FORUM NIKONCLUB

bei scatti ... io l'ho preso da poco ma è troppo divertente! inoltre, si comporta anche un po' come un filtro digradante o un polarizzatore, nel senso che attenua e rende più saturo il cielo a parità di impostazioni con ottiche "normali"


A proposito ... uno scatto poi un po' elaborato fatto sempre col sammy

Parlando con un amico fotografo, questi mi ha detto che acquistando una nuova reflex (ho appena preso una D610) è possibile ottenere ottimi sconti per l'acquisto della NIK Collection, presentando semplicemente prova di acquisto (seriale / nital card o altro, non ricordava bene). Non so se è una cosa plausibile ... e non ho trovato in rete nessun riscontro. Vi risulta qualcosa? E se sì, dove trovo indicazioni a riguardo? Grazie.

Per i possessori di questa eccellente e divertente ottica, benché progettata per dx, è possibile utilizzarla tranquillamente sulla D610 senza dover intervenite in post per eliminare la cornice risultante.
Come? Oltre alle impostazioni iniziali di focale e max apertura (menu, "obiettivo senza cpu", inserire 8mm e 3.5), basta impostare la dimensione del sensore (da fx a dx) o nel menu appropriato o molto semplicemente dal tasto funzione Fn anteriore già di default pre impostato per questo settaggio (tasto in basso a destra se guardo la fotocamera da dietro), tenendolo premuto e scorrendo la ghiera anteriore. L'ottica non ha praticamente elettronica a bordo, altrimenti verrebbe riconosciuto ed impostato automaticamente il fattore crop. Lo scatto risulterà perfettamente identico a quello effettuato su una dx (cioè croppato e senza bordi e vignettature) ma la risoluzione, mancando tutta la parte esterna del fotogramma, sarà di 10.5 invece che di 24mpx. Se sapevate già tutto, ok, altrimenti spero di aver dato il mio contributo con una piccola ed utile info. Ovviamente se avete notizie o prove fatte per maggiori approfondimenti, ben vengano! Appena posso posto qualcosa.

Ho un SB600 ed un SB25 e sto prendendo un kit trigger (1 trasmettitore e 2 ricevitori) poiché l' SB25 non è pilotabile wireless.
Fra un po' di tempo devo fare un matrimonio e saremo in due a scattare. Per entrambe è la prima vera situazione "da soli" e stiamo cercando una soluzione affidabile per illuminare soprattutto in chiesa.
Ho letto le diverse risposte, ma non sono riuscito a farmi un'idea (ci sono un po' di contraddizioni e pareri discordanti)
Credo di aver capito che il lightsphere è sconsigliato in situazioni di cerimonia in chiesa, poiché il vantaggio di diffondere meglio di una cupolina standard è pagato a caro prezzo con il consumo di energia (ricariche lente proprio dove non si può perdere l'attimo e/o durata delle batterie).

Ok all'esterno con coperchio colorato e in interni dove si possono sfruttare le pareti e i soffitti.
Certo, in queste situazioni preferisco i pannelli, ma questo oggetto può essere utile se ci si deve muovere velocemente e da soli.

Quindi, avercelo fa comunque comodo, ma va usato con criterio e non in chiesa. Giusto?

A me invece interessava proprio per avere un diffusore versatile e pratico per la cerimonia e credo che non faccia al caso mio. A questo punto chiederei un consiglio pratico su cosa conviene:

- una piccola softbox sul flash (anche staccato dalla fotocamera) tipo quelle della lumiquest )

- un piccolo ombrello con flash montato, ma da far tenere in mano...

Boh. Sono veramente indeciso ...

Sto pensando anche io a questo Samyang 8mm ...

Queste sono delle spettacolari immagini create con questa lente da un tizio conosciuto sul web :

http://www.flickr.com/photos/lo_straniero/...57624708719366/

Io ho un vecchio SB-26 e un SB-600.
Per usare l'SB-600 in remoto serve il comando luminoso di un secondo illuminatore o del flash integrato; ma è proprio questa brutta e piatta luce che vorrei evitare. Ho provato a abbassare fino a -3 l'intensità, ma comunque non si può eliminare. Ricordavo male, pensavo si potesse pilotare il flash esterno anche senza la "flashata" di quello on board.
Allora ho pensato di utilizzare questo sb-26 per far scattare l'SB-600 ed avere una piccola fonte di riempimento (praticamente il contrario di quello che normalmente si fa, ma l'SB-26 non ha il controllo remoto). E' una cattiva idea?

Con l'occasione, posto qui una tabella riassuntiva che può far comodl al thread.

http://support.nikonusa.com/app/answers/detail/a_id/886

Personalmente, con il flash esterno (ho un sb-600) ho sempre più di qualche dubbio e non ho la sensazione di controllare la situazione come vorrei.
Purtroppo i manuali sono sempre piuttosco sintetici ed ambigui e ti ringrazio per aver cercato di chiarire questo argomento un po' ostico, almeno per me... (non piace molto l'uso del flash, ma a volte è necessario padroneggiarlo un po').

Cerco di andare per ordine ...
Premessa: il tempo minimo si sinco flash sulla mia d200 è al massimo 1/60" (il più rapido).

Modalita "A", che è quella che preferisco in assoluto. Supponiamo di voler impostare un diaframma più chiuso per ottenere una maggior profondità di campo nella mia scena (f/8 o F/11 ad esempio).
I tempi per una corretta esposizione devono necessariamente essere più lunghi. Ma se la scena è veloce e mi occorre comunque un tempo più rapido, sono di fronte ad un compromesso: o apro di più il diaframma, perdendo il mio iniziale scopo, oppure rischio un mosso poichè 1/60" potrebbe non essere abbastanza rapido per fermare la mia scena, visto che come detto sulla fotocamera non mi è consentito scendere sotto 1/60". Come ne esco?

Viceversa, in modalità "S" scelgo un tempo più basso, ma sempre per il fatto del sinco max 1/60" ho paura che una impostazione più rapida di questa sulla fotocamera mi esponga al rischio di una non corretta e completa illuminazione (le tendine non ancora completamente "fora-dai-ball"). Anche qui ... dubbi ... !

In modalità "M" ovviamente se non si conosce alla perfezione con quali coppie di parametri di esposizione per pilotare un flash esterno si rischia di tutto. Per ora non mi avventuro ...

La modalità "P" è invece quella che viene in soccorso, ma a danno della propria volontà e controllo della scena.

Infine, ho una certa confusione sul discorso della compensazione, soprattutto se utilizzo il flash in remoto: che differenza c'è tra la compensazione che posso impostare sulla fotocamera che pilota ad esempio la mia unità esterna (nel menu dove scelgo canale e gruppo) e quella che posso impostare sul flash stesso? Delle due, una. A questo punto probabilmente non ho capito io cosa intende il manuale per compensazione. Io la intendo come un intervento che posso fare per aumentare/diminuire ulteriormente rispetto alla mia impostazione di esposizione la potenza del flash, ne più e ne meno per come si fa esponendo e intervenendo "di fino" anche quando non uso il flash.

Spero di non aver detto troppi sfondoni (sono qui per migliorare...), ma confesso che ogni volta che ho a che fare col flash la mia frustrazione è quella di credere di aver compreso i fondamentali, salvo ritrovarmi a non riuscire a fare quello che voglio e come lo voglio ....

Sull'attrezzatura lo penso ache io ... forse ha voluto tenersi le ottiche piuttosto che aggiornare.
Sulle ottiche, in effetti credo sia più che sufficente. Il mo problema è che sono troppo abituato allo zoom
e con l'ottica fissa in quella situazione mi sento meno sicuro. Ma seppur vecchiotte sono anche le lenti migliori
che ho.





Infatti, in questo momento l'unica cosa che prenderò saranno un paio di diffusori per il flash (tipo lightsphere della gary fong che ho provato
e mi pare utilissimo), e una terza batteria per la d200 (ne ho già due ma dopo 4-5 anni di utilizzo ultimamente si stanno scaricando più velocemente).
Spero di rimediare in prestito anche un grandangolo tipo 12mm e/o fisheye per qualcosa di più ricercato e creativo; ho
notato che va molto almeno qualche scatto di questo tipo, in tutte le situazioni (chiesa, casa, esterni...)







Non ci penso proprio a buttare soldi, almeno ora. Vediamo cosa ne esce e poi ...



Grazie a tutti per il supporto e le rapide risposte!

So che è una cosa da prendere assolutamente sul serio, ed infatti mi sto documentando come un matto e sto organizzando anche uno shooting in esterno e interno (amica sposata che si rimette addirittura il vestito...) per le foto oltre a quelle in chiesa (la luce, le pose, i riflettenti ecc.); ma se non si inizia mai ...

In realtà però non ho detto che siamo in due ed il mio amico amico è decisamente più attrezzato di me. Faremo insieme il lavoro, anche se per entrambe è l'esordio di fuoco !

Lui copre sicuramente il discorso ottiche e rumore con questi :

D700
Nikkor 24-85mm f/3.5-4.5 G IF-ED
Nikkon 50mm f/1.8
Nikkor 18-35mm f/3.5-4.5
Nikkor 24-120mm f/3.5-5.6 VR

Inoltre avremo anche una d80 o d90 in prestito per ogni evenienza.

Sono d'accordo sul 35, ma ho il 24mm f/2.8 e visto che lo monto sulla d200 diventerebbe proprio un 36mm.

Infatti, in ottica (...) di prendere una FX mi ritrovo lenti non proprio adatte (almeno, l'argomento era capire ed avere consigli sulla effettiva resa, non solo in teoria). Inoltre, che faccio, acquisto un'ottica dx in previsione di cambiare il corpo con una full frame? E' un altro motivo per cercare al momento di usare quello che ho a disposizione.

Salve.
Fra qualche settimana sarò impegnato per un servizio fotografico matrimoniale.
Fotografo da anni come hobbysta, ma è la prima volta che lo farò ufficialmente.
Ho avuto in regalo due ottiche che sono state utilizzate su una vecchia F90.

Nikon AF Nikkor 85 mm f/1.8
Nikon AF Nikkor 24 mm f/2.8

Sono orientato sull'acquisto di un 50mm almeno f/2.8 e/o di un 18-70mm, ma in effetti le ottiche citate sono già piuttosto luminose e adatte allo scopo.
Vorrei intanto evitare spese immediate e utilizzare quello che ho già a disposizione.
Unico dubbio è l'effettiva resa sulla mia D200 di ottiche che seppur ancora in perfette condizioni hanno oltre 10 anni di vita.

Questo il mio corredo completo:
Nikon D200
Nikon AF-S DX VR Zoom-Nikkor 18-200 mm f/3.5-5.6 G IF-ED
Sigma 70-300 mm f/4-5.6 APO Macro Super DG II
Nikon AF Nikkor 85 mm f/1.8
Nikon AF Nikkor 24 mm f/2.8
Nikon Lampeggiatore SB-600

PS
Il 18-200mm è un ottima ottica, ma non molto luminosa per la chiesa e preferirei utilizzare il flash nelle sole situazioni in cui si renda indispensabile.
Inoltre, la d200 sopra gli 800 iso non se la cava molto bene con il rumore (sono orientato a prendere una d700 anche usata), ma come detto per adesso non vorrei fare investimenti important.

Grazie a tutti!

Sono attrezzato per leggere anche da fuoto! Grazie per l'attenzione. Ciao.

Ho letto (quasi) tutto attentamente e mi sorge un dubbio. Non ho mai usato filtri, eccetto un UV montato fisso (anche qui, correnti di pensiero sul tenerlo o no per protezione) su un sigma 70-300. Sto partendo per la settimana bianca e mi hanno consigliato un polarizzatore. Ripeto, non ho esperienza di filtri e ce n'e' per una tesi di laurea: ma considerando quel poco che ho letto ho pensato che potesse essere idoneo per i paesaggi, i contrasti, il cielo e i riflessi forti della luce sulla neve. Ho preso un hoya cir-polarizing e mi è costato una cifra (50 euro! E costata 60!). Non l'ho ancora provato (parto domani) e come al solito mi sono ridotto all'ultimo... Spero di aver fatto la cosa giusta, intendo per una situazione tipo settimana bianca/paesaggistica.
Infine, conviene o no lasciarlo montato a protezione? O sapebbe meglio per questo un filtro neutro come quello che ho per il sigma? Grazie.
PS. il polarizzato è un 72 per il 18.200 vr.

In questo post manovi ha indicato due link, uno dei quali si riferisce ad una piccola nota "imboscatissima" sul supporto che dice:

Please note: Spyder2express sensors are different and can't be upgraded to Spyder2PRO."

Perchè solo una nota! E' un altro oggetto proprio, va indicato chiaro ed in maniera trasparente! E su tutti i siti, non solo su quello americano. E anche al rivenditore, che si ritrova i clienti a negozio e ci fa pure una brutta figura. E si sa dal 9 febbraio!
Il problema può anche starci, ma anche di questo va informato l'acquirente e va fornita la patch. Il fatto che non sia ancora uscita mi fa pensare che non è solo un errore che si può ignorare, come dice il supporto Colorvision. Mi dispiace, ma il loro atteggiamento mi porta a pensarlo. E mi dispiace anche che fino ad ora, a detta dei numerosissimi utilizzatori, non avevano mai commesso queste leggerezze (chiamiamole cosi..).
Per le rimostranze, c'e' una mail sul sito inglese (supporto) che a me ha risposto ( come detto sempre qui, dicendo che "è solo un errore e si può ignorare...la calibrazione va bene." A me non pare proprio...). Prova, per quanto possa servire a qualcosa...
Comunque cominciano ad essere molte le segnalazioni: magari se si insiste...

Mi ci sono trovato e l'ho subito segnalato. Ho avuto anche modo di testarlo proprio col fornitore, come già detto nel corso di questo post. Mi sembra giusto che certe informazioni, visto che non vengono diffuse neanche dopo mail di sollecito, siano diffuse prontamente. I mezzi non mancano (sito, per esempio). Lo stesso non si può dire della volontà...

La soluzione la stiamo aspettando. Io ho fatto il reso e sto alla finestra per un po'. Ho scritto alla Colorvision. Conoscono il problema e secondo loro è solo un messaggio che si può ignorare. Metteranno online una patch per evitarlo, ma la calibrazione invece va bene. La mia esperienza non è invece equivalente: la calibrazione non va per niente bene e sospetto qualche bug nel software o nella nuova versione della cellula. Non mi hanno invece risposto (...) sul fatto che la express, malgrado ci sia sul sito (cerca cerca...si trova...) questa conferma dal 9 febbraio, nei rivenditori e su tutti i canali commerciali venga ancora pubblicizzata come upgradabile alla pro. Non hanno neanche risposto sul perchè si è distribuito un prodotto senza testarlo: se infatti l'errore è cosi evidente e facile da riprodurre, questo è quello che si induce a pensare... Leggerezza? Aspettiamo news...

Infatti anche a me era sufficiente, ma oltre al fatto del non possibile upgrade, l'ultima distribuzione non funziona proprio!

Credo sia doveroso aggiornate i siti in tutte le lingue e i distributori, in maniera che l'acquirente sappia con trasparenza 1) cosa sta comprando e cosa può/non può fare in fututo 2) che esiste un bugs su XP ormai palesato.
Almeno due righe con la promessa di inserire eventuali patch prima possibile sui siti (TUTTI!)...

L'hai provato^ Se si, come ti sei trovato? Ciao.



L'hai provato? Se si, come ti sei trovato? Ciao.

Attenzione!!!
Ho acquistato pochi giorni fa la versione Express. Su XP non funziona! Per la sola versione Express è stata modificata la cellula (HW) che ora non è più la stessa delle altre versioni. Questo è stato fatto per impedire l'upgrade illecito alla versione PRO. Ad oggi, con l'ultima distribuzione, la Express NON è upgradabile per scelta a questa versione, neanche col sw originale. E comunque non funxiona su XP (ok su Mac) per un problema in fase di esame, ma forse legato alla versione del driver.

Il problema da me riscontrato si verificava dopo l'installazione.
Collego la sonda e lancio il sw. Il messaggio di risposta è questo:

Si è verificato un errore durante la lettura; verificare che il sensore sia stato collegato correttamente. Errore 6(SpyderUSB.cpp 167)

Poi se si va avanti la calibrazione è tutta sballata.

Ho provato su molti PC e con diverse versioni di XP e tutti i possibili aggiornamenti sw dal sito ufficiale.
Mi sono incontrato ieri stesso col fornitore presso il negozio dove avevo effettuato l'acquisto e da prove fatte da loro stessi è risultato quello che si è verificato a me.

Ora sono in attesa di notizie sulla soluzione del bug. La Suite costa troppo per le mie esigenze... Per la Express come detto se vi capitasse di acquistare una distribuzione recente potreste incorrere nel mio problema.


Per tutte le altre versiono tutto ok. La suite è upgradabile a PRO.

Intendevo utilizzando Nikon sRGB da capture nx, che lavora a 16 bit. Infatti da qui salvo poi in tiff prima della post su ps ed a fine lavoro modifico il metodo da 16 a 8 bit per poter salvare in jpg. Inoltre, visto che conosco il profilo di stampa finale, faccio un test di soft proofing per valutare la resa e quale intento di rendering restituisce il risultato migliore (evidenzio anche le zone che non saranno riproducibili con avvertimento gamma).
Per la fotocamera, in realtà andrebbero tenute conto anche le diverse condizioni di luce (sole, tungsteno, miste ecc...) e diventerebbe improponibile. Forse in studio, ma scattando in raw sarebbe un grosso ed inutile lavoro.

Si, grazie. Il raw è giustamente privo di tutto, inquanto mera accozzaglia di numeri da interpretare, da parte del plug-in (camera raw o altri).
Importando comunque con capture nx, il sw "interpreta" di default le informazioni di scatto della fotocamera (soprattutto l'esposizione) e bisogna fare un reset di queste. In verità, anche sul display della fotocamera viene iterpretato in qualche modo il cambio di profilo, forse dal plug.in interno che ne permette la visualizzazione, presentando delle importanti differenze. Ho testato camera raw, ed a parità (reset) di impostazioni, il plug.in nativo nikon sRGB ha comunque una resa superiore sui raw (dettagli, contrasti, toni). La cosa importante in questo caso, se proprio non si vuole (o non si può) tarare anche la fotocamera, è quella di usare profili con gamut ampio, interpretabile entro i "confini" di quello dello spazio usato nel monitor. In questo modo le coordinate colorimetriche punteranno a valori rgb compresi nello spazio colore del monitor, senza interpolazioni.
Un altro dubbio sulla taratura eventuale della fotocamera e' quello dipendente dall'ottica utilizzata: infatti, teoricamente dovrei creare un profilo per ogni ottica, a voler essere precisi... Ovviamente a parità di altre condizioni/impostazioni (iso, esposizione, settaggi vari).
Dopo tante elucubrazioni mentali comunque ho fatto delle prove e sono riuscito a capirci qualcosa. La pratica è sempre la pratica. Ho già stampato come mai avevo fatto prima, col la mia modesta r200 epson. E soprattutto sono riuscito a riprodurre alcuni problemi, correggendomi.
Grazie ancora, andrò alla ricerca dei workflow proposti.

Già il non aver proferito sfondoni mi rassicura... Quello che non mi ha rassicurato è il prezzo dell'oggetto. La versione "Colorvision PrintFix Pro Suite" viaggia sui 600 euro e oltre!!! C'e' sia la sonda per i monitor che il colorimetro per le stampe, oltre ai due sw rispettivamente dedicati (Spider2 Pro e PrintFix Pro). Diciamo che se esistesse una versione "light" col solo oggetto sonda per il monitor sarebbe già molto, visto che comunque le stampe le faccio fuori e posso avere i profili di stampa utilizzati per regolarmi. Se proprio devo stampare a casa farò qualche prova, ma al momento non ho questa esigenza, se non per curiosità personale nei risultati e nel controllo del workflow (mi piacerebbe vedere tutto il film, fino alla fine..ma..tengo famiglia...).
Mi tuffo nella rete per vedere se esiste questa soluzione. Sicuramente questo è il primo passo che va fatto.
Grazie, ciao.

Ti assicuro che l'ho fatta pure semplice... A parte gli scherzi, mi interessava per cultura personale sapere cosa c'e' dietro certi concetti ed ho avuto da amici alcuni riferimenti in rete, tra i quali questo:
http://www.boscarol.com/media/pdf/idee_di_base.pdf

Sto cercando di mettere insieme le info e creare un mio workflow, che mi consenta un' impostazione e una gestione controllata e soddisfacente di fotocamera, video e stampante. Per la stampa in lab, ho trovato un sito che a richiesta fornisce i profili icc che utilizzano! Magari saperlo in anticipo può essere molto di aiuto per le aspettative. Gli stampatori "sotto casa" sono assolutamente inaffidabili e si rischia (anzi, quasi sicuro) di vanificare tutti gli sforzi (anche economici) e buttare ore di lavoro nel secchio! Mi è capitato di richiedere ristampe per lavori palesemente contraffatti (non sapevo di avere un figlio ... biondo..!), ma alla fine non è che si migliora... Tra l'altro in un'occasione ho anche visualizzato le mie immagini con il monitor dello stampatore ed ho fatto una semplice stampa con la mia epson r200: in entrambe i casi, pur non avendo utilizzato alcun accorgimento, non c'e' stata storia...

L'esperienza di chi ci è già passato può essere utile per una serie di scelte che vanno affontate e perfezionate in base ai propri gusti/esigenze:
- scelta dello spazio colore sulla fotocamera (adobe tipe I,II,III...)
- impostazione/creazione del profilo icc per il monitor
- impostazione/creazione del profilo icc per la stampante
- scelta della carta (qui non ne so veramente nulla, non avendo mai stampato "in proprio" più di qualcosina "al volo")

Al momento non saprei come orientarmi: potrei utilizzare lo stesso spazio colore su fotocamera e video, ma credo non sia così banale.
Dovrei acquistare il cosidetto "ragnetto" (Spider 2 Pro, o simili) per calibrare il monitor. Tra l'altro per ora uso il display del notebook... e dovrei acquistare un lcd adatto (si, un ctr sarebbe meglio, ma lo spazio sulla scrivania è quello che è...). Tutte cose mai fatte su cui solo la pratica può dare delle risposte.
Chiedevo appunto, a chi ha già fatto questi passi, consigli su come procedere, come impostare il lavoro, nella pratica.

Un saluto a tutti.
Dopo l'ennesima sgradevole sorpresa avuta al ritiro delle stampe, ho deciso di approfondire l'argomento per capire il motivo di tanta differenza nei risultati, soprattutto tra immagini a video e stampate.
Ho iniziato a leggere diversi articoli, ma la confusione si sta lentamente impossessando di me... Ho capito che stavo mettendo troppa carne al fuoco ed ho deciso di procedere per gradi.

Il primo passo è infatti la caratterizzazione della fotocamera, ossia dare un significato ai numeri che la stessa memorizza sottoforma di "triplette" RGB e la corrispondenza degli stessi con i valori espressi dalle coordinate colorimetriche XYZ, concetto più vicino alla percezione del colore da parte nostra. La teoria dice di procurarsi una tavoletta con le classiche tacche colorate tipo Color Checker (quelle che si vedono nelle recensioni). Il produttore fornisce per ogni tacca colorata il corrispettivo valore XYZ da associare ai valori RGB dello stesso colore. Colore per colore infine si costruisce una tabella di associazione per ognuno (si può anche calcolare..ma come...??!!). Una bella passeggiata di salute, insomma.

Per mantenere infine inalterato il colore a video (o la percezione di questo, cioè "vedere" sul monitor come "ha visto" la fotocamera) sarà "sufficiente" applicare il processo inverso: ossia, dati i valori della corrispondenza colorimetrica prima esposta, la rappresentazione numerica RGB di un colore da parte di un monitor si dovrà modificare affinchè ciò che vediamo sia corrispondente alla percezione iniziale. In poche parole, i valori RGB cambiano, e lo fanno prendendo come riferimento gli stessi valori colorimetrici XYZ, ma della tabella di riferimento del monitor utilizzato. In pratica, a parità di valori XYZ, ogni periferica (stampante, scanner...) ha dei valori corrispettivi rgb diversi per la rappresentare un colore, con l'obbiettivo finale di riprodurre colori che siano percepiti come inalterati, anche se prodotti da hardware/software diversi.

Veniamo alla pratica. E qui scattano le prime domande: come calcolo ad esempio la tabella di corrispondenza della mia d200? Esitono già, suppongo, queste informazioni per ogni modello? E come le associo a quelle del mio monitor per mantenere la corripondenza cromatica? Ho sentito parlare di creazione di profili ICC e di strumenti per calibrare il monitor. Ma per adesso, come detto, mi accontenterei di capire il primo " step"....