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Ho citato il rifugio, ma mi rendo conto ora che era meglio non citare un titolo; la foto vuole rendere l'idea del rifugio e della parete rocciosa che si staglia su di esso. Si, 50mm su aps-c non sono facili da gestire, ma devo dire che è una gran bella lente divertente da usare.

La luce era quella di metà mattina, circa le 10.15 e illuminava direttamente rifugio e parete, entrambi chiari.

Ciao e grazie; la composizione è sacrificata, anche a motivo che avevo con me il solo 50mm e il punto di ripresa era al termine di un prato scosceso. Era la mia prima uscita con tale fisso in montagna.

L'errore mio è stato lasciare la maf in auto, col 16-28 in MF ero già a posto in iperfocale ;-)

Ho rifatto il b/n

ho scattato senza inquadrare e con la maf in auto quindi ha sparato a caso, un errore. spero la conversione non sia troppo contrastata.

c&c sempre graditi

Ciao.

L'ultima, per me, è troppo "spaccata" in due; quel cielo non riesco a conciliarlo col resto dell'immagine. La prima foto proposta, invece, restituisce quanto ti hanno già detto.

Ciao.

Per me è una bella immagine. Che la parte in alto abbia una tendenza "sfumata" all'azzurrino (per la presenza di naturali foschie), ci sta bene poiché restituisce una sorta di gradiente che va a "sfumare" la profondità di campo dell'immagine. Il cespuglio nell'angolo in basso a sinistra e la diagonale - che parte da quest'ultimo - agiscono da introduzione alla figura umana.

Essendoci in prevalenza "verde" nell'immagine, avrei tentato di regolare l'esposizione misurando sull'erba con tendenza a una leggera sottoesposizione di -1/3 di stop (il verde è generalmente scarno di saturazione e con una leggere sottoesposizione avresti un colore migliore) e avrei settato il WB su cloud (nuvoloso) per avere colori ancora più caldo, con gli opportuni aggiustamenti in pp.

c&c sempre graditi

Nella quotidianità delle nostre esistenze siamo un po' tutti "Tipi (da vetrina)"; vorremmo riflettere noi stessi ma spesso riflettiamo quanto gli altri vorrebbero vedere.

(Avviso che è un tema in corso di sviluppo, avviato da poco e in attesa di un secondo giro fotografico).

Ciao e grazie dei passaggi.

Tutti gli scatti proposti sono stati fatti a mano libera, angolando leggermente la ripresa verso il basso per accentuare il senso di profondità; la parte di cielo nella prima foto è come se stonasse nel complesso di tonalità verdi dell'immagine, inoltre sullo scatto c'è un certo lavoro di recupero delle ombre in quanto nasceva sottoesposto.
Originariamente ho operato con scatto continuo e tecnica del bracketing ma, purtroppo, ho commesso degli errori nel valutare e gestire l'esposizione che mi hanno compromesso la possibilità di operare una fusione adeguata degli stessi (parlo per la prima scena proposta). Le ultime due immagini appaiono, forse, in leggera sovraesposizione poiché ho cercato di mediare l'esposizione in fase di scatto.


Per il punto di ripresa più basso non saprei, qui si fotografava da un ponte.

Ciao e grazie dei passaggi; come detto sopra, la conversione in bianco e nero è un esercizio, facendone raramente.
Troppo gentili e grazie per aver apprezzato il mio scatto, ciò mi fa comprendere come gli elementi compositivi abbiano creato dei buoni "piani" sufficienti a rendere profondità allo scatto.

Approfitto di questo post per rimettere alla vostra attenzione anche quest'altro scatto sempre del vallone del lago dell'Acquafraggia.

Ciao e grazie, buona e comoda tecnica che proverò.

Ciao e grazie a tutti dei passaggi.

Ho scattato nel luogo e all'ora in cui mi trovavo (come mi accade ogni volta che sono in giro), e con la migliore tecnica che per ora mi appartiene; la prima immagine beneficia di una scena più completa.

Sempre dall'escursione in Valchiavenna, valli dell'Acquafraggia, presento un sequenza di tre scatti sul torrente che scorre subito dopo l'abitato di Savogno.

Ciao e grazie ancora dei passaggi; per me il paesaggio rimane la "dicotomia" tra una rappresentazione in bianco e nero ed una a colori.

Sul bianco e nero, ho bisogno di fare pratica (anche se mi porta via un po' di tempo).

Ciao e grazie del passaggio.

L'escursione compiuta permette di passare da diversi scorci panoramici; parte da Borgonuovo di Piuro sale fino agli abitati di Savogno Dasile e Corbia, e da quest'ultimo si rafggiunge il lago dell'Acquafraggia.

Come richiesto, ecco la versione a colori.

c&c sempre graditi

Ciao.

Sì, curiosità soddisfatta, grazie! Dopo aver visto anche il secondo scatto, col filtro ND1000, personalmente preferisco la seconda alla prima (ma sono gusti personali, essendo entrambe le foto impeccabili).

Ciao.

"Racconta la foto", intendevo quello che di solito non si dice mai (o quasi): come hai scelto in luogo e come ti sei regolato con orientamento e orario (il dove e il quando), come hai scelto di operare per scattare la foto (il come) e perché l'hai scattata.

Ciao e complimenti.

Foto "pro" sotto ogni punto di vista; sarebbe bello, a parer mio, se tu l'avessi accompagnato con un racconto di come è stata fatta.

Ciao.

Bella foto sportiva, in cui hai colto un bel istante del combattimento. Personalmente, le fotografie sportive (specie dei tempi moderni) preferisco vederle a colori e lo stesso vale per quelle fatte in competizioni motoristiche, nautiche, ciclistiche, sciistiche ... poiché credo che il colore vada ad arricchire ulteriormente la scena e il dinamismo fotografati.
A parte questa mia considerazione personale, i dati di scatto mi fanno vedere 70mm su FF a f2.8 iso8000 e 1/1250sec. quando già operando in M a 1/320sec 70mm f2.8 gli iso potevano restare tra iso1600-iso3200. Penso tu abbia operato in program con priorità di apertura, giusto?
Complimenti, in ogni caso, per lo scatto e per la "mega gabola" che ti ha permesso di essere tra gli accreditati.

Ciao.

Provo a tradurre la tua domanda: siamo sicuri che ho digitalizzato una immagine che sia fedele riproduzione di un negativo?

Già il negativo (quello fotografico dell'era a pellicola) era ed è una rappresentazione della realtà, ovvero di come il fotografo la vedeva e percepiva in quel momento; la digitalizzazione del negativo è il medium (il tramite) che mi permette di riportare quella specifica visione della realtà in formato digitale. E' ovvio e scontato che lo sviluppo digitale mi mette a disposizione una serie di strumenti per ripristinare la "fedeltà impressa nel negativo fotografico", di enfatizzarne il contenuto o di rappresentarlo - perché no - anche in maniera diversa (un ingrandimento dello stesso, conversione in bianco e nero e alto - cose come la prima citata che si facevano anche con la fotografia analogica).

Ciao.

La coerenza di un reportage sta nella presentazione di una serie di immagini che seguono una linea definita a colori o in bianco e nero, con licenza di variare nei tagli e formati immagine; pertanto, personalmente, l'unica immagine in bianco e nero spezza la bella serie di immagini che ci proponi. Immagini per me tutte valide, dove la mia preferenza va alla n. 4 e n. 5 la prima per l'assenza di tagli nella composizione, la seconda per composizione e ripresa.
Nelle altre immagini se riuscivi a stare di poco più largo in fase di inquadratura, evitavi tagli su gomiti o sui semicerchi.
Nell'immagine n. 6, dopo un primo scatto, avrei ricomposto, per dedicarmi solo alle prime due figura da sinistra, le più interessanti nella scena. Anche se operi con un fisso (35mm in questo caso) e ti sembra di essere sempre largo, con inclusione di elementi di disturbo, lo strumento taglierina (diffuso in ogni programma di fotoritocco) è un utile strumento per continuare a sviluppare creativamente lo scatto.