Ho finito or ora di vedere lo speciale del TG1 che tratta dei mestieri pericolosi. Tra gli altri, dagli stuntmen agli artificieri passando per i Vigili del Fuoco, uno dei servizi parla dei fotoreporter, l'intervista fatta ad uno di loro, un connazionale che è riuscito a dare servizi sul Kossovo e sull'Afganistan persino a riviste prestigiose come "Life" si racconta e ci racconta il suo modo di lavorare: il suo nome è Franco Pagetti. Oltre ad un escursus sule sue foto, che sono bellissime e davvero toccanti, quel che mi ha colpito di più è la spiegazione che dà su come impostare prima che l'attrezzatura, il proprio cervello per assistere a scene che molto spesso sono raccapriccianti. Credo che sarebbe opportuno vederlo, dovrebbe andare in replica domani pomeriggio.
A latere...sentendolo parlare mi torna subito in mente la diatriba tradizionale/digitale che scuote e infuoca le nostra discussioni...personaggi così credo si scompiscerebbero dal ridere e...dalla compassione!!!
Usa per fotografare su pellicola una Leica M7 con cui fa foto in B.N. e in situazioni dove la discrezione è d'obbligo. Una nutrita schiera di fotocamere (rigorosamente Nikon
) sia tradizionali che digitali 
A latere...sentendolo parlare mi torna subito in mente la diatriba tradizionale/digitale che scuote e infuoca le nostra discussioni...personaggi così credo si scompiscerebbero dal ridere e...dalla compassione!!!
Usa per fotografare su pellicola una Leica M7 con cui fa foto in B.N. e in situazioni dove la discrezione è d'obbligo. Una nutrita schiera di fotocamere (rigorosamente Nikon
) sia tradizionali che digitali
