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Cartoncino 18%
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fgirelli
Messaggio: #1
Oggi sono andato dal mio spacciatore a ritirare l'MB200 e mentre c'ero gli ho chiesto se aveva il famoso cartoncino.
Incredibilmente mi ha detto di si, ho deciso di prenderlo.
Ho fatto qualche scan sul forum, ma non ho trovato grandi cose, probabilmente sbaglio io.
Ma vi chiedo come si usa per bilanciare il bianco e l'esposizione ?

grazie


ciao

enrico
Messaggio: #2
Ciao,
per il bilanciamento del bianco, devi usare la funzione della macchina "bilanciamento del bianco premisurato", inquadrando il cartoncino nelle condizioni di illuminazione della ripresa.
Per l'esposizione, devi misurarla sempre sul cartoncino, posizionato in corrispondenza del soggetto e rivolto verso il punto di ripresa. Devi poi bloccare l'esposizione o utilizzare l'esposizione manuale. Misurare l'esposizione con il cartoncino a riflettanza 18% equivale ad effettuare una misurazione esposimetrica a luce incidente. Dovresti poi effettuare delle correzioni se il soggetto è particolarmente chiaro o particolarmente scuro.
Ciao
Enrico
Peve
Messaggio: #3
QUOTE(enrico @ Mar 29 2006, 08:04 PM)
... Misurare l'esposizione con il cartoncino a riflettanza 18% equivale ad effettuare una misurazione esposimetrica a luce incidente. Dovresti poi effettuare delle correzioni se il soggetto è particolarmente chiaro o particolarmente scuro...


Quindi alla fine, almeno a livello di esposizione non serve a un gran che, cioè mi sembra che non ci sia tanta differenza tra misurare con il cartoncino e correggere a seconda del soggetto o misurare con il matrix e correggere se nell' inquadratura c'è una dominante chiara o scura, o sbaglio?
Renzo.
Messaggio: #4
In effetti se la misurazione dell'esposizione la fai con il cartoncino grigio non serve compensare per un soggetto chiaro o scuro in quanto l'esposizione non viene influenzata da questi ma hai esattamente misurato la luce che arriva.
enrico
Messaggio: #5
QUOTE(Renzo. @ Mar 30 2006, 05:51 AM)
In effetti se la misurazione dell'esposizione la fai con il cartoncino grigio non serve compensare per un soggetto chiaro o scuro in quanto l'esposizione non viene influenzata da questi ma hai esattamente misurato la luce che arriva.
*



Esattamente, hai misurato la luce che arriva, come si fa con un esposimetro a luce incidente, ma l'esposizione rilevata è corretta per un soggetto di tonalità media mentre, se il soggetto è particolarmente scuro o chiaro, devi correggere l'esposizione, come si fa con l'esposimetro separato (con la calottina inserita per la luce incidente). Gli strumenti non sono intelligenti ed è sempre il fotografo a doverne interpretare le letture. La misurazione a luce incidente (e quindi anche quella con il cartoncino grigio) può essere preziosa in alcune circostanze, ad esempio se si stanno fotografando dei gioielli su velluto nero o molto scuro. In tale caso, la lettura a luce riflessa, anche spot, non è affidabile.
Il discorso della correzione dei dati esposimetrici, si aggancia al discorso del sistema zonale: se il mio soggetto ha una riflettanza media ed io voglio renderlo sulla stampa con una tonalità media, bene la lettura esposimetrica. In ogni altro caso devo integrare, in funzione del risultato che voglio ottenere. Come in ogni campo, lo strumento è solo un aiuto, prezioso quanto vogliamo, ma non può mai sostituire il fotografo.
Il cartoncino grigio, se la ripresa riguarda un soggetto piano (ad esempio un quadro o una stampa), va posizionato nella stessa posizione della stampa (l'esposimetro esterno viene coperto con un disco traslucido per una misura "al coseno"). Se la ripresa riguarda invece un soggetto tridimensionale, come ad esempio un volto, il cartoncino va posto con l'asse in una direzione intermedia fra quella verso la macchina e quella verso la sorgente di luce principale.
Buona giornata
Enrico
Renzo.
Messaggio: #6
Scusami se insisto, lungi da me la polemica, ma se leggo la luce in modo incidente (o su cartoncino grigio) non devo effettuare nessuna compensazone.
Questa va fatta se leggo a luce riflessa un soggetto (estremizzando) nero o bianco.
Essendo infatti tutti gli esposimetri tarati su un valore medio (circa 18%), la lettura esposimetrica verrà riportata verso questo valore ed è per questo che bisogna sottoesporre per il nero e sovraesporre per il bianco che altrimenti saranno riportati entrambi ai valori medi.
Una lettura a luce incidente non verrà mai influenzata dal soggetto in quanto il valore EV presente nella scena sarà sempre eguale sia che si fotografi un muro nero o un muro bianco.
Giuseppe78
Messaggio: #7
Se leggi l'esposizione sul grigio medio non occorre nessuna compensazione. Diverso, per esempio, è se leggi l'esposizione sul nero o sul bianco...in questi casi (ho citato solo questi per la loro "fama") occorre compensare la coppia TD proposta dall'esposimetro...diciamo che la regola generale è più o meno questa salvo le diverse condizioni di scatto tipo vicinanza/lontananza del soggetto, quanta parte il soggetto occupa del fotogramma, controlouce/luce a favore/ombra, eccc...ecc...

Vi lascio con una domanda: come si fotografa il famoso gatto nero sulla neve? blink.gif blink.gif

Saluti e Buone foto
wink.gif Giuseppe
fgirelli
Messaggio: #8
Grazie a tutti delle risposte, direi che per un uso comune si debba usare solo per fare un bilanciamento del bianco.
Per il resto ci pensa la macchina.
Visto che che scatto in raw, sistemo dopo le cose se l'esposizione risulta non corretta, questo vale solo se sono scene che non hanno una grande differenza di luce tra i bianchi e i neri. Giusto ?

Ciao
Giuseppe78
Messaggio: #9
Personalmente preferisco intervenire in PP sull'esposizione giusto per dare piccoli e ridottissimi ritocchi, per il resto cerco il più possibile di studiare bene l'esposizione in fase di scatto...
Ripeto cmq che l'utilizzo del cartoncino è assolutamente ottimale sia per il WB che per l'esposizione (altrimenti che senso avrebbe il cartoncino?)

wink.gif Giuseppe

Messaggio modificato da Giuseppe78 il Mar 30 2006, 11:34 AM
enrico
Messaggio: #10
QUOTE(Renzo. @ Mar 30 2006, 06:46 AM)
Scusami se insisto, lungi da me la polemica, ma se leggo la luce in modo incidente (o su cartoncino grigio) non devo effettuare nessuna compensazone.
Questa va fatta se leggo a luce riflessa un soggetto (estremizzando) nero o bianco.
Essendo infatti tutti gli esposimetri tarati su un valore medio (circa 18%), la lettura esposimetrica verrà riportata verso questo valore ed è per questo che bisogna sottoesporre per il nero e sovraesporre per il bianco che altrimenti saranno riportati entrambi ai valori medi.
Una lettura a luce incidente non verrà mai influenzata dal soggetto in quanto il valore EV presente nella scena sarà sempre eguale sia che si fotografi un muro nero o un muro bianco.
*



Ciao Renzo,
per carità, nessuna polemica, già ne sentiamo troppe in TV. Il mio discorso punta a questo: il cartoncino grigio misura la luce incidente e tale misurazione è indipendente quindi dai toni del soggetto. Bene. La luce che il soggetto riflette dipende dalle sue caratteristiche di riflettanza, oltre che dalla luce incidente che lo investe. Se, ad esempio, fotografo con questo sistema una distesa di neve, potrei preferire sottoesporre leggermente rispetto ai dati esposimetrici per non bruciarne le ombre leggere e renderla quindi nella sua plasticità. La stessa cosa se fotografo un gatto nero e voglio rendere meglio le sfumature del mantello: in questo caso aumento un po' l'esposizione. A maggior ragione se nella scena ci sono forti contrasti: la latitudine di posa della pellicola o, peggio, del sensore, potrebbe non essere sufficiente a contenerli tutti e quindi una lettura sul grigio medio del cartoncino mi porterebbe fuori gamma le ombre e le alte luci. Quello che voglio dire è che la lettura a luce incidente (o sul cartoncino a riflettanza 18%), non è la bacchetta magica che ci assicura una esposizione corretta in ogni situazione. Occorre sempre esaminare ogni singolo caso e supportare i dati esposimetrici con il ragionamento. Ultimamente, ho utilizzato il cartoncino grigio per fare un test alla mia fotocamera digitale, esponendo secondo i dati esposimetrici, quindi sovraesponendo e sottoesponendo con passi di mezzo EV, per saggiare la latitudine di posa del sensore.
Un buon pomeriggio a tutti
Enrico
teseo
Messaggio: #11
QUOTE(enrico @ Mar 30 2006, 02:32 PM)
Ultimamente, ho utilizzato il cartoncino grigio per fare un test alla mia fotocamera digitale, esponendo secondo i dati esposimetrici, quindi sovraesponendo e sottoesponendo con passi di mezzo EV, per saggiare la latitudine di posa del sensore.
*



Ho un amico che fa il commerciante e anche lui , quando torna dal grossista si rifà i conti a mano .... con la prova del nove !
enrico
Messaggio: #12
QUOTE(teseo @ Apr 3 2006, 01:45 AM)
Ho un amico che fa il commerciante e anche lui , quando torna dal grossista si rifà i conti a mano .... con la prova del nove !
*


Ciao,
non ho capito la battuta.
Allego il test di cui parlavo.
Enrico
File allegati
File Allegato  zonale_5400.pdf ( 44.92k ) Numero di download: 118
File Allegato  zonale_con_digitale.pdf ( 34.77k ) Numero di download: 124
 
enrico
Messaggio: #13
Continuo con i risultati del test.
Riassumo il procedimento:
ho fotografato con una colpix CP 5400 regolata su 100 ISO un cartoncino grigio Kodak a riflettanza 18%, secondo il dato esposimetrico e poi con incrementi e decrementi di uno stop (EV = valori di esposizione). Ho ripetuto la cosa con valori di un terzo di EV.
Scaricati i file sul computer, li ho aperti in Photoshop e li ho montati (dopo averli ritagliati) in sequenza. Il risultato è nei due allegati al post precedente.
Sempre in Photoshop, usando il pannello "info", ho misurato il valore di k (intensità di nero) per le varie immagini, ponendo in grafico i risultati, come da allegato. Ne è venuta fuori una "curva caratteristica" che mostra come si comporta il sensore alle varie esposizioni. Ho stampato i due file del post precedente con la mia Epson 800 con la quale stampo le mie foto. A che mi è servito tutto questo? A saggiare la risposta della macchina. Mi interessa il Sistema Zonale. Molti anni fa ho fatto la stessa cosa con la pellicola. Pubblicai un articolo su Tutti Fotografi, che allego.
Ciao agli amici del forum.
Teseo, non mi hai ancora spiegato il senso della tua battuta.
ENrico
File allegati
File Allegato  curva_caratteristica_cp_5400.pdf ( 16.38k ) Numero di download: 87
File Allegato  esposizionesperti.pdf ( 212.03k ) Numero di download: 73
 
Luca Zeta
Messaggio: #14
Bravo Enrico, articolo interessante.
Il dibattito sull'esposizione lo riassumerei così:
la lettura dell'esposizione del cartoncino medio da la corretta esposizione della scena. Occorre correggerla se si vuole interpretare la sua rappresentazione, cosa che a mio parere va sempre fatta.
enrico
Messaggio: #15
QUOTE(Luca Zeta @ Apr 8 2006, 09:42 AM)
Bravo Enrico, articolo interessante.
Il dibattito sull'esposizione lo riassumerei così:
la lettura dell'esposizione del cartoncino medio da la corretta esposizione della scena. Occorre correggerla se si vuole interpretare la sua rappresentazione, cosa che a mio parere va sempre fatta.
*



Ottimo Luca: hai centrato il problema. Inoltre, in alcuni casi (vedi elevato contrasto della scena), una lettura sul grigio medio taglierebbe fuori le alte luci e le ombre. Potrebbe andar bene così, ma potrebbe essere necessario salvare le une e sacrificare le altre (o viceversa), dipende dal soggetto, dalla situazione e dalle intenzioni del fotografo.
La lettura del tono medio (sia pure mediante la luce incidente) rientra nell'ambito delle scelte meccaniche. Una scena è un qualcosa di molto complesso e la sua traduzione in "immagine" non può essere un fatto puramente "meccanico", richiedendo invece sempre il giudizio critico del fotografo. In alcuni casi può andar bene l'indicazione esposimetrica, in altri no. Il discorso si riallaccia a questo punto con i tanti che ci sono sul forum: l"a fotografia è pura riproduzione della realtà o è espressione, cioè una interpretazione del fotografo?" - "E' tecnica o è arte?".
Anche nel caso si intenda fare della fotografia documentaria (pur se credo non possano esistere foto oggettive al 100%) e si miri alla perfezione tecnica, l'intervento critico del fotografo è necessario. Perfezione tecnica è un presupposto della foto documentaria, perché una foto ben esposta, a fuoco, equilibrata, contiene un maggior numero di "informazioni" di una foto con una profondità di campo limitata, con del micromosso, con delle ombre tappate e le alte luci bruciate. Se non c'è tempo (vedi reportage), il fatto ha la precedenza sulla forma. Ma quando si usa il cartoncino 18% è segno che si ha l'intenzione ed il tempo per fare scelte tecniche oculate prima dello scatto. E' questo quello che ho sempre inteso nei miei passaggi precedenti.
Buon fine settimana e buone foto.
Enrico
Luca Zeta
Messaggio: #16
QUOTE(enrico @ Apr 8 2006, 12:45 PM)
In alcuni casi può andar bene l'indicazione esposimetrica, in altri no. Il discorso si riallaccia a questo punto con i tanti che ci sono sul forum: l"a fotografia è pura riproduzione della realtà o è espressione, cioè una interpretazione del fotografo?" - "E' tecnica o è arte?".
Credo dipenda dal tipo di fotografia e dalla sensibilità del fotografo. L'unica cosa che accomuna tutte le immagini è la caratteristica del compromesso. Sulle luci, sull'inquadratura, sulla legibilità e sul contrasto. Anche nel messaggio è necessario individuare un giusto livello di compromesso, per individuare il quale siamo costretti ad operare delle scelte.
E' così che riusciamo a travasare un pezzetto di noi nelle immagini che produciamo, e se quel pezzetto diventa evidente allora qualcuno potrebbe cominciare a considerarlo arte. Indipendentemente dal genero o dallo stile.

... i miei due cent ...
smile.gif
 
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