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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
Skylight
Ciao, finalmente ho usato il mio primo rullo in b/n, il primo in assoluto blink.gif , con F100 e 17-35 f2.8 più il "plasticone" 70-300 G che, chiudendo un po' il diaframma, si è difeso ...

Non avendo la possibilità, nè tantomeno la capacità di eseguire sviluppo e stampa da me, mi sono affidato al "lab sotto casa", dopo aver saputo che invia i rulli in b/n ad un lab. esterno che lavora solo il b/n nel metodo tradizionale (no scansione).
Per non fare pubblicità diretta, mi limito a dire il lab è nelle Marche a Gradara e che dichiarano di lavorare solo su b/n.

Le premesse sono abbastanza incoraggianti ed i risultati mi sembrano buoni, ma non ho "gli occhi" esperti di chi "mastica" ad occhi chiusi il b/n.

Le stampe, su carta politenata (la baritata non sembra essere trattata, almeno da quello che leggo sul loro sito) , le ho richieste 13x19, mi è stato indicato che la misura disponibile era 13x18 ... le stampe sono in realtà 12.6x19.5 ....

Volevo domandarvi, da vero ignorante in materia, se la carta politenata ha una buona durata nel tempo.
Da quello che ho letto in rete sembra di no e non vorrei trovarmi delle stampe deteriorate fra qualche anno.
Mi hanno chiesto circa 1.24€ a stampa più 1.90€ di sviluppo, in totale 32.80€ per 25 scatti.
Come vi sembra il prezzo? In un altro lab della mia zona, che stampa nel metodo tradizionale, mi hanno chiesto cifre assurde purtroppo.

Grazie dell'attenzione.

simone_chiari
se le stampe le conservi bene durano anni e anni, per quanto riguarda i prezzi non saprei, sviluppo e stampo in casa.
ciao
Simone

ps: dimenticavo facci vedere i risultati
Skylight
Ciao, purtroppo non ho lo scanner per poter postare le immagini, che sarebbero comunque "alterate" rispetto alla stampa.

Grazie per le informazioni.

smile.gif
roberto depratti
QUOTE(Skylight @ Sep 10 2008, 10:58 PM) *
Ciao, finalmente ho usato il mio primo rullo in b/n, il primo in assoluto blink.gif , con F100 e 17-35 f2.8 più il "plasticone" 70-300 G che, chiudendo un po' il diaframma, si è difeso ...

Non avendo la possibilità, nè tantomeno la capacità di eseguire sviluppo e stampa da me, mi sono affidato al "lab sotto casa", dopo aver saputo che invia i rulli in b/n ad un lab. esterno che lavora solo il b/n nel metodo tradizionale (no scansione).
Per non fare pubblicità diretta, mi limito a dire il lab è nelle Marche a Gradara e che dichiarano di lavorare solo su b/n.

Le premesse sono abbastanza incoraggianti ed i risultati mi sembrano buoni, ma non ho "gli occhi" esperti di chi "mastica" ad occhi chiusi il b/n.

Le stampe, su carta politenata (la baritata non sembra essere trattata, almeno da quello che leggo sul loro sito) , le ho richieste 13x19, mi è stato indicato che la misura disponibile era 13x18 ... le stampe sono in realtà 12.6x19.5 ....

Volevo domandarvi, da vero ignorante in materia, se la carta politenata ha una buona durata nel tempo.
Da quello che ho letto in rete sembra di no e non vorrei trovarmi delle stampe deteriorate fra qualche anno.
Mi hanno chiesto circa 1.24€ a stampa più 1.90€ di sviluppo, in totale 32.80€ per 25 scatti.
Come vi sembra il prezzo? In un altro lab della mia zona, che stampa nel metodo tradizionale, mi hanno chiesto cifre assurde purtroppo.

Grazie dell'attenzione.


Non ho letto i commenti degli altri amici. L'importo che hai segnalato per 25 scatti non è tanto rispetto a quanto chiedono a me: siamo intorno a e 44,50. Inoltre devo continuament litigare perchè mi stampano il BW su carta a colori ...dei veri SOMARI!!!!

Grande la F100, insieme alla F5 il mio ideale di macchina!!!!

Roberto
Skylight
QUOTE(roberto depratti @ Oct 10 2008, 11:21 AM) *
Non ho letto i commenti degli altri amici ... ....
.... .... .......


Ciao e grazie per il commento.

smile.gif
nippokid (was here)
Complimenti Sky...meglio tardi che mai... biggrin.gif

La tua preoccupazione sulla durata delle stampe politenate è abbastanza fondata...il supporto plastificato di questo tipo di carta non è certo il più indicato per stampe di pregio e di cui si auspica una lunga conservazione. Da un lato sono più resistenti ai maltrattamenti a cui possono essere sottoposte maneggiandole, sono più facili da lavare, se necessario e soprattutto da asciugare. D'altra parte tendono a "sbiadire" col tempo (ossidazione) e proprio a causa del supporto plastico indeformabile sono più sensibili alle variazioni di umidità e temperatura che possono "stressare" l'emulsione.
La fibra delle carte baritate, invece, "accompagna" l'emulsione durante le dilatazioni e i restringimenti causati dai fattori ambientali e risulta quindi più "protettiva". Oltre a possedere delle caratteristiche di superiore qualità di base.

Altri fattori del trattamento che possono influire sulla durata delle stampe sono la qualità (e completezza) del bagno di fissaggio e un eventuale viraggio.
E' importante che il bagno di fissaggio sia portato a termine fino in fondo e con una chimica ancora "vitale", magari con più di un bagno...seguito da un buon lavaggio...
Per aumentare, in un certo senso, il "fissaggio" dell'argento sull'emulsione si possono utilizzare dei viraggi. Alcuni hanno per lo più uno scopo creativo, pur risultando un minimo protettivi, altri più "raffinati" e costosi, hanno proprio la capacità di "convertire" l'argento dell'emulsione, sensibile all'ossidazione, in "composti" più resistenti. Si passa dal Selenio, al Platino, all'Oro...puoi immaginare i costi...oltre alla difficoltà di reperire le materie prime...ma sono un toccasana per la longevità delle stampe, sia da esposizione che da archiviazione.
Il viraggio è molto più efficace (nonchè adatto, visto il pregio..) sulle carte baritate, più permeabili e resistenti alla permanenza in acqua.

Detto questo, le tue stampe politenate non si disintegreranno in pochi anni, però non potrai pensare di tramandarle di generazione in generazione.. smile.gif

---

Ora, se la cosa ti ha appassionato un pò e se permetti il consiglio, potresti pensare ad una fase successiva... Questo, forse, implica anche di cambiar Laboratorio, almeno per le stampe...
Poi, in breve, ti ritroverai con un "IFF Duogon" e un sacco di barattoli e bacinelle in bagno!! laugh.gif

Per cominciare ti consiglierei, per continuare ad utilizzare lo sviluppo nominale, di sovraesporre in ripresa di 1/2 o 2/3 di stop il tuo rullo...usando un 100iso in pratica esporre per 64 o dintorni...questo ti regalerà un negativo più denso che permetterà stampe "migliori" e più controllabili, per vari motivi... Successivamente procedere allo sviluppo nominale e alla provinatura rigorosamente a contatto. Oltre ad essere un modo "economico", è anche un modo di valutare i fotogrammi per quello che sono, senza "mediazioni" dovute ad ingrandimento ed esposizione. Con un lentino potrai valutare bene gli scatti, magari aiutandoti con una retroilluminazione.

Sul provino a contatto, scegliere anche solo un fotogramma e farlo stampare in manuale da un buon stampatore su carta baritata, almeno 24x30, meglio 27x35 su 30x40, ad esempio...questo ti farà "assaporare" fino in fondo (mica vero...figurati far tutto da sè!!) il piacere del Bianco e Nero tradizionale.
Uno stampatore con i...fiocchi sarà in grado di dare un propria (o su richiesta..) interpretazione al negativo, proprio come sei abituato a fare in "camera chiara" sulle tue immagini digitali...solo non sarà disponibile il "D2X mode I"che ti è (giustamente..) tanto caro!! biggrin.gif

La spesa sarà più o meno la stessa di quella che hai affrontato, ma.......................

Da buon diavoletto tentatore sono pronto ad indicarti i migliori stampatori (rimasti) sulla piazza...con due "postacelere" fai tutto!!

bye IPB Immagine

16ale16
Devo dire che per i prezzi ti hanno trattato anche troppo bene!!! Io mi appoggio ad un lab esclusivamente per il b/n a Roma che chiede di più.
Sulle carte politenate ti è stato già detto tutto, ma non è che tra due anni butti le stampe!!!!
Io anche mi posi il problema all'epoca e decisi di continuare ad usare le politenate visto il numero di stampe.
Infatti la stampa baritata mi costa molto molto di più e solo "per qualcuna" decido di fare le stampe baritate. Se una politenata mi dura meno, ci metto poco a farla ristampare dal negativo messicano.gif
Ovviamente una migliore conservazione dei negativi e delle stampe ti permette di apprezzarne per più tempo le caratteristiche.
Io le tengo in un armadio su cui non arriva il sole, nelle loro buste.

Sulla camera oscura poi posso dirti che qui in tanti e giustamente ti consiglieranno di fartene una tua, ma è un'impresa notevole. Soprattutto per le temperature e la conservazione del liquidi biggrin.gif !!!
Secondo me se non fai un numero elevato di rullini non ne vale la pena, anche se è un vero peccato! Trovati un laboratorio che stampi a mano (io fortunatamente l'ho trovato) e prima di mandargli una stampa, pensa bene a cosa vorresti (anche a cosa faresti con photoshop se ne hai confidenza) e scrivi scrivi scrivi!!!! Mandagli col rullino una pergamena con tutti gli accorgimenti che vorresti venissero fatti e per renderti conto meglio delle potenzialità datti una letta a due testi che io ho trovato molto utili: il negativo, la stampa di A. Adams.

Solo se sai quali sono le possibilitù in camera oscura puoi guidare lo stampatore e vedrai che non ti deluderà. Certo, fatte per conto tuo ci sono altre garanzie (esempio su quanto sono "vivi" i bagni) però così è il miglior compromesso biggrin.gif

Ciao
16ale16
Sulla FP4 poi posso dirti la mia esperienza. Personalmente scatto solo con ILFORD e la FP4 è quella che, dopo la HP5, mi ha deluso un po' più di tutti. E' un rullo che io considero general purpose e quindi mai adeguato in alcuni contesti. Io scatto col sistema zonale e nelle pose con poca latitudine tiro sempre su, come ti è stato già consigliato prima di me: esponi per le ombre e con la FP4 a maggior ragione.
Considera che in stampa ogni volta che dovrai aprire le ombre o in generale spostare verso destra la dinamica di stampa, aumenterai la grana, mentre con una mascheratura (o vignettautra, scegli tu il termine visto che io ancora non ho capito quale sia quello giusto) puoi recuperare le alte luci. Inoltre far arrivare luce sulla pellicola significa creare, dopo lo sviluppo, delle zone aventi una certa densità, ovvero zone con contenuto informativo. Anche se molto molto diverse nella sostanza, in pratica digitale e pellicola richiedono entrambe un'esposizione per le luci (a patto di non parlare di diapositive però!!!!! Rimaniamo nei b/n negativi)

Cambiando discorso.
Se devi usare una pellicola non TGrain, perchè non usare una PANF? Tanto la FP4 la vai a trattare come una 64ISO, tanto vale prenderti una PANF (che è a ISO 50).
Io tra le due la preferisco perchè è più "rozza" (passami il termine), meno delicata della FP4, secondo me stacca l'inquadratura e te la butta sul negativo "con violenza". Insomma, a me piace molto wink.gif

Ma a questo punto scatta il domandone? Come mai non usi pellicole TGrain? Se ti piace ILFORD guarda cosa fa la Delta 100, anche in raffronto ad una PANF... la grana devi proprio andarla a cercare col lanternino.

Per poi essere un pelino contradditorio è doveroso dirti che quello che ti ho detto sulle pellicole è il mio gusto, e non c'è niente di più soggettivo dei negativi... Quindi fai prove, prova anche Kodak, Fuji, Agfa e vai a scoprire qual è la combinazione di fattori che fa la foto che piace a te

Con simpatia smile.gif
Vincenzo I.
hai spiegato la delusione per la FP4
perchè ti ha deluso anche la HP5?

sei un "ilfordista" dichiarato, cosa usi per le tue foto?
grazie.gif
16ale16
Ciao Vincenzo. Per le foto a pellicola tradisco il marchio Nikon ohmy.gif perchè uso la macchina "di famiglia", una Contarex Super con 5 ottiche Zeiss: Distagon 18, Distagon 35 (il migliore della serie), Planar 50, Sonnar 85, Sonnar 135.
Onestamente la HP5 mi delude in rapporto alla Delta 400. Guarda, ripeto che non c'è niente di più soggettivo della scelta della pellicola e a me la grana non piace tanto.
Scatto con ILFORD con la linea Delta perchè sono TGrain e a me la foto piace liscia. Ma certo generalizzare no... non si può fare. Questo è il mio gusto.
Come latitudine di posa la HP5 mi piace meno della Delta 400 e onestamente anche la resa delle sfumature non mi attira.
Forse prima non avevo spiegato le mie motivazioni per non finire fuori tema, ma sostanzialmente è quanto detto.

Della linea PLUS della ILFORD mi piace solo la PANF per quanto detto prima. Lo so, sono difficile di gusti e anche un po' rompi b_lle tongue.gif ... ma purtroppo sono fatto così smile.gif
Skylight
QUOTE(nippokid @ Oct 14 2008, 12:46 AM) *
Complimenti Sky...meglio tardi che mai... biggrin.gif

.... ..... ......
.... .... ... ....


Ciao nippo e grazie per la tua esauriente risposta.

Il B/N mi ha sempre affascinato, soprattutto guardando le vecchie foto che erano sviluppate e stampate dal "fotografo di famiglia" provenienti da una vecchia macchina fotografica .... Niente di esoterico ma di sicuro trattate interamente a mano.

Purtroppo non ho nè lo spazio nè il tempo, ma soprattutto la capacità di poter gestire in proprio lo sviluppo dei negativi. cerotto.gif

Per il resto .... IPB Immagine laugh.gif

P.S. con la Ilford ho esposto secondo i "dettami" del Matrix della F100, solo certi scatti ho sovraesposto a +0,3EV.
Da quello che ho letto sul sito del lab. dove stampo, vengono rispettate le modalità di sviluppo delle varie marche di pellicole.


QUOTE(Alessandro_ @ Oct 14 2008, 03:09 PM) *
Devo dire che per i prezzi ti hanno trattato anche troppo bene!!!
... ......
... .... .....


Ciao e grazie per la risposta Alessandro.

Vale il discorso scritto nella risposta a nippokid, cercavo un lab. che trattasse bene lo sviluppo e stampa da negativo b/n e sembra che questo che ho trovato sia un buon compromesso qualità/prezzo.

Non discuto che una gestione autonoma possa portare a risultati "stellari", ma per me è un percorso impraticabile ...mi devo accontentare.

smile.gif
16ale16
QUOTE(Skylight @ Oct 15 2008, 01:05 AM) *
Non discuto che una gestione autonoma possa portare a risultati "stellari", ma per me è un percorso impraticabile ...mi devo accontentare.


E non solo per te wink.gif
Vincenzo I.
grazie Alessandro per i chiarimenti
io sono un ilfordista da sempre
non riuscivo a capire il problema con HP5 ma adesso è chiaro, a me la grana piace messicano.gif
ciò non toglie che proverò anche le Delta.
16ale16
QUOTE(Vincenzo I. @ Oct 15 2008, 10:58 AM) *
grazie Alessandro per i chiarimenti
io sono un ilfordista da sempre
non riuscivo a capire il problema con HP5 ma adesso è chiaro, a me la grana piace messicano.gif
ciò non toglie che proverò anche le Delta.


Guarda è tutta una questione di resa finale. La Delta la trovo più delicata nei ritratti, ma ad esempio meno adatta alla fotografia street (che però non faccio) dove la grana ci sta meglio.
Il risultato della linea Delta generalmente è più pulito, ma non è detto che ci stia sempre bene nello scatto che stai facendo.
A provare fai bene, perchè solo facendo confronti puoi trovare ciò che preferisci...
Vincenzo I.
ecco l'altro punto
io non faccio ritratti ma solo street ;-)
Vincenzo I.
QUOTE(Vincenzo I. @ Oct 15 2008, 02:47 PM) *
ecco l'altro punto
io non faccio ritratti ma solo street ;-)

invece ci ho provato con il ritratto
scansione piana della stampa (con pessimo scanner) l'originale è 18x27
nikon em con 50 mm 1,8 e kodak tx 400
so già che è un po' sfocata (o è la grana?)
commenti graditi
roberto depratti
QUOTE(Vincenzo I. @ Dec 4 2008, 05:49 PM) *
invece ci ho provato con il ritratto
scansione piana della stampa (con pessimo scanner) l'originale è 18x27
nikon em con 50 mm 1,8 e kodak tx 400
so già che è un po' sfocata (o è la grana?)
commenti graditi


Sarebbe necessario eseguire una scansione da negativo. L'immagine postata mostra una evidente mancanza di nitidezza su diverse parti del viso: fronte e mento primi fra tutti.
Sono parti molto ravvicinate rispetto ad occhi, naso, bocca. Quindi non parlerei di sfocatura quanto di mancanza di dettagli, probabilmente andati persi attraverso la scansione.

Roberto
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