Grazie ancora a tutti voi. Mi da una gran soddisfazione leggere che alcune mie impressioni e sensazioni siano condivise. Potrebbe inoltre diventare un tema da approfondire insieme, tra romani, ma non solo.
Grazie davvero
Un argine è sempre una frontiera, una frontiera definisce un dominio ... il dominio è oppressione: i "Muraglioni" sono argini, ergo ... ho capito bene?
Ciao.
nonnoGG
Ciao Gigi, grazie anche a te. Non è vero però che una frontiera definisce un dominio, almeno non per me. Una frontiera è la separazione tra 2 condizioni spaziali diverse, e ciò non corrisponde sempre ad una diversa condizione di possesso, ipotetico o reale. Spesso una frontiera è un elemento necessario, da sicurezza, aiuta a sentirsi in casa. E' il discorso del recinto, della protezione, dello spazio conosciuto, o meglio, esperito.
Nel caso dei muraglioni del tevere, a mio giudizio, non sono da contestare tanto gli argini, quanto l'artificiale differenza di quota che si è venuta a creare tra le banchine del fiume e la città. In questo caso lo spazio del Tevere non appartiene più alla città, in quanto non in continuità con essa, è luogo diverso, è area da raggiungere, è nascosto alla vista e all'udito.
Insomma, è altro, secondo canoni specifici della percezione, meglio non addentrarsi troppo
Chissà che non decida di dargli un impaginato diverso per farne poi un PDF...
Grazie davvero
QUOTE(nonnoGG @ Apr 12 2006, 04:27 PM)
Un argine è sempre una frontiera, una frontiera definisce un dominio ... il dominio è oppressione: i "Muraglioni" sono argini, ergo ... ho capito bene?
Ciao.
nonnoGG
Ciao Gigi, grazie anche a te. Non è vero però che una frontiera definisce un dominio, almeno non per me. Una frontiera è la separazione tra 2 condizioni spaziali diverse, e ciò non corrisponde sempre ad una diversa condizione di possesso, ipotetico o reale. Spesso una frontiera è un elemento necessario, da sicurezza, aiuta a sentirsi in casa. E' il discorso del recinto, della protezione, dello spazio conosciuto, o meglio, esperito.
Nel caso dei muraglioni del tevere, a mio giudizio, non sono da contestare tanto gli argini, quanto l'artificiale differenza di quota che si è venuta a creare tra le banchine del fiume e la città. In questo caso lo spazio del Tevere non appartiene più alla città, in quanto non in continuità con essa, è luogo diverso, è area da raggiungere, è nascosto alla vista e all'udito.
Insomma, è altro, secondo canoni specifici della percezione, meglio non addentrarsi troppo
QUOTE(apeiron @ Apr 12 2006, 06:15 PM)
Domanda: ma non si potrebbe inserire le immagini direttamente a fianco del testo?
Capisco che dovresti ridurle molto, che è l'esatto contrario di quanto ti chiedono altri, ma in un testo così...
Capisco che dovresti ridurle molto, che è l'esatto contrario di quanto ti chiedono altri, ma in un testo così...
Chissà che non decida di dargli un impaginato diverso per farne poi un PDF...
Hai scelto di raccontare un legame, anzi hai scelto di vivere con noi il legame che hai con il tuo fiume.
Hai scandagliato luoghi che diventano suggestivi attraverso i tuoi occhi.
Luoghi che altrimenti sembrano ad un occhio disattento, privi di una storia o di un particolare significato.
Il tuo approccio non è retorico, non rimanda a consolidati stereotipi.
Con l' uso del bianco e nero, hai invece, raccontato l' hinterland del fiume, senza belletti, e quindi, mi viene da dire, più veri e più belli.
Saluti
Francesco
Hai scandagliato luoghi che diventano suggestivi attraverso i tuoi occhi.
Luoghi che altrimenti sembrano ad un occhio disattento, privi di una storia o di un particolare significato.
Il tuo approccio non è retorico, non rimanda a consolidati stereotipi.
Con l' uso del bianco e nero, hai invece, raccontato l' hinterland del fiume, senza belletti, e quindi, mi viene da dire, più veri e più belli.
Saluti
Francesco
coinvolgente il tuo racconto in bianco e nero.
Il Tevere.....vedo nei miei ricordi un fiume "abbandonato", un luogo desolato, assente, ma anche l'immagine di Castel S.Angelo: difficile immaginare una Roma senza Tevere. Roma....una città magnifica.
gigiodvd
Il Tevere.....vedo nei miei ricordi un fiume "abbandonato", un luogo desolato, assente, ma anche l'immagine di Castel S.Angelo: difficile immaginare una Roma senza Tevere. Roma....una città magnifica.
gigiodvd
Ho letto solo ora e devo dire che sei stato molto bravo nel raccontare e documentare un pezzo della tua tanto amata Roma, documentazione che solo un profondo conoscitore, quale tu sei, riuscirebbe a realizzare.
Bravo Maurizio, come sempre ci regali "pezzi di storia" ed occasioni di riflessione.
Carmine
Bravo Maurizio, come sempre ci regali "pezzi di storia" ed occasioni di riflessione.
Carmine
Grazie a Francesco, Gigio e Carmine
Il legame che ho con alcuni luoghi di Roma mi porta a collezionare un gran numero di foto di questa città, ma non mi dispiace affatto
Il legame che ho con alcuni luoghi di Roma mi porta a collezionare un gran numero di foto di questa città, ma non mi dispiace affatto
Mi e piaciuta tantissimo l' analisi che hai fatto... sono pienamente d' accordo...nonostante veltroni stia cercando di rendere il tevere ai romani i progetti stentano. te lo dice uno che abita a trastevere... e che il tevere lo vede dalla finestra e lo ama profondamente
Grazie Giulio, ti verrò a trovare così faremo un po' di foto del Tevere dall'alto
C'è sempre uno strano legame tra un romano e il Suo Fiume. Chiunque ne parli lo fa in modo diverso e tu Maurizio lo hai fatto in modo gradevole e coinvolgente, legato forse a un qualcosa che ti gira nella mente e di cui solo tu, o chi ti è vicino, è a conoscenza. L'unico denominatore comune è il rimpianto, per i contemporanei, di non poterlo vivere in modo completo proprio per quei Muraglioni così alti con quelle scale così ripide che poco invogliano, se non per visita mirata, a scenderle.
Questo credo rimpianga il romano qualsiasi: non poter vivere il Suo Fiume nel normale svolgersi della giornata. Non poterlo costeggiare per recarsi a casa o al lavoro o per mangiare un panino. Doverlo andare a trovare, come si fa con un amico, con quello scopo preciso.
Le foto raccontano di questi impedimenti e di come, nonostante tutto, le persone Lo cerchino con la voglia di viverLo e di parteciparLo non appena possibile.
di cuore da chi quel Fiume lo ama e lo sente un po' anche suo.
Questo credo rimpianga il romano qualsiasi: non poter vivere il Suo Fiume nel normale svolgersi della giornata. Non poterlo costeggiare per recarsi a casa o al lavoro o per mangiare un panino. Doverlo andare a trovare, come si fa con un amico, con quello scopo preciso.
Le foto raccontano di questi impedimenti e di come, nonostante tutto, le persone Lo cerchino con la voglia di viverLo e di parteciparLo non appena possibile.
di cuore da chi quel Fiume lo ama e lo sente un po' anche suo.
Maurizio, ho appena letto e visto le foto, un ottimo lavoro.
ciao Danny
ciao Danny
Bel lavoro, Maurizio. Un Life che si fa leggere con interesse, ben raccontato e accompagnato da ottime foto. E poi ... è una tematica che amo molto: la storia e le vicende dei luoghi, per raccontare le persone che li vivono.
saluti
Bruno
saluti
Bruno
Molto suggestivo il tuo life Maurizio.
Intenso per le sensazioni che hai saputo trasmettere e per l'accostamento di ottime immagini.
Complimenti!
Anna
Intenso per le sensazioni che hai saputo trasmettere e per l'accostamento di ottime immagini.
Complimenti!
Anna
Belle riflessioni Maurizio che fanno ripensare all’antica importanza dei fiumi attorno a cui si aggregavano i primi nuclei urbani.
Allora ne erano la linfa vitale, oggi sono risorse emarginate ma con sempre maggiore desiderio di riscoperta delle loro storie antiche e recenti come ci testimoni con le tue belle immagini.
Messaggio modificato da PAS il Apr 16 2006, 10:23 PM
Allora ne erano la linfa vitale, oggi sono risorse emarginate ma con sempre maggiore desiderio di riscoperta delle loro storie antiche e recenti come ci testimoni con le tue belle immagini.
Messaggio modificato da PAS il Apr 16 2006, 10:23 PM
Grazie ancora a tutti voi. Amo il fiume di Roma, come amo altri luoghi di Roma e d'Italia.
Mi piace raccontarli, con i loro valori e con le loro contraddizioni. E sono felice che questo venga apprezzato.
Grazie davvero
Mi piace raccontarli, con i loro valori e con le loro contraddizioni. E sono felice che questo venga apprezzato.
Grazie davvero
...circa un mese fà ho percorso la sponda ovest in bici sulla ciclabile e mi venne in mente di proporre un'uscita con quelli del circolo romano ma, la mia assenza non lo ha permesso e tu ci hai regalato questo bellissimo life...complimenti!
P.S.: l'uscita si potrebbe sempre organizzare però!
P.S.: l'uscita si potrebbe sempre organizzare però!
Roma è sempre Roma...
ovunque ti giri trovi qualcosa da fotografare.
Tu sei riuscito a soffermarti in un luogo e cogliere molti spunti fotografici che già da soli "parlavano" (come è per qualsiasi foto che ti fa' dire "bella!"). Il tuo testo ha poi impreziosito ulteriormente i tuoi scatti.
Bravo!
ovunque ti giri trovi qualcosa da fotografare.
Tu sei riuscito a soffermarti in un luogo e cogliere molti spunti fotografici che già da soli "parlavano" (come è per qualsiasi foto che ti fa' dire "bella!"). Il tuo testo ha poi impreziosito ulteriormente i tuoi scatti.
Bravo!
Ciao Maurizio passando per il Life ho notato questo tuo lavoro, molto minuzioso e coinvolgente nella parte descrittiva e affascinante per diverse foto in bianco e nero che mi sono piaciute tantissimo, nel complesso un risultato egregio che testimonia la tua crescente bravura.
Un caro saluto
Michele
Un caro saluto
Michele
Ho solo ora notato questo tuo racconto sul Tevere.
Da romano e amante della mia città come te ho apprezzato molto il tuo racconto corredato da ottime immagini.
Complimenti per il bel lavoro.
Da romano e amante della mia città come te ho apprezzato molto il tuo racconto corredato da ottime immagini.
Complimenti per il bel lavoro.