Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > COMMUNITY ACTIVITIES > NIKON SUSHI BAR
marcol
ciao,

qualche giorno fa l'esposimetro della mia fm2 ha smesso di funzionare; controllando con un tester le batterie a bottone che lo alimentano ho fatto questa scoperta: una era ancora pienamente carica, 1,58V, l'altra invece era scarica, 0,55V.

mi sapreste spiegare il perchè?

ciò potrebbe aver contribuito a sballare qualche misurazione?

ovviamente, sostuite con due nuove, tutto è tornato a posto.
buzz
Potrebbe, ma te ne saresti accorto, no?!

C'è da vedere se sono in serie o in parallelo. Se una si è scaricata prima potrebbe darsi (se in serie) che era difettosa o scarica in partenza. Se sono in parallelo potrebbe essere che una fa contatto e l'altra no.
marcol
QUOTE(buzz @ Sep 18 2008, 04:39 PM) *
Potrebbe, ma te ne saresti accorto, no?!

C'è da vedere se sono in serie o in parallelo. Se una si è scaricata prima potrebbe darsi (se in serie) che era difettosa o scarica in partenza. Se sono in parallelo potrebbe essere che una fa contatto e l'altra no.


si, hai ragione, me ne sarei accorto, perchè un conto è sbagliarne qualcuna, un altro è sbagliarle tutte...

probabilmente s'è scaricata di colpo, forse per un difetto di fabbricazione.

grazie Pollice.gif
monnalisa
QUOTE(marcol @ Sep 18 2008, 04:17 PM) *
ciao,

qualche giorno fa l'esposimetro della mia fm2 ha smesso di funzionare; controllando con un tester le batterie a bottone che lo alimentano ho fatto questa scoperta: una era ancora pienamente carica, 1,58V, l'altra invece era scarica, 0,55V.

mi sapreste spiegare il perchè?

ciò potrebbe aver contribuito a sballare qualche misurazione?

ovviamente, sostuite con due nuove, tutto è tornato a posto.


Ipotizzo che inizialmente le batterie non avessero entrambe la piena carica,
per questo una potrebbe essere "morta" prima, quindi il blocco del circuito.
Funzionano in serie (1,5 x 2) se ne montano due perche' la batteria da 3Volts
non si trova molto in giro.
Ciao...Antonio.
Galeno
QUOTE(marcol @ Sep 18 2008, 05:47 PM) *
si, hai ragione, me ne sarei accorto, perchè un conto è sbagliarne qualcuna, un altro è sbagliarle tutte...

probabilmente s'è scaricata di colpo, forse per un difetto di fabbricazione.

grazie Pollice.gif


Ciao, marcol,

Per quanto ne sappia, le due batterie (in realtà, sono pile) sono configurate "in serie" e, in tale configurazione, la pila più scarica determina una drastica riduzione della corrente di scarica complessiva in quanto aumenta notevolmente la propria resistenza interna, condizionando ovviamente anche la corrente prelevabile dalla pila carica. In tal modo, i dati di esposizione ne risultano alterati, con le conseguenze che ti sono risultate.

Per quanto concerne le cause della precoce scarica, le ipotesi già fatte sono valide.
Va precisato, inoltre, che la tensione di questo tipo di pile durante la scarica si mantiene pressochè costante nel tempo, per poi bruscamente "cadere" al momento della fine carica, portandosi rapidamente verso lo zero.

Ti suggerisco, infine, di sostituire sempre ambedue le pile con altre "presumibilmente" fresche, anche se una di esse appare conservare ancora una tensione sufficiente (comprandole insieme si può ritenere ragionevolmente che facciano parte dello stesso lotto di produzione).

Ciao. Galeno.

marcol
però, se così fosse, sarei incappato in errori di esposizione, no?
quindi avrei dovuto sballare tutti gli scatti, da sempre...
però, e per fortuna, pur sbagliandone molti, non posso dire che lo siano tutti!

non so bene che dire hmmm.gif
monnalisa
QUOTE(marcol @ Sep 18 2008, 08:39 PM) *
però, se così fosse, sarei incappato in errori di esposizione, no?
quindi avrei dovuto sballare tutti gli scatti, da sempre...
però, e per fortuna, pur sbagliandone molti, non posso dire che lo siano tutti!

non so bene che dire hmmm.gif


Batterie nuove e vai tranquillo.
Non mi e' mai accaduto che con l'avvicinarsi alla scarica delle batterie,
l'esposimetro sballi.
Credo funzioni bene fino alla fine.
Concordo anche con quanto detto da Galeno.
Ciao.
marcol
QUOTE(monnalisa @ Sep 18 2008, 09:04 PM) *
Batterie nuove e vai tranquillo.
Non mi e' mai accaduto che con l'avvicinarsi alla scarica delle batterie,
l'esposimetro sballi.
Credo funzioni bene fino alla fine.
Concordo anche con quanto detto da Galeno.
Ciao.


cambiate wink.gif , ero curioso di capire cosa poteva essere successo!
Tony_@
La FM2, come molte altre fotocamere, ha un assorbimento costante di corrente di qualche microampere (solitamente da 2 a 6 microAmp) anche se spenta.
Ne consegue una lenta scarica delle batterie pur se la fotocamera è riposta non usata.
E' consigliabile quindi rimuovere le batterie (che sono poste in serie tra loro) dal loro alloggiamento ogni qual volta si prevede di non usare la fotocamera per un lungo periodo, anche perchè potrebbero perdere liquido corrosivo per i contatti ed altre parti adiacenti con tutte le conseguenze del caso.

Il fatto che una si scarichi prima dell'altra avviene perchè c'è sempre una differenza tra gli elementi (così come due auto identiche nuove hanno comunque sempre una sia pur minima differenza di prestazioni) e quella "più forte" resiste mentre l'altra cede fino addirittura ad invertire la sua polarità, salvo che cessi l'assorbimento di corrente.

Nessun problema per le riprese in quanto il funzionamento avviene ad una tensione prestabilita da un regolatore interno alla fotocamera, tensione sempre inferiore ai 3 volt nominali di alimentazione.
Quando l'alimentazione scende sotto il valore prestabilito, la fotocamera smette di funzionare. Fino a quel momento la tensione che arriva ai vari meccanismi e/o componenti elettronici è stata costante.

Esempio: l'alimentazione batterie (da 3,1 a 2,4 volt) arriva al regolatore e viene ridotta comunque a 2 volt, dopodichè arriva alla fotocamera.
Quando la tensione batterie scende ulteriormente ed il regolatore non può più tenere gli ipotetici 2 volt in uscita, viene di botto interrotta l'alimentazione.

Ciao,
Tony.
Galeno
QUOTE(TeleOpticus @ Sep 20 2008, 02:05 AM) *
La FM2, come molte altre fotocamere, ha un assorbimento costante di corrente di qualche microampere (solitamente da 2 a 6 microAmp) anche se spenta.
Ne consegue una lenta scarica delle batterie pur se la fotocamera è riposta non usata.
E' consigliabile quindi rimuovere le batterie (che sono poste in serie tra loro) dal loro alloggiamento ogni qual volta si prevede di non usare la fotocamera per un lungo periodo, anche perchè potrebbero perdere liquido corrosivo per i contatti ed altre parti adiacenti con tutte le conseguenze del caso.

Il fatto che una si scarichi prima dell'altra avviene perchè c'è sempre una differenza tra gli elementi (così come due auto identiche nuove hanno comunque sempre una sia pur minima differenza di prestazioni) e quella "più forte" resiste mentre l'altra cede fino addirittura ad invertire la sua polarità, salvo che cessi l'assorbimento di corrente.

Nessun problema per le riprese in quanto il funzionamento avviene ad una tensione prestabilita da un regolatore interno alla fotocamera, tensione sempre inferiore ai 3 volt nominali di alimentazione.
Quando l'alimentazione scende sotto il valore prestabilito, la fotocamera smette di funzionare. Fino a quel momento la tensione che arriva ai vari meccanismi e/o componenti elettronici è stata costante.

Esempio: l'alimentazione batterie (da 3,1 a 2,4 volt) arriva al regolatore e viene ridotta comunque a 2 volt, dopodichè arriva alla fotocamera.
Quando la tensione batterie scende ulteriormente ed il regolatore non può più tenere gli ipotetici 2 volt in uscita, viene di botto interrotta l'alimentazione.

Ciao,
Tony.


Ciao Tony,

Tutto corretto quanto dici. Non avevo approfondito l' argomento nella supposizione di creare ulteriori dubbi.
Non conosco lo schema esposimetrico della FM2; tuttavia, mi pare alquanto strano che, a macchina "spenta", e, presumo, circuito aperto, nel suddetto circuito continui a circolare corrente, sia pure di alcuni microampere, ma sufficiente a determinare la scarica, nel tempo, delle pile.

Il fenomeno della scarica, lenta ma continua, delle pile ritengo sia dovuto alla cosiddetta "autoscarica", effetto comune a tutti i componenti similari (pile o accumulatori, anche quelli dell' auto) che ne sono soggetti in misura maggiore o minore a seconda del tipo e/o delle tecnologie costruttive. Tale fenomeno fa si che, anche a componente non chiuso su circuito (ad es. e nella fattispecie, tolto dalla fotocamera e conservato a parte, ma anche nel blister sigillato con cui sono normalmente vendute le pile all' ossido di argento, dopo un tempo determinato dalla tipologia del componente, dalla temperatura di stoccaggio e così via, tale componente esaurisce tutta la sua carica e, qualche volta, si deteriora al punto da perdere, per ossidazione delle tenute, l' eventuale liquido contenuto all' interno (per le pile all' ossido d' argento, si può ritenere che, in magazzino, si "autoesauriscano" in circa 2/4 anni. (Naturalmente, tale tempo viene ridotto, anche notevolmente, in seguito al normale uso in circuito).

Da ciò l' opportunità di togliere le pile (o gli accumulatori) sia dalla fotocamera, sia da qualsiasi altro dispositivo che usi questi componenti (telefonino, GPS, radiolina, torce elettriche, giocattoli, etc., quando si prevede di non utilizzare il dispositivo per lungo tempo.

Una eccezione è costituita dagli orologi al quarzo, nei quali la durata "in circuito" coincide praticamente con la durata "in magazzino", in quanto l' assorbimento in circuito è bassissimo e coincide quasi con la corrente di autoscarica (sempre che non si abusi dell' eventuale illuminazione notturna del display, che ne riduce drasticamente la durata).

Ciao. Galeno.
Tony_@
Ciao Galeno,
è tutto esatto quello che hai scritto dal 2° paragrafo in poi.

Per quanto riguarda il primo, ti posso assicurare che l'assorbimento a fotocamera spenta c'è ed in corpi come FE, FE2, F3 ed altri della gamma Nikon è in misura variabile da corpo a corpo anche della stessa gamma (es. tra più corpi FE2 o più F3, ecc.) da 2 a 6,5 microAmpere.

In passato per sbaglio ho lasciato due batterie fresche e nuove all'ossido d'argento SR44 in "FE2" spenta e non usata per alcuni mesi riposta in luogo fresco ed asciutto, le ho trovate scariche e mi è sorto il dubbio. Ho quindi verificato (non ti dico con quali acrobazie dato lo spazio ristretto, cavetti, ecc. ed un tester digitale) tutte le fotocamere in mio possesso + quella di mia moglie e quelle dei miei figli, con interruttore in posizione di spento. Probabilmente esiste uno o più componenti elettronici, in parallelo in uscita contatti batterie, che ha un sia pur minimo assorbimento:

Corpo Nikon FE = 3 µA
1° corpo Nikon FE2 = 5 µA
2° corpo Nikon FE2 = 2,5 µA
Corpo Nikon F3-HP = 6,5 µA
Canon Prima zoom 70F = 1,5 µA
Canon Prima super 105X = 4,5 µA
Olimpus OM10 MA = 0,0 µA (l'unica nella quale il circuito è veramente aperto)

Su FM2 ho fatto fare ad un amico che mi ha confermato = circa 2 µA.

Non potendo poi ogni volta controllare (non voglio rendermi la vita difficile oltre il necessario), da allora non ho mai più lasciato pile o batterie in oggetti elettronici di qualsiasi tipo se non in uso frequente o continuativo.

Chiamami pignolo (me lo ripetono sempre) o come vuoi ma la verifica l'ho fatta personalmente.

Con cordialità, ciao,
Tony.
Galeno
QUOTE(TeleOpticus @ Sep 20 2008, 08:45 PM) *
Ciao Galeno,
è tutto esatto quello che hai scritto dal 2° paragrafo in poi.

Per quanto riguarda il primo, ti posso assicurare che l'assorbimento a fotocamera spenta c'è ed in corpi come FE, FE2, F3 ed altri della gamma Nikon è in misura variabile da corpo a corpo anche della stessa gamma (es. tra più corpi FE2 o più F3, ecc.) da 2 a 6,5 microAmpere.

In passato per sbaglio ho lasciato due batterie fresche e nuove all'ossido d'argento SR44 in "FE2" spenta e non usata per alcuni mesi riposta in luogo fresco ed asciutto, le ho trovate scariche e mi è sorto il dubbio. Ho quindi verificato (non ti dico con quali acrobazie dato lo spazio ristretto, cavetti, ecc. ed un tester digitale) tutte le fotocamere in mio possesso + quella di mia moglie e quelle dei miei figli, con interruttore in posizione di spento. Probabilmente esiste uno o più componenti elettronici, in parallelo in uscita contatti batterie, che ha un sia pur minimo assorbimento:

Corpo Nikon FE = 3 µA
1° corpo Nikon FE2 = 5 µA
2° corpo Nikon FE2 = 2,5 µA
Corpo Nikon F3-HP = 6,5 µA
Canon Prima zoom 70F = 1,5 µA
Canon Prima super 105X = 4,5 µA
Olimpus OM10 MA = 0,0 µA (l'unica nella quale il circuito è veramente aperto)

Su FM2 ho fatto fare ad un amico che mi ha confermato = circa 2 µA.

Non potendo poi ogni volta controllare (non voglio rendermi la vita difficile oltre il necessario), da allora non ho mai più lasciato pile o batterie in oggetti elettronici di qualsiasi tipo se non in uso frequente o continuativo.

Chiamami pignolo (me lo ripetono sempre) o come vuoi ma la verifica l'ho fatta personalmente.

Con cordialità, ciao,
Tony.


Ciao Tony,

Non avendo effettuato direttamente prove come quelle tue, non posso che essere d' accordo con te.

Comprendo benissimo le difficoltà che hai incontrato nell' approntare il "circuito di prova" per le varie fotocamere.
La mia attività professionale (oramai lontana nel tempo!) si è svolta praticamente, in ambito industriale, tutta nel campo delle misure, elettriche e non, con strumentazione e metodologie spesso sofisticatissime, comportanti anche la sperimentazione.
Tempo fa, molto tempo fa, ebbi occasione di controllare la componentistica, peraltro semplicissima, del circuito del mio Photomic FTn (per la F) e ebbi modo di constatare che l' interruttore di attivazione dell' esposimetro interrompe assolutamente l' alimentazione fornita dalle due pile (a mercurio =1.35V ciascuna, oramai introvabili perchè inquinanti. Ho dovuto modificare il circuito per adattarlo alle attuali pile all' ossido di argento da 1.55V).

Potrei, al momento, organizzarmi qualche prova con l' accumulatore che alimenta la mia D3, ma il problema, data la notevole capacità di questa batteria, praticamente non si pone.

Tuttavia, seguendo una norma adottata di consueto con tutte le apparecchiature e strumenti autoalimentati, quando ripongo la fotocamera, anche se per pochi giorni, estraggo la batteria: i circuiti elettronici sono quello che sono e un guasto è sempre in agguato con il possibile corto circuito dell' alimentazione e la "fumata" di circa 10 milioncini (del "vecchio conio").

Ciao e grazie per l' informazione sugli "assorbimenti a vuoto" delle fotocamere.

Galeno.

PS. Non ti crucciare: non sei solo ad avere la qualifica di "pignolo". La mia condizione di "misurista", portato per mentalità e necessità ad avere metodo e precisione nello svolgimento del proprio lavoro, mi fa rientrare, direi inevitabilmente, in tale categoria!
Purtroppo, tale "riconoscimento" presenta una duplice valenza: negativa, per moglie e figli (la logica non sempre paga!) e positiva, per amici - ma anche per moglie e figli - quando pongo rimedio a qualche problemuccio con un "miracolo degno di un genio" (...se non ci fossi tu...)!
Tony_@
QUOTE(Galeno @ Sep 20 2008, 11:07 PM) *
........ "pignolo".......... Purtroppo, tale "riconoscimento" presenta una duplice valenza: negativa, per moglie e figli (la logica non sempre paga!) e positiva, per amici - ma anche per moglie e figli - quando pongo rimedio a qualche problemuccio con un "miracolo degno di un genio" (...se non ci fossi tu...)!

Come ti capisco !!!!!

Da giovane ho invece lavorato come elettricista, come radiotecnico e poi ho cambiato ramo totalmente (Vigile del Fuoco per 16 mesi, poi camionista per tre anni) ma ho "masticato" un po' di elettronica cimentandomi in autocostruzione ramo alimentazione per apparati ricetrasmittenti e ponti ripetitori perchè radioamatore e radio operatore facente parte delle forze dell'ordine (per 32 anni), oltre che legato alla protezione civile.
Nikonista dal 1980, ora sono pensionato da qualche anno e continuo ad essere Nikonista convinto. Quando posso, cerco di dare consigli agli amici del forum, oltre che riceverne in abbondanza.

Le vie "dell'elettrone" sono infinite ... anche in apparecchi fotografici. Meglio eccedere in prudenza che .......... fare scintille!

Ciao e chiedo scusa se sono andato un po' fuori tema,
Tony.
Galeno
QUOTE(TeleOpticus @ Sep 21 2008, 12:55 AM) *
Come ti capisco !!!!!

Da giovane ho invece lavorato come elettricista, come radiotecnico e poi ho cambiato ramo totalmente (Vigile del Fuoco per 16 mesi, poi camionista per tre anni) ma ho "masticato" un po' di elettronica cimentandomi in autocostruzione ramo alimentazione per apparati ricetrasmittenti e ponti ripetitori perchè radioamatore e radio operatore facente parte delle forze dell'ordine (per 32 anni), oltre che legato alla protezione civile.
Nikonista dal 1980, ora sono pensionato da qualche anno e continuo ad essere Nikonista convinto. Quando posso, cerco di dare consigli agli amici del forum, oltre che riceverne in abbondanza.

Le vie "dell'elettrone" sono infinite ... anche in apparecchi fotografici. Meglio eccedere in prudenza che .......... fare scintille!

Ciao e chiedo scusa se sono andato un po' fuori tema,
Tony.


Chiediamo scusa insieme a chi ha sopportato il nostro OT.

Ciao e buona notte a tutti.

Galeno.
marcol
Teleopticus e Galeno, vi ringranzio entrambi per le precisazioni.
Ora è davvero tutto più chiaro Pollice.gif
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.