuni dei vs suggerimenti/lavori ho potuto trovare un bel pò di fotografi di un certo taglio, che mi piacciono di bestia (tipo Elena Getzieh, per intenderci...).

Ciao!
Fabio Pianigiani
QUOTE (Antonio Carrus @ Dec 23 2004, 12:29 PM)
.....E c'iscrivo pure il buon Kurtz...

.... buon Kurtz ....? hmmm.gif

Che tu sia sotto l'influsso benevolo del Natale .....? laugh.gif

Comunque, a prescindere dal giudizio espresso, più visito portfolio on-line e più mi rendo conto di quanto sia sinceramente difficile valutare una foto "compressa e svilita" per la pubblicazione web.

La maggior parte delle volte, visualizziamo un'immagine lontana anni luce dai colori, tonalità, chiaro/scuri, dettaglio, morbidezza dell'originale, ed in un formato inadeguato.

Quando posso scarico le foto e le visualizzo con più accuratezza (quanta è possibile con quella poca informazione che contengono).
E devo dire che il più delle volte emerge il lavoro che c'è dietro, anzi dentro ....... strizzato per motivi di leggerezza ....(?).

Ma ormai questa è l'aria che tira ..... rolleyes.gif
Claudio Orlando
Ci sarebbero dei buoni spunti per una sana e salutare discussione ma siccome è Natale rimandiamo a dopo S.Stefano. wink.gif
Alberto.Massari
Splendide Foto.

Come si organizza un portfolio su Photo.net?

Ciao

r.toson
Spendide foto...in effetti "Eccezionale... "
Bruno L.
QUOTE (Antonio Carrus @ Dec 22 2004, 04:38 PM)
Concordo quasi del tutto Andrea (in particolare sugli scatti in digitale che sono piuttosto scarsi). La cosa che più mi colpisce, specie nei ritratti, è la ripetitività. Stessi schemi stesse luci, se li guardi assieme il risultato è impressionante (per me, almeno).
Ciao intenditore! (ormai sei etichettato wink.gif )

Ciao Antonio,
Rispondo solo adesso perchè il Portfolio che hai segnalato e che mi è piaciuto molto, mi aveva ricordato a proposito della ripetitività, alcuni libri di fotografia visti tempo fa e perciò solo oggi ho avuto il tempo di fare una ricerca.
In effetti lo schema ripetitivo, ed è in questo la forza espressiva del portfolio, è un format usato spesso anche da grandi fotografi e mi aveva ricordato, se può interessare, il libro "World in a small room" di Irving Penn che presenta una raccolta di ritratti realizzati per il mondo viaggiando con il suo studio mobile; altro fotografo Julio Donoso, avevo visto su ZOOM, un bellissimo servizio del 1984 sui rifugiati afghani, ed infine il libro "Twins" di Wist Thorpe che è un a carrellata di ritratti di gemmelli (twins) sempre sullo stesso sfondo, anche questo molto interessante.

saluti e grazie dellal segnalazione
Claudio Orlando
S.Stefano è passato e allora vi pongo una domanda che, leggendo le risposte date alla segnalazione di Antonio, mi è venuta alla mente:

premesso che il ritratto, a meno che non sia ambientato, è una specialità che non mi ha mai appasionato e che non sento (io, s'intende), mi piace comunque guardare dei bei ritratti che mi trasmettano una certa dose di emozioni che escono dalla posa, dallo sguardo dalla disposizione delle luci che dovrebbero essere funzione del risultato finale: far "uscire" il carattere del personaggio rappresentato. Ora se la forza di questo fotografo è, mi pare di aver capito, la "ripetitività" nella composizione e nella disposizione del set, vi chiedo: come riuscite a scorgere il personaggio che c'è "dentro" ogni foto?
E se, ripeto, la forza di questo fotografo è nella ripetitività, cioè la forza della sua fotografia scaturisce dall'insieme di tante immagini tutte pressochè uguali, come si può parlare di "Fotografia"?.
Bisogna aspettare che abbia scattato e messe una accanto all'altra una serie nutrita di immagini per apprezzarlo? Se così è: perchè non si riesce a dire: "buona", guardandone una, sola e isolata?
Ho visto ritratti molto belli che sono riuscito ad apprezzare da soli perchè mi trasmettevano comunque qualcosa. Di vari ritrattisti ho visto serie di immagini che cercavano, ognuna per proprio conto, di farmi conoscere il personaggio ritratto...Perchè questo dovrebbe essere giudicato bravo se ogni foto presa singolarmente dice poco o punto della persona? Perchè dovrebbe essere giudicato bravo per la sua ripetitività ossessionante che mi racconta, forse, molto del "suo" carattere , non delle persone ritratte?
Vi prego di aprire anche la mia mente a quello che proprio non riesco a capire.
Antonio Carrus
Ti do la mia di risposta, che vale solo per me, ovviamente.
Che dal ritratto debba uscire il carattere del soggetto è *un* modo di intenderlo. A me personalmente interessa assai poco. Come mi lascia freddo un singolo ritratto, men che meno ambientato. Cosa mi attira? Non lo so neanch’io, di sicuro non mi metto alla ricerca di messaggi o altro, non mi interessa. Può essere la perfezione formale, le sensazioni che riesce a trasmettere o altro. E’ importante capire *cosa* cerchiamo nelle immagini? Non credo, non per me. Vado a pelle, per quanto possibile, e per fortuna.
Tornando al discorso della ripetitività, qui davvero non ti seguo. Ora, non è che quelle foto, prese una per una, facciano schifo, sono sicuramente ben fatte (prerequisito essenziale). Ma trovano la loro ragion d’essere nella visione d’insieme. Scusa Claudio, dove sta scritto che una foto debba trarre tutta la sua forza comunicativa dalla sua singolarità? Quando vado ad una mostra, di solito il piacere che mi rimane *dopo* è quello della visione d’insieme, quasi mai del singolo scatto. E in questo caso a magior ragione, la sequenza dice più del fotografo e del suo ambiente (o di ql che vuole spacciarci per tale, non fa differenza) che dei soggetti, e a me interessa in ugual misura (se non di più). Fotografia????? Qui mi perdo! Io la smetterei con queste patenti di fotografia si/fotografia no, perchè mai dovremmo chiuderci in schemi preconfezionati, o a cui siamo abituati, e tralasciare il resto chiamandolo non fotografia, o dubitando della sua ragion d’essere???
Un ritratto unico non fa testo, un complesso di ritratti ha già più senso, una sequenza poi è il massimo, per certi versi. E’ questo ne è un esempio, è un portfolio eccellente (secondo me), il che non vuol dire che sia un capolavoro, ma si fa guardare con piacere (ecco, forse è questo quello che cerco dalla fotografia, alla fine ci sono arrivato...).
Scusandomi per alcune lacune logiche, ma è lunedì mattina (credo ;-) )...
Ciao!
Claudio Orlando
Cerco di spiegarti il mio punto di vista Antonio, mi perdonerai se per farlo rispondo via via alle tue più che legittime considerazioni.
Come esce chiaramente da quanto dici al principio non cerchi un messaggio in un ritratto, bhè neanch'io, cerco solo di capire, attraverso il ritratto, il più possibile del personaggio, il carattere e persino gli interessi se è possibile. La perfezione formale, fine a se stessa, è, secondo me, puro esercizio. Con questo non voglio dire che tutti debbano intendere il ritratto come lo intendo io, ci mancherebbe, solo che se devo attendere una serie di fotografie per bearmene guardandole tutte insieme credo si esca dal campo della fotografia, che vorrebbe, questo me lo concederai, trasmettere sensazioni attraverso un unico scatto. Questo poi si può inserire in un contesto fatto di altri scatti ma di cui ognuno è parte e soggetto. Di qui la ragione delle mostre, soprattutto le antologiche, che, attraverso un cospicuo numero di fotografie, più o meno belle, più o meno significative, ma ognuna a sè stante, ognuna soggetto di se stessa e parte di un progetto.
La fotografia, questo modo dell'espressione umana, non l'ho inventato io e lo trovo un concetto difficile da incasellare, ma il significato, che pur deve avere, dovrebbe essere quello, a mio avviso, di fermare un attimo, uno solo, e in quell'attimo dire qualcosa o quantomeno testimoniare, sia nel ritratto come in altre aplicazioni. Se per sapere cosa il fotografo vuol dire devo aspettare una sequenza di fotografie, tutte uguali, tutte con lo stesso fondale, tutte con le stesse luci alla fine mi viene da dire, a me beninteso: e allora? A me non ha detto nulla, ovviamente rispetto chi ci vede o ci legge altro, o magari si esalta guardando quel lavoro che per me non ha senso.
Tu, come dici alla fine, hai provato piacere a guardarlo, io invece non ho provato la benchè minima emozione. Due modi di intendere, due modi di leggere. Nessuno con più dignità dell'altro.
Antonio Carrus
Direi che non c'è bisogno di convincersi a vicenda, va benone così.
Piuttosto, se ogni volta di fronte a foto che non mi dicono nulla o che mi emozionano come la vernice che asciuga sul muro (per citare Gabriele), dubitassi della loro natura di fotografie, probabilmente mi darei all'uncinetto wink.gif .
Ciao!
Gabriele Lopez
Mah, sarà meglio dimenticare ogni idea preconcetta di cosa è fotografia PER DEFINIZIONE data ed accettata per tacito assenso...

Scatto singolo o sequenza, simili o tutte uguali, alla fine conta quello che ti colpisce o ti lascia indifferente, il rewsto sono parole al vento...

Questa serie di foto mi ricorda molto lo stile "Colors" (la rivista in edicola..) e mi piace, anche se devo ancora guardarle bene..

ciao!
Claudio Orlando
QUOTE (Antonio Carrus @ Dec 27 2004, 03:25 PM)

Piuttosto, se ogni volta di fronte a foto che non mi dicono nulla o che mi emozionano come la vernice che asciuga sul muro (per citare Gabriele), dubitassi della loro natura di fotografie, probabilmente mi darei all'uncinetto wink.gif .
Ciao!

Mi dispiace Antonio doverlo dire ma questa frase non mi è piaciuta. So che questo non ti toglierà certo il sonno ma, come sempre, dovevo dirlo.
Bruno L.
Ho letto gli interventi di Antonio e Claudio, e sono andato a rivedere con più attenzione il portfolio. Come dicevo sopra, la prima cosa che mi aveva colpito era rivedere uno schema (ripetitivo) gia visto anni fa (...una ventina) su alcuni libri e riviste fotografiche, ma forse il contenuto e la levatura eranno diversi. Uno dei fotografi citati prima, J. Donoso, nell'articolo così spiegava la sua scelta di realizzare tutte lo fotografie in studio con lo stesso impianto: - "... l'idea era semplicissima: interessarsi agli uomini e alle loro storie, lasciando perdere l'ambiente." - Ho qui davanti agli occhi la rivista e vi assicuro che ogni singola foto, per me bellissima, racconta effettivamente l'uomo, la storia, e la situazione ambietale del personaggio, anche se estratto dal suo ambiente e al di la della visione d'insieme. Nel portfolio di Theo Keijzers (e qui mi trovo abbastanza daccordo con Claudio) le foto colpiscono, hanno forza, perchè le vediamo sul monitor tutte insieme, ma viste singolarmetne i personaggi mi danno più l'impressione di attori preparati prima di entrare sul set, che persone vere o presi dalla strada. Ciò non toglie che le foto siano ben fatte e comunque interessanti. Questa è la mia impressione, naturalmente.
Gabriele Lopez
Resta il fatto che non esistono regole a riguardo di come debba o non debba essere fatta una determinata fotografia di un determinato genere per essere "buona"....la cosa è talmente soggettiva...

Troppo spesso vengono esaltate delle emerite "boiate", anche qui...la dicitura "eccitante quanto la vernice sul muro che asciuga", la usai commentando una foto di un utente del forum, ed era il mio parere....eppure proprio in quell'occasione essa venne sommersa di esaltanti critiche e comp'limenti, e di squisiti commenti di tecnica fotografica, gli stessi che leggo in bagno sui vecchi numeri di fotografare...che almeno in quell'ambito li trovo ancora utili, visto che i manuali di fotografia ritengo facciano più danni della luce che entra nel dorso di una reflex...

Pazienza, avanti d'istinto, meglio innovare che seguire, e su questo nessuno mi ha mai fatto cambiare idea. wink.gif

Fabio Pianigiani
QUOTE (Claudio Orlando @ Dec 23 2004, 05:50 PM)
Ci sarebbero dei buoni spunti per una sana e salutare discussione ma siccome è Natale rimandiamo a dopo S.Stefano. wink.gif

Bella discussione, grazie.

Tutte interessanti riflessioni.

Dopo aver letto i vostri interventi sono andato a riguardarmi il portfolio ......

Confermo che mi piace, e la serialità che avevo apprezzato in precedenza non svilisce il singolo valore delle foto, che visualizzate una ad una mantengono, ed in molti casi, rivelano il loro "peso".

Ribadisco anche che, purtroppo, i nostri giudizi benevoli o severi, si basano sulla visione di immagini "costrette" in uno spazio angusto, e questo ne mortifica l'impatto visivo/emozionale.
E' innegabile che spesso un ritratto in miniatura, bello che sia, viene assimilato ad una fototessera.

Se poi vogliamo "pignolare" non sono poi così tutte uguali tra di loro, e fermo restando alcuni parametri di ripresa, l'autore è riuscito a ben caratterizzare ogni singolo scatto.

Secondo me meritano una visione attenta ..... naturalmente senza farsele piacere per forza ..... wink.gif
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