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World Press Photo
vince una foto italiana
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Savinos
Messaggio: #1
Ecco la foto vincitrice del World Press Photo e le altre...
link

Photofinisher
Messaggio: #2
QUOTE(Savinos @ Feb 12 2010, 05:48 PM) *
Ecco la foto vincitrice del World Press Photo e le altre...
link


Mah, secondo fra le altre finaliste ce n'erano di molto più significative, poi essendo un premio foto-giornalistico, non guardano sicuramente solo il lato artistico ma anche altri criteri....ma onestamente la foto vincitrice non mi dice niente. Parere personale ovviamente.
Antonio Canetti
Messaggio: #3
concordo il tuo pensiero, le protagoniste si perdono nei i tetti, comunque rispetto il berdetto della giuria.


Antonio
ANTERIORECHIUSO
Messaggio: #4
Se questa ha vinto, chissa' le altre............. huh.gif
marco.pesa
Messaggio: #5
Ho guardato l'intera galleria... apparte la prima che non mi dice molto le altre le trovo quasi tutte belle ed emozionanti.
Quella del Martin pescatore, quella dei soldati americani con uno in mutande o il reduce senza mezza testa...sono foto che rimangono in mente a mio avviso a differenza della prima che potrebbe essere un paesaggio urbano qualsiasi...
Negativodigitale
Messaggio: #6
Anche a me ha colpito quella di Eugene Richards War Is Personal ...

Una storia pazzesca ... raggelante.

Paolo
brata
Messaggio: #7
Non perché ha vinto, ma per me fra le altre vincitrici è veramente la migliore (almeno quelle di reportage...) quelle di guerra sono le solite, il contenuto è nel complesso elementare e scontato, anche quella del reduce scapecciato (basta ricordare "Guerra alla guerra..."), questa del vincitore ha un contenuto di informazioni molto ricco sulla realtà iraniana, e inoltre è particolarmente suggestiva...

Messaggio modificato da brata il Feb 13 2010, 11:06 AM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #8
QUOTE(brata @ Feb 13 2010, 11:04 AM) *
Non perché ha vinto, ma per me fra le altre vincitrici è veramente la migliore (almeno quelle di reportage...) quelle di guerra sono le solite, il contenuto è nel complesso elementare e scontato, anche quella del reduce scapecciato (basta ricordare "Guerra alla guerra..."), questa del vincitore ha un contenuto di informazioni molto ricco sulla realtà iraniana, e inoltre è particolarmente suggestiva...


Perdonami brata, pur concordando in parte con te sulle "solite" foto di guerra hmmm.gif vorrei sapere da te da dove hai dedotto che la foto è ambientata in Iran e quali altre informazioni ne trai sulla realtà di quel Paese.
Ho scritto altrove in altra discussione simile questa frase che copio e incollo per non riscriverla pari pari messicano.gif :
A me, che semplice sono (o forse sempliciotto), la foto ha ricordato invece quando, da piccolo, mi affacciavo dalla terrazza di casa mia, a Torpignattara, perchè la "sora Maria", non vedendo rientrare Alfredo dal campetto sotto casa, lo chiamava a squarciagola promettendo ciavattate sulle gambe al suo rientro. Per quel che ne so potrebbe essere una sua discendente che fa la stessa cosa e nello stesso posto.
Poi ovviamente rispetto il tuo parere, mi sembra ovvio.

Dopo aver guardato tutte le foto disponibili sul loro sito, a me quella che è piaciuta di più in assoluto è quella di Rina Castelnuovo, classificata al terzo posto della sezione General News (ri-copio e re-incollo smile.gif )
Questa foto, che secondo il mio parere è la migliore in assoluto di tutte quelle presentate nella sezione news e non solo, è di lettura immediata e significato lapalissiano. Non ha bisogno di nulla se non di essere guardata e meditata. L'ambientazione è certa: siamo in un paese arabo (scritte sui cartelli). Quale? Dalla presenza del giovane ebreo ortodosso, sicuramente in Palestina. Ci si legge poi, non solo il disprezzo per l'uno verso l'altra, dovuto al lancio del vino (vietato dall'Islam), ma anche quello di una etnia verso l'altra e dalle posture, anche chi subisce chi.


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Messaggio: #9
Ciao Claudio
Un unico appunto
Queste , spesso, sono foto estrapolate da lavori decisamente importanti, da reportage , da lavori anche di notevole durata

Quindi è chiaro che se si estrapola una sola foto da un continuum narrativo (il reportage nella sua struttura) si rischia di non capire il senso della foto in se e la didascalia diventa indispensabile

Questo , a parere mio, non significa per forza che la foto non sia buona in assoluto
Non voglio discutere se la foto vincitrice si meriti o meno il premio

Ma volevo solo puntualizzare che andrebbe visto l'intero lavoro di tutti gli autori per poter dare un giudizio davvero fondato.

All'interno di un reportage ci sono tanti tipi di foto...da quelle descrittive a quelle che devono contestualizzare il discorso...a quelle suggestive o d'atmosfera.

Estrapolarne una così...è sempre un azzardo.
Un grosso azzardo

Federico

Utente cancellato
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Messaggio: #10
Ciao Fede,
ti darei ragione se fosse stato premiato il reportage nel suo insieme (che non conosco e non so neanche se esiste). Qui il premio come miglior foto, è stato conferito a questo scatto, come unicum. Non divaghiamo... biggrin.gif
mfossen
Messaggio: #11
QUOTE(Claudio Orlando @ Feb 13 2010, 07:30 PM) *
Ciao Fede,
ti darei ragione se fosse stato premiato il reportage nel suo insieme (che non conosco e non so neanche se esiste). Qui il premio come miglior foto, è stato conferito a questo scatto, come unicum. Non divaghiamo... biggrin.gif

Il reportage esiste (http://www.pietromasturzo.com/wordpress/ghosts-of-teheran) ed il premio non è stato dato come "unicum" ma come reportage e una dei giudici la motiva così "La foto mostra l'inizio di un qualcosa, l'inizo di una grande storia..."
Il resto si può leggere qui http://www.worldpressphoto.org/index.php?o...;bandwidth=high .

E tutto questo divagando, ovvero andando a cercare la fonte della notizia biggrin.gif

Messaggio modificato da mfossen il Feb 13 2010, 10:27 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #12
Ti ringrazio mfossen per il link. Mio peccato non aver approfondito. Detto questo, i termini della questione per me non cambiano di molto, anzi. Dal link che mi hai gentilmente fornito sulla vittoria nella sezione "people in the news- stories", la giuria ha tratto una foto che è stata premiata da sola. Si fossero limitati a premiare il reportage potevo storcere il naso sul premio al reportage, che a me personalmente non racconta nulla se non le immagini che contiene. Come dice Federico, estrapolare una sola foto e premiare solo quella come "unicum" laugh.gif è un azzardo e secondo il mio parere, un azzardo mal riuscito.

Il reportage, come la foto del resto, non ambienta, non racconta e non mi dà nessun indizio sul dove collocarlo e sul tempo in cui avviene.
Sempre secondo il mio parere, in questa discussione in piccolo, come nel mondo della fotografia in generale, stanno emergendo le due visioni diverse dell'uso della fotografia, quella che vuole la foto spiegata e in sinergia con un racconto scritto e quella che vorrebbe invece che la fotografia fosse bastante a se stessa. Due modi diversi di pensare che credo rimarranno inconciliabili.
Un saluto wink.gif
Negativodigitale
Messaggio: #13
QUOTE(Claudio Orlando @ Feb 14 2010, 11:50 AM) *
...
Sempre secondo il mio parere, in questa discussione in piccolo, come nel mondo della fotografia in generale, stanno emergendo le due visioni diverse dell'uso della fotografia, quella che vuole la foto spiegata e in sinergia con un racconto scritto e quella che vorrebbe invece che la fotografia fosse bastante a se stessa. Due modi diversi di pensare che credo rimarranno inconciliabili.
...


Vero! Pollice.gif

Ed entrambe le visioni hanno le loro ragioni d'essere. smile.gif

Paolo
brata
Messaggio: #14
QUOTE(Claudio Orlando @ Feb 13 2010, 12:16 PM) *
Perdonami brata, pur concordando in parte con te sulle "solite" foto di guerra hmmm.gif vorrei sapere da te da dove hai dedotto che la foto è ambientata in Iran e quali altre informazioni ne trai sulla realtà di quel Paese.
Ho scritto altrove in altra discussione simile questa frase che copio e incollo per non riscriverla pari pari messicano.gif :
A me, che semplice sono (o forse sempliciotto), la foto ha ricordato invece quando, da piccolo, mi affacciavo dalla terrazza di casa mia, a Torpignattara, perchè la "sora Maria", non vedendo rientrare Alfredo dal campetto sotto casa, lo chiamava a squarciagola promettendo ciavattate sulle gambe al suo rientro. Per quel che ne so potrebbe essere una sua discendente che fa la stessa cosa e nello stesso posto.
Poi ovviamente rispetto il tuo parere, mi sembra ovvio.

Dopo aver guardato tutte le foto disponibili sul loro sito, a me quella che è piaciuta di più in assoluto è quella di Rina Castelnuovo, classificata al terzo posto della sezione General News (ri-copio e re-incollo smile.gif )
Questa foto, che secondo il mio parere è la migliore in assoluto di tutte quelle presentate nella sezione news e non solo, è di lettura immediata e significato lapalissiano. Non ha bisogno di nulla se non di essere guardata e meditata. L'ambientazione è certa: siamo in un paese arabo (scritte sui cartelli). Quale? Dalla presenza del giovane ebreo ortodosso, sicuramente in Palestina. Ci si legge poi, non solo il disprezzo per l'uno verso l'altra, dovuto al lancio del vino (vietato dall'Islam), ma anche quello di una etnia verso l'altra e dalle posture, anche chi subisce chi.


Le donne sono velate di nero (non di panna, perla, grigino cadaverico come di solito le donne islamiche sunnite, io non conosco le differenze delle mode islamiche né il grado di protagonismo delle donne nei diversi paesi islamici, ma questi veli neri probabilmente mi farebbero pensare in ogni caso a donne sciite e all'Iran), le donne urlano dai tetti (mi pare improbabile che in tre salgano sul tetto a chiamare la "sora Maria", per quanto possa essere sorda...). Le finestre illuminate (fascinosissime, suggeriscono anche che tutti stanno ascoltando) non credo che abbiano quella foggia orientaleggiante a Tor Pignattara (nonostante il kitsch selvaggio praticato dai nostri architetti speculatori). Poi certo, un minimo di didascalia o di titolo è sempre opportuno (a parte il discorso sul reportage ecc..)

Messaggio modificato da brata il Feb 15 2010, 03:07 PM
brata
Messaggio: #15
QUOTE(brata @ Feb 15 2010, 03:04 PM) *
Le donne sono velate di nero (non di panna, perla, grigino cadaverico come di solito le donne islamiche sunnite, io non conosco le differenze delle mode islamiche né il grado di protagonismo delle donne nei diversi paesi islamici, ma questi veli neri probabilmente mi farebbero pensare in ogni caso a donne sciite e all'Iran), le donne urlano dai tetti (mi pare improbabile che in tre salgano sul tetto a chiamare la "sora Maria", per quanto possa essere sorda...). Le finestre illuminate (fascinosissime, suggeriscono anche che tutti stanno ascoltando) non credo che abbiano quella foggia orientaleggiante a Tor Pignattara (nonostante il kitsch selvaggio praticato dai nostri architetti speculatori). Poi certo, un minimo di didascalia o di titolo è sempre opportuno (a parte il discorso sul reportage ecc..)


Rileggendo meglio, la vicenda della sora Maria era un'altra... ma insomma il discorso non cambierebbe...
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #16
QUOTE(Claudio Orlando @ Feb 14 2010, 11:50 AM) *
Il reportage, come la foto del resto, non ambienta, non racconta e non mi dà nessun indizio sul dove collocarlo e sul tempo in cui avviene.
Sempre secondo il mio parere, in questa discussione in piccolo, come nel mondo della fotografia in generale, stanno emergendo le due visioni diverse dell'uso della fotografia, quella che vuole la foto spiegata e in sinergia con un racconto scritto e quella che vorrebbe invece che la fotografia fosse bastante a se stessa. Due modi diversi di pensare che credo rimarranno inconciliabili.
Un saluto wink.gif


Devo dire che , secondo me, fino a "Works" di Salgado il reportage era inteso più come dici tu
La foto, senza alcuna didascalia, deve spiegarsi da sola

Da allora fino ad oggi le cose sono andate sempre più cambiando
Ed il reportage è inteso, spesso, solo come suggestione.

Del resto, Claudio, non osserviamo in tutti i media una spettacolarizzazione e commercializzazione dell'informazione?

Quindi, ahimè, non c'è nulla di cui stupirsi

A parere mio un buon reportage dovrebbe contenere principalmente la narrazione di una storia (quindi deve documentare, contestualizzare, spiegare)

E può contenere al suo interno più o meno foto suggestive...che però dovrebbero essere di cornice all'intelaiatura principale che dovrebbe essere la storia stessa...


Ma , chiaramente, sono opinioni legate a gusti e sensibilità assolutamente personali.
 
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